domenica 31 dicembre 2023

I SOLITI CONTI DI FINE ANNO

 Anche in questo 2023 posso dire di avere mantenuto una costante come mi ero prefissato, cioè quella di pubblicare un post ogni giorno riguardante i miei interessi principali ed anche eventi eclatanti.


Nessuna pretesa da parte mia di ergermi a critico cinematografico, televisivo o musicale, ma solo un semplice resoconto di quello che le mie rètine e padiglioni auricolari hanno potuto testare, a volte con piacere, altre con somma schifezza senza girarci troppo intorno. 
Fra i grandi piaceri c'è stato il ritorno della PRIMA STAGIONE di Spazio 1999 in alta definizione su RaiPlay, una delle mie serie preferite, e so di non essere il solo, con appena arrivata, come annunciato a Lucca Comics, anche la seconda

che però era, come dicevo prima, una somma schifezza della quale si potranno salvare al massimo un paio di episodi, e lo dicevano anche gli attori che la stavano interpretando, ma ormai avevano firmato quel contratto e non potevano fare altro per non pagare penali altissime. 
Per il cinema sospeso come il caffè a Napoli, cioè quello per cui ormai pare una consuetudine lasciare la storia lì a metà, nei miei gusti TOM CRUISE svetta su SPIDERMAN animato e la TORETTO family, con due ore e mezza che filano via bene fra salti nel vuoto in moto e scorribande in 500 pimpata sulle strade di Roma. 
Gli addii famosi purtroppo ci sono stati inevitabilmente, ma di certo il personaggio che non è passato inosservato quest'anno è stato Morgan per tutta una serie di motivi che non devo certo ripetere, e pensa che non si tratta del suo nuovo disco con il testo scritto da Pasquale Panella, anche se c'entra comunque la musica, con solo un paio di punti in cui mi trovo in disaccordo con lui, cioè uno l'insulto gratuito a SELINUNTE, e l'altro lo sbeffeggiamento a X-Factor del disco di Annalisa, dato che io ho ascoltato per intero il suo E Poi Siamo Finiti Nel Vortice

e devo dire che invece come album è un prodotto pazzesco dal punto di vista della produzione anche se è certamente un disco pop leggero con nessuna pretesa cantautorale. 
Ma davvero ce ne fossero dischi fatti così bene. 
E lo dice uno che adora Battiato, Genesis e Bowie esattamente come Marco Castoldi, magari però forse con una mente più aperta e onnivora dell'ex Bluvertigo. 
Un Morgan comunque superato sul filo di lana però da una faccendaccia di pandori malandrini (anche uova di Pasqua) che implicano invece la sua diretta nemesi.
Ok poi guerre e femminicidi che ti fanno domandare verso dove diavolo stiamo andando a finire (e non solo l'anno, benineteso), implorando un castigo divino che rimetta a posto tutto; poi però pensi che mille guerre e violenze del passato sono state sponsorizzate proprio dalla religione chiaramente travisata nei suoi contenuti e significati e ragioni di essere, per cui pensi che ci sia ben poco da fare e, anzi, forse ci meritiamo anche di peggio. 
Ma torniamo sulla musica che invece viene sempre più contaminata dagli autotune sporcando, per colpa di Blanco, anche un disco di MINA, la quale viene a sorpresa pure remixata DANCE mentre di suo fa uscire un disco tutto nuovo, e francamente brutto, di cui non ho avuto proprio il coraggio di parlarne su queste pagine. 
Ma forse per me l'evento musicale più eclatante di quest'anno, dopo il RITORNO dei Beatles, è stato l'addio definitivo dei Kiss veri e propri per lasciare il posto a quelli DIGITALI


che, al contrario degli originali, non invecchieranno mai e quindi probabilmente ne tornerò a parlare anche tipo nel 2123 e oltre dove mi troverete sempre ad attendervi, magari, chissà?, anch'io in versione digitale tipo Max Headroom. 

