Oggi, che è la Giornata Mondiale per l'Eliminazione Della Violenza Sulle Donne (ma non dovrebbe valere solo oggi, sia chiaro), non so se ve ne siete accorti guardando le vetrine dei negozi, ma sembra proprio che siamo già in vista del Natale, ed infatti erano quarant'anni fa che in questo giorno 36 musicisti britannici e irlandesi venivano riuniti da Bob Geldof, l'ex leader dei Boomtown Rats, per incidere una canzone natalizia piena di campane che fanno din don dan, scritta da lui con Midge Ure degli Ultravox, con lo scopo benefico di raccogliere fondi per l'Etiopia sotto la produzione di "quel gran genio del mio amico" che è Trevor Horn.
Quel supergruppo prenderà il nome di Band Aid, come i cerotti degli anni 80, ma con il significato di "aiuto dalla band" diventando una cosa forse più grande di quello che Bob, fresco (si fa per dire) del ruolo di protagonista nel film PINK FLOYD - THE WALL, aveva immaginato all'inizio.
La canzone è DO THEY KNOW IT'S CHRISTMAS?, e avrà uno strascico notevole ispirando anche gli americani a fare la stessa cosa e portando anche a quel super maxi evento che è stato il Live Aid.
Fra le tante cose, la vicenda fece fare anche una brutta figura all'allora ministro Margaret Thatcher
che, nonostante il tutto fosse fatto per beneficenza e quindi nessuno dei partecipanti alla registrazione fosse stato pagato, non voleva rinunciare all'IVA sulle vendite del disco.
che, nonostante il tutto fosse fatto per beneficenza e quindi nessuno dei partecipanti alla registrazione fosse stato pagato, non voleva rinunciare all'IVA sulle vendite del disco.
Bob Geldof lo vedremo poi nel 1987 anche al Festival Di Sanremo a cantare THE BEAT OF THE NIGHT uscito l'anno prima, con un completo gessato che lì per lì ti farà pensare che gli sta benissimo, ma poi ti accorgerai che ad ogni uscita ufficiale,
tipo Azzurro su Mediaset da cui arriva il video dove il nostro amico si fa un baffo di fingere il playback, indossa sempre quello (anche più su, nella foto con la Thatcher) con spesso la stessa camicia, con il risultato che quei capi inesorabilmente diventano ogni volta più stazzonati, ma perfettamente intonati ai suoi allora lunghi capelli disordinati che comunque venivano anche imitati pure dal sottoscritto.
tipo Azzurro su Mediaset da cui arriva il video dove il nostro amico si fa un baffo di fingere il playback, indossa sempre quello (anche più su, nella foto con la Thatcher) con spesso la stessa camicia, con il risultato che quei capi inesorabilmente diventano ogni volta più stazzonati, ma perfettamente intonati ai suoi allora lunghi capelli disordinati che comunque venivano anche imitati pure dal sottoscritto.
Beh, diciamo che Bob in quel periodo badava più alla sostanza che al lato estetico dai, e, dato che oggi è lunedì, per far capire a chi non lo sapesse da che gruppo arriva Bob Geldof, concludo il post odierno con I DON'T LIKE MONDAYS,
la canzone più famosa dei Boomtown Rats che racconta di una ragazzina sedicenne alla quale, siccome doveva andare a scuola, non piacevano i lunedì, ma proprio tanto tanto, al punto che... beh meglio scoprirlo ascoltando la canzone.
la canzone più famosa dei Boomtown Rats che racconta di una ragazzina sedicenne alla quale, siccome doveva andare a scuola, non piacevano i lunedì, ma proprio tanto tanto, al punto che... beh meglio scoprirlo ascoltando la canzone.
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.