100 anni fa esatti nasceva Riley B. King, ovvero B. B. King, il re del blues
(da non confondere con l'altro bluesman suo quasi coetaneo Albert King) e il bello è che la sua fama non è solo legata alla musica poiché John Landis, sempre attento al sound, nel 1985 aveva inserito tre brani suoi (di cui uno era la TITLE TRACK) nel film Tutto in Una Notte
con Jeff Godlblum e Michelle Pfeiffer (due che all'epoca erano al massimo del sex appeal) dove si era ritagliato anche una PICCOLA PARTE nel ruolo di uno scagnozzo iraniano, per non parlare delle decine di camei illustri che ci sono nell'intero film.
In Italia lo avremmo visto il 10 maggio di 40 anni fa e ricordo come fosse oggi che ero andato al cinema dopo il dj-set pomeridiano che avevo fatto in discoteca, si, perché negli anni 80 c'era anche la discoteca alla domenica pomeriggio (ma la z-generation che ne sa?).
L'uscita negli USA era stata invece il 22 febbraio.
Fatto sta che la colonna sonora me l'ero comprata perché forse mi era piaciuta più del film stesso che era carino, si, ma dopo The Blues Brothers e Una Poltrona Per Due tutto diventerebbe difficile per chiunque.
Sempre nello stesso anno Landis aveva anche diretto le parti musicali del documentario di Jeffrey Okun, della durata di 27 minuti, dal titolo B. B. King: Into The Night, che conteneva le canzoni incluse nella colonna sonora del film.
Colonna sonora che, appunto, era per tre brani di competenza di B. B. King e la sua fida Lucille,
la Gibson a cui il musicista aveva dato un nome che in realtà non era quello di una sola chitarra poiché il nome era lo stesso per tutte le Gibson in suo possesso, ma la prima in assoluto, scampata ad un incendio, è quella nera bordata di bianco che si vede nella foto.
la Gibson a cui il musicista aveva dato un nome che in realtà non era quello di una sola chitarra poiché il nome era lo stesso per tutte le Gibson in suo possesso, ma la prima in assoluto, scampata ad un incendio, è quella nera bordata di bianco che si vede nella foto.
Fra i tre brani in particolare, come dicevo lassù, c'era il singolo che prendeva il nome originale del film Into The Night, canzone scritta da Ira Newborn (quei suoni synth anni 80 sono un suo marchio) come anche MY LUCILLE
(anche qui, come nel video successivo entrambi presi dal documentario che dicevo prima, ci sono camei illustri sul palco sotto la direzione di Landis) e l'arrangiamento del classico IN THE MIDNIGHT HOUR, e pure come tutto il commento sonoro della pellicola.
(anche qui, come nel video successivo entrambi presi dal documentario che dicevo prima, ci sono camei illustri sul palco sotto la direzione di Landis) e l'arrangiamento del classico IN THE MIDNIGHT HOUR, e pure come tutto il commento sonoro della pellicola.
Il resto del disco conteneva brani di Patti Labelle, Marvin Gaye, The Four Tops e altri ancora (non tutti però li sentivi nel film).
Quindi magari me lo riguardo se lo trovo su una delle tante piattaforme esistenti, così per verificare se ha retto o meno il passare degli anni.
Ma probabilmente si, sempre che non lo si confronti con quegli altri due film di cui parlavo prima...
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.