sabato 11 novembre 2023

MUSICA CON VECCHI NOMI CHE TORNANO E FRESCHE NOVITÀ

 È un gradito ritorno quello dei Blink 182 con ONE MORE TIME, una ballad stupenda che ho già messo fra le mie canzoni preferite di questo 2023 che sta per volgere alla conclusione perché, eh si, manca solo un mese e mezzo, anzi, tra poco comincerà la manfrina del "se non ci vediamo prima, allora Buon Natale e Buon Anno, eh".


Ma scusate la divagazione festaiola, che non cambia però il fatto che, a dirla tutta, l'intero album non è esattamente un disco esaltante. 
Beh ragazzi, teniamo conto che i Blink sono cresciuti un po' da quando ci facevano saltare con All The Small Things e quindi qualcuno può pensare che sia normale comportarsi un po' meno da scavezzacolli e magari essere un po' più riflessivi, senza arrivare però ai livelli ROGER WATERS ottantenne che trasforma un capolavoro in una menosissima rilettura autocompiaciuta.
Ma non è questo il caso perché invece il disco di cui sto parlando è parecchio tirato a mille, diventando però nel contempo anche un po' monotono facendo risaltare per contro proprio la ballad che mi piace tanto. 

Bene anche la musica italiana con Calcutta, uno dei nomi nuovi che trovo più interessanti, con la sua nuova 2 MINUTI, che continua a piacermi anche se la sua esibizione live da Fiorello non è stata il massimo della perfezione. 
Posso dire in sua scusante che cantare alle 8 del mattino non è cosa da tutti e porto l'esempio di Dionne Warwick che, non so se ad 82 anni ha ancora questa regola, prima di mezzogiorno addirittura non proferisce parola. 
È anche una bella sorpresa sentire in questi giorni Mina con ANCORA ANCORA ANCORA remixata da Mark Ronson (non è però figlio di tanto MICK),

un po' come nello stesso modo Bob Sinclair ti mette le mani su Ti Sento, uno dei pezzi più potenti dei Matia Bazar con Antonella Ruggiero e ne tira fuori una COSA COSÌ tutta dance che però deve ancora inchinarsi davanti all'originale che rimane il top.

Operazione simile anche quella di Marshmello che riprende Fields Of Gold di Sting, modificandola a modo suo anche nel titolo che diventa DREAMING, e nel testo tutto nuovo, e la fa cantare ex novo a Pink e all'ex Police, che quando c'è da provare qualcosa di insolito (nella musica intendo... eh) non si è mai tirato indietro.

Novità interessante l'ho trovata con Tate McRae e la sua GREEDY, un po' piena di autotune, è vero, ma l'ho già detto che sulla voce femminile lo sopporto di più quel maledetto effetto, e che nel video mostra molto apertamente atteggiamenti ed ispirazioni da Lolita mutuati da una giovane Britney Spears,

come anche nell'outfit rosso in cui si era presentata ormai quasi un anno fa ai Juno Awards con SHE'S ALL I WANNA BE (ma allora ammetto che non sapevo proprio chi fosse).

E poi c'è il terzo singolo dei Duran Duran tratto da Danse Macabre, ovvero PSYCHO KILLER, bella cover dei Talking Heads, con al basso Victoria dei Maneskin incensata da John Taylor come una buona bassista (o una bassista buona, adesso non ricordo bene), mentre sulla rete è partito un immotivato bombardamento mediatico contro di lei.

Ok, diciamo che sti quattro ragazzi de Roma, dei quali è stata pubblicata proprio ieri l'edizione estesa di Rush!, il loro album già uscito a gennaio che ora torna con quattro nuovi brani all'interno, non sono di sicuro i migliori musicisti del mondo e credo che non comprerei mai un loro disco (sempre per il discorso di prima sui Blink di essere piuttosto ripetitivi), però non si può negare che sanno fare spettacolo e tengono il palco come si deve quando fai un concerto, per cui hanno avuto l'occasione e colto la palla al balzo per sfruttare il successo nel modo migliore. 
Finché dura. 
Ah, non so se sia importante, ma nel frattempo è uscito anche un nuovo disco dei Beatles di cui avevo già parlato TEMPO FA, all'inizio dell'estate mentre Paul McCartney ci stava lavorando su e questo è il videoclip ufficiale di NOW AND THEN,

ovvero un capolavoro di CGI che mette insieme i quattro di diverse epoche come se fossero lì adesso a suonare tutti insieme. 
Si, questo è il modo migliore per avviarci verso la fine di un anno forse ancora peggiore di quelli funestati dal Covid-19, perché allora la guerra che si combatteva non era una cosa idiota e insulsa come quelle che stanno devastando adesso il nostro pianeta, ma (lo scrivo sottovoce) dicono che una forse per il momento dovrebbe essere un attimo in standby, perlomeno per quanto riguarda la liberazione degli ostaggi. 
Che poi, a ben pensare, quando mai una guerra non è idiota? 
E se il redivivo digitale John Lennon, a proposito, tanti tanti anni fa cantava Imagine e Give Peace A Chance, questo significa che non è cambiato proprio niente. 

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.