martedì 4 giugno 2019

AI CONFINI DELLA REALTÀ

Serie cult in bianco e nero degli anni 60, ma nata per la precisione nel 1958. Ogni episodio ha una storia a sé stante e viene presentato dall'ideatore Rod Serling e la musica ti mette già tensione addosso (altro che i Goblin di Profondo Rosso). Il tema è sempre il fantastico, il soprannaturale, la fantascienza, e uno degli episodi migliori è senza alcun dubbio Ore Perdute. Nel cast, sempre diverso, si notano attori che ritroveremo in film e serie tv di successo, tipo Burgess Meredith, che sarà il Pinguino della serie di Batman e Mickey di Rocky. Anche i registi cambiano ogni volta. Joe Dante ne ha realizzato un film a episodi negli anni 80 ed è stata prodotta anche una più recente serie tv a colori nello stesso periodo, con risultati abbastanza buoni, ma non come l'originale. Il più recente Black Mirror ne è un degno successore, praticamente una versione riveduta e corretta secondo i tempi. Questo era l'incipit di ogni episodio «C'è una quinta dimensione oltre a quelle che l'uomo già conosce; è senza limiti come l'infinito e senza tempo come l'eternità; è la regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere: è la regione dell'immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi "Ai confini della realtà".» una frase che in quanto a popolarità se la gioca con "ho visto cose che voi umani..." da Blade Runner, ma 20 anni prima.

3 commenti:

  1. L'indimenticabile sigla!! Io ricordo solo il film a episodi (tra l'altro mi sembra fu funestato da disavventure e sfighe). Dovrei recuperare qualche bell'episodio della serie originale!!

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  2. Anche quelli dovrebbero essere ancora sul Tubo

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    1. Cacchio, dovrei spulciare il Tubo più spesso... Dò sempre per scontato che lì a causa di copyright non si trovi mai niente e invece!

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Tengo sempre pronto il blaster.

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