lunedì 19 febbraio 2024

QUELLA COPERTINA CHE PIACE A TANTI

 Può capitare che una copertina di un disco, per qualche motivo diventi assolutamente iconica al punto da essere presa come ispirazione o omaggiata da altri artisti. 

È il caso questo del primo album di Elvis Presley, la cui foto di copertina in bianco e nero viene ripresa come le stesse scritte colorate e con lo stesso font per London Calling dei Clash dove Paul Simonon viene ritratto intento a fare qualcosa di brutto al suo basso, mentre invece The Pelvis imbracciava normalmente la chitarra in quel disco del 1956 che conteneva fra le altre Blue Suede Shoes, Tutti Frutti e Blue Moon.  


Immagine che, come si vede qui sopra, in seguito verrà nuovamente omaggiata da altri nomi musicali e non, a conferma che l'idea non era piaciuta solo a Joe Strummer & Co., ma in questi casi successivi il riferimento diventa molto spesso proprio il disco dei Clash con la stessa posa curva, ma impugnando oggetti differenti.
Simile era anche l'omaggio fatto dai Rolling Stones ai Beatles con la copertina di Their Satanic Majesties Request

(disco dal titolo meraviglioso, ma un mezzo passo falso per la band) ricavata dalla fusione di alcune foto dello stesso fotografo che aveva realizzato quella per SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND, uscito pochi mesi prima, fatte con lo stesso identico stile e colori dove, grazie ad un effetto tridimensionale i membri della band si voltavano a guardarsi l'un l'altro e apparivano anche i visi dei 4 di Liverpool, mentre invece con uno spirito totalmente diverso era quella dei Mothers di Frank Zappa che risultava un vero e proprio sberleffo al capolavoro dei FabFour.

Ma di Frank ne abbiamo già parlato QUI, e sappiamo bene che era fatto così... 

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