Mondiale finito con la vittoria dell'Argentina dopo 139 minuti interminabili come la lunghezza standard di un film che vuole essere considerato un mezzo kolossal (ma tanto Cameron batte tutti).
Le polemiche sono scattate immediatamente a causa di Leo Messi che, nel ricevere la coppa, si fa anche mettere addosso dall'emiro la tunica tradizionale coprendo così la maglietta biancoazzurrra.
Apriti cielo!
Tutti lì a dire che Maradona non si sarebbe mai lasciato conciare così, che con quello straccetto ci si sarebbe piuttosto pulito parte di sé (cosa pensate male? Intendevo il sudore, il fango, l'erba, si... 😜).
L'Italia, anche se assente, si è fatta notare lo stesso, quasi come diceva Nanni Moretti, grazie alle "solite" faccende di corruzione tramite sacchi di banconote nascosti malamente.
Beh, anche se di tutto sto carrozzone non me ne importava davvero nulla, due parole ho voluto spenderle ugualmente.
Ma la notizia più clamorosa, per quanto mi riguarda, è la dipartita ad 87 anni di Lando Buzzanca, attore che, a causa della sua filmografia piuttosto scollacciata, era stato fregiato negli anni 70 anche di una serie a fumetti, il famigerato Lando, dove un personaggio con il suo nome, somigliante però a Celentano, viveva avventure in tema con i film che uscivano nelle sale.
Ma la notizia più clamorosa, per quanto mi riguarda, è la dipartita ad 87 anni di Lando Buzzanca, attore che, a causa della sua filmografia piuttosto scollacciata, era stato fregiato negli anni 70 anche di una serie a fumetti, il famigerato Lando, dove un personaggio con il suo nome, somigliante però a Celentano, viveva avventure in tema con i film che uscivano nelle sale.
Decisamente più simile fisicamente a lui era invece Il Montatore, altro fumetto sporcaccione incentrato su un operaio metalmeccanico.
A dire il vero non so se ci fossero state anche conseguenze legali per tali somiglianze, ma ricordo in particolare Ornella Muti che se la prese molto per essere stata ritratta nella serie a fumetti erotico-vampiresca Sukia, perlomeno in copertina, mentre poi nei disegni interni il tratto era di un altro autore e la fisionomia veniva un po' cambiata.
Tuttavia tornando a Buzzanca, lui era anche un attore vero, persino da commedia musicale, come quel Signore E Signora, varietà del sabato sera della Rai del 1970 dove con Delia Scala portavano in scena diverse tipologie di coppie anche in epoche storiche differenti, e nel 1977 c'è stato pure una specie di seguito dal titolo Settimo Anno, dove si prendeva come pretesto la famigerata crisi delle coppie sposate che dovrebbe avvenire proprio dopo sette anni.
A dire il vero non so se ci fossero state anche conseguenze legali per tali somiglianze, ma ricordo in particolare Ornella Muti che se la prese molto per essere stata ritratta nella serie a fumetti erotico-vampiresca Sukia, perlomeno in copertina, mentre poi nei disegni interni il tratto era di un altro autore e la fisionomia veniva un po' cambiata.
Tuttavia tornando a Buzzanca, lui era anche un attore vero, persino da commedia musicale, come quel Signore E Signora, varietà del sabato sera della Rai del 1970 dove con Delia Scala portavano in scena diverse tipologie di coppie anche in epoche storiche differenti, e nel 1977 c'è stato pure una specie di seguito dal titolo Settimo Anno, dove si prendeva come pretesto la famigerata crisi delle coppie sposate che dovrebbe avvenire proprio dopo sette anni.
In epoche più recenti poi Lando si era confermato in ruoli drammatici come ne I Vicerè e Mio Figlio, ma in realtà nella sua carriera, iniziata nel 1959 come comparsa di William Wyler in Ben Hur, aveva sempre alternato la commedia pecoreccia da "cassetta" con film completamente diversi, solo che il lato della medaglia che rimaneva sempre in vista era sempre il solito perché in effetti erano i soliti film leggeri quelli che davano più da mangiare.
Addio Lando.
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.