venerdì 26 gennaio 2024

IL MISTERO DI "SOLDATO BLU" È STATO FINALMENTE RISOLTO

 Molto tempo fa, in questa galassia lontana lontana, avevo dedicato un POST ad una pellicola anomala nel panorama dei film western perché si schierava dalla parte dei nativi americani massacrati all'esercito degli Stati Uniti che andava lì a "fare brutto" e spadroneggiare come fosse il Ras Del Quartiere, ma con una visione un po' più ampia, anzi direi Eccezziunale Veramente, tipo da costruire metropoli dove invece allora c'erano delle gran praterie.


Il film era SOLDATO BLU del 1970, di Ralph Nelson, con Peter Strauss (grande Giove... parente di Levis?), Candice Bergen, e Donald Pleasence, e un 45 giri di Dalida dal titolo Mamy Blue, portava sul lato B un brano, Prigioniera, che veniva presentato come tratto da tale film. 
Beh, nel POST di allora spiegavo che quella canzone non c'era assolutamente in quella pellicola e che le informazioni supplementari che ero riuscito ad avere erano solo che l'autrice era Melanie Safka, in arte solo Melanie, 


senza però nemmeno riuscire ad identificare il titolo originale che solo di recente ho scoperto essere STOP! I DON'T WANNA HEAR IT ANYMORE
Canzone che invece, grazie a quelle ricerche che ho fatto nel frattempo con tutta calma, ho finalmente stabilito che era tratta da un altro film, questo diretto da Stanley Kramer, dello stesso anno, ma completamente diverso (molti sostengono che sia pessimo e si salvi solo la colonna sonora), con Anthony Quinn e Ann Margret, che era RPM - Rivoluzione Per Un Minuto, titolo che invece in originale gioca sul tema della trama, dato che parla di rivoluzione studentesca, ed è Revolutions Per Minute, ovvero la dicitura che sta a fianco del numero 33 oppure 45 sui dischi in vinile che significa Giri Al Minuto. 
Per dovere mi sento di ricordare, anche se divago come il mio solito, anche altri due numeri obsoleti che stavano sui dischi e sui giradischi molto vintaggi, cioè 16 e 78 giri, numeri che sui vecchi Lenco delle radio private trovavi ancora,

ma entrambi poi erano spariti sugli ipertecnologici (per l'epoca) Techincs stroboscopici a trazione diretta con la regolazione fine dei giri a cursore che usavamo noi dj in discoteca negli anni 80 per mixare i vinili con una tale maestria maniacale che portava spesso alla pazzia (e infatti sono ridotto così). 
Erano quelli RPM dei tempi di quando ancora i supporti erano fatti di bachelite, materiale fragilissimo, e presto spariti dal commercio, rimanendo però dei cult per i collezionisti o gli accumulatori seriali di oggetti che, specie in America, sono capaci di riempire stipati interi garage zeppi di cose che non useranno mai.
Ma torniamo a Melanie perché questo post e tutta la ricerca che c'è dietro è legata al fatto che nei giorni scorsi è mancata a 76 anni dopo essere stata una dei protagonisti del grande concerto di Woodstock dove era stata la prima donna ad esbirsi e dove tutto era libero, tipo l'amore e altre cose non ben specificate, ma che dicono fossero in grado di migliorare notevolmente l'acustica pessima dell'evento.

Di Melanie è da ricordare anche BRAND NEW KEY, canzone che all'epoca della sua pubblicazione ebbe qualche problema ad essere trasmessa nelle radio perché qualcuno ci lesse nel testo delle allusioni alla sessualità fra chiave e serratura, concetto che molto tempo dopo, ma sarà un caso, Anna Oxa si ritroverà a cantare in DONNA CON TE,

canzone scritta in origine per Patty Pravo che la rifiutó proprio per il testo... ma era lei che anni prima cantava Pensiero Stupendo, di lei e lui con lei fra loro due, con lei che bacia lui che bacia lei... ah no... questa è ancora un'altra canzone. 
Goodbye Melanie e grazie per avermi aiutato a risolvere questo grande mistero che manco Roberto Giacobbo... 

2 commenti:

  1. Ricordo bene la visione di Soldato Blu (e come dimenticarla?) ma onestamente non ricordavo nulla della colonna sonora tranne la sigla, che credo di intitoli proprio Soldier Blu. Sono contenta che tu abbia risolto il tuo mistero però!

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    1. Esatto, ma quella canzone Soldier Blue, la cantava Buffy Saint-Marie, ma chi aveva distribuito il disco di Dalida, Mamy Blue, aveva fatto confusione fra due film usciti nello stesso anno e ti giuro che adesso che ho risolto tutto, mi sento molto meglio.
      E chissà... Magari guarderò anche RPM se capita, anche se dicono che è un brutto film

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Tengo sempre pronto il blaster.