Visualizzazione post con etichetta Musica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Musica. Mostra tutti i post

mercoledì 27 agosto 2025

TECHETECHETÉ È LA VERA REGINA DELL'ESTATE?

 Poco più di una settimana fa, in occasione della dipartita di PIPPO BAUDO, mi trovavo ad elogiare Techetecheté che ultimamente mi sta dando grosse soddisfazioni, ed ecco che la scorsa settimana arriva una puntata sugli anni 80 della Italo-disco,


periodo al quale sono molto legato perché l'ho trascorso facendo girare i vinili sui piatti Techincs in discoteca (no, non dico che suonavo, state tranquilli). 
E quindi aggiungo un ulteriore punto a favore di Rai1 con invece un piccolo appunto a Stefano Zandri (“chi cacchio è?" diranno i più) cioè Den Harrow

il cui nome d'arte era un gioco di parole su "denaro", come lo erano anche i nomi di altri suoi due colleghi degli esordi Joe Yellow e Jock Hattle, sempre facenti parte della scuderia di Turatti & Chierigato. 
Stefano infatti sul suo profilo Facebook dichiara di aver visto quella puntata in tv e di essersi reso conto di quanto fossero horror i look di allora. Beh su questo caro Stefano di cui ho fatto girare parecchi dischi, dissento completamente poiché i look anni 80 sono stati e rimangono assolutamente iconici con nulla da invidiare a quelli dei loro colleghi internazionali come Duran Duran e Spandau Ballet, e te lo dice uno che in quegli anni è uscito per strada sia come paninaro che come new dandy pseudo dark.

Quello che era invece davvero orribile era il balletto che spesso accompagnava le esibizioni finte live come a Discoring e posso citare RAGGIO DI LUNA (produzione italiana, ma cantante francese, al secolo Mandy Ligios) con Comanchero, ma sopratutto in assoluto gli EASY GOING con Baby I Love You, davvero imbarazzanti nonostante quel pezzo mi piacesse un botto.

Tant'è che c'erano anche alcuni, come SAVAGE (Roberto Zanetti noto in seguito come Robyx) per la sua Don't Cry Tonight (non presente nella puntata, ma visto in un ALTRO SPECIAL), che racconta che, dato che non sapeva ballare, per non sembrare ridicolo si inventava pose statiche e mosse con le mani, 

cioè una specie di antenato di POSAMAN
Per Den Harrow e altri suoi colleghi come Spagna (allora ancora immune dalla chirurgia plastica selvaggia), per esempio, invece anche il muoversi sul palco era perfettamente centrato con la canzone che presentavano. 
Che vabbè, nel caso di Stefano è risaputo che non cantasse lui, ma Tom Hooker e Silvio Pozzoli


(no, non è Gigi del duo Gigi & Ross), ma chissenefrega dato che il risultato funzionava (anche con Baltimora e Valerie Dore, per dire) e il produttore tedesco Frank Farian lo aveva capito già bene dagli anni 70 quando cantava in studio al posto di Bobby Farrell dei BONEY M (nelle poche esibizioni live invece era proprio Bobby a cantare, ma in modo molto diverso) e poi in seguito ha messo su i Milli Vanilli con tutti i casini che sono successi.
Bene, per quanto mi riguarda spero che Techetecheté continui a sorprendermi così che va bene. 
Anzi, sulla sua scia intanto ieri sera Raidue ha mandato in onda invece la prima puntata di uno speciale su Discoring,

anche quello molto bello e zeppo di ricordi. 
Naturalmente anche la puntata di Techetecheté è su Raiplay ancora per qualche giorno e consiglio di vederla finché possibile. 

martedì 26 agosto 2025

BRUCE SPRINGSTEEN - BORN TO RUN: MEZZO SECOLO PASSATO A CORRERE

 Beh, oggi Bruce Springsteen gode senza dubbio di una meritata e conquistata fama nel mondo della musica, tanto da riempire gli stadi come se niente fosse e lo fa con concerti dalla durata oversize, giusto per non scontentare nessuno che sennò poi alla fine ti cantano la canzoncina "se non suoni l'ultima, noi non ce ne andiamo".


Tuttavia per The Boss non è sempre stato così poiché i suoi primi due album furono due flop commerciali nonostante fossero dischi elogiati dalla critica.
Dovrà quindi arrivare il 25 agosto del 1975 (cadeva esattamente ieri l'anniversario del mezzo secolo) per far uscire BORN TO RUN,

un album che vedeva alla produzione, come nuovo arrivo, anche Jon Landau, uno che ci sapeva fare abbastanza bene (sua è la famosa frase "ho visto il futuro del rocknroll e il suo nome è Bruce Springsteen") e, complice anche una campagna promozionale dai costi elevatissimi, ecco che finalmente Bruce viene notato... 
Non dal sottoscritto però. 
Si, perché qui avrei potuto facilmente millantare che già conoscevo anche i due album precedenti (chi poteva metterlo in dubbio?) e invece no, poiché Springsteen lo ascolterò per la prima volta su RADIO LUXEMBOURG

durante quelle pionieristiche ricezioni notturne sulle onde medie tra mille disturbi (unico modo e orario per poter ascoltare l'emittente in Italia) nel 1978 con il singolo BADLANDS che arrivava quindi dal suo quarto album di studio.

