mercoledì 10 dicembre 2025

LA PRIMA VOLTA DEI GRATEFUL DEAD

 Quel 10 gennaio del 1975 viene ricordato dai nostalgici fricchettoni come il giorno della prima uscita live dei GRATEFUL DEAD,


la band di Jerry Garcia (morto nel 1995) che quella sera calcava il palco del The Fillmore, locale di San Francisco tuttora in attività. 
Anche la band, già passata da queste partì in occasione della morte del bassista PHIL LESH, era californiana (per la precisione venne fondata a Palo Alto) e faceva parte della scena musicale che allora gravitava a San Francisco dove proprio lì per un pò di tempo hanno anche gestito una comune che, in pieno spirito hippie, dava sostentamento a chi ne aveva bisogno. 
Questo finché gli impegni live non divennero troppo pressanti.

Quei live i loro dove il rock psichedelico, grazie anche all'uso di sostanze particolari, estendeva i brani con lunghe improvvisazioni strumentali che poi sfociavano nella canzone successiva come fosse una suite senza interruzioni. 
In tutto questo c'entra anche il cinema perché Martin Scorsese, da sempre legato alla musica dopo aver diretto film su THE BANDBOB DYLAN e Rolling Stones, nel 2021 aveva buttato lì l'ipotesi di fare un film sui Grateful Dead dove Jerry sarebbe stato interpretato da Jonah Hill, ma poi tutto è rimasto a livello di idea.
Peccato perché sarebbe stato interessante vedere la band tra vita privata e concerti tipo come in The Grateful Dead Movie, film del 1977 diretto anche dallo stesso Jerry e che lo scorso 14 agosto è tornato in versione IMAX nelle sale per pochissimo tempo.

Concerti quelli dei Grateful che spesso erano gratuiti, sempre secondo lo spirito hippie che a pensarci adesso pare impossibile. 
Anzi, al contrario di quanto succederà poi negli anni a venire, era la stessa band che chiedeva al pubblico di fotografare, filmare, registrare i loro concerti affinché fossero di tutti. 
Figurati adesso con Elodie che si incazza se la riprendi magari un pò troppo da vicino lì sotto (è successo, si).

Ecco, quel punto di vista della band invece era che, oltre ad apparire generosi verso il pubblico, tutto ciò si rivelava anche un grande mezzo di promozione poiché allora mica c'erano i social dove postare le foto e i video dei concerti. 
E una cosa certa era che nessuno dei gestori dei locali dove i Grateful Dead avevano suonato, aveva mai chiesto alla band "Ma quanta gente mi porti?”.

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