venerdì 30 aprile 2021

QUIZ - MINISERIE PICCOLA PICCOLA, MA DA VEDERE

Quante volte abbiamo sospettato che dietro i telequiz ci sia qualche trucchetto e molte volte sono stati anche smascherati? Ne sa qualcosa chi seguiva Mike Bongiorno con la sua famosa concorrente dai bigliettini nascosti nel reggiseno. Una cosa simile è successa anche nel famoso gioco del Milionario che in Italia viene condotto da Gerry Scotti, ma il fattaccio è avvenuto nell'edizione britannica che poi è la prima che è stata ideata è portata in trasmissione. La storia è questa: il concorrente Charles Ingram, maggiore dell'esercito britannico, e sua moglie, presente tra il pubblico, vengono accusati di aver trovato un modo per suggerirsi le risposte esatte tramite dei colpi di tosse.

Ora, com'è andata la vicenda è storia arcinota, ma non voglio spoilerare troppo nel caso qualcuno non la conoscesse ancora. Se volete, dopo aver visto la microserie di soli 3 episodi disponibile su TimVision, potete confrontarla con il VIDEO ORIGINALE


preso dalla trasmissione. La cosa che salta all'occhio è quanto Michael Sheen sia riuscito a diventare identico al presentatore originale Chris Tarrant.

Ma d'altronde quando si parla di MICHAEL siamo sempre su alti livelli di immedesimazione.

giovedì 29 aprile 2021

MARVEL STUDIOS - ASSEMBLED: DIETRO LE QUINTE DI WANDAVISION

 Primo episodio di una serie di backstage dedicati ai nuovi prodotti Marvel. Ovviamente in questo si parla del dietro le quinte di WANDAVISION,


la serie che ha fatto il botto con i primi episodi citazionisti della tv del tempo che fu, mentre sul finale è andata un po peggio perché è diventata la classica baraonda spazzatutto che si conclude in maniera un po' approssimativa; ma si dice in giro che sia stato per colpa del Covid-19... magari chissà? Potrebbe uscirne una versione ritoccata secondo la sceneggiatura originale quando i tempi saranno migliori. D'altronde Hideaki Anno non aveva rifatto la conclusione di Neon Genesis Evangelion perché ai fans non era piaciuta? E non pago di tutto ciò ha persino rimaneggiato gli episodi tv trasponendoli in tre nuovi film di cui stiamo sempre attendendo l'arrivo in Italia del quarto conclusivo, che in Giappone è uscito l'8 marzo con un grande successo di pubblico. 
Comunque per tutti gli appassionati dei contenuti extra dei DVD e Raggioblù, qui si parla appunto degli attori, della musica, e, naturalmente, degli effetti speciali con i nostri amici appesi nelle maniere più fantasiose, manco fossero certi giochi erotici di un certo tipo;

ed è proprio in questo capitolo che ho scoperto che Paul Bettany era quasi perennemente ritoccato in CGI per diventare Visione.

Ovviamente è da vedere solo ed esclusivamente DOPO la serie. In arrivo anche il backstage su The Falcon And The Winter Soldier, ma personalmente ho interesse pari a zero su questo, e poi, più avanti man mano che usciranno, ci saranno anche per ogni nuovo prodotto tv e cinematografico.

mercoledì 28 aprile 2021

TUTTA COLPA DI FREUD

 Avevo sentito parlar male di questa serie nata come estensione del film di Paolo Genovese di qualche anno fa, dove il protagonista era Marco Giallini,


ma la simpatia che nutro per Claudio Bisio, uno psicanalista alle prese con i pazienti, ma soprattutto con le tre figlie ognuna coi suoi problemi, e Max Tortora

mi ha spinto a vedermela tutta e posso dire ancora una volta di essere un bastian contrario. Beh a me è piaciuta molto e mi sento di consigliarla. Se posso fare una critica è solamente tecnica e riguarda il formato panoramico scelto per l'immagine, dato che è fatta per la tv, per cui ti devi tenere le bande nere, come nelle serie Marvel. Ma va bene lo stesso dai... eccheccavolo, brontolone fino in fondo eh? 
Su Prime Video.

martedì 27 aprile 2021

ECCO LA MIA MODESTA OPINIONE SUGLI OSCAR MANCATI

 Non mi sembra poi così sorprendente che l'Italia sia rimasta fuori dai premi Oscar assegnati un paio di notti fa.


