venerdì 30 dicembre 2022

THE MENU: DICO SOLO "BUON APPETITO"

 Siete mai finiti, per caso o per scelta, in uno di quei ristoranti dove i piatti sono enormi, ma contengono tipo solo un raviolo ornato da salse colorate e spezie come fosse un'opera d'arte più da ammirare che da mangiare?


Sì Chef! 
E prima di degustare (perché questo è il verbo giusto, non "mangiare") tale leccornia il rinomato chef vi ha esposto con enfasi tutto quello che poteva raccontare sulla genesi di tale portata? 
Sì Chef! 
E magari volevate qualche variazione, ma ciò comporterebbe uno scompenso del delicato equilibrio fra i sapori degli elementi che compongono il piatto perciò viene detto a priori che nulla viene modificato? 
Sì Chef! 
E alla fine della cena vi siete alzati dal tavolo con ancora una fame "da morire" che vi sareste trangugiati un bel cheeseburger? 
Sì Chef!

Bene, tutto questo accade in The Menu, film che inizia esattamente come una cena in un ristorante più che esclusivo con le caratteristiche che ho descritto sopra, e che improvvisamente twista di brutto, cosa che ha spiazzato parecchia gente all'oscuro della trama. 
Se qualcuno sospetta che si parli di cannibalismo che è tanto di moda, dato che c'è di mezzo il cibo, è sulla strada sbagliata perché invece il mood diventa come in uno di quei favolosi film di Vincent Price tipo L'ABOMINEVOLE DR. PHIBES, oppure OSCAR INSANGUINATO, che se li conoscete avete già capito l'andazzo, sennò non dico altro per non spoilerare troppo, cosa che invece il trailer fa, ma quella fame "da morire" di cui parlavo prima, non era citata così a caso.

Lo chef è uno strepitoso (come sempre) Ralph Fiennes, mentre fra i clienti del ristorante ci sono Nicholas Hoult, John Leguizamo e Anya Taylor-Joy, per la quale guarderei anche il teatro Kabuki

se mai lo interpretasse, ma purtroppo non può perché tale rappresentazione giapponese viene portata in scena da soli attori uomini che interpretano anche ruoli femminili.

Ovviamente NON è un film di Natale, ma vale la pena di vederlo, anche perché pranzi e cene sono il trend di questi giorni e perché pure gli stessi chef sono il trend, come il turco Salt Bae (quello che mette il sale facendolo cadere dall'avambraccio) imbucato fra i calciatori argentini vincitori del Mondiale. 

Il post è stato sufficientemente esplicativo? 
Sì Chef! 

2 commenti:

  1. Piaciuto molto e proprio per il suo essere imprevedibile, buona sceneggiatura e dialoghi, oltre un cast degno di lode in primis lui lo chef dei chef, che.....mi chiedo sempre, chissà che ne penserebbe Cracco....😉

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    1. Ralph ha un carisma notevole in ogni film. Penso che anche Cracco gradirebbe la visione, se ha un po' di senso dell'ironia.

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Tengo sempre pronto il blaster.