Buon anno! 

sabato 30 dicembre 2023

TREVOR HORN - ECHOES: ANCIENT & MODERN (POP ANNI 80 CHE HA LASCIATO IL SEGNO)

 Di Trevor Horn direi che è uno che di musica ne capisce abbastanza fin da quando con Geoff Downes, sotto il nome di Buggles, aveva creato quella hit pazzesca che era VIDEO KILLED THE RADIO STAR.


Ma non contento, il buon Trevor fa contemporaneamente anche il produttore e tira fuori cose come i britannici Frankie Goes To Hollywood, i tedeschi Propaganda, i concettuali Art Of Noise e il ritorno di Grace Jones (con anche i meno fortunati Dollar, bisogna dire), spadroneggiando fino agli anni 90 con le russe TaTu, mentre, giusto per non farsi mancare nulla, nel 1980 canta pure in DRAMA,

disco degli Yes appena abbandonati da Jon Anderson e Rick Wakeman, portandosi dietro anche Geoff perché mancava giusto un tastierista e prendendo in seguito le redini per produrre poi 90125, quell'altro disco della band britannica che segnava il ritorno quasi al completo della lineup originale con Trevor Rabin al posto di Steve Howe e Tony Kaye (primo tastierista della band a cavallo fra gli anni 60 e 70) a sostituire Rick Wakeman. A dirla tutta il gruppo in realtà era stato composto inizialmente per chiamarsi Cinema dato che l'idea era partita da Rabin, il quale ha spesso a che fare con le colonne sonore, con le canzoni che dovevano pure essere cantate da lui. 
Il ritorno di Anderson invece cambió le carte in tavola (Rabin francamente non era molto entusiasta di ciò), e i fatti diedero ragione ad Horn sfornando, per la prima volta nella storia della band progressive, anche una hit da discoteca che era Owner Of A Lonely Heart, con anche un doveroso ritocco al look dei componenti che, nonostante avessero già un'età più avanzata dei vari Duran, Spandau e Depeche, si uniformarono alle cotonature e agli abiti di quel decennio. 

Adesso Trevor Horn ha fatto uscire da qualche mese un disco a suo nome dove rilegge alcuni suoi lavori grazie al contributo di altri artisti, per cui fa cantare con un mood completamente differente OWNER OF A LONELY HEART a Rick Astley, quello di Never Gonna Give You Up, ovvero un mito degli anni 80,

mentre altre canzoni sono cover sempre pescate da quel decennio, come Seal che rifà Steppin' Out di Joe Jackson, oppure PERSONAL JESUS dei Depeche Mode cantata qui da Iggy Pop con una vocalità che la rende molto simile alla versione già esistente di Johnny Cash, ed altri brani ancora che riservano davvero molte sorprese dimostrando che gli anni 80 non erano poi così tutta apparenza o fuffa come molti critici si ostinavano a farci credere 40 anni fa.

Anzi già nel suo disco precedente, Reimagines The Eighties, Trevor riarrangiava con la Sarm Orchestra alcune canzoni sempre degli anni 80. 
Oddio... 
Vuoi vedere che fra 40 anni si rivaluteranno nello stesso modo tutti i pseudocantanti che vengono sputati fuori dalle radio e dai talent a getto continuo? 
Ho qualche dubbio a riguardo, ma mica sono Nostradamus, per cui ne riparliamo nel 2063. 
Vi aspetto. 

venerdì 29 dicembre 2023

QUEL BRUTTO NATALE DI MICHAEL SCHUMACHER

 Sono passati esattamente 10 anni dal brutto incidente sugli sci di Michael Schumacher, il grande pilota di formula 1 di casa Ferrari che riportó gravi ferite cerebrali causate da una caduta fuori pista e soprattutto dal supporto della telecamera che aveva sul casco e che gli perforó protezione e cranio.