Il Pinocchio di Garrone sarà senz'altro bello visivamente e con effetti speciali mirabolanti, ma francamente è ancora una volta l'ennesimo Pinocchio (dopo che pure Benigni ci si è cimentato). È un po' come se un regista si presentasse tipo ogni dieci anni con una nuova versione di Titanic, ma dai... Per quanto riguarda la canzone di Laura Pausini, non me ne vogliano gli estimatori della simpatica cantante di Solarolo, ma anche qui per me non c'è stata nessuna sorpresa (anzi sarebbe stata una sorpresa il contrario) dato che ne avevo già parlato in occasione del mediocre e strasopravvalutato FILM interpretato da Sofia Loren.

lunedì 26 aprile 2021

ALICE E PETER, UNA BUONA IDEA DI PARTENZA, MA POI...

 Dopo la saga di Shrek ormai siamo abituati alle novità che rivoluzionano il mondo delle favole, per cui ci può anche stare l'invenzione che Alice e Peter (Pan)


siano fratelli e, prima di imbarcarsi nelle loro ben note avventure, abbiano avuto delle vicissitudini in comune che avrebbero segnato e anticipato gli accadimenti futuri. Sulla carta tutto bene, e anche il TRAILER,
montato ad arte per abbindolarti esattamente come succedeva con quello del TALENTO DEL CALABRONE, ti presenta tutto ciò mettendoti curiosità e pare un filmone che non ti dico.... appunto, non ti dico (che è meglio se non faccio commenti, và...), perché, alla resa dei conti, il risultato è ben diverso e i 97 minuti della pellicola sono stracolmi di noia, doppiaggi approssimativi e pure alcuni passaggi non del tutto chiari; ma forse per quest'ultimo punto la colpa è mia, dato che, a causa della noia complessiva, ho dovuto combattere contro i colpi di sonno come Peter contro i pirati, perciò qualcosa posso anche averlo perso. Angelina Jolie fa la mamma dei due protagonisti e su di lei nulla da dire, se non sulle espressioni facciali forzate dalla chirurgia plastica,

mentre Michael Caine fa il suo solito cameo credendo di trovarsi su un set di Nolan (gli avranno raccontato qualcosa del genere), ma non è esattamente così.

Mannaggia Prime Video, stavolta non ci siamo...

domenica 25 aprile 2021

ADDIO ALLA PANTERA DI GORO

 E così, dopo un addio rockettaro a JIM STEINMAN pochi giorni fa, ed un benvenuto alle NUOVE LEVE del rock, mi ritrovo a salutare un altro personaggio della musica che però con il rock non ha mai avuto nulla a che vedere. Maria Ilva Biolcati, meglio conosciuta come Milva e detta anche La Pantera Di Goro, secondo un'usanza di parecchi anni fa per cui tipo Mina era La Tigre Di Cremona e Iva Zanicchi L'Aquila Di Ligonchio (per una certa fisicità prima della rinoplastica), ci ha lasciati ad 81 anni dopo una lunga malattia e dopo una altrettanto lunga carriera dedicata alla musica leggera, al musical (con Gino Bramieri) e al teatro (Strehler l'aveva eletta sua musa). La mia infanzia con Milva è legata ad un 45 giri piuttosto folkloristico e che possiedo tuttora dal titolo LA FILANDA


retaggio di un periodo in cui la nostra artista proponeva versioni italiane di brani folk provenienti da tutto il mondo e in questo caso l'originale era della portoghese Amalia Rodriguez. 
Passata anche per il tango di Astor Piazzolla, negli anni 80 non ti incontra Franco Battiato che le fa un restyling e le produce un ottimo album (anche in edizione francese) dal titolo Milva E Dintorni? LP che la rilancia nelle classifiche e che contiene la celeberrima ALEXANDERPLATZ

rifacimento di una canzone del 1978 di Alfredo Cohen dal titolo VALERY:
Franco realizza per lei un testo nuovo, ma sostanzialmente la canzone è musicalmente ancora molto vicina all'originale.
Quindi niente rock per Milva e poco cinema, al contrario dei suoi colleghi che invece erano sempre sui set dei "musicarelli", ma senza dubbio è stata un'artista che ha cavalcato lo spettacolo facendo quello che preferiva fare indirizzandosi verso le ribalte internazionali e ciò le ha dato moltissime soddisfazioni, a lei e anche a noi che l'abbiamo seguita.
 
