lunedì 12 settembre 2022

IO E LULÙ: PREVEDIBILE, MA BELLO

 Nel cinema, quando si parla di di cani attori è facile fare la battuta sugli attori cani, ma per fortuna non è questo il caso.


Channig Tatum infatti secondo me sta migliorando film dopo film, ruolo dopo ruolo, e qui, in scena dall'inizio alla fine, cambia pure registro dopo la divertente commedia avventurosa con Sandra Bullock THE LOST CITY mettendo il suo fisico granitico al servizio di una pellicola molto gradevole che co-dirige pure. 
Lui è un reduce di guerra che ha qualche problema psichico che lo rende dipendente dai medicinali, cosa che succede spesso a chi vive in prima linea tale evento, per cui non viene più mandato in missione e la cosa lo infastidisce parecchio. 
Finché un giorno la missione arriva, ma non è come lui si aspettava, poiché si tratta di portare, Lulù,

il cane di un suo collega morto in un incidente d'auto, al funerale di quest'ultimo come ospite d'onore in quanto il quattrozampe è stato il suo partner e pure lui membro dell'esercito americano addestrato per scagliarsi contro i talebani, ed ora ha un carattere un filino aggressivo, per cui dopo la cerimonia dovrà essere soppresso.

Il film è il classico road movie dove due personaggi sono costretti a fare un viaggio insieme odiandosi a vicenda, ma durante il quale le cose piano piano prendono una piega molto diversa. 
Situazione già vista un infinità di volte, ma forse mai fra uomo e cane così come adesso.

Forse per il fatto che non siamo digiuni di cinema, si riesce a prevedere quasi sempre cosa succederà dopo, ma personalmente non l'ho sentito come un fastidio, anzi, mi sono trovato a pensarlo come un senso di sicurezza perché, a suo modo, è un film vecchio stile senza super effettoni o scene esagerate ed ogni tanto ci vuole anche questo tipo di cinema.

Piccola nota sul titolo italiano che si rifà furbescamente ad altri titoli cinofili come Io & Marley, mentre in originale era un semplice Dog

che è il nome con cui Channing chiama il cane per tutto il tempo.

2 commenti:

  1. L'incipit sembrava lo stesso di "dear John", film con Channig Tatum che ho apprezzato moltissimo.
    Comunque questo attore è sexy da morire, quindi guarderei qualsiasi suo film già solo per questo.
    Io e Lulù mi aveva incuriosita e avrei voluto vederlo al cinema, ma mio figlio non era certo che gli sarebbe piaciuto e quindi, alla fine, non ci andammo.
    Attenderò che lo mandino in tv.

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    1. Eh si, non è esattamente per bambini come potrebbe intendere la Disney. Ma perché far vedere ai figli solo favolette irreali in CGI? Potrebbe essere un modo per fargli capire la differenza fra fantasia e realtà, anche se non si tratta di una storia vera.

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Tengo sempre pronto il blaster.