Eh, lo so, erano passati ben tre anni dall'uscita di Born To Run, ma che volete farci? 
Le FM di allora erano pregne di Pooh, Tozzi, Santo California, Luca D'Ammonio, Michele Pecora, Benito Urgu (alcuni di questi nomi a qualcuno faranno dire "chiii?"), la disco teutonica e quella francese (leggi ROCKETS), e invece del Boss non se ne parlava ancora tanto.
Poi, inutile dire, che, anche leggendo quel vangelo che era CIAO 2001, sono cresciuto anche insieme a lui e alle sue canzoni passando da quel doppio The River e poi quel top di album che è stato Born In The USA, che per i puristi era commerciale si, è vero, ma anche la svolta di Born To Run, con la mitica E-Street Band ormai consolidata, era stata ideata per acchiappare i circuiti di musica commerciale dato che non si vive di sola musica, ma serve anche qualche spicciolo da mettere da parte. 
E comunque, se non fosse andata così, non avremmo avuto lo Springsteen che conosciamo, per cui ritengo che tutto sia andato per il meglio. 

lunedì 25 agosto 2025

STITCHERS: APPICCICATA COME UNA MAGLIETTA BAGNATA

 Mi chiedo oggi quanti conoscano Stitchers, una serie tv "fantascientifica" andata in onda su Rai 4


(ok la foto sembra ancora una volta quella di Dr. House e del suo CLONE TURCO, è vero) dove abbiamo una protagonista affetta da displasia temporale (cioè non si rende conto del tempo che passa, tipo quando ti diverti un botto) e che, grazie a certe tecnologie del solito fantomatico ente governativo, quando sta immersa in una vasca non come Alex Britti, ma bensì tutta vestita in tutina nera aderente come quelle di Zelig,

ma appunto non così colorata, riesce ad entrare negli ultimi ricordi delle persone vittime di omicidio e a risolvere così casi complicati senza apparente soluzione. Una premessa un po' simile al THE CELL con Jennifer Lopez, ma molto meno visionario poiché Tarsem Singh qui non c'entra. 
Tre stagioni durante le quali l'outfit


della bella Kirsten Clark (ma non si può definire un'attrice con una carriera folgorante) viene anche rinnovato da un semplice catsuit elasticizzato ad un qualcosa quasi simile alla divisa di Black Widow by Marvel,

dove comunque l'attenzione cade inevitabilmente su di lei, che vabbè chiaramente non è per niente male, anzi, ma magari un po' meno fanservice stile "maglietta bagnata" (anche se nera) avrebbe giovato alla credibilità... 
Sempre se si riesce a crederci... 

sabato 23 agosto 2025

IL PAGANTE E GLI AUGURI A RITA

 Oggi partiamo cantando "Tanti Auguri A Teeee" a Rita "Pel Di Carota" Pavone che oggi compie la bella età di 80 anni.


Certo di solito non è carino dire l'età di una donna, ma son canaglia... 
Comunque sulla Rita, se volete, avevo raccontato poco tempo fa un GUSTOSO ANEDDOTO in cui c'entrano pure i Pink Floyd.
E comunque già qui, se volessimo, avremmo già la nostra musica del sabato. 
Tuttavia, non "pago" di ciò, oggi porto sulla scena "Il Pagante", gruppo pop milanese dietro il quale si celano il figlio di Raoul Cremona (poi con Federico Mercuri come Merk & Kremons entrambi coinvolti nella produzione) e anche il nipote del comico illusionista. Gruppo quello de Il Pagante che nel 2018 ha realizzato un omaggio al cinema italiano con SETTIMANA BIANCA rifacendo nel videoclip il mitico VACANZE DI NATALE con anche la stessa grafica nei titoli di testa e ospite d'onore Massimo Boldi.

Brano che poi è una cover di Surrender dei Soundlovers tutta virata in italiano e cantata da tre vocalist (due donne e un uomo con un pizzico di autotune, ma non eccessivo) che poi di recente sono rimasti solo in due. 
Così tanto per dire, consiglio anche le altre loro produzioni, tutte con guest d'eccezione come Fabio Rovazzi, Lorella Cuccarini, Gué, J-Ax, e tutte giocate sulle tendenze milanesi della movida, dell'apparire, dei social come infatti nel 2010 era nato questo progetto su Facebook atto a ironizzare con video e post comici su certe manie esasperate. 
Please, nessuno si offenda, perché sotto sotto è la realtà 😜. 

martedì 19 agosto 2025

SUPER CINEMA E SUPERSTUNTMEN

 È morto a 87 anni Terence Stamp, attore britannico di grande fama, diventato molto popolare negli anni Settanta grazie anche al ruolo del cattivo nei primi due Superman con Christopher Reeve, dove interpretava il Generale Zod.


