giovedì 7 dicembre 2023

BODIES: FRA ZEMECKIS E CAMERON

 Quattro diverse linee temporali, due nel passato, una nel presente e l'altra nel futuro; quattro cadaveri identici di cui uno però non ancora del tutto cadavere e che forse Mel Brooks lo chiamerebbe "morto di giornata"; complotti e cospirazioni di pezzi grossi che fanno un po' quello che gli pare sullo sfondo di eventi reali come la seconda guerra mondiale, per esempio; ciliegina sulla torta con i viaggi nel tempo che però si fanno arrivando a destinazione completamente nudi come Schwarzenegger ben ricorda.


La differenza con Terminator è che qui ci si aggiusta in ben altro modo per vestirsi, anzi, nel caso del cadavere un outfit è il pensiero minore. 
Questo, ma anche altro è quello che si trova in Bodies, serie fra le più viste su Netflix, molto intrigante per tutti i motivi elencati sopra, che, dopo un primo smarrimento iniziale per i salti nelle diverse epoche, ed un ritmo in partenza un po' trascinato, ti prende dentro con particolari che, episodio dopo episodio, formano uno strano, ma sempre più interessante ed intricato puzzle temporale che Doc Brown e il Dottore se lo sognano soltanto. 
Ricavata da una graphic novel di Si Spencer che per ogni diversa epoca si avvale di quattro diversi disegnatori, qui invece si gioca sui colori e le luci per farti capire immediatamente in che epoca siamo, 




con la detective del futuro che sfoggia un certo hairstyle che mi ricordava qualcosa e alla fine ci sono arrivato che era identico a quello di Jennifer Lawrence in DON'T LOOK UP, film sempre di proprietà Netflix. 

Quello che ormai tutti sappiamo, grazie anche a Zemeckis, è che con i viaggi nel tempo se si cambia una virgola del passato, anche il presente prenderà una piega diversa, e anche qui il concetto è alla base di tutta la storia con, a complicare le cose, l'aggiunta di un loop temporale nel quale sarebbe tutto già deciso e dal quale sembra difficile uscirne. 
Ma non mi sento di scrivere nulla di più perché rovinerei ogni sorpresa e durante gli otto episodi ce ne sono parecchie, insieme a particolari da capire e collegare insieme, cosa forse non esattamente semplice, ma alla fine della visione, se si ripensa con calma a tutto quello che è passato, arrivano tutte le risposte. 
Dico solo: "Sappiate di essere amati". 

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Tengo sempre pronto il blaster.