sabato 19 marzo 2022

PER IL 19 MARZO: REAL STEEL, UN FILM CON UN PAPÀ, UN FIGLIO E ROBOT CHE SI MENANO

 Oggi per la Festa Del Papà mi viene da ripescare un film che racconta del rapporto difficile tra padre e figlio, ma senza andare sul melenso strappalacrime, anzi, con robottoni che si menano, il che mi fa solo che gongolare.


È Real Steel, film della DreamWorks con Hugh Jackman meno muscolare del solito, il cui soggetto arriva da un episodio di AI CONFINI DELLA REALTÀ (Acciaio nella quinta stagione) a sua volta tratto dall'omonimo racconto di Richard Matheson, uno dei miei scrittori di fantascienza preferiti, ed episodio dove la guest star era Lee Marvin. 
Il film ha diversi punti di contatto con Over The Top con Sylvester Stallone, ma invece che di braccio di ferro si parla di incontri di boxe particolarmente cruenti, e qui entra in gioco anche Rocky, ma con la differenza fondamentale che qui però sul ring salgono solo dei robot telecomandati,

tipo Robot Wars il programma che andava in onda su Italia 1; qui però i robot non sono delle scatolette accessoriate di sega circolare, ma sono umanoidi come i Transformers, cosa resa possibile grazie agli effetti speciali della Weta Workshop, al momento attuale uno dei migliori produttori di CGI nel cinema e già all'epoca del film aveva sfornato un ottimo lavoro. 
Come capitava a Stallone, anche a Hugh succede di ritrovarsi ad avere al fianco un figlio a sorpresa durante i suoi viaggi per spostarsi nei luoghi dove si disputano gli incontri, unica sua fonte di guadagno. 
Il figliolo è un ragazzo caparbio e dotato di ingegno

che recupera in una discarica un vecchio modello di robot (anche se non si capisce come abbia fatto a riportarlo su da solo dal profondissimo baratro dove giaceva) e lo rimette in sesto per suo padre per permettergli di continuare a disputare gli incontri dopo che il suo ultimo, avanzatissimo acquisto è stato malamente distrutto, scoprendo di avere con la macchina una particolare connessione. 

So che a parecchi non era piaciuto proprio per i riferimenti troppo marcati ai predecessori stalloniani, e invece io, da buon bastian contrario, l'ho gradito molto e lo segnalo per chi ancora non l'avesse visto.
E, ricordando che anche al mio papà piaceva guardare la boxe in tv, ma era tutt'altro che un tipo che menava le mani, se non per assestarmi dei dovuti, meritati scappellotti in giovane età, mando i miei auguri a tutti i papà. 

1 commento:

  1. E poi se il soggetto è di Matheson (ok con molti ritocchi) si va quasi sempre sul sicuro.

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.