Dopo una lunga degenza durata circa nove mesi e tanta fisioterapia, Michael, che ora ha 55 anni, venne dimesso, e da allora la sua famiglia mantiene uno stretto riserbo sulle sue condizioni che, purtroppo lo possiamo immaginare, non saranno mai pari ad una guarigione completa, ma di sicuro nessuno si è dimenticato di lui. 
Nemmeno io. 
Buone Feste Michael. 

giovedì 28 dicembre 2023

ABBIAMO PERSO UNA DELLE VOCI PIÙ BELLE DEL DOPPIAGGIO ITALIANO, E NON SOLO LUI

 Anche in questi ultimi strascichi di 2023 abbiamo alcuni addii e si parte con Ugo Maria Morosi,


attore dedito più che altro al teatro, era stato il primo Toto di Aggiungi Un Posto A Tavola, la famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini con protagonista Johnny Dorelli, e al suo attivo aveva giusto una manciata di pellicole nei primi anni di carriera, ma lo possiamo ricordare soprattutto nel doppiaggio come voce italiana di Morgan Freeman, Gerard Depardieu, Al Pacino, Brendan Gleeson e molti altri dal timbro "importante". 
Ugo aveva 78 anni.

Altro attore che in patria era soprannominato "The Voice" per il suo timbro profondo, era Lee Sun-Kyun, la star di PARASITE, il film premio Oscar del 2020, che è stato ritrovato ieri senza vita nel suo appartamento. 
Si sospetta si tratti di suicidio dato che Lee, che aveva 48 anni, era stato di recente sotto pressione a causa di un'indagine per abuso di droghe, cosa che in Corea Del Sud ha già portato in altri casi ad epiloghi simili al suo. 

Sempre per quanto riguarda la recitazione se ne va a 76 anni anche Ingrid Steeger, attrice tedesca "frizzantina" nota perlopiù per film softsex fatti un po' come lo erano le nostre commedie scollacciate degli anni 70 vietate ai minori di 14 anni coi vari Montagnani, Vitali, Banfi, Fenech, Cassini, Guida, Bouchet, eccetera,

e con una vita sentimentale alquanto turbolenta, zeppa di matrimoni e divorzi dei quali racconterà tutto pure in un libro che non credo sia mai stato tradotto in italiano (come anche la maggior parte dei suoi film d'altronde). 
E terminiamo oggi con la musica per dare l'ultimo saluto anche a Laura Lynch, bassista, cantante e co-fondatrice delle DIXIE CHICKS,


ovvero una country band tutta al femminile con look d'ordinanza fra cappelli da cowgirl, frange e stivali a punta. 
Laura è deceduta nei giorni scorsi a 65 anni in un incidente stradale ed aveva partecipato ai primi tre dischi del gruppo. 
Addio Laura, Ingrid, Lee e Ugo. 

mercoledì 27 dicembre 2023

ANNIVERSARI CINEMATOGRAFICI MOLTO, MA MOLTO DIVERSI

 Nel dicembre del 1963, precisamente il giorno di Natale, la Disney faceva uscire in patria La Spada Nella Roccia, ma in Italia ci volle un intero anno (23 dicembre 1964) prima di poter gustare sul grande schermo le avventure di Semola (Re Artù), Mago Merlino, Maga Magó e il Gufo Anacleto, come sono scritti ben in evidenza su questo poster originale.


Eh si perché un tempo le cose funzionavano così, come anche nelle uscite discografiche per le quali negli anni 70 e 80 esisteva apposta il sottobosco del mercato di importazione dove il disco lo pagavi qualcosa in più giusto per averlo in casa (o nella radio privata) prima degli altri. 
Distribuzione che nel corso degli anni, piano piano ha cominciato ad avvenire sempre più in contemporanea (più che altro per contrastare la pirateria della successiva era VHS e digitale) per cui L'Esorcista che negli States usciva dieci anni dopo, cioè il giorno di Santo Stefano del 1973, da noi cominciava già a stringere i tempi facendoci terrorizzare già dal 20 settembre del 1974, forte di una campagna promozionale che vantava pubblico colto da convulsioni e vomito come l'allora piccola Linda Blair faceva sullo schermo.