Auf wiedersehen, Milva.

sabato 24 aprile 2021

GRETA VAN FLEET - HEAT ABOVE (E TUTTO QUELLO CHE NE CONSEGUE, ALBUM E SIGNORA NOVANTENNE INCLUSI)

 La prima volta che li ho sentiti alla radio ero già arrivato sotto casa in macchina, ma mi son dovuto obbligatoriamente fermare ancora un po'


per sentire come finiva quella canzone in onda di cui non conoscevo ancora il titolo e che scoprirò chiamarsi HEAT ABOVE.

Quel sound anni 70 mi aveva preso da matti e la voce di Joshua, il cantante, seppure mi sembrasse lì per lì di primo acchito una di quelle voci tipo Asaf Avidan, cioè o che o ti piace o lo odi, stava benissimo sul tappeto musicale che la band creava. Poi mi è capitato di vedere il videoclip e altro che salto nel passato... kitsch e glam (e quel pizzico di ambiguità) vanno a braccetto alla grande in questi ragazzi americani che prendono il nome da una loro anziana concittadina del Michigan (mentre io pensavo invece a qualcosa tipo Greta Thünberg, pensa te... sarà colpa del Earth Day appena passato), il cui nome in realtà è Gretna e li ha pure incontrati nel backstage di un loro concerto.

I ragazzi sono in giro da non moltissimi anni, ma con già un album alle spalle prima di questo The Battle At The Garden's Gate fresco fresco appena uscito che contiene il singolo che tanto mi ha colpito, e un paio di EP, ma solo adesso, dopo un cambio interno alla formazione, che conta fissi tre fratelli, sono arrivati ad essere trasmessi nelle nostre radio cosiddette commerciali, cioè che passano solo quello che viene definito dai contratti con le case discografiche. Segno quindi che sono arrivati ad avere una certa sponsorizzazione di qualche tipo, e buon per loro. Dicono in giro che sembrano i Led Zeppelin, per la voce solista, ma lo stile del Martello Degli Dei si sente di più ascoltando l'intero album piuttosto che prendere in esame il singolo soltanto che è un pochino più simile allo stile pop che piace alle radio (forse anche un po'studiato proprio per lo scopo), oppure questo loro precedente pezzo del 2017 dal titolo HIGHWAY TUNE:
E anche lo stesso Robert Plant, in un'intervista di qualche anno fa, ha avuto PAROLE DI ELOGIO per la band scherzando in particolare sulla voce del loro frontman (I hate him!)
perché un po' li invidia per la loro giovane età (sono tutti intorno ai 20 anni). Certo gli echi del tempo che fu ci sono e fanno pure molto piacere in questo periodo così brutto per la musica e gli spettacoli in genere che sembra di essere tornati negli anni di piombo quando i concerti erano diventati pericolosi specialmente in Italia e proprio i Led Zeppelin se lo ricordano bene quel loro concerto al Vigorelli interrotto dopo 20 minuti da un lancio di fumogeni e lacrimogeni mentre il pubblico sotto il palco si pestava (e veniva pestato) a sangue. Ora il pericolo è un altro e decisamente più subdolo e meno controllabile. Di buono c'è che, a quanto pare, la voglia di suonare ancora non è andata persa, e questi ragazzi ne sono la prova, come anche i Maneskin, loro coetanei vincitori di Sanremo con un pezzo rock che se ricorda i Led Zeppelin pure quello un motivo ci sarà...

venerdì 23 aprile 2021

MISS SCARLET AND THE DUKE, UNA MINISERIE COME SI DEVE SU RAIPLAY

  Beh inutile negare che la Londra vittoriana abbia sempre un certo fascino. Poi aggiungiamo che dopo tutte le stagioni di Downton Abbey e relativo film (di cui arriverà il secondo in autunno), nonché il grande successo di Bridgerton su Netflix, mi serviva un altro tuffo in quei tempi molto vintaggi tra ambientazioni e costumi rigorosi, ma al tempo stesso eleganti e, a seconda di chi li indossa, davvero molto piacevoli da vedere.


