martedì 23 dicembre 2025

SANDOKAN 2025: C'È UN PÒ DI 007 IN QUESTA TIGRE DELLA MALESIA

 Il nuovo Sandokan di Rai 1 ha diviso il pubblico con da una parte i nostalgici a tutti i costi che rimpiangono Kabir Bedi,


decretandolo unico e irripetibile nei panni della Tigre Della Malesia, dimenticando però che prima dello sceneggiato diretto da Sergio Sollima di cui avevo parlato a lungo QUI, e che risente in pieno del peso degli anni, c'erano stati già diversi film sempre di produzione italiana con Steve Reeves

e comunque Emilio Salgari nei suoi libri non aveva fatto una descrizione del pirata che fosse pari pari all'attore indiano, anche perché all'epoca dello scritto il Kabir doveva ancora nascere. 
Dall'altra parte ci sono quelli che invece hanno apprezzato il nuovo Sandokan interpretato da Can Yaman di cui invece bisogna parlarne obbligatoriamente con un occhio diverso.

Intanto sulle prime il pirata mi è apparso come un James Bond infiltrato alla festa dove, sotto falsa identità, incontra per la prima volta il villain, ovvero uno dei cliché della spia britannica. 
Non c'era il classico casinò qui, ma una festa dove si ballava.
La nuova storia, anche se comprensiva di Marianna/Perla di Labuan e della classica tigre uccisa al volo grazie agli EFFETTI SPECIALI

(qui però solo ferita e finita subito dopo da Brooke), non segue le vicende già raccontate da Sollima, ma invece sembra più un prequel tutto inventato dei racconti di Salgari (persino Mompracem ancora non la conoscono), con un Sandokan pirata, ma non ancora così dominatore della Malesia da far rabbrividire solo a nominarlo.

Quindi probabilmente a molti non è arrivato il carisma granitico del personaggio che già conoscevano (pure i suoi pirati mettono in discussione gli ordini del capo) proprio perché tutto è ancora in fase di crescita e non è colpa del giovane attore turco che invece fa del suo meglio (magari dovrebbe solo variare un pò le sue pose che sono identiche a come si presentava nella fiction di Canale 5)


seguendo lo script che gli hanno dato con un cast di contorno di tutto rispetto dove abbiamo anche John Hannah da La Mummia. 
Si aggiunga che all'epoca Kabir era doppiato da Pino Locchi, voce di Connery (riecco di nuovo 007), Curtis, Belmondo, Hill, mentre Can ha la voce di Adriano Giannini, bravissimo si, ma di tutt'altro spessore rispetto anche solo al padre Giancarlo. 
E anche questo particolare ha fatto storcere il naso ai nostalgici, ma in fondo è andata anche bene perché potevano dare il doppiaggio in mano a Pino Insegno, per dire... 
Lo Yanez di Preziosi

fa il fenomeno nelle sue scene, ma rimane un pò in disparte rispetto a come si presentava Philippe Leroy e inoltre ha un passato che Salgari non aveva raccontato e lo scopriamo in uno degli 8 flashback che aprono ogni episodio. 
La sigla però è rimasta quella degli Oliver Onions anche se all'inizio solo accennata, ma poi sempre più presente sulle battute finali. 
Appunto, come il classico tema musicale di Bond che ricorre in ogni nuovo film. 
Insomma alla fine anche questo mondo filmico/televisivo è piccolo, ma tutto sommato funziona e personalmente (se ricordate TEMPO FA temevo il peggio) dopo averlo finalmente visto lo ritengo un buon prodotto che utilizza anche location storiche italiane facendoti credere che si tratti del palazzo del Sultano.

E attenzione al giovane Emilio della ciurma... altra grossissima invenzione della sceneggiatura, ma non devo certo dirvi io chi dovrebbe essere... 

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