lunedì 15 novembre 2021

WILBUR SMITH: L'AVVENTURA DA LEGGERE, MA ANCHE DA VEDERE AL CINEMA

 Oggi, dopo i saluti e i festeggiamenti di ieri per l'ottimo Valentino Rossi e l'ospitata di Lady Gaga per promuovere House Of Gucci da Fabio Fazio che la fa commuovere fino alle lacrime mostrandole un collage di immagini della sua carriera (ma, d'altronde lei è premio Oscar e sa come piangere a comando... Uh che canaglia che sono!!!), diamo anche un ultimo saluto a Wilbur Smith, scrittore sudafricano morto lo scorso sabato ad 88 anni, la cui vena narrativa avventurosa, quasi sempre ambientata in Africa, aveva anche ispirato alcune sceneggiature per cinema e televisione e, in particolare, ricordo un film del 1976, Ci Rivedremo All'inferno con un ex colonnello americano che ha quella ben nota faccia da duro di Lee Marvin, 


immortalato nel poster nell'iconica posa con mitragliatore, ed un aristocratico inglese, personaggio su misura per Roger Moore che all'epoca era già diventato James Bond da due episodi e, guarda caso, il regista era sempre Peter Hunt, cioè quello del poco apprezzato (per via di un interprete poco convincente) Al Servizio Segreto Di Sua Maestà. 
Il film, come il libro, presenta una coppia di protagonisti agli antipodi, ma che funziona proprio per questo, e se aggiungi che le voci italiane erano di Glauco Onorato per Lee ( voce di Bud Spencer) e di Cesare Barbetti per Roger (il doppiatore di BRETT SINCLAIR), la strana coppia era perfettamente delineata. 
Anche se nel caso di uno scrittore il più delle volte la propria immagine è sconosciuta al grande pubblico, eccolo in una delle sue foto più recenti:

Addio da queste pagine un po' meno cartacee (e decisamente meno famose) delle tue, Wilbur.

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