Il 2 settembre del 1945, proprio il giorno dopo l'ultimo SHOW RADIOFONICO del Trio Lescano, il Giappone si vede costretto ad alzare bandiera bianca, ridotto allo stremo per le gravi perdite umane e gli ingenti danni provocati dalle bombe atomiche (vi dice niente ENOLA GAY?) di Hiroshima e Nagasaki, e mette fine così alla Seconda Guerra Mondiale,
il più vasto conflitto della storia che in poco più di cinque anni ha provocato la morte di 55 milioni di persone, di cui oltre la metà civili.
In questa cifra enorme rientrano naturalmente i 6 milioni di ebrei barbaramente assassinati nei campi di concentramento nazisti secondo certe ideologie psicopatiche di creare una razza pura.
In Europa le armi erano già state deposte il 7 maggio nonostante poi fossero rimaste alcune propaggini tedesche che non volevano darsi per vinte.
La firma della resa definitiva avviene invece a bordo della corazzata Missouri, ancorata nella baia di Tokyo, dove si ritrovano, intorno alle 8 di mattina di 80 anni fa, il ministro degli Esteri nipponico, Mamoru Shigemitzu, il capo di Stato Maggiore, Yoshijiro Umezu, e il comandante supremo delle forze alleate in Giappone, Douglas MacArthur.
Nonostante tutto l'orrore che era accaduto prima, la resa non impedirà il formarsi in seguito di un clima da guerra fredda (quello del film WARGAMES) tra Stati Uniti d’America e Unione Sovietica, impegnati ad estendere la propria sfera d’influenza soprattutto in Europa.
Come dire che la lezione non era ancora stata imparata e difatti gli eventi degli ultimi anni lo dimostrano pienamente.
Ah, ma adesso ci pensa Trump...
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.