Nel caso di Eliza Scarlet (Kate Phillips), ella può vantare un gran bel figurino (lo dice anche un personaggio ad un certo punto nella serie) abbinato ad un carattere pepato quanto basta per caratterizzare come si deve il personaggio protagonista della serie e, mi ripeterò, ma in tali costumi vittoriani trovo che stia benissimo

anche se magari non sono gli abiti più pratici del mondo per menare (succede) e togliersi da situazioni scomode.

Lei è la figlia di un investigatore privato londinese morto in circostanze non molto chiare, che per una questione di necessità economica e anche di passione instillatale sin da piccola dal genitore, decide di portare avanti il mestiere del padre, incontrando però non poca difficoltà e diffidenza perché un'investigatrice donna non si era mai vista e comunque in quegli anni al gentil sesso non erano permesse moltissime cose, tipo il diritto al voto. Dalla sua ha un'amicizia di lunga data con l'ispettore di Scotland Yard, Wellington detto The Duke a causa del cognome, che sfrutta per carpire casi da risolvere dimostrando più volte di essere anche superiore come intuizione al suo collega uomo. Dalla sua l'ispettore approfitterà di Eliza più di una volta per farsi bello agli occhi dei superiori, spacciando per sue tali intuizioni. Non siamo sui livelli action di un Sherlock Holmes di Guy Ritchie e nemmeno nella spensieratezza di ENOLA HOLMES, ma si sorride anche. E il pubblico femminile sarà sicuramente deliziato da Stuart Martin che interpreta The Duke, essendo praticamente il sosia di Hugh Jackman giovane;
praticamente identici, separati solo da una manciata di anni.
Anzi... visto quello che in un episodio mette in mostra fisicamente, consiglierei alla Marvel di farci un pensierino su di lui per un nuovo Wolverine... io la butto lì.

giovedì 22 aprile 2021

ADDIO AL PIPISTRELLO VENUTO DALL'INFERNO

 Grande mazzata per il mondo della musica perché a 73 anni se ne va Jim Steinman a causa di un grave problema renale.


È stato scritto da lui interamente (e cantato dal corpulento Meat Loaf, cioè il motociclista Eddie del Rocky Horror Picture Show) quel BAT OUT OF HELL

(1977) consacrato, anche se non immediatamente, come uno dei capolavori del rock. Lo stile di Jim gli è valso il soprannome di Wagner del rock, per il tono epico e maestoso dei pezzi. È sua infatti anche TOTAL ECLIPSE OF THE HEART
cantata da Bonnie Tyler che ripropone esattamente lo stile caratteristico di Jim, quasi da musical; difatti anche il suo album del pipistrello era diventato una grande rappresentazione teatrale che conteneva anche brani dai successivi Bat Out Of Hell II e III. 

Goodbye Jim, e dopotutto, anche se fossi all'inferno (scherzo eh...) sono sicuro che ti sentiresti a tuo agio.

mercoledì 21 aprile 2021

PICCOLO PENSIERO SULLA SUPERLEGA

 Ma dico... siamo qui che cerchiamo di sopravvivere ad una delle catastrofi più grandi dopo la peste e la guerra mondiale e quelli lì si mettono a litigare sul calcio?


Che poi alla fine sembra tipo come "Il pallone è mio e gioco io". Non sono tifoso di niente e per me gli stadi sono il posto dove facevano i concerti alla grande. Ma pare che musica e spettacolo siano una cosa di secondo piano rispetto alla palla in rete e, ovviamente, al mostruoso giro di denaro che ne consegue. Per fortuna pare che tutto si stia risolvendo in un flop e già parecchie delle squadre che ne avrebbero fatto parte, hanno ritirato la propria candidatura dalla Superlega per il rischio di essere fatti fuori dai campionati ufficiali...

martedì 20 aprile 2021

ADDIO AL CUGINO ITT DELLA FAMIGLIA ADDAMS

 È morto a 84 anni Felix Silla, l'attore italo americano che interpretò il personaggio peloso nella prima serie tv della famosa famiglia macabra.