Attore che spesso ha affiancato anche i nostri nomi del cinema come Monica Vitti in quel disastro di MODESTY BLAISE, LA BELLISSIMA CHE UCCIDE, un film di cui ho già parlato abbastanza male tempo fa e che considero un compendio di come realizzare un pessimo prodotto con un ottimo cast, ma in questo caso lui, Terence, non aveva nessuna colpa del risultato di tale pastrocchio. 
Anche Fellini e Pasolini hanno beneficiato delle sue prestazioni attoriali,

mentre, in tempi più recenti, poi lo abbiamo visto tornare come drag queen in Priscilla, La Regina Del Deserto, e poi ancora nel primo disneyano LA CASA DEI FANTASMI nel ruolo del patibolare maggiordomo.

Adesso se invece dico il nome di Ronnie Rondell Jr. sicuramente nessuno lo ricorderà poiché era uno stuntman che nei film prendeva il posto degli attori famosi nelle scene pericolose. 
Tuttavia credo che chiunque lo abbia visto sulla copertina di Wish You Were Here, l'album dei Pink Floyd dove nella foto due uomini si stringevano la mano e uno di loro prendeva fuoco.

Ecco, quello era Ronnie che è mancato ad 88 anni (ora qualcuno farà la battuta dicendo che "si è spento"). 
Molti, quando uscì il disco, pensavano che quello infuocato fosse solo un manichino (oggi tale effetto verrebbe ottenuto con un procedimento digitale sicuramente meno pericoloso e I Fantastici 4 lo dimostrano), mentre invece ecco le foto backstage che mostrano Ronnie (protetto da una tuta ignifuga sotto gli abiti)




durante le varie sessioni fotografiche eseguite presso gli studi della Warner Bros. a Los Angeles e che duravano non più di nove secondi, dalle quali è poi stata scelta l'immagine ufficiale. 
Immagine che però nel packaging esposto nei negozi era coperta (nonostante le proteste della EMI) da un imballaggio di plastica nera (tipo i sacchi della spazzatura) con questo adesivo applicato sopra.

E infatti se compravi la versione in cassetta, solo questa era l'immagine di copertina (cosa molto triste perché invece il packaging del vinile era molto curato e pieno di altre foto). 
L'altro nella foto, quello che sembra Little Tony, è un altro stuntman collega di Ronnie, Danny Rogers, mentre l'idea dell'artwork era dello studio Hypgnosis, che ha curato la maggior parte delle copertine della band britannica anche dopo l'abbandono di Roger Waters. 
Goodbye Terence & Ronnie. 

 

lunedì 18 agosto 2025

TWISTERS: SINGOLARE E PLURALE (COME UN DISCO DI MINA)

 Estate 2025 questa che tra caldo africano e acquazzoni improvvisi, ogni tanto ci mette anche fenomeni atmosferici dagli effetti piuttosto devastanti come grandinate e trombe d'aria.


A tal proposito ricordo solo adesso di aver visto diversi mesi orsono (era ancora inverno) Twisters, in pratica un sequel-non-sequel che comincia riportandoti con il prologo al Twister del 1996, ma con personaggi diversi in una situazione dall'esito piuttosto drammatico. 
Tutto poi riparte con i due sopravvissuti che, non avendo ancora imparato la lezione, si rimettono a fare quello per cui i colleghi ci hanno lasciato le penne, ma stavolta con tecnologie più avanzate e pure riprese video che così vai pure sui social. 
Cast che presenta nomi poco noti tranne Maura Tierney

che era stata uno dei volti di E.R. - Medici In Prima Linea, ma in seguito non ha avuto una carriera folgorante come invece può vantare il collega George Clooney pure come testimonial del caffè. 
La sostanziale differenza è che in Twister la sceneggiatura era di Michael Crichton e gli effetti speciali erano ottimi per l'anno di uscita, mentre qui pare tutto giocato in economia al punto che ho temuto pure di veder arrivare giù dal cielo qualche squalo (capisci ammè?).

C'è da dire in conclusione che, sia qui che nel precedente film, i protagonisti vanno proprio a cercarsele con quell'idea di studiare i tornado dall'interno ben sapendo già gli effetti che hanno e quanto siano pericolosi. 
Ma cosa non si fa per dare spettacolo? 
Piccola nota (musicale) in coda: il disco di Mina a cui mi riferisco nel titolo del post era stato pubblicato come doppio vinile nel 1976, ma in seguito è stato proposto anche come due album singoli e nel secondo (Plurale) c'era la mitica EL POROMPOMPERO resa famosa già qualche anno prima da uno sketch di Cochi & Renato.

domenica 17 agosto 2025

ADDIO AL RE DELLA TV

 La notizia della sua morte ci ha colti ieri sera, ma già da tempo l'immenso, gigantesco, unico Pippo Baudo non si faceva più vedere in giro perché malato.