Fosse poi vero o no, comunque il film di WILLIAM FRIEDKIN è stato davvero uno dei più da stomaci forti del genere, con la location perfetta della sala del cinema buia a fare da contributo alla scenografia (davvero in tv perde un po', specie su Italia 1 dove veniva trasmesso tagliato malamente), e tuttora regge bene il confronto con imitazioni varie, sequel, prequel e serie tv. 
Tornando nel mondo Disney, cioè La Spada Nella Roccia, se volete maggiori informazioni posso dire che Cassidy gli ha appena dedicato un POST molto esauriente, mentre io invece aggiungo che di quel film troviamo una bella citazione in XANADU, nella scena a cartoni animati firmata da Don Bluth (ex animatore della Disney) in cui Olivia Newton John e Michael Beck si trasformano in pucciosi animaletti sulle note di DON'T WALK AWAY della meravigliosa, unica e irripetibile ELECTRIC LIGHT ORCHESTRA

che era anche uno dei motivi per cui avevo visto quel film bastonato da tutti e che invece io, testone come io solo, sono riuscito a farmelo piacere lo stesso, gustandolo ancora meglio di recente con un buon audio rimasterizzato, perché essendo un film pieno di musica (e che musica!) l'orecchio vuole decisamente la sua parte. 
E anche l'altro film di oggi, cioè L'Esorcista, per quanto riguarda la musica è non meno importante poiché quella TUBULAR BELLS di Mike Oldfield rimane tuttora per sempre legata a quell'opera anche se il disco era nato con un intento completamente diverso essendo una specie di esperimento, una prova di bravura tutta suonata da Mike sovraincidendo i vari strumenti. 
E posso quindi dire, senza tema di essere smentito, che da tale connubio ci hanno guadagnato entrambe le parti, anzi tre parti perché sul carro dei vincitori c'è anche Richard Branson che, fiutando un affare nell'aria, aveva inaugurato la sua etichetta Virgin proprio con questo disco quando ancora il logo al centro del LP era disegnato così:

martedì 26 dicembre 2023

VACANZE DI NATALE TORNA PER I SUOI 40 ANNI

 Il 22 dicembre del 1983, cioè subito dopo l'uscita di JUMP dei Van Halen, arrivava quel film che avrebbe fatto nascere il termine, che sarà usato poi anche in maniera dispregiativa, di "cinepanettone", cioè Vacanze Di Natale.


Io c'ero con tutta la cumpa al cinema e ci eravamo divertiti parecchio, forse perché più ingenui e meno pretenziosi, forse perché non c'erano ancora algoritmi a creare le sceneggiature. 
Insomma è il classico film che ti fa staccare il cervello e che poi nell'era del web ha creato tonnellate di meme e gif che forse potrebbero essere solo superate da quelle di Chiara Ferragni che stanno uscendo a getto continuo dopo il pasticciaccio dei pandori (basta, cercherò di non nominarla più, dai).
Adesso, in occasione del suo quarantesimo compleanno, quel famoso film fra pochi giorni torna al cinema per un evento speciale il 30 dicembre, ma intanto è diventato anche disponibile su Paramount +. 
Dai che così anche a Santo Stefano, quando finiamo gli avanzi del giorno prima, finisce che ci divertiamo come una volta. 

lunedì 25 dicembre 2023

BUON NATALE CON TANTE CANAGLIE (POCO SIMPATICHE) IN GIRO

 Panettone o pandoro? Direi che per questo Natale il protagonista suo malgrado è senza dubbio il pandoro,


e non per questione di gusti; e pensare, sempre parlando di gusti, che quel documentario biografico l'avevo pure apprezzato su Prime Video. Gusti poi che anche cinematograficamente possono essere soggettivi, per cui un film che a me piace, può essere considerato blasfemo da un parroco che non gradisce se si tocca il suo mondo, come nel caso invece dell'ultimo Santocielo con Ficarra e Picone,

che ancora devo vedere, però posso dire che finora i due siciliani mi sono sempre piaciuti, perciò parliamone con cognizione di causa più avanti, dai. 
E Buon Natale a tutti, ma tutti tutti, pure a quella coppia là, quella che "influenza", con un augurio di essere più buoni, anzi, come dice negli spot l'azienda coinvolta nella faccenda insieme a loro, "fate i buoni", ma da subito, che è facile fare un video di scuse solo dopo che sei stato sgamato, eh? 
P.s. 
Non ho fatto nomi perché sono buono 😜. 

