martedì 18 ottobre 2022

THOR LOVE AND THUNDER: SALVARE CAPRA E CAVOLI (O QUANT'ALTRO) SI PUÒ

 Magari si può pensare che le capre qui c'entrino come i cavoli a merenda, eppure, se avete già visto il film, sapete che stanno nel contesto giusto perché Taika Waititi l'ha rifatto, cioè ha ripreso in mano il personaggio di Thor e se in Ragnarok pareva di vedere una parodia alla Mel Brooks, ma imbarazzante e paragonata da parecchi ad un cinepanettone con DeSica e Boldi, qui ho avuto l'impressione che abbia aggiustato un po' il tiro, nel senso che l'apertura con i Guardiani Della Galassia sembra mettere le cose in chiaro da subito su quale sarà il tono della pellicola (ancora in forse con il prologo che parte invece con la morte di una bambina e un Christian Bale drammatico), così non hai quel senso di WTF che nell'altro film ti prendeva per tutto il tempo.


Certo siamo di fronte ad un'ulteriore smitizzazione del Dio vichingo supereroe, però secondo me stavolta tutto è più nel contesto e, per dire, guardate un po' chi sono gli attori della mediocre compagnia teatrale che interpretano le vicende di Asgard per i turisti.

Mentre Taika si ritaglia il ruolo di Korg (non il synth, ma il personaggio fatto di lava) il pubblico femminile sarà deliziato dalla scena di nudo (castissima) di Chris Hemsworth, mentre per i maschietti ci sono una Natalie Portman e una Tessa Thompson particolarmente in forma pronte a mostrare i bicipiti (eccetto Natalie/Jane nelle scene in cui la si vede malata e debilitata).


Le battute, quelle che ci sono di regola nei film Marvel, ma qui moooolto di più, in alcuni momenti si susseguono così a raffica che arrivano qualche secondo dopo e ho perso il conto dei giochi di parole su Jane Foster (chiamata Fonda, Jodie ecc...). 
Personalmente mi sono pure goduto, alzando adeguatamente il volume per la gioia del vicinato, tutte le canzoni dei Guns'n'Roses che ci sono (praticamente un greatest hits) e scompisciato nella scena con Zeus (Russell Crowe) majorette.

E non è un meme, una gif fake... è davvero un momento del film e giuro che c'è anche di più. 
Forse troppo irriverente? 
Può essere, ma due ore son passate benissimo con il solo problema dei momenti baraonda spaccatutto soliti della Marvel dove succede di tutto e di più e qui pure con fulmini e saette, ma si può ancora rimediare per una prossima volta che ci sarà, perché che Thor tornerà, Taika te lo scrive in fondo al film come in quelli di James Bond, e poi, dopo anche la serie su SHE-HULK, ho idea che questo sia davvero il nuovo corso della Marvel, cioè meno cupo e più caciarone come i Guardiani Della Galassia. 
Non sarà cinema colto, ma per me va bene così.

2 commenti:

  1. Questa volta la pensiamo diversamente: mentre trovo Ragnarok molto divertente, Love and Thunder mi ha messa a disagio per il suo umorismo di bassa lega (la spaccata in volo tra le motociclette? davvero?). Sarà che solo Jeff Goldblum ti può vendere certe cose, sarà che questa volta si è superata una linea che prima si era comunque toccata, ma nemmeno la scena di nudo mi ha potuto consolare per questo Zeus con accento siciliano (!) che invoca l'orgia un numero imbarazzante di volte in pochi minuti. Quando è Starlord a darti lezioni di vita vuol dire che le cose vanno proprio male... Ormai i supereroi Marvel sono un club di baby sitter.

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    1. Beh l'accento di Zeus nell'originale era greco, e la spaccata è chiaramente una citazione di VanDamme. Nessun problema se la pensi diversamente, nel senso che forse sono io che stavolta sto film l'ho preso sotto un punto di vista diverso e mi son goduto ogni cavolata che passava. 😁

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