Famoso al punto che non devo certo aggiungere qualcosa io (sicuramente lo conoscevano anche su Tatooine), aveva 89 anni e al suo attivo poteva contare, oltre a 13 Festival Di Sanremo (le cui canzoni rimangono tuttora dei classici), svariate trasmissioni televisive soprattutto da prima serata (come casualmente ha deciso di andarsene) che lo avevano fatto diventare senz'altro il re della nostra tv, con il merito si aver scoperto e lanciato le più note soubrette quando ancora quel termine stava a definire una bellezza televisiva che avesse davvero delle qualità per stare in video.
E, a proposito di prima serata, forse qualcosa adesso sta cambiando nelle programmazioni televisive poiché nell'anteprima del nuovo palinsesto di Canale 5 non si parla più di Striscia La Notizia perlomeno collocata dove è stata finora.


Forse finalmente hanno capito che ormai la prima serata è diventata quella tutta uguale ogni sera con Striscia da una parte e i "Pacchi" dall'altra, nonostante si continui a chiamare "fascia preserale"? 
Eh si, perché una volta, ma mica secoli fa cioè ancora quando Pippo stava in tv, la prima serata cominciava con il film o la serie tv o lo show alle 20.40 subito dopo il TG mentre adesso, per lasciare posto a quei due preserali, tutto è traslato quasi alle 22, orario francamente troppo avanti per esser definito "prima serata". 
Quindi qualcuno forse ha pensato se davvero, con tutta la concorrenza delle piattaforme, è ancora il caso di mantenere questo schema. 
E infatti per me non lo è perché per me la prima serata ormai da tempo comincia quando mi pare perché scelgo io cosa guardare che dei "Pacchi" proprio non me ne cale (ne prendo già sulle piattaforme, in effetti) e anche di Striscia specie se porta in video certi conduttori insopportabili presi per chissà quale contratto stipulato. 
Vedremo quindi se nella stagione autunno inverno intanto Trump riuscirà nel suo intento di far cessare almeno la guerra Russia - Ucraina, e se ci saranno davvero dei cambiamenti epocali in tv oppure tutto resterà noiosamente uguale (conflitti compresi che tengono sempre banco nei TG) dato che nel frattempo la prima serata di Rai 1 è Techetechetè (che apprezzo nella nuova versione senza conduttrice inutile), mentre su Canale 5 è, per ogni santo giorno, La Ruota Della Fortuna con Gerry Scotti che comincia a starmi stretto pure lui...
Comunque addio Pippo, tu ci mancherai. 

sabato 16 agosto 2025

LAYLA, NOME DI DONNA DAL SUONO ROCK

 Oggi, per i miei dischi preferiti del sabato, ripesco dal passato una canzone pazzesca che ormai fa parte fissa del repertorio di Eric Clapton, ma che arriva dal suo passato di quando, dopo i Cream ed altre esperienze musicali non da poco, ha fatto parte del supergruppo Derek & The Dominos.


La canzone è LAYLA con quel famoso riff suonato da Eric e che ognuno di noi ha sentito per forza almeno una volta nella vita e contenuta nell'unico album inciso in studio dalla band. 
Band che all'epoca era stata fondata fra gli altri dal chitarrista, tastierista, polistrumentista Bobby Whitlock (col berretto qui sotto) che è scomparso nei giorni scorsi a 77 anni


(qui sopra invece la formazione con anche Clapton al centro) aggiungendo così un altro nome alla lunga lista di quelli che hanno creato un certo genere musicale molto differente da quanto stiamo invece vivendo attualmente e portato anche in tv dalle tante produzioni ispirate al Festivalbar (manifestazione che aveva visto su quel palco LE ORME nel 1976, tanto per dire...). 
Tutto cambia, tutto si evolve e d'altronde sarebbe strano sentire qualcuno nel 2025 che canta ancora come, per dire, i Platters, tantopiù che pure i Manhattan Transfer si sono ritirati dalle scene. 
E aveva un bel dire Bob Dylan che i tempi stavano cambiando già allora... 

mercoledì 13 agosto 2025

AUGURI A TUTTI I MANCINI

 Ogni giorno scopro qualcosa di nuovo, come, per esempio, che oggi è la giornata internazionale dei mancini.


Mancini che nella musica di un certo livello hanno lasciato il segno come nella figura di Paul McCartney per dire, lui da solo o con i Beatles imbracciando quel basso Hofner a forma di violino, idolatrato dai cultori musicisti, ma in realtà Paul ammise che aveva usato quello semplicemente perché era economico e all'epoca non poteva permettersi altro.

Tra i miti mancini poi c'è sicuramente Jimi Hendrix la cui chitarra era realizzata per destrorsi, ma il genio di Seattle ne aveva ribaltato le corde. 
E poi ci sono anche batteristi mancini, cioè che tengono rullante e charleston invertiti rispetto ai loro colleghi, e uno di loro è Phil Collins,

mentre un altro, anche lui "abbastanza famoso", è Ringo Starr. 
Tornando ai chitarristi mancini famosi abbiamo Tony Iommi dei Black Sabbath,

quanto mai d'attualità in questo periodo in cui anche chi fino a ieri ascoltava solo Alessandra Amoroso e Tony Effe, adesso si dice fan sfegatato della band di Ozzy Osbourne.

Anche Mark Knopfler sarebbe mancino, ma suona la chitarra da destrorso, con però una manualità particolare sul manico dovuta alla sua caratteristica, come sarebbe mancino anche Noel Gallagher degli Oasis,

ma anche lui imbraccia lo strumento come destrorso così come lo fa anche Steve Morse il successore di Richie Blackmore nei Deep Purple.

Era invece destrorso Kurt Cobain, ma preferiva usare chitarre mancine.

Mancino era anche Ziggy Stardust, il personaggio alterego di David Bowie (anche lui era un mancino che suonava da destrorso) e lui stesso infatti lo dice nella canzone che porta quel nome come titolo,

quella canzone che avevo conosciuto prima nella versione un po' più dark dei Bauhaus in QUEL PERIODO degli anni 80 in cui gravitavo tra paninari e DARK, appunto, e solo in seguito sono andato a scoprire l'originale del White Thin Duke. 
Ma vedi che anche le cover, se fatte bene, sono utili alla crescita musicale? 
Quindi, come lassù nel titolo, tanti auguri ai tanti mancini!!! 

domenica 10 agosto 2025

AAA CERCASI VOCALIST

 Un giorno ti arriva Jimmy Page che ha intenzione di riformare gli Yardbirds, magari cambiando poi il nome in Led Zeppelin e ti chiede se vuoi essere il cantante frontman, ma tu cosa gli rispondi?


No, grazie anzi, ti consiglio quel giovane Robert, biondo figo, e se ti serve un batterista conosco anche John che aveva suonato con me e pesta come un fabbro. 
Un anno dopo ti arriva Richie Blackmore che cerca pure lui un nuovo vocalist per il suo nuovo gruppo che chiamerà Deep Purple e ti chiede se ti interessa farne parte, e tu ancora? 
No, grazie non mi interessa, c'ho da fare cose mie.
Fantascienza? No, è la realtà che ha visto TERRY REID rifiutare ben due proposte pazzesche per dedicarsi invece alla carriera solista che non sarà comunque priva di collaborazioni varie.


In effetti, per dirla tutta, con Page c'era stata quasi la possibilità di un sì se Terry non fosse già stato impegnato in tour come supporter di Rolling Stones e Cream. 
Chitarrista e cantante dalla voce stile Paul Rodgers (ben noto ai fans dei Queen), Terry é mancato di recente a 75 anni, ricevendo consensi nel giro della musica, ma non certo al livello che hanno poi raggiunto le due band simbolo dell'hard rock da lui evitate. 
Ma forse potrebbe essere andata così ugualmente con una sua fuoriuscita dalla formazione dopo uno o due dischi. Cosa che accade sempre anche da noi e vediamo come esempio i Lunapop e i Timoria, mentre per il discorso Maneskin pare ci siano voci di corridoio che ne (s)paventano un ritorno al completo. 
Staremo a vedere. 
Si continua sempre nel rock e nei suoi vocalist, ma qui siamo nell'heavy metal degli Iron Maiden parlando della morte di Paul Day,

il quale fu il primissimo cantante della band inglese, liquidato presto perché si dice non avesse una presenza scenica e carisma adeguati al ruolo. 
Paul, che di nome completo faceva anche Mario ed aveva 69 anni, si era poi rifatto diventando frontman degli SWEET negli anni 80, ma per un breve periodo di soli tre anni

durante i quali, oltre all'attività live, aveva registrato con loro anche delle NUOVE CANZONI.
Altro nome della musica (totalmente differente) che ci lascia è quello di Jane Morgan, di molto antecedente a Terry e Paul, come si può capire dallo stile delle sue canzoni, e nota dalle nostre parti,

oltre che per FASCINATION, più che altro per aver realizzato una cover della nostra italiana ROMANTICA, cavallo di battaglia di Renato Rascel.