domenica 24 dicembre 2023

BUON NATALE DA CANDY CANE LANE: VABBÈ È NATALE PERÒ...

 Eddie Murphy è stato protagonista di Una Poltrona Per Due, film che ogni Natale passa regolarmente su Italia 1, al che avrà pensato che si poteva anche rinnovare la tradizione con un film natalizio tutto nuovo.


Eccolo quindi protagonista e produttore di Buon Natale Da Candy Cane Lane, dove, per vincere una sfida basata sui migliori addobbi delle case, finirà per mettersi in un guaio a causa di un elfo che sembrerebbe dargli una mano, ma sotto sotto c'è la fregatura che ti capita quando in un contratto non leggi le cose scritte in piccolo e che sono quasi sempre clausole a sfavore di chi sottoscrive.

Film che dovrebbe essere un po' sulla scia dei vari Santa Clause con Tim Allen, quindi una favoletta leggera, ma che però ti spiazza già dalle prime battute con allusioni a "cose fatte con la bocca" (decorazioni gonfiabili) e "cose fatte con la mano" (decorazioni artigianali) che sono un volgarotto doppiosenso che francamente non fa nemmeno ridere. Come d'altronde si ride anche poco durante il film che mostra anche animazioni digitali incomprensibilmente scattose, ma un motivo ci sarà di sicuro, solo che a me non è arrivato.




Eppure lo giuro, oggi che è la vigilia di Natale ho provato ad essere più buono, ma... niente. 

sabato 23 dicembre 2023

UN SABATO IN VIAGGIO VERSO IL NATALE

 Il buon Gerry Scotti lo abbiamo visto "memato" nei modi più assurdi con deepfake e A.I. che imita la sua voce e lui, che è un uomo di spirito, si è sempre divertito un sacco a vedersi così postato sui social.


Finché non gli è venuta l'idea di fare un utilizzo dell'intelligenza artificiale un po' più completo per creare un disco di Natale intitolato Gerry Christmas, ovvero il modo in cui egli stesso manda da sempre gli auguri di Natale sfruttando l'assonanza Gerry-Merry. 
E il risultato è perlomeno divertente specie quando senti la voce di Gerry cantare con un falsetto delicato LAST CHRISTMAS degli Wham!,

mentre per canzoni più accessibili al noto presentatore, l'intervento sintetico è stato molto limitato a piccole correzioni, come per esempio in DRIVING HOME FOR CHRISTMAS, canzone di Chris Rea che Gerry considera una delle più belle a tema natalizio e che infatti ha una vocalità molto simile all'originale e racconta di un camionista in viaggio verso casa per il Natale, il quale, mentre viaggia, nota che tutti hanno la stessa espressione che ha lui, con quella voglia di ricongiungersi con la famiglia che poi è una delle forme più corrette di interpretare lo spirito del Natale, oltre naturalmente a quella di donare disinteressatamente.

Anche Annalisa, che ha visto riempirsi la sua città natale di luminarie discutibili, in quanto riportano frasi tratte da una manciata di sue canzoni di successo, ma che di natalizio non hanno nulla (ma non è colpa sua, semmai di Amazon che ha ideato questa strana strategia di marketing), quasi come fosse Mariah Carey (e i numeri francamente li ha tutti) ha realizzato la sua canzone di Natale come bonus track per l'edizione speciale del suo E Poi Siamo Finiti Nel Vortice (disco inoltre con una produzione spettacolare dal punto di vista tecnico) e ci canta CHRISTMAS (PLEASE COME HOME), che messa così sembra quasi una risposta alla canzone di Chris Rea.

