Eh già, strana la vita eh? Dai corpo e fama al cattivo più iconico del cinema e nessuno sa che sei tu. È quello che è successo a David Prowse che ci ha lasciati a 85 anni dopo una breve malattia.
Coi suoi due metri d'altezza (imperiale) e la fisicità da culturista aveva impersonato Darth Vader nei tre film fondamentali della saga di Star Wars (tre perché il resto è fuffa tranne THE MANDALORIAN, dove abbiamo finalmente scoperto il nome di Baby Yoda che infatti non è Yoda ma una roba tipo scaffale dell' Ikea). L'unico problema per Prowse erano in realtà due: il primo era che il suo volto è stato sempre celato dalla maschera/respiratore del villain, e il secondo, non da meno, era che nemmeno la sua voce si sentiva nei film anche se David aveva recitato le parti appositamente microfonato; George Lucas aveva preferito far ridoppiare Darth Vader dalla voce possente di James Earl Jones, per cui di David resta solo la mimica, che abbinata ad un po' di trucco (in questo caso il mascherone nero) puoi diventare un altro, come sentenziava Lucio Dalla. E difatti David è diventato per buona parte della sua vita Darth Vader anche se ben pochi lo avrebbero potuto riconoscere. Stesso destino mascherato toccato ai suoi colleghi di set Peter Mayhew (Chewbacca), Kenny Baker (R2-D2) e Anthony Daniels (C3PO), ma l'ultimo (facendo i dovuti scongiuri) al contrario degli altri è ancora in ottima salute. Si aggiunga il fatto che in tutte le altre sue apparizioni cinematografiche David Prowse ha sempre interpretato creature mostruose o personaggi legati alla fisicità più che alla recitazione, a partire dal culturista occhialuto Julian che in Arancia Meccanica aiuta lo scrittore a muoversi per casa, senza pronunciare alcuna battuta, dopo che Alex & i suoi Drughi lo hanno massacrato rendendolo paraplegico. Si dice in giro che i registi seppure soddisfatti per la fisicità e la gestualità di David, non ne apprezzassero invece la voce e l'accento decisamente campagnolo dell'attore, cosa che al nostro amico gli ha fatto rodere il fegato non poco quando si rivedeva sullo schermo a minacciare Leia & Co. con una voce non sua. Ma, come ho spiegato anche nel post dedicato al documentario su ENRICO LUCHERINI, il cinema è fondamentalmente finzione, per cui se ci lavori dentro devo accettare anche questo. E comunque per noi italiani Darth Vader era comunque doppiato, per cui le cose non cambiavano granché. Beh non ho altro da dire se non salutare David con un frase che ho sentito spesso dalle mie parti: