Il passato che si interseca con il presente e il futuro è un tema molto caro ai cinematografari, da un po' di tempo a questa parte, anche italiani, e lo ha dimostrato la saga di Non Ci Resta Che Il Crimine (bello il PRIMO dove Edoardo Leo fa il cattivissimo, ma così così il SECONDO) di cui è uscito anche il terzo capitolo il marzo scorso.
Così, con tutt'altro mood, ispirandosi ad una storia vera di una madre che, avendo un male incurabile, decide di preparare alla propria futura figlia un regalo per ogni compleanno fino ai 18 anni, nasce questo film del 2020 con Edoardo Leo (pure qui) e Vittoria Puccini che, aldilà del drammatico argomento della malattia, riesce a non diventare troppo strappalacrime.
Non mi sento di dire troppe cose perché ritengo sia il caso di scoprire da soli come il tutto sia stato realizzato, e dato che, in un certo senso, si parla anche di viaggi nel tempo, da parte mia sono finito a trovarmi interessato quasi per caso, in quanto non sapevo quasi nulla della trama quando ho visto il film sulla Rai, per cui, tutto sommato, una bella sorpresa, come anche rivedere quel simpatico Marco Messeri di Troisiana memoria ancora una volta sulla scena anche se molto diverso da allora.
Anch'io lo vidi sulla Rai, tempo fa, e mi piacque molto. Non sapevo nulla di questa storia straziante. 😔
RispondiEliminaE allora mi sa che lo abbiamo visto proprio la stessa sera. Anch'io ero all'oscuro della storia e fino alla fine non sapevo che fosse ispirato ad una vicenda vera.
EliminaPerdo la cognizione del tempo, ma mi pare che siano passati almeno un paio di mesi.
EliminaIo, invece, sapevo che fosse una storia vera, perché era scritto nella trama sull'app che uso ogni sera per scegliere cosa guardare.
EliminaEsatto mi pare un due mesetti buoni.
EliminaInvece io avevo visto distrattamente il trailer durante le trasmissioni e poi ho iniziato a vedere il film senza nemmeno ricordarmi cos'era. Per quello che per me è stato una sorpresa 😊
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