Ma fra tutte le canzoni classiche e non, nei giorni scorsi, in occasione della scomparsa di SHANE MCGOWAN dei Pogues, che era nato proprio il giorno di Natale, mi è capitato di mettere in un post FAIRYTALE OF NEW YORK, che è senza dubbio uno dei pezzi natalizi più originali e bastardidentro del mondo, e nel videoclip

(dove si vede Shane suonare il piano, ma c'è un trucchetto perché le mani sono del pianista e fisarmonicista dei Pogues James Fearnley che aveva messo gli anelli di McGowan) racconta una piccola storia (fairytale, appunto) che segue il linguaggio crudo del testo, cioè le invettive che si lanciano Shane e Kirsty MacCall, la cantante ospite del brano. 
Quindi alla fine del post, fra tutte le canzoni di cui abbiamo parlato, il messaggio è chiaro in ogni caso e non è un "errore di comunicazione". 
Natale con i tuoi 😊. 

venerdì 22 dicembre 2023

LA FISARMONICA, STASERA (NON) SUONA PER NOI

 E anche oggi musica su queste pagine web per un addio questo, avvenuto nei giorni scorsi, che ha scosso notevolmente il mondo artistico legato ai prodotti musicali leggeri e non, magari non tanto i normali ascoltatori quanto i musicisti, poiché ci ha lasciati a 62 anni Susanna Parigi,


pianista e fisarmonicista per molti nomi della scena italiana ed internazionale. Parlo di nomi come Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Tony Levin, Raf, Pat Metheny e Fiorella Mannoia che hanno avuto modo di averla come partner musicale anche durante i concerti. 
Susanna, senza alcun dubbio anche molto bella, oltre a suonare con tali artisti ha avuto anche modo di realizzare dischi a suo nome come QUESTO d'esordio del 1995.


E così, per caso, l'ultimo singolo di Elisa, QUANDO NEVICA, con sonorità e stile molto simili a quelli di Susanna, ha un passaggio nel testo che dice proprio "tu, che suoni a orecchio anche la fisarmonica", che nel caso della nostra artista non è proprio così in quanto Susanna era diplomata in pianoforte al conservatorio (altro che suonare a orecchio), con anche canto moderno, lirico e jazz, ma mi è venuta lo stesso questa 
associazione di idee, spero in cuor mio non irrispettosa, ma piuttosto delicata come lo è la canzone.

Anche per il cinema si deve dare un addio oggi e va ad Otar Ioseliani, regista georgiano, ma emigrato in Francia a causa della censura sovietica, che se n'è andato ad 89 anni, del quale però devo sinceramente ammettere di non aver mai visto nessuna sua opera,

ma meglio così piuttosto che dire baggianate che poi vengono prese come pubblicità ingannevoli e poi mi tocca fare un video di scuse senza trucco, coi capelli raccolti e con le luci brutte... 
A proposito, volete una fetta di pandoro? 
Ehm no, quella è un'altra storia. 
Addio Susanna e Otar. 

giovedì 21 dicembre 2023

JUMP COMPIE 40 ANNI

 Eh si, fra una cosa e l'altra è una settimana piena di musica questa che ci porta verso il Santo Natale, ma siccome gli Wham! li abbiamo già passati MARTEDÌ e Mariah Carey ci pensa da sola ad arrivare, proprio come il suo collega Michael Bublé, e comunque il vicino sabato sarà a tema, oggi si cambia genere perché compie 40 anni un disco che ha lanciato i Van Halen nelle alte posizioni delle classifiche al pari dei Duran Duran, gli Spandau Ballet, Nino D'Angelo 🙄.... ehm... 


