domenica 8 giugno 2025

CLAUDIO BAGLIONI - LA VITA È ADESSO (QUARANT'ANNI DI UN CAPOLAVORO)

 Gli anni 80, celebrati con nostalgia per la musica e per "che belli erano i film", come dicono gli 883, sono stati notevoli anche per la nostra musica italiana, specialmente perché esattamente 40 anni fa, l'8 giugno del 1985, veniva pubblicato LA VITA È ADESSO, disco di Claudio Baglioni che diventerà un campione assoluto di vendite nella storia del cantautore romano.


Ricordo che l'avevo su cassetta quel concept album che raccontava un'intera giornata dal risveglio alla notte successiva, e in macchina da me girava spesso come compagnia durante alcuni viaggi in autostrada. 
Il relativo tour fu da tutto esaurito ovunque e la data finale allo stadio olimpico di Roma venne trasmessa in diretta sulla Rai. 
Adesso da un paio di giorni, in occasione dei 40 anni,


Claudio ha fatto uscire una riedizione del disco con il titolo modificato in La Vita È Adesso, Il Sogno È Sempre, ma non una semplice ristampa rimasterizzata tirata a nuovo come capita spesso ultimamente. 
Il nostro amico ha ripreso in mano le dieci canzoni originali e le ha RIARRANGIATE, suonate e cantate con l'aggiunta del brano inedito, appunto, IL SOGNO È SEMPRE eseguito con un'orchestra

e con la foto di copertina aggiornata al 2025.
Un po' come aveva fatto quasi dieci anni prima Edoardo Bennato per l'anniversario di quel suo capolavoro che è stato Burattino Senza Fili, del quale, forse perché sono legato al ricordo di una delle mie prime cassette acquistate, ho continuato a preferire la versione originale, mentre, nel caso di La Vita È Adesso, trovo che il disco in alcuni brani, ma pochi in verità e in particolare nella title track, ci abbia guadagnato un po' grazie a questa nuova veste sonora dal gusto leggermente più rock, cioè quella con cui Baglioni ha portato in giro live i suoi successi durante i tour più recenti, mentre con una NOTTE DI NOTE, NOTE DI NOTTE che è particolarmente ostica in quei due famosi crescendo dove tiene la nota lunghissima, Claudio ha avuto l'accortezza di abbassarla di tonalità (e non solo questa canzone).

Certo, gli arrangiamenti che aveva fatto Celso Valli sull'originale (l'arpeggio sulla - credo - 12 corde che apriva il disco, per dire) sono stati favolosi e probabilmente i più (anch'io per la maggiore) continueranno a preferire quelli, come anche per Bennato, perché i ricordi non sono solo parole in rima, ma sono legati anche a certi suoni dell'epoca.
Nessun problema... La scelta rimane libera per tutti dato che "un nuovo disco o un disco nuovo", per dirla alla Baglioni, non annullano quello originale precedente. 

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