martedì 25 febbraio 2020

THE BLACK HOLE, OVVERO QUELLA VOLTA CHE LA SUPERMEGA-DISNEY-GALATTICA HA PROVATO A FARE IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBA (E NON È ANDATA MOLTO BENE)


Era la fine degli anni 70 e alla Disney rosicavano non poco per il grande successo di George Lucas e il suo Guerre Stellari (e a forza di dai e dai sappiamo ormai com'è finita) anche perché era dal 1975 che avevano in casa sto progetto di film spaziale, ma non erano mai riusciti a portarlo a termine. Tant'è che tra mille rimaneggiamenti vari alla sceneggiatura esce nel 1979 questo The Black Hole, con un cast (hahaha!!!) "stellare" con gente tipo Maximilian Schell

Anthony Perkins, Ernest Borgnine, per dire.
Film che parte con dei titoli di testa sottolineati dalla musica maestosa di John Barry in cui si sente pienamente lo stile James Bond; stile che però, a lungo andare ti accorgi già che comincia a cozzare un po' con quell' ambientazione spaziale.
Dalla sua, la Disney in film come Mary Poppins aveva dimostrato pienamente di avere le capacità di far fluttuare gli attori, e infatti le scene iniziali a gravità zero risultano abbastanza credibili. Poi però cominciano ad arrivare i classici caratteri da film del Topo, con il robot V.I.N.C.E.N.T. dall'aspetto marcatamente cartoonesco che vorrebbe ricordare (magari!!!) un po' C1P8 (o R2D2 chedirsivoglia) e l'altro B.O.B., simile a lui, ma mezzo demolito e messi insieme fanno venire un filo di orticaria.

In contrasto con la cretineria dei robottini ci sono diversi morti ammazzati anche se sangue vero e proprio non ne viene mai mostrato.

Personalmente in diversi momenti ho avuto come dei dejavù a causa delle scenografie (con relative "matte painting") che ricordano spesso Il Pianeta Proibito (ben più glorioso) di cui ho parlato QUI, ma presto tornavo alla dura realtà a causa di un grossolano Chromakey (quello che in futuro sarà migliorato e chiamato Green Screen) come quello della scena di volo con gli Uomini Falco di Flash Gordon (di cui ho parlato QUI) e degli androidi davvero trooooppo farlocchi.
Di buono c'è che tutte le scene sono molto colorate e di male che quelle d'azione non sono esattamente epiche e trascinanti come ti aspetteresti in un film sci-fi tipo uno famoso con principessa e simpatica canaglia (!) di cui questo vorrebbe cavalcare il trend.
Anche la chiusura sembra frettolosa e pasticciata e l'effetto finale è che pare di aver visto un' episodio esteso di Buck Rogers di cui ho parlato QUI  ... ma senza Wilma Deering
e posso reggere tutto, ma questa è davvero una mancanza incolmabile.

6 commenti:

  1. davvero mio caro non ricordo questa pellicola..la tua preparazione è megagalattica. Ma forse averla persa non è stata molto importante . Abbraccione della sera

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    1. Grazie Nella. Infatti nonostante il buon cast non hai perso niente. La Disney ha fatto cose molto migliori.

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  2. Sai che questo film mi è piaciuto? L'ho rivisto un paio di anni fa (perché ci avevo fatto un post sul blog) e certamente ha i suoi difetti. Non si capisce bene quale sia il target, in parte è infantile mentre per altre cose molto meno. Comunque a me sono piaciute molto le atmosfere tipiche della fantascienza di quell'epoca, penso che visivamente fosse molto interessante e anche misterioso.

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    1. Misterioso si, ma i due robottini son da prendere a mazzate 😉

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    2. ahaha poveri, beh, sì, quelli sono proprio per bambini. Ma di Maximilian che mi dici? Stai attento che selo fai arrabbiare, gli pulsa l'occhio...

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    3. Si, quello era figo come robot 👍

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Tengo sempre pronto il blaster.