lunedì 4 novembre 2024

ARGYLLE - LA SUPER SPIA: SOLO PER CHI NON SI FERMA ALLA PRIMA IMPRESSIONE

 Finora Matthew Vaughn non mi ha mai deluso con i suoi film e pure quest'ultimo Argylle (chiamiamolo solo così per favore) a me è piaciuto un sacco.


La critica invece non è stata favorevole, ma temo che si tratti solo di un problema dovuto all'inizio del film, quando vedi fare ad un ingessatissimo Henry Cavill, John Cena e Dua Lipa (si, ho scritto proprio Dua Lipa) certe cose così esagerate da cartone animato che sono sicuro che più di uno spettatore avrà esclamato "bah!" specialmente quando John ti fa quella cosa lì alla bella cantante.

E invece basta andare avanti ancora di un pochino per capire come stanno le cose veramente. 
Ok, anche in seguito la vicenda non è che rimanga del tutto coi piedi per terra, ma, trattandosi di una storia di spie, basta pensare che anche nei film di 007 (in particolare con l'era di Roger Moore) le cose andavano spesso e volentieri sopra le righe.

(dà mica fastidio un'altra gif di Dua Lipa, stavolta armata, vero?). 
I tre nomi citati sopra, seppure fondamentali nel film e, specie con Cavill adatti a fare breccia nel pubblico femminile, in realtà non sono i veri protagonisti che invece sono la rossa Bryce Dallas Howard

(io aggiungerei doverosamente anche Cunningham nel cognome) ed un (all'inizio irriconoscibile) Sam Rockwell,
sempre così wowowow nei film che adesso mi domando se non sia così anche nella vita reale. 
Che poi le vere spie non possano essere mai così appariscenti come ci vengono mostrate nei film, questo è un altro discorso, e ancor di più ultimamente le vere spie sono quegli hacker spesso giovanissimi che se ne rimangono nascosti dietro allo schermo di un computer tramite il quale rubano informazioni preziose senza bisogno di mettersi uno smoking e andare al casinò. 

Ma tant'è che la nostra rossa poi ad un certo punto, per entrare in pieno nella parte della spia secondo i cliché del genere, diventa la perfetta sosia di Adele, però non canterina, per prodursi invece insieme al suo partner in un onirico balletto/scontro a fuoco contro i cattivi, altra sequenza tutta matta, ma che mi è piaciuta un sacco.

Completano il cast Samuel L. PJackson, Bryan Cranston, Catherine O'Hara e... il gatto che molti hanno pensato fosse quella la super spia del solito inutile titolo italiano, con altri nomi/cameo che fanno puntare il dito verso lo schermo. Ah... di cosa parla veramente il film, che si colloca, come vedremo nella scema post credits, nell'universo di The Kingsman, non posso dirlo perché, essendo una faccenda di spie, è ovviamente Top Secret e il bello è scoprirlo durante la visione, ma posso dire che quasi mai quello che si vede è davvero quello che sembra. 
Ed è proprio per questo che a me è piaciuto. 
In coda, se può far piacere, aggiungo ancora una sinuosa gif sinusoidale di Dua Lipa che mi era rimasta lì.

2 commenti:

  1. L'universo di Kingsman, anche se sulla carta avrebbe dovuto, non mi ha per nulla conquistato: troppo violento e con un umorismo di grana troppo grossa. Però a Henry Cavill e John Cena il beneficio del dubbio si dà sempre, ci mancherebbe!

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    1. A me ha divertito un sacco tutti, ma sai che spesso siamo bonariamente su strade diverse

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Tengo sempre pronto il blaster.