Se una serie tv vuol partire bene, il primo episodio deve fare il botto, e quasi sempre è così. Come anche un film deve prendere bene dalle prime scene (vero CASSIDY?) come per esempio i film di 007 in cui la sequenza iniziale (spesso scollegata dalla trama) con i consecutivi titoli di testa si è rivelata a volte superiore a tutta la pellicola (cito solo Spectre come esempio lampante). Ma oggi non si parla dell' atteso nuovo Bond di Craig, bensì dell' ugualmente atteso e già in partenza discusso Festival Di Sanremo Edizione Covid.
Com'è? Beh l'esibizione di Avincola delle nuove proposte con un pallone da calcio potrebbe essere il simbolo della prima puntata. No, non per la presenza assolutamente inutile di Zlatan Ibrahimovich, ma perché è stata una vera palla. Di rado mi sono annoiato così, giuro. Pensavo che l'assenza del pubblico in fondo non avrebbe inficiato il risultato finale più di tanto, dato che lo spettacolo è quello che avviene sul palco, e invece mi son dovuto ricredere. E sono state inutili le battute di Fiorello sulle poltrone vuote e tutte le relative gag (in verità un po'troppe). La scenografia è imponente (pure un po'inquietante) e pare presa dal mondo di Tron
con tutte quelle geometrie al neon (ora si, lo so che sono led, ok, ma ai tempi del film Disney c'erano i tubi fluorescenti), mentre il palco enorme, con relativa doppia buca dell'orchestra, si mangia una buona mezza platea che tanto non serve a nulla. Ma lo spettacolo mancava proprio forse perché mancava il pubblico, anche se di solito è composto da persone che stanno lì nelle prime file solo per farsi vedere e che delle canzoni gliene frega poco e niente. Eppure negli artisti sul palco (quasi tutti) si percepiva la sensazione di incompleto, di fare una cosa verso una sala vuota, mancava il guizzo, lo sguardo che incontra la platea, l'essere li per chi ti sta davanti. Pure Vasco probabilmente non sarebbe il Vasco che conosciamo se cantasse in uno stadio completamente deserto. Diodato dal canto suo si era già trovato in una situazione simile con l'esibizione per l' Eurovision Song Contest cantando in un' Arena Di Verona vuota ed ora si ritrova di nuovo in una situazione analoga prendendosi pure una stecca abbastanza notevole. Loredana Bertè fa un mini concerto con i suoi successi e presenta il nuovo singolo, ma quest'ultimo cantato in playback. Anche Achille Lauro, ospite fisso, viene presentato sul palco dell' Ariston, ma in realtà la sua esibizione è completamente registrata (tanto il pubblico non c'è, perciò puoi montare un po' quello che ti pare) e sul finale della canzone ci sono pure gli effetti speciali splatter e piange lacrime di sangue. Ecco, dopo Achille ho gettato la spugna e quello che mi manca lo recupero su Raiplay con comodo perché quasi 4 ore di diretta (al netto degli spot) sono troppe anche per una canaglia che ama la musica come me, così vedrò anche il saluto di Amadeus e Fiorello a Claudio Coccoluto, DJ che il cancro si è portato via a 59 anni ed anche loro ex collega a RadioDeeJay. Ed è un vero peccato che quest'anno il Festival sia così sottotono perché per la prima volta forse avrebbe rappresentato davvero le tendenze musicali del momento. Putroppo, causa Covid, le cose saranno così ancora per un bel po'... ma allora perché lo guardo? Perché Sanremo è Sanremo!!!
Ho apprezzato che ci siano molti artisti che non conoscevo proprio, così da annullare la mia ignoranza...per il resto hai ragione, forse un pò noiosetto, ma bisogna guardarlo perché è Sanremo! :D
RispondiEliminaLo dico sempre che si deve conoscere un po'tutto. Anche Sanremo fa parte del "tutto" 😀
EliminaIn vita mia non ho mai guardato Sanremo, non per partito preso ma semplicemente perché di musica ne ascolto poca e di italiana contemporanea ancora meno (ai miei bambini canto Gaber, per far capire quanto sono al passo coi tempi...). Per fortuna ci sei tu che mi tieni un po' al corrente, se no sarei proprio fuori dal mondo!
RispondiEliminaAl suo servizio Madame (che tra l'altro è anche il nome d'arte di una delle cantanti in gara)
EliminaBisogna resistere fino alla fine perché Sanremo è Sanremo .
RispondiEliminaComunque penso sia una questione di farci l’abitudine.
Effettivamente l’effetto sorpresa dell’anno scorso è venuto a mancare.
Alla luce della seconda serata non penso sia un Sanremo da buttare ( parlo delle canzoni e di quello che ho visto fin ora)..solo Ibra potevano risparmiarselo.
Ma a qualcuno sarà piaciuto pure loro .
Finora primo Arisa , Fedez e Michielin , Malika e Noemi di primo ascolto.
Ma c’è tempo ancora per rifarsi.
Ciao
Nella prima ho trovato tremendo Renga, mentre nella seconda mi sono piaciuti gli Extraliscio e Lo Stato sociale. Mentre,ho sentito una roba inascoltabile con Random. Come ci è arrivato li???
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