sabato 16 marzo 2024

MA QUANTE BELLE FIGLIE MADAMADORÉ

 Una filastrocca infantile per introdurre un sabato italiano di musica e persino tutto al femminile, tutto di novità discografiche e si parte davvero in bellezza con Rose Villain che, tra l'altro è anche presente in una nuovo reality show targato Netflix dal titolo Nuova Scena dove, insieme a Fabri Fibra e Geolier, vanno alla ricerca dei nuovi talenti musicali. 


In realtà alla prima vista e ascolto della sua esibizione all'ultimo Festival Di Sanremo avevo sottolineato che il ritornello di CLICK BOOM! mi faceva pensare ad una canzone scioccherella in stile Elettra Lamborghini, ma dopo la necessaria decantazione e l'ascolto dell'intero album Radio Sakura, posso correggere tranquillamente il tiro perché la ragazza è senza dubbio una delle migliori esponenti del nuovo corso musicale che si distanzia notevolmente da quello che, nel corso degli anni hanno sfornato voci come Fiorella Mannoia o Antonella Ruggiero, per dirne due che sono legate al Festival classico, ma che perlomeno in mezzo a tanta roba cantata male (leggi Blanco che per me è insopportabile), non mi sento di disprezzare.

Certo, per dire, Annalisa, seppure con canzoni scioccherelle di tutt'altro genere si mostra già su un gradino più elevato, ma anche Rose, nel suo di genere, riesce a dare del suo meglio e l'ascolto del suo disco, che ho fatto in auto viaggiando (uno dei modi migliori secondo me per apprezzare la musica), mi ha convinto di quanto sto dicendo, anche per i duetti che contiene (Madame, Ernia, Gué) e se poi mi vai a citare Tarantino con HATTORI HANZO

(il brano con appunto Madame) e i Soft Cell nel singolo Io, Me Ed Altri Guai che era uscito lo scorso ottobre, beh sfondi una porta aperta. 
Stessa cosa per Big Mama, anche lei sul palco dell'ultimo Festival e anzi pure lei collegata alla Lamborghini twerkante dato che, nonostante le sue forme più che generose, su quel palco ha fatto pure quello che fa Elettra, e con la massima disinvoltura. 
Disinvoltura e voglia di farsi notare che ha mostrato anche nella serata delle cover tutta inguainata nel latex come le sue tre colleghe insieme a lei a cantare Lady Marmalade. Anzi su tale esibizione Big Mama ha raccontato anche un gustoso BACKSTAGE

quando è stata ospite durante il programma di Cattelan. 
Ma si parlava piuttosto del suo album dal titolo Sangue dove rappa e trappa alla grande su suoni potenti che magari non sono esattamente quelli che uscivano dai dischi dei Deep Purple o dei Led Zeppelin, però anche questo ascoltato in auto giuro che fa la sua porca figura, con una nota particolare per VELENO,

drammaticissima come poche in mezzo a cose ben più leggere come i duetti con Myss Keta o con La Nina. 
Canzoni queste senza peli sulla lingua e difatti il lavoro è marchiato Explicit come quello di Rose e nel loro caso anche l'uso dell'auto tune, l'ho già detto, non lo trovo per niente fastidioso come invece accade sulle voci maschili. 
Non è neanche male il disco di Clara (Soccini), sempre dal palco di Sanremo dove ha cantato DIAMANTI GREZZI,

ma anche una dei ragazzi di Mare Fuori da cui arriva anche Matteo Paolillo a duettare con lei in una canzone. 
Delle tre donzelle dico subito che è quella che metterei al terzo gradino di un ipotetico podio, con molti brani che ricalcano pari pari lo stile di Mahmood, ma mentre su di lui quel modulare così la voce mi fa venire l'orticaria, con Clara funziona meglio, non fosse per certi pezzi cantati in quel modo strano con la mascella bloccata (a volte lo fa anche Rose Villain, mentre Big Mama, lei no), ma è il solo particolare negativo che ci ho trovato in tre album attualissimi che non mi fanno rimpiangere la musica del passato. 
Oltre alle protagoniste del festival, poi ci sono anche due dischi appena pubblicati di due ragazze non proprio "ine" dato che hanno passato la trentina, sebbene nel loro lavoro ci mettano tanta sensualità come le nuove leve insegnano, ed è quello che viene fuori dal disco di Angelica (Schiatti) di cui avevo parlato tempo fa all'uscita del singolo MILANO MEDITERRANEE, ed ora alla prova dell'intero album SCONOSCUTI SUPERSTAR


(ma non è il suo primo in realtà) la si ascolta volentieri con quel suo sussurrato che a tratti, nei pezzi più ritmati fa ricordare i tempi di Viola Valentino con Comprami, ma non in senso negativo eh... 
La differenza però con quel singolo in stile DOJA CAT che mi aveva catturato c'è ed è parecchia poiché le altre canzoni del disco seguono strade molto differenti, ma non per questo meno interessanti. 
L'altra nuova uscita invece è proprio un'opera prima ed è Incidenti Di Percorso, il disco dell'ex illustratrice Claudym (Claudia Maccechini),

dai capelli colorati alla Billie Eilish (sua idola dichiarata) e con uno stile (anche qui la mascella resta spesso immobile) che al primo ascolto con il primo brano del disco dal titolo RAGIONI SBAGLIATE mi ha fatto pensare subito ai COMA_COSE e poi anche ad Ariete, che, l'ho già confessato più volte, a me piacciono entrambi un sacco, ma poi si va avanti con tante, ma tante altre buone contaminazioni tipo come si può sentire in UNA SETTIMANA DA DIO

Perciò, se non volete fare la figura dei dinosauri che negano l'esistenza di altra musica dopo il Festival di Woodstock, mi sento di consigliare tutti e cinque i dischi di cui ho parlato oggi. 
Certo... 
Se vi fidate di una canaglia... 

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