Cioè si sta parlando di JUMP, un gran pezzo in cui il rock viene coniugato col pop e in cui il compianto Eddie Van Halen si divideva fra chitarra e synth Oberheim (si racconta però che che il frontman David Lee Roth non gradisse molto tale intrusione tastieristica) con due assoli consecutivi che sono passati alla storia anche per il pubblico delle discoteche che però, in quel momento del doppio assolo, notavo sempre che cominciava a guardarsi intorno un po' perso come quelli che guardavano Marty McFly sul palco

partito per la tangente pure lui con un solo metal in quella che invece era iniziata come Johnny B.Goode. 
Poi sarà una specie di colleganento astruso, ma la canzone venne usata anche da Steven Spielberg nel 2018 per aprire READY PLAYER ONE, dove appunto torna in scena anche la mitica DeLorean del film di Zemeckis, e la si sente anche almeno in un'altra cinquina di pellicole.

E torniamo a noi, ad oggi, poiché era appunto il 21 dicembre del 1983 il giorno in cui Jump veniva pubblicata e anticipava l'arrivo dell'intero album che sarà intitolato 1984 dato che uscirà proprio nell'anno successivo, e anno che si portava dietro anche tutti i riferimenti di Orwell e il Grande Fratello (nooo, non quello di Canale 5) grazie agli EURYTHMICS.

Canzone invece quella dei Van Halen che ha avuto anche l'onore di essere stata COVERIZZATA da Paul Anka in una divertente versione swing in un album dove il vecchio crooner rivoltava come calzini tanti titoli famosi provenienti dal mondo del rock.

E con il ricordo di questo pezzo spero di aver riportato alla mente anche un chitarrista geniale che SE NE È ANDATO troppo presto e definito da molti il più veloce del mondo, lui con la sua band che, al contrario dei rockers dalle espressioni truci, si presentavano sempre con il sorriso. 
Ciao ancora, Eddie. 

mercoledì 20 dicembre 2023

PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO, FILM E SERIE TV FRESCA FRESCA

 Con Cassidy si parlava di CGI nei commenti di un POST su Doctor Who dalle sue parti ed io sostenevo che negli episodi del Dottore ho visto appunto effetti speciali creati con tale tecnica molto migliori di quelli visti in certi film pompati per il cinema, come, per esempio, posso citare ciò che si vede in Percy Jackson E Gli Dei Dell'Olimpo - Il Mare Dei Mostri,


il secondo capitolo cinematografico della saga spesso paragonata ad Harry Potter e che mischia teen movie con mitologia greca, ma che sul finale di quel film in particolare mostra davvero la corda con un'animazione da PlayStation 2,

compresi anche altri momenti della pellicola che non si possono definire perfettamente riusciti, forse anche per la regia differente dal primo capitolo che era stato affidato a Chris Columbus, ovvero la mano direttiva dei primi due Harry Potter, e che avevo gradito più di questo. 
Funziona infatti l'idea di coprire con degli occhiali da sole alla Vasco l'occhio del giovane ciclope che così si risparmia e rende meglio di un'altro effetto speciale magari non proprio perfetto.

Saga cinematografica che nel frattempo è stata trasposta da Disney + (che invece di puntare sulle novità sceglie ancora una volta un remake) in una serie tv che esce proprio oggi e che seguirà più fedelmente i romanzi da cui è tratta, poiché per comprimere tutto dentro a dei film di due ore è stato necessario un lavoro di sforbiciamento notevole, perdendo spessore nei personaggi e rendendo frettoloso lo svolgimento, mentre per la saga di Harry Potter (rieccoci) il film più breve durava 2 ore e 40, e già anche lì qualcosa era stato saltato, ma perlomeno funzionava lo stesso.
Tale trattamento ha fatto innervosire non poco lo scrittore Rick Riordan che adesso confida molto in questo nuovo adattamento pensato dalla casa di Topolino come per scusarsi con lui del lavoro fatto in precedenza.

Che si che i due film erano usciti sotto il marchio Fox, ma ora è diventato tutto Disney, perciò ne risponde quest'ultima. 
Quindi se tali pellicole le abbiamo già viste, la serie in 8 episodi non sarà