Heist movie molto all'italiana, diretto da Marco Vicario, coi pregi e i difetti che una pellicola del 1965 può avere. Fra tutte le cose forse la colonna sonora di Armando Trovajoli, come in QUELL' ALTRO FILM, é quella che regge meno bene il confronto con il tempo, nel senso che già sostituendola con un mood più bondiano, come si è visto in tanti finti 007 come QUELLO CON IL FRATELLO DI SEAN CONNERY, il prodotto ci guadagnerebbe già parecchio.
Mentre le apparecchiature fantasiose con lucine e suoni strani fanno parte di quell'immaginario che ricorreva nei film sci-fi coetanei, perciò, anche se improbabili, ci possono stare, come anche i lingotti d'oro che, come peso, cadono nello stesso trascurabile errore fatto l'anno prima in Goldfinger,
ma visto che come atmosfera del film siamo quasi sui livelli di una Disney del periodo di Robert Stevenson, anche quello riesci a prenderlo per buono. Philippe Leroy é semplicemente perfetto come cervello della banda composta da elementi di varie nazionalità, e Rossana Podestà
mette la sua immagine al servizio del film per distrarti dalle tante pecche e ingenuità della sceneggiatura. Insomma... Just for fun, ed è proprio quello lo scopo del film.
Nessun commento:
Posta un commento
Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.