Ma Felix lo ricordiamo anche per il ruolo dell'androide Twiki

nella serie BUCK ROGERS, parte anche questa su misura per lui dato che era alto poco più di un metro, ma, come il famoso giudice cantato da DeAndrè, aveva superato il problema della statura e si era costruito una carriera di tutto rispetto ad Hollywood, anche se in effetti si faticava a riconoscerlo. È stato infatti anche uno degli Ewoks

del Ritorno Dello Jedi (foto autografata) e la controfigura dell'allora bambino Jo Ke Quan

in Indiana Jones E Il Tempio Maledetto, l'episodio più horror della saga, ed ogniqualvolta servisse uno stuntman per bambini, per cui ha fatto assolutamente parte del mio bagaglio cultural-cinematorafico, e probabilmente non solo del mio.

Addio Felix, e grazie per averci fatto divertire e sognare.

lunedì 19 aprile 2021

GENITORI VS. INFLUENCER (SIGN O' THE TIMES... INUTILE NEGARLO)

 Ecco su Sky il film più di attualità del momento... no no, niente pandemia o metoo o black lives matter. Si parla piuttosto di Influencers.


Ma che... davero? Beh inutile negarlo che CHIARA FERRAGNI abbia aperto una strada per tutti coloro che hanno un ego difficile da contenere e perciò sentono la necessità di esternarlo tramite i vari socialcosi che esistono al mondo da Instagram a Tik Tok e chippiunehapiunemetta. Si aggiunga poi che con il precedente lockdown sono proliferati personaggi anche improbabili che tenevano banco con monologhi, selfie ed esibizioni online per tutti i gusti. Si trova invischiato in questo mondo, suo malgrado anche Fabio Volo che interpreta un mite professore con giovane figlia a carico che lo inizia a questo mondo di visibilità online facendogli ribaltare totalmente il punto di vista antiinfluencer che lui aveva inizialmente. Poi nel film le situazioni sono magari un po' esasperate per strappare la risatina eccetera, ma se avete visto quel DOCUFILM su Chiara vi renderete conto di quanto ci sia di vero in quello che viene raccontato qui. Un film che rimane comunque una commedia all'italiana molto leggera, giusto per passare un paio d'ore, diretta da Michela Andreozzi che si ritaglia anche qui come in BRAVE RAGAZZE un piccolo ruolo. In effetti, guardando il film, mi sono ritrovato a pensare che anche il mio ego probabilmente cerca uno sfogo, sennò non esternerei con pensieri e parole, opere ed omissioni online per il semplice gusto di tenere un diario di quello che vedo e che sento in giro, ma finora non mi sono ancora buttato sulle piattaforme video per una sorta di pudore e timore di turbare i sonni dei miei compatrioti alla stregua di un Freddy Krueger che ti perseguita nei peggiori incubi. Finora non l'ho ancora fatto... finora...

domenica 18 aprile 2021

HELEN MC CRORY TRA JAMES BOND, HARRY POTTER E VAN GOGH

 Vedi alle volte il caso... parli di un film che hai appena visto e dopo pochi giorni scopri della scomparsa di qualcuno che ci ha recitato. È il caso di Helen McCrory


deceduta a soli 52 anni a causa del cancro. Era apparsa appunto in LOVING VINCENT, nella parte di Louise Chevalier
(eccola come appare dipinta nel film),
ma non solo, ovviamente. Da bondiano la ricordo anche con un piccolo ruolo nello splendido Skyfall,

per me il migliore film dell'epoca Craig e oserei dire uno dei migliori di tutta la serie, ma l'ho già detto che apparire in un film di Bond secondo me è una gratificazione anche per pochi secondi. Sopratutto Helen si ricorda nella saga di Harry Potter nel ruolo della madre di Draco Malfoy, Narcissa.

Anche un episodio di Doctor Who conta la sua presenza e precisamente Vampiri A Venezia,

con Matt Smith (di spalle) come Dottore, mentre più recentemente aveva impersonato Polly Gray

nel cast di quella fortunata serie che è Peaky Blinders. Di sicuro, rivedendo le sue trasformazioni in ogni ruolo, c'è che Helen non soffriva della sindrome di Leo DiCaprio, che (perlomeno io) in ogni film (o spot tv per la FIAT) ci rivedo sempre Leo e basta (per quanto bravo sia, non lo nego). Ecco che tutto torna e quindi sicuramente in un modo o nell'altro l'abbiamo conosciuta tutti, magari senza saperlo.