Jane aveva raggiunto la notevole età di 101 anni! 
Goodbye Jane, Paul & Terry. 

sabato 9 agosto 2025

OMD - ENOLA GAY: UNO DEI SIMBOLI DEGLI ANNI 80, MA CON UN ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

 Ah, che belli gli anni 80, così colorati e pieni di musica spensierata da ballare saltando come quella ENOLA GAY degli Orchestral Manoeuvres In The Dark (per gli amici OMD),


canzone che, per il sound tutto synth e il tiro viene naturale associare al Camerini di RocknRoll Robot, mentre invece racconta di un fatto drammatico accaduto nell'agosto del 1945, durante la seconda guerra mondiale quando un bombardiere americano sgancia una bomba atomica su Hiroshima facendo una strage che si protrarrà anche in seguito per gli effetti delle radiazioni. 
Era per la precisione il 6 agosto del 1945 quando quell'aereo battezzato Enola Gay portó la morte tramite un ordigno nucleare anche li ironicamente chiamato Little Boy, come viene citato anche nella canzone dove viene definito "orgoglio di mamma". 
Ecco, questo è un altro aspetto dei variopinti e favolosi anni 80 che tanti credono effimeri e vacui. 
Comunque la canzone è bellissima e i due ex ragazzi degli anni 80 ancora ci campano sopra,

per cui oggi merita il suo posto nella musica del sabato che arriva da questo blog. 

giovedì 7 agosto 2025

UN 7 AGOSTO VISTO DA LUCIO BATTISTI E MOGOL

 Il 7 AGOSTO, nel lontano 1971, è diventato anche il titolo di una canzone contenuta in Amore E Non Amore, album di Lucio Battisti noto anche per quella copertina che mostra lui in una mise hippie e con nudo di donna, ma messa laggiù sullo sfondo dato che non stiamo parlando di un disco di Gil Ventura o Fausto Papetti. 


Non essendoci un testo da cantare, il titolo wertmulleriano completo del brano, come quelli di altri tre pezzi interamente strumentali del disco, era stato inventato da Mogol basandosi sulle sensazioni che gli dava la musica, ed era "7 agosto di pomeriggio. Fra le lamiere roventi di un cimitero di automobili solo io, silenzioso eppure straordinariamente vivo". 

Con l'intenzione di portare significati ambientalisti, tale titolo racconta che, nella stagione in cui la natura si risveglia, il protagonista si trova invece in mezzo ad un panorama arido e morto, quello di uno sfasciacarrozze. Il silenzio e la calura enfatizzano la sensazione di un ambiente privo di vita ed ostile ad essa, in cui l'unica eccezione è il protagonista; il solo fatto che sia vivo deve apparire straordinario. 

E, dato che sta tornando il caldo afoso, come dicono le previsioni, oggi questo brano pare quanto mai adeguato come colonna sonora. Lucio, come si può sentire, sperimentava già nel 1971 (non c'era bisogno di aspettare gli album con Panella) come confermerà anche tre anni dopo in Anima Latina, altro suo disco dove i suoni contano più delle parole, ed aveva anche diretto personalmente l'orchestra di 25 elementi che esegue il finale del brano. 

Noo... Queste non erano solo canzonette. 


lunedì 4 agosto 2025

LUNEDÌ CHE PORTA QUALCHE ADDIO NELLO SPETTACOLO

 Apriamo la settimana purtroppo con l'addio ad Adriana Asti scomparsa nei giorni scorsi a 96 anni.


Nata a Milano, Adelaide Aste (era il suo vero nome) fuggì di casa a diciassette anni per unirsi a una compagnia teatrale itinerante. 
Il suo talento venne presto notato da Giorgio Strehler, che la introdusse al Piccolo Teatro di Milano, dove recitò in Miles Gloriosus e Il Crogiuolo di Arthur Miller sotto la sua direzione, segnando l’inizio di una solida carriera scenica. 
Il suo debutto cinematografico avvenne già nel 1948 con il cortometraggio Buio In Sala di Dino Risi, seguito da ruoli importanti nei film di Visconti come Rocco E I Suoi Fratelli (era la ragazza della lavanderia) e Ludwig
Negli anni Sessanta diventò figura centrale del cinema d’autore italiano: interpretò Amore, la prostituta in Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini, di cui fu anche grande amica intellettuale, e la zia Gina in Prima Della Rivoluzione (1964) di Bernardo Bertolucci, suo primo marito. 
Negli anni Settanta arrivarono per lei dei ruoli provocatori e intensi: da Il Fantasma Della Libertà di Luis Buñuel (1974) a Io, Caligola di Tinto Brass (1979), fino a pellicole come Nipoti Miei Diletti di Franco Rossetti (1974). 
Negli anni Duemila l'abbiamo ritrovata ne La Meglio Gioventù (2003), per il quale vinse il terzo Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro, e Quando Sei Nato Non Puoi Più Nasconderti (2005), entrambi diretti da Marco Tullio Giordana. 
Anche il doppiaggio ha usufruito della sua voce dando espressività ad attrici certamente belle come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Magali Noel, ma che così hanno goduto di un valore aggiunto. 
Rimane comunque il palcoscenico il suo migliore primo ambiente dove cominciò ad esprimersi, e dove durante la sua carriera si confrontò con i grandi nomi come Beckett, Pinter, Shaw, Goldoni.

