mercoledì 4 ottobre 2023

MISSIONE COMPIUTA STOP. BACIONI MATT HELM (L'AGENTE POCO SEGRETO)

 Se ricordate il finale di C'ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD, l'ultimo film di Quentin Tarantino che si prendeva la licenza di cambiare la storia mostrando una Sharon Tate scampata a quell'aggressione in casa che nella realtà invece le costò la vita, l'attrice, interpretata da Margot Robbie, andava al cinema a vedere quel film in cui recitava lei stessa,


cioè The Wrecking Crew che in italiano era stato intitolato da qualche genio del male Missione Compiuta Stop. Bacioni Matt Helm, ed era il penultimo film in cui appariva Sharon (l'ultimo uscirà postumo).

Quarto film su Matt Helm con anche una serie tv dove ad interpretarlo sarà invece Anthony Franciosa, cioè  un agente segreto ben poco segreto dato che tutti sanno chi è nonostante lui si spacci per fotografo, e forse ciò è dovuto al fatto che ha la faccia (un po' da bollito in verità) di Dean Martin, il quale infarcisce la colonna sonora di sue canzoni (fuori luogo) quando non ci sono le musichette col coretto anni 60 che fa pappà pappà pappà (ancora più fuori luogo). 
Bollito pare il Dean, dicevo, perché certi dialoghi dove lui dovrebbe controbattere, invece di dinamici paiono lenti come se Dino Crocetti (il suo vero nome) ci dovesse pensare un po'. 
Per non parlare poi delle scazzottate che risultano fintissime e brutte forte nonostante il consulente per i combattimenti sia un certo Bruce Lee che all'epoca non era ancora partito per la tangente con le avventure di Chen e si accontentava di quello che gli facevano fare a Hollywood come per esempio Kato in Green Hornet.

Se state molto attenti noterete nella sequenza qui sopra anche un biondino amico di Bruce che si chiama Chuck Norris, ma sbarbato (in tutti i sensi perché giovanissimo), nella parte di uno degli scagnozzi del villain nel locale cinese dove trova modo di esibirsi in uno dei suoi calci rotanti prima di essere messo a tappeto.

E a proposito delle locations indoor, durante il film si può ammirare una serie di set palesemente farlocchi tipo le ultime stagioni di Happy Days, del quale ricordo un episodio con una scena ambientata in una stalla dove c'erano le balle di fieno ok, ma il pavimento (mioddio) era LUCIDO!!! 
Come in ogni film di agenti segreti che si rispetti non mancano le bellezze femminili che, oltre a Sharon Tate


(qui sopra con Martin), contano anche su Elke Sommer, attrice tedesca nella mirabile sequenza qui sotto, con molti film all'attivo anche in Italia specialmente nella prima parte della sua carriera. 

Ma tutto l'insieme di cose negative di cui parlavo sopra non contribuisce certo a fare un buon film che nelle intenzioni vorrebbe cavalcare l'onda dei vari James Bond, ma anzi Dean più che Sean Connery pare una caricatura di Roger Moore che però all'epoca era ancora lontano dai set di 007 dato che questo film è del 1968, mentre l'ex Simon Templar passerà al doppio zero solo nel 1973. 
Alla resa dei conti quindi sto film è persino peggio dei vari simil-Bond all'italiana che fiorivano in quegli anni e dei quali ho già avuto occasione di parlare alcune VOLTE, sia nel MALE che nel BENE
E nemmeno le gloriose voci della versione italiana con Rita Savagnone, Maria Pia Di Meo, Giuseppe Rinaldi e Nando Gazzolo riescono a salvarlo perché si devono tutti adattare a quei tempi di reazione lenti di cui parlavo prima e anche a certi dialoghi al limite del cretino. 
Ma già si capisce di che levatura è il film da una delle prime scene con Matt Helm e le ragazze oggetto che lo circondano. 
E ragazza oggetto qui non è solo un modo di dire poiché si tratta di bellezze abbigliate in maniera stravagante e facenti davvero funzioni di oggetti come telefono e accendino.


Altri tempi e altri stereotipi femminili che provaci a farlo oggi un film così... Non ci esci vivo! 

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