Oggi, nella nostra sala d'essai virtuale, abbiamo in programma un film relativamente recente (nove anni), ma che racconta una storia di 50 anni fa, perché correva infatti l'anno 1974 ed era quindi, come oggi, il 7 agosto quando i newyorkesi rimasero tutti con il naso insù a guardare cosa combinava un pazzerello sulle Torri Gemelle appena costruite di fresco... No, per fortuna non c'era nessun attentato quel giorno, ma piuttosto una prova di abilità non da poco poiché Philippe Petit, un funambolo affascinato dalle sfide in grande stile, stava camminando in equilibrio su un cavo teso fra le due torri senza alcuna protezione.
Come dicevo lassù, la vicenda, oltre che in un libro scritto dal protagonista e poi in un documentario, è stata anche raccontata nel 2015 in un vero e proprio film diretto da Robert Zemeckis, film che avevo citato rapidamente già in un POST sull'annivesario dell'11 settembre, e oggi, anniversario invece dell'impresa, porto un po' di approfondimento su questa pellicola dove l'effetto 3D ti fa venire davvero le vertigini
con quelle riprese in green screen, ma che risultano così reali grazie ad uno staff come si deve, nel senso che Robert non è l'ultimo arrivato nel cinema e sa con che persone lavorare per raggiungere un risultato perfetto.
Una storia così incredibile (compreso l'arresto subito dopo l'impresa!) che non poteva non diventare un film! Però solo a pensare di vederlo mi vengono le vertigini...
RispondiEliminaEh si, mette un po d'ansia, ma in fondo si sa già come è andata, cioè bene, perciò lo spettacolo te lo godi tutto, e che spettacolo!
EliminaUn'impresa pazzesca, e il film gli rende giustizia.
RispondiEliminaZemeckis è di per sé già una garanzia
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