Sempre legato al teatro è il nome di Robert Wilson, 83 anni, regista noto per le sue scenografie molto particolari (era laureato in architettura)

e per aver collaborato con Lady Gaga e la visionaria Marina Abramovic, che stanno benissimo entrambe nella sua visione scenica.

Anche lui è mancato nei giorni scorsi, mentre più recente è la morte per arresto cardiaco del rapper JESTO a 41 anni.

Justin Yamanouchi (il suo vero nome) era figlio del compianto cantautore Stefano Rosso, ma portava quel cognome esotico perché, quando nacque, la madre, Teresa Piazza, era ancora sposata, ma prossima al divorzio, con Hal Yamanouchi, attore e doppiatore nonché la riconoscibilissima voce degli spot Suzuki. 
Addio Adriana, Robert e Jesto. 

sabato 2 agosto 2025

IL VELCRO VENUTO DAL FUTURO

 Chi non conosce o non ha mai usufruito del Velcro? Quel sistema di chiusura che fa tanto futuro e fantascienza quando lo vedi in certi outfit come quelli di Ed Straker presenti nella mia SERIE TV PREFERITA.


Ehm... Forse vi siete distratti con la meravigliosa Gabrielle Drake, ma Ed è quello biondo a sinistra nella foto con la giacca aperta che mostra appunto la striscia bianca di Velcro. 
Pare proprio un qualcosa da fantascienza, si, eppure quel sistema venne brevettato il 2 agosto del 1955, esattamente 70 anni fa!!!

Vabbè, più avanti nel secondo episodio di Ritorno Al Futuro vedremo anche le Nike autoallaccianti, ma quella è un'altra storia (e che storia!). 
2 agosto, quello del 1955, che è anche un giorno che ha visto la pubblicazione di diversi brani importanti,

tra cui BO DIDDLEY di Bo Diddley e Ain't That A Shame di Fats Domino della quale, fra le tante esistenti (con anche una da parte di John Lennon), è una degna COVER rivoltata hard rock quella fatta dai Cheap Trick nel 1979.

Anche la SIGLA delle prime 2 stagioni
di HAPPY DAYS, Rock Around The Clock, è legata all'anno del Velcro poiché,
nonostante fosse stata registrata nel 1954 e pensata come lato B di un 45 giri, la sua grande popolarità esplose nel 1955, dopo essere stata inserita nella colonna sonora di Il Seme Della Violenza, diventando un inno del rock and roll.

Un'altra canzone degna di nota del 1955, ma decisamente meno rocknroll, è UNCHAINED MELODY, anche se la sua versione più famosa, quella dei Righteous Brothers ormai legata al film Ghost e ai suoi vasi di creta, è del 1965, mentre questa qui sotto è la sua versione originale.

Quindi, oltre a sancire la nascita del futuristico Velcro, il 2 agosto del 1955 può essere considerato un giorno significativo per la musica rock and roll, con la pubblicazione di brani che hanno definito il genere e che oggi, nelle mie intenzioni, allietano il nostro sabato. 

mercoledì 30 luglio 2025

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'AMICIZIA: PRENDILA PER BUONA

 Oggi, 30 luglio, è la Giornata Internazionale Dell'Amicizia proclamata nientemeno che dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere l'unione dei popoli senza distinzioni di razze, ideologie ed etnie.


Certo... vaglielo a dire a chi invece fa della guerra un business, perché alla fine si tratta di quello, come spiega chiaramente l'inizio di quel film Trafficanti che AVEVO POSTATO un po' di tempo fa. 
Cercando di starne fuori dalla guerra finché sarà possibile, metto qui oggi una vecchia canzone dell'immmenso Herbert Pagani (chissà però quanti se lo ricordano?) dei tempi di quando lo si vedeva ancora in tv negli show del sabato sera.


L'AMICIZIA è il titolo ed è palesemente vecchia nello stile valzerato vagamente alla francese (Herbert, nato a Tripoli, aveva doppia cittadinanza italiana e francese ed era stato anche speaker di Radio Monte Carlo), ma quello che dice rimane sempre attuale. 
In coda purtroppo devo anche aggiungere l'addio a Livio Macchia,

bassista e co-fondatore dei Camaleonti che erano finiti in UN POST anche di recente. 
Livio aveva 83 anni, malato da tempo, ed era quello con i baffoni, per capirci, che divideva le canzoni da cantare con l'amico TONINO CRIPEZZI, quello dal particolare vibrato incorporato. 
Addio Livio, anche tu sei stato pur sempre un nostro amico in musica. 

martedì 29 luglio 2025

MUSICA E CINEMA OGGI IN SCENA

 È scomparso ieri il più grande arrangiatore italiano (bum! esagero?) o sicuramente è stato uno dei migliori in assoluto.


