martedì 7 giugno 2022

CIP E CIOP AGENTI SPECIALI: QUANDO IL PASSAPAROLA FUNZIONA

 Premetto che negli anni 90 non seguivo granché la tv nel pomeriggio (anzi direi proprio zero) per cui molte cose che sono diventate dei cult non le ho assimilate proprio.


È il caso della serie Disney Cip & Ciop Agenti Speciali di cui davvero non ho mai visto manco mezzo episodio, per cui a questo film non avrei dato un centesimo. 
E invece nella blogosfera ho continuato a leggere commenti positivi, al punto che mi son lasciato tentare ed eccomi qui con il compitino fatto. 
Intanto si tratta proprio di un sequel ambientato anni dopo che la serie tv è stata cancellata, in un mondo dove i cartoni convivono e interagiscono con gli umani come accadeva in Chi Ha Incastrato Roger Rabbit? e difatti anche il famoso coniglio fa un cameo,

e non solo lui; praticamente ogni scena, ogni singolo minuto del film è pieno di citazioni, riferimenti, camei di personaggi che non arrivano solo dalla Disney, ma anche da DreamWorks e case adiacenti (per dire... c'è anche l'orso bianco della Coca Cola) e per coglierli tutti in pieno ci vuole per forza una seconda visione che però non credo che farò (nel senso che mi è piaciuto, ma son a posto così) anche perché tante cose, come dicevo lassù in alto, riguardano un periodo che non ho seguito molto perciò non sarei lo stesso in grado di cogliere tutto, ma proprio tutto come invece suppongo che molti, come CASSIDY, abbiano fatto.

(Vabbè, Indiana Jones e Magnum P.I. qui era fin troppo facile...).
A parte ciò il film funziona alla grande e l'interazione fra animazione e realtà è così perfetta che davvero non ti accorgi di nulla.

Ma son passati anche anni da Roger Rabbit e se Zemeckis avesse avuto a disposizione allora gli stessi mezzi di adesso, sai che film ne saltava fuori? 
Eh... Come le versioni speciali di Star Wars ritoccate da Lucas digitalmente forse... 
Che tutto sommato a me non sono dispiaciute, ma per tanti sono il male e ne cercano la cura riguardandosi le edizioni originali, per cui, conoscendo le idee di Zemeckis, non credo verrà mai fuori una versione riveduta e corretta digitalmente del suo film del coniglio o di quella sua famosa trilogia a spasso nel tempo e nemmeno del Polar Express che viene qui sbeffeggiato da Seth Rogen

nei panni di un vichingo dallo sguardo e dal rendering finto come i personaggi di quel film natalizio. 
George e Robert a parte, i 90 minuti sono perfetti (finalmente non ci sono lungaggini e sbrodolamenti inutili) eccetto per un effetto strano nel sentire Cip doppiato in italiano da Raoul Bova con l'intonazione da Raoul Bova e Ciop con la voce di Giampaolo Morelli

(al quale a tratti scappa qualche piccolo accenno dialettale); Francesca Chillemi dà invece la voce a Scheggia e lì il livello cala di brutto nelle 4 o 5 frasi che pronuncia (ma vabbè). 
Per fortuna c'è il capo della polizia che in originale è doppiato da J.K.Simmons e in italiano subentra finalmente il ritorno di Luca Biagini a fare un lavoro egregio invece di quell' Ennio Coltorti che ultimamente gli affibbiano nei film. 
A qualcuno potrà venire il lecito dubbio che una tale operazione possa essere un po' come l'orrendo SECONDO SPACE JAM, e un pochino l'idea ti viene con tutti i millemila camei che ci sono, ma posso assicurare invece che il risultato qui è completamente diverso. 
Parola di canaglia 😉. 

3 commenti:

  1. Vittima anche tu del tam-tam della blogosfera!
    Non avrei dato due lire al film o all'idea del film, e invece che bel viaggio nostalgico è stato.
    Mi sono però rifiutata di vederlo doppiato visto com'era il trailer, le voci originali sono state uno spasso (Jake Peralta nel cuore).

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    1. Vero, infatti l'ho detto che le voci di Bova e Morelli fanno un po' strano su Cip e Ciop

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.