Su Prime Video ho recuperato un film che avevo perduto quando era uscito nel 2006, cioè Fascisti Su Marte di e con Corrado Guzzanti.
Cioè una cosa da sbellicarsi dalle risate per come Corrado con gli altri comprimari, fra cui Lillo e Marco Marzocca, perculano più che ferocemente l'epopea del fascismo mostrandolo all'inizio come in uno di quei cinegiornali dell'Istituto Luce che mandavano al cinema prima del film con quella voce narrante stentorea (sempre di Guzzanti) che sottolinea le scene spesso con le didascalie come i film dell'epoca del muto.
Per cui si ride di tutti quei cliché legati a quell'epoca dove DOVEVA regnare l'italianità assoluta dei nomi tipo il flashback che viene qui rinominato "retrolampo".
Il film è l'estensione di una serie di sketch televisivi sullo stesso tema dove un drappello di fascisti parte per conquistare Marte (i nazisti sulla luna di Iron Sky ancora non c'erano) dove ovviamente non c'è un'atmosfera respirabile, ma, se il gerarca Barbagli al comando dello sparuto gruppetto dà l'ordine di respirare ugualmente, lo si deve fare e lo si fa.
Location, il nostro Marte, che è una cava alla periferia di Roma, resa marziana con la fotografia virata in rosso, e gerarca, che è ancora Corrado, che nei momenti di sconforto parla con il busto del Dvce, un po' come faceva Don Camillo con il crocifisso in chiesa, con la sola differenza che qui il busto non gli risponde.
Gli effetti speciali in chromakey sono spesso molto pezzenti, ma nel contesto fanno parte della comicità per cui vanno bene così.
Gli effetti speciali in chromakey sono spesso molto pezzenti, ma nel contesto fanno parte della comicità per cui vanno bene così.
Marte, purtroppo per loro, appare disabitato, quindi senza nessuno a cui imporre il dominio fascista, così i nostri si inventano che certe pietre tondeggianti (fotografate veramente dalle sonde mandate sul pianeta) siano gli abitanti da loro definiti Mimimmi,
verso i quali i nostri disastrati dominatori si rivolgono come fossero vere entità viventi, finché l'arrivo di cinque belle aliene (un po' sullo stile delle amazzoni/valchirie del film animato Heavy Metal, se l'avete visto, e sennò dovete vederlo) non gli fa aprire gli occhi mettendoli davanti alla dura realtà sentendosi dire da loro che quelli sono in realtà solo dei semplici sassi inanimati (non sto spoilerando poiché è già tutto evidente).
Aliene la cui regina "capocciona" è Irene Ferri, mentre tra le altre una di loro è Caterina Guzzanti per la quale avevo un debole già ai tempi di Boris.
verso i quali i nostri disastrati dominatori si rivolgono come fossero vere entità viventi, finché l'arrivo di cinque belle aliene (un po' sullo stile delle amazzoni/valchirie del film animato Heavy Metal, se l'avete visto, e sennò dovete vederlo) non gli fa aprire gli occhi mettendoli davanti alla dura realtà sentendosi dire da loro che quelli sono in realtà solo dei semplici sassi inanimati (non sto spoilerando poiché è già tutto evidente).
Aliene la cui regina "capocciona" è Irene Ferri, mentre tra le altre una di loro è Caterina Guzzanti per la quale avevo un debole già ai tempi di Boris.
Il finale citazione di Kubrick conclude questo film che forse per alcuni risulta un po' tirato per le lunghe e quindi meno efficace dei brevi sketch in tv, ma da parte mia è stato un piacere tutto da gustare... sempre con l'opzione che deve essere preso nel verso giusto e deve piacere il modo di far ridere di Corrado Guzzanti.
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.