lunedì 24 agosto 2020

UNDERWATER (OVVERO VORREI ESSERE COME ALIEN MA...)

I film "subbaqqui" (per dirla alla Guzzanti) mi son quasi sempre piaciuti per quel senso di non poter scappare via a gambe in spalla come ti pare che sappiano instillare nello spettatore.


Blu Profondo e Sfera sono un paio di esempi, mentre The Abyss di Cameron viaggia su un altro binario decisamente meno horror e più fantascientifico, a tratti persino poetico.
Ma una cosa in comune la hanno tutti questi ed è un'ottima fotografia nonostante l'ambiente sottomarino non sia il massimo come luminosità.
Purtroppo questa NON è una caratteristica di Underwater (e la locandina lo mostra già chiaramente) che in troppi momenti diventa talmente confuso da farmi staccare la visione per riposare gli occhi (giuro) facendomelo considerare uno dei film più faticosi da seguire che abbia mai visto, nonostante un buon cast (Cassel, Stewart) con il quale però non si riesce ad empatizzare perché i personaggi stereotipatissimi sono lì allo stato grezzo giusto per essere carne da macello in una specie di "Alien degli abissi", e il fatto che esista davvero un film con questo titolo e sia una trashata pazzesca, magari era anche un segno premonitore...


5 commenti:

  1. In teoria si, ma in pratica... fa acqua da tutte le parti😂😂😂

    RispondiElimina
  2. Devo proprio vederlo (o almeno tentare, visto che mi dici che in realtà si vede poco e male...), è davvero il mio genere!

    RispondiElimina
  3. Eppure a me è piaciuto parecchio, visto al cinema è risultato molto angosciante!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo al cinema su schermo grande magari rende meglio. Io l'ho visto su un 40 pollici con le bande nere sopra e sotto per cui l'immagine era ancora più piccola. Non era il massimo della godibilità.

      Elimina

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.