Goodbye Helen.

sabato 17 aprile 2021

EVVAI DI ANNI 80

 Il ricordo degli anni 80, fra cinema e musica, sembra non perdere ancora colpi e fioccano citazioni ovunque. Per dire... THE WEEKND ne sta sfruttando i suoni in tutti i mood...i 😀 a tal punto che sembrerebbe lui stesso un viaggiatore del tempo arrivato su una Delorean proprio da quella decade. Stessi suoni che utilizzano Coez e Tommaso Paradiso. Per non parlare di film e serie tv che ambientano l'azione proprio in tale periodo e non nego che risentire Welcome To The Pleasure Dome dei Frankie Goes To Hollywood sia questo anche uno dei motivi per cui ho apprezzato il tanto bistrattato WONDER WOMAN 1984. Anche nel campo amatoriale si trovano un sacco di gruppi che ricreano il sound di quegli anni realizzando cover dai Duran Duran agli Spandau Ballet con una cura maniacale dei suoni e alcuni anche con il look (leggi parrucconi cotonati). Fra i tanti che ho trovato su Youtube (davvero moltissimi e ci passo ore ad ascoltarli, giuro) oggi propongo un quartetto chiamato SOUND MACHINERY che quegli anni li ha vissuti sicuramente in prima persona, dato che non sembrerebbero esattamente dei ragazzini di primo pelo.

Relax, Wouldn't It Be Good e Maniac sono le tre canzoni contenute in questo video. Direi che finché va avanti così, loro e i tanti altri gruppi che suonano questo genere fanno bene a sfruttare l'onda. Magari fra dieci anni, se tanto mi dà tanto, li ritroveremo ancora sul palco, magari a celebrare gli anni 90 suonando gli Snap!, gli Oasis e gli Eiffel 65😀. Sempre Covid permettendo, perché gli stadi li riapriranno al pubblico, ma i concerti? WILLIE PEYOTE se l'era già cantata a Sanremo sta situazione...

venerdì 16 aprile 2021

LOVING VINCENT - CINEMA E PITTURA

 Ho scoperto qualche giorno fa su Prime questo film del 2017 andato in onda anche recentemente su Rai 5. Film che definire particolare è dir poco.


È stato girato utilizzando la tecnica del rotoscope della quale ho già parlato diverse volte e, in particolare, per la serie UNDONE, cioè riprese di attori che recitano e poi virate con un effetto cartoon, tecnica che la Disney usa fin dagli anni 50 quando ancora non si adoperava il computer. A questo effetto però si aggiunge che, essendo un film che parla di Van Gogh dopo il suo suicidio, sono state dipinte a mano oltre 60.000 tele ispirate alle opere del pittore ed inserite nel film nelle scene in cui recitano gli attori, tipo un quasi irriconoscibile Chris O'Dowd nella parte del postino,

ma vi troviamo anche Aidan Turner, cioè il Leonardo televisivo,
ed Eleanor Tomlinson, tutti trasformati in quadri famosi.

Il risultato è visivamente stupendo ed il formato in 4:3 replica quello dei dipinti per cui ha una sua ragione giustificata (non come le bizzarre scelte di un regista che si chiama ZACK). Praticamente i ritratti che Van Gogh ha dipinto prendono vita e interagiscono fra loro parlando di una lettera al fratello e condendo la vicenda con un po' di mistero sul suicidio. Certo, risulta un po' verboso come film dato che si parla, si parla, si parla e poi si parla ancora, e azione non ce n'è, ma d'altronde si parla di quadri e i quadri sono statici, no? Comunque è sicuramente un prodotto originale e si è portato a casa anche alcuni premi meritati.

giovedì 15 aprile 2021

DUE ADDII DI CINEMA NELL' OMBRA, MA NON PER QUESTO MENO IMPORTANTI

  Due addii oggi legati molto strettamente al cinema e in un caso anche alla musica. Cominciamo con il primo che riguarda da vicino le locandine dei film, le quali ultimamente vengono realizzate con artificiosi Photoshop e collage di foto, alcuni ben fatti, altri un po'approssimativi (per non dire "a cazzo"), ma non sempre dipende dal valore effettivo della pellicola. Fino agli anni 80, però, tali locandine erano delle vere e proprie opere d'arte, cioè dei quadri, dei disegni ricavati, certo, copiando fotografie, ma completamente fatti a mano da artisti come colui di cui piangiamo oggi la dipartita a 76 anni: Enzo Sciotti ha contribuito con il suo tratto a portare nel mito migliaia di film come questi:








