domenica 19 gennaio 2020

BLONDIE - ATOMIC


Ecco un altro dei miei 45 giri che sopravvivono a traslochi, ristrutturazioni e quant'altro.
I Blondie, band della scena pseudopunk statunitense ma più che altro "pop" perché i punk U.S.A. sono decisamente più edulcorati (vedi i RAMONES) rispetto agli anarchici colleghi britannici, sostenuti dall' immagine di Debbie Harry, spesso confusa con il nome della band, con un singolo dalle grandi aperture vocali al punto che sembra quasi un pezzo degli Abba (ed è un complimento perché se riesci a fare una canzone con quella portata cosmica come facevano quei quattro svedesi sei un grandissimo genio).
Eh si, perché i Blondie nel loro percorso musicale hanno sempre cavalcato l'onda del momento, partendo dal punk fino ad arrivare addirittura al funky-rap di Rapture, sempre con grande stile.
E mentre sulla copertina di Heart Of Glass (periodo disco elettronica) la Debbie si leccava simpaticamente un album in vinile, 
sulla copertina di Atomic campeggia sempre lei in posa come l'Atomica Rita Hayworth mentre dei colleghi nessuna traccia... chiaro che poi nasce l'equivoco (forse voluto) e la vai a chiamare Blondie.

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