Il giorno della memoria è un ricordo di un momento decisamente buio della storia, ma qualcuno negli anni ha saputo anche riderci sopra, e non si tratta solo di Roberto Benigni.
Sto parlando infatti del primo film sonoro di Charlie Chaplin, uscito nel 1940, in cui interpreta il dittatore Adenoid Hynkel,
che non devo certamente dire chi sarebbe quello originale, ma è sempre lui (ovviamente) anche il barbiere ebreo che si ritroverà al suo posto per una serie di equivoci.
Anche noi italiani siamo protagonisti poiché veniamo sbeffeggiati con una parodia di Benito Mussolini doppiato nella prima edizione da un ottimo Carletto Romano, poi sostituito come tutti gli altri, Lionello compreso, nelle successive
(Questa qui sopra è una GIF in loop, ma anche nel film vanno davvero avanti così per parecchio).
(Questa qui sopra è una GIF in loop, ma anche nel film vanno davvero avanti così per parecchio).
Da Oscar il DISCORSO FINALE di Chaplin che la bravura di Oreste Lionello riesce a rendere ancora più emotivamente coinvolgente dell'originale.
Per il giorno della memoria dalla vostra canaglia preferita.
Per il giorno della memoria dalla vostra canaglia preferita.
Un capolavoro di una leggerezza e di una profondità inarrivabili. Credo di averlo sempre visto in lingua originale, appena riuscirò ascolterò la versione che hai postato!
RispondiEliminaFidati, è un ottimo Doppiaggio
EliminaUna sola parola: memorabile.
RispondiEliminaYesss😊
EliminaGrandissimo film. NElla sua autobiografia, lui ha scritto che se avesse saputo quello che succedeva davvero nei campi di concentramento, non avrebbe fatto un film comico sull'argomento. Però, in definitiva non c'è nulla di irriverente per le vittime, credo.
RispondiEliminaNon è irriverente per le vittime. Lo è per quel personaggio e per tutta l'ideologia nazista. Chaplin non poteva in realtà sapere tutto perché le deportazioni cominciarono proprio in quegli anni in cui uscì il film.
EliminaIconico è dire poco, ogni tanto me lo sogno di notte... E di sicuro è un film che si può vedere e rivedere anche oggi, anzi si dovrebbe! Ottima scelta.
RispondiEliminaGrazie Madame 😊
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