giovedì 2 aprile 2020

MUSICA CHE UNISCE, OVVERO LA MUSICA IN TV AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Per il ciclo: Musica e Coronavirus, martedì scorso, Rai 1 ha mandato in onda un collage di video casalinghi di artisti della scena musicale italiana (ma anche cinematografica, sportiva e non solo) che si esibivano per raccogliere fondi in favore di coloro che si sbattono (davvero) mettendo a repentaglio la propria vita in questa situazione di emergenza.
Il tutto commentato da Vincenzo Mollica come se fosse un grande show dal vivo.
Una cosa del tipo quella organizzata da Elton John qualche giorno prima e mandata in onda in diretta da Radio2 alle tre di notte.

Tantissimissimi gli artisti, da Tiziano Ferro a Francesco Gabbani ai Maneskin, da Paola Turci a Brunori Sas ad Andrea Bocelli che ha eseguito (come detto da lui) una serie di canzoni di quando aveva 18 anni e faceva pianobar, scusandosi simpaticamente se aveva dimenticato qualche parola o sbagliato qualche accordo (ma ovviamente Andrea mandava tutto a memoria eh...).
Dal lato attoriale invece Paola Cortellesi, Enrico Brignano, Pierfrancesco Favino e molti altri hanno mandato dei monologhi a tema.
Beh si è fermato il cinema, il teatro, lo sport, i concerti, ma almeno la tv in qualche modo continua ad arrivarci dai.
Per chi l'avesse perso, si può rivedere anche su Raiplay e su YOUTUBE con le sue quattro (!) ore abbondanti.



4 commenti:

  1. Purtroppo me lo son perso in diretta. Grande Vincenzone, è tornato! Comunque ottima iniziativa sia degli artisti che della tv, che per fortuna c'è :)

    Moz-

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    1. Si, Vincenzo non ha fatto molto, giusto la presentazione, ma fa piacere sapere che, nonostante la sua salute, tiene sempre duro.

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  2. L’ho visto a pezzi.
    Molto bello ...mi son piaciuti i due pezzi dei Negramaro riuniti anche loro a distanza.
    Si vede che chi sa cantare veramente è capace di farlo anche davanti a un telefonino.
    Mi son piaciuti un po’ tutti , meno Tiziano Ferro ma più per la canzone che ha interpretato che per altro.
    Ciao

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    1. Vero che i migliori sono stati coloro che hanno cantato proprio come se fossero lì con te, senza effetti e riverberi sulla voce.
      Interessanti anche i duetti a distanza. Certo tutto questo è possibile grazie ai livelli di tecnologia che abbiamo adesso, per fortuna. Come ho detto in un altro post, sarebbe stato molto peggio se il virus fosse arrivato 40 anni fa.

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Tengo sempre pronto il blaster.