mercoledì 20 ottobre 2021

SANREMO VERSIONE AMADEUS 3.0

 Sono sempre pronto a tornare sui miei passi e l'ho sempre detto. Un paio di anni fa avevo infatti criticato il Festival come improbabile rappresentante della musica italiana, ma Amadeus, che ho avuto il piacere di conoscere quando era capellone in una discoteca, come direttore artistico ha saputo farmi ricredere con due edizioni, ma più la seconda in verità, dove i nomi in gara erano davvero quelli della nuova onda musicale italiana e con i vincitori, i Maneskin, che sono poi effettivamente andati alla conquista del mondo.


Forse anche complice l'assenza del pubblico mummificato che solitamente occupa le prime file del teatro e l'anno prima invece è rimasto sorpreso (per non dire altro) per le trovate di Achille Lauro e lo stuntman di Ghali, e magari stavolta se ci fossero stati sarebbero rimasti sbigottiti per le canzoni che si discostavano così tanto da Nilla Pizzi. 
E stavolta persino l'inserimento di un personaggio agee come Orietta Berti, con una canzone cantata stupendamente, ma mediocre, ha aperto la pista al tormentone estivo che è stato quel Mille con Fedez e Achille Lauro, pure loro presenti sul palco dell'Ariston. 
Così ho appreso da giorni con grande piacere che Amedeo (Sebastiani) ha confermato anche il terzo festival dopo una iniziale riluttanza. 
Per ora non si parla di Fiorello come spalla, ma Rosario è imprevedibile e magari un paio di ospitate se le farà. Sarebbe pur sempre meglio un pizzico di Fiorello al posto di un prolisso Benigni che non finiva mai l'introduzione di 45 minuti. Staremo a vedere quindi... 
Ma chi dice che è presto per parlare di Sanremo? 
Tra poco sarà già Natale e cominceremo a vedere in TV gli spot dei panettoni... 

2 commenti:

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.