Dalla commedia all'horror (dove ha dato sicuramente del suo meglio), dal giallo al sentimentale sono ognuna di loro dei veri e propri quadri realizzati da Enzo

e, in alcuni casi, pure moooolto migliori del film stesso,

come chi ha visto questo assoluto "capolavoro" del trash può testimoniare (eh, BOLLA?). Interessante anche scoprire alcune versioni di locandine mai andate in produzione, per ovvie ragioni, come questa per Agente 007 Licenza Di Uccidere:

 Enzo ha lavorato anche nel campo dei fumetti realizzando splendide copertine per le famose serie horror/erotiche Oltretomba e Terror Blu degli anni 70, pubblicazioni editoriali che, se all'inizio potevano vantare autori e disegnatori di ottimo livello, in seguito subiranno un drastico cambio di rotta decisamente verso il porno schietto e di qualità decisamente più bassa.

Un altro personaggio che ci lascia invece a 73 anni, anche lui legato al cinema, ma sempre nell'ombra, è Ermavilo, al secolo Ernesto Brancucci, paroliere e doppiatore, nonché adattatore in italiano delle canzoni della Disney dagli anni 90 e voce di Pumbaa,


il simpatico facocero della saga del Re Leone, dove appare però con un altro pseudonimo, cioè Mirko Pontrelli. Cioè, proprio il non voler apparire a tutti i costi eh?

Un addio quindi ad entrambi... o tutti e quattro... a sto punto non so bene nemmeno io...

mercoledì 14 aprile 2021

A SCUOLA DI BONDAGE

 Eh già, è incredibile, ma è successo anche questo fatto, partorito dalla mente fantasiosa di una prof in Veneto che, non fidandosi dei propri alunni durante le interrogazioni in DAD, impone agli studenti di bendarsi per non sbirciare, manco fossimo a Guantanamo.


Inutile dire che è scoppiata una di quelle gazose che non ti dico. Ma no, ma forse la prof era solo giocherellona, tanto quanto è stato giocherellone anche Erdogan con Ursula Von DerLeyen e la sedia che non c'era, cioè come in quel famoso gioco che conosciamo e abbiamo fatto tutti, che quando si ferma la musica si devono occupare le sedie e chi resta in piedi è eliminato. Insomma dai, sono dopotutto dei semplici passatempi da pandemia. O forse è il cervello che, alla lunga, comincia a dar segni di cedimento... e per quello non c'è vaccino che tenga, purtroppo.

martedì 13 aprile 2021

RICOMINCIO DA TRE COMPIE 40 ANNI

 Ho un ricordo di Massimo Troisi con la tutina attilata nera insieme a Lello Arena ed Enzo DeCaro a Non Stop, varietà della Rai antesignano dei vari Zelig e Colorado che arriveranno mooolto più avanti. Si chiamavano La Smorfia e con scenette tipo L'Annunciazione o Il Diluvio Universale erano irresistibili. Così sul traino del divertimento che i tre mi portavano sono andato anche a vedermi il primo film di Massimo in versione solista,


anche se Lello una piccola, ma fondamentale parte la faceva. E pensare che molti avevano cercato di dissuadere Massimo dalla sua idea di voler mantenere la parlata napoletana stretta perché dicevano che la gente non lo avrebbe capito. Pareva quasi di rivedere quando la Decca rifiutò i Beatles perché (a detta loro) sarebbero stati un fenomeno passeggero. E infatti il tempo ha dato ragione a Massimo e al suo accento, perché Troisi sopperiva con la mimica a tutto quello che le parole non ti facevano capire, creando una serie di modi di dire che tuttora sono rimasti in testa grazie a scene tipo: MASSIMILIANO VS. UGO!
su tutti, insieme all'altra scena del CONOSCI A LELLO TU?
E allora si che a quel punto le parole non si capivano più tanto bene, ma solo per colpa della sala al completo che si stava sganasciando dalle risate, e quest'anno fanno 40 anni esatti dall'uscita di questo film commedia, ma con anche dei contenuti seri, per cui ci sta tra le cose che ricordo con piacere.

E a tutti quelli che non sono d'accordo sull' effettivo valore di questo film consegnamo direttamente a casa O' MINOLLO D'ORO

ovvero l'equivalente del Tapiro di Staffelli, ma con l'accento partenopeo...