mercoledì 19 maggio 2021

ADDIO A FRANCO BATTIATO, UN ESSERE SPECIALE CON CARISMA E SINTOMATICO MISTERO

 Che botta ragazzi!!! Non posso ancora crederci che il nostro amico Franco Battiato non sia più tra noi, eppure è così: ci ha lasciato a 76 anni dopo aver marchiato la musica in maniera indelebile con il suo stile e le sue produzioni, da Alice a Milva, da Giuni Russo ad Ombretta Colli fino a tutta la new wave italiana (accomunata ai cori russi, alla musica finto-rock, al free jazz, al punk inglese e persino alla nera africana) che lui si divertiva a prendere bonariamente in giro in CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE.

Perché era si, un grande musicista sperimentatore che all'inizio della carriera ha prodotto anche cose inascoltabili che piacevano solo a lui e nessuno ha acquistato, è vero, ma essendo dotato di un senso dell'umorismo e di un genio non comuni ha saputo convincere chissà come la EMI a pubblicargli il suo primo lavoro post-sperimentazione (forse perché la casa aveva in catalogo anche i PINK FLOYD che di robe strane ne avevano fatte parecchie specialmente con Barrett, ma pure Waters non scherza con i suoi urli strazianti) dimostrando di saper realizzare anche prodotti di grandissimo successo per le masse in cui riversare a piene mani tante di quelle cose che qualcuno, come MICHELA MURGIA, definisce supercazzole senza senso, senza capire la reale intenzione di Franco che era proprio quella di dimostrare, tramite certe canzoni, che si può fare ottima musica anche senza dire nulla, usando tuttavia un linguaggio forbito carico di citazioni colte. La sua scomparsa cade con la prima delle serate dell'Eurovision Song Contest al quale aveva partecipato nel 1984 in coppia con Alice cantando I TRENI DI TOZEUR
quando all'epoca la manifestazione si chiamava ancora Eurofestival. All' opposto della sua vena umoristica e pseudoleggera, invece nelle sue opere si trovano anche testi, curati da Manlio Sgalambro, e musiche tra i migliori mai scritti: LA CURA
su tutte, ma anche Povera Patria e Oceano Di Silenzio che portano ad una dimensione ancora differente. Ed è così che voglio ricordarlo, appunto come "un essere speciale" con un grande "carisma e sintomatico mistero".

Ciao carissimo amico Franco e grazie personalmente per avermi fatto passare degli splendidi anni 80 e per tutto quello che hai fatto per la musica italiana.

8 commenti:

  1. Una volta non ci dispiace farci ispirare da persone come Battiato, non so cosa sia successo nel frattempo, in ogni caso perdita enorme. Cheers

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    1. Ho come l'impressione che ora i punti di riferimento siano un po'cambiati...

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  2. È stato un grande .
    Ammetto sinceramente che non mi piaceva tutta la sua produzione e certe canzoni sue le preferisco cantare appunto dalle sue donne ( Alice e Milva su tutte).
    In età più adulta ho imparato ad apprezzarlo di più e recuperare alcuni dei suoi lavori del passato.
    La cura è la SUA canzone perfetta ma io ho sempre avuto un debole per Alexander Platz e adesso mi piace immaginarlo lassù’ a cantarla con Milva .
    Riposi in pace .
    Era pure molto simpatico

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    1. Infatti i suoi primi lavori dell'epoca di Fetus, Pollution, sono davvero tremendi. Dall'ingresso alla EMI ha corretto decisamente il tiro in meglio.

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  3. "La Cura" è la mia canzone di coppia, ma ammetto di non conoscerne altre di Battiato... in ogni caso, anche fosse con una sola canzone ma di questo livello, si è un grande artista. Grazie per averlo ricordato.

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    1. Per me è stato parte della mia colonna sonora degli anni 80 ed ero anche andato a vedere molti suoi concerti.

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  4. Però il discorso della Murgia era riferito ad un programma in cui lei doveva fare "l'avvocato del diavolo"...comunque un'altra grossa perdita per la nostra cultura!

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    1. È anche vero quello. Infatti poi aveva chiarito la situazione dopo aver fatto scoppiare una gazosa non da poco. Anch'io le posso darle ragione in parte perché è pur vero che alcune canzoni sono davvero dei furbi collage di citazioni colte. Non tutte sono così però, dai.

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