Celso Valli, qui sopra con Vasco Rossi e spesso sul palco del Festival Di Sanremo come direttore d'orchestra, è colui che con la canzone italiana (e non solo) ha davvero fatto la storia in un periodo veramente florido realizzando album per Claudio Baglioni, Vasco Rossi, appunto, Eros Ramazzotti, Mina, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Fabio Concato, Jovanotti, Raf, Andrea Bocelli, Renato Zero, Giorgia, Mia Martini, Enzo Jannacci, Adriano Celentano e tanti altri. Cioè, per farla breve, tutta quella serie di canzoni che poi la gente ha massacrato nei vari Karaoke improvvisati, ma se questo è "successo" un motivo c'è ed è appunto il "successo" che hanno avuto tali canzoni grazie al modo come erano state costruite, perché alla fine, parlando della genesi di una canzone, di una vera e propria costruzione si tratta. 
Coetaneo di Baglioni, Celso aveva arrangiato per Claudio "La Vita È Adesso" e quel lavoro fatto 40 anni fa rimane ancora di molto superiore alla nuova versione che di recente è stata pubblicata dall'artista romano e della quale ho già parlato QUI in termini non del tutto entusiasti. 
Partirono in due ed erano abbastanza, come direbbe Venditti, quando Celso e Claudio si recarono a Londra per fare quel disco (torneranno più avanti nel Regno Unito anche per Oltre), ma prima si erano incontrati e conosciuti per bene e anzi Celso aveva voluto ascoltare per intero l'opera omnia di Claudio per cercare di entrare meglio in sintonia con lui, cioè proprio nella sua testa, riempiendolo di domande su ogni canzone che ascoltava. 
Dopodiché vai con le canzoni nuove che Claudio con Celso modificavano continuamente perché c'era sempre un'idea migliore da mettere giù in diretta negli studi londinesi davanti alle facce perplesse dei tecnici che invece erano abituati ad un lavorare più definitivo.

Ed è con queste parole che Claudio saluta l'amico:

Celso caro
giorni fa ripensavo, sorridendo, a quante alterne avventure avevamo passato insieme, fianco a fianco, tra giorni di dubbio e di creazione, di abbattimento e di esaltazione, in un tempo lungo ormai quarant’anni. Da La vita è adesso a Oltre a In questa storia.
Imprese impossibili e ardite che diventavano, pian piano e man mano, opere nuove.
Vicende di musica, di lavoro e di gioco.
D’altronde suonare e giocare, in inglese, tedesco e francese, si dicono con lo stesso vocabolo. E ragionare e praticare di musica è un trastullo serissimo e anche infantile.
Così, specialmente, quest’ultime storie ricordavo meglio e di più.
Le ore trascorse negli studi e gli alberghi di mezza Europa quando, spesso per distrarci dall’ansia delle progettazioni, ci davamo al cazzeggio più assurdo, sfrenato, insensato su qualunque argomento e su qualsiasi fatto accadesse.
Un passatempo, spassoso per noi e incomprensibile agli altri, era riportarci a vicenda, ogni mattina, i saluti e gli auguri, inventati di sana pianta, di qualche illustre collega.
Non voleva dir niente ma quanto ci abbiamo brigato e riso e ghignato.
Oggi, nel giorno del tuo commiato, ti salutano tutti. Con affetto e ammirazione.
Bravo Maestro.
Hai fatto cose bellissime e memorabili ed è stato, è e sarà sempre un onore grande
e un privilegio speciale avere avuto la possibilità di condividerle con te.
Aver partecipato a una partita avvincente e sublime.
E alla fine, al di là di ogni pronostico, aver pure vinto.
Claudio

Dicevo prima che Celso non ha messo la mano solo negli arrangiamenti della musica italiana tradizionale,

perché il suo contributo c'è stato anche nella italo-disco di fine anni 70/inizio 80, con diversi brani straballati come HILLS OF KATMANDU dei Tantra e HE'S SPEEDY LIKE GONZALES dei Passengers, 45 giri quest'ultimo magari sciocchino, è vero, ma che possiedo con orgoglio.

Merito suo è stato anche il ritorno sulle scene di Adriano Pappalardo con quella RICOMINCIAMO che è diventata il suo manifesto dopo alcuni anni di oblio durante i quali il massiccio cantante si era dedicato a canzoni più serie, ma certamente meno popolari.

Celso ci ha lasciati a 75 anni e ormai è evidente che la musica non sarà mai più la stessa. 
Non c'entra con la musica, ma con il cinema invece Enrico Lucherini, press agent delle star della celluloide del tempo che fu come Sylva Koscina e Sandra Milo, e personaggio noto per aver creato ad hoc certi scoop e gustosi aneddoti passati alla storia e raccontati nel suo libro come avevo raccontato molto tempo fa in un VECCHIO POST.

Enrico aveva 92 anni. 
Addio Celso ed Enrico. 

TECHETECHETÉ È LA VERA REGINA DELL'ESTATE?

 Poco più di una settimana fa, in occasione della dipartita di PIPPO BAUDO , mi trovavo ad elogiare Techetecheté che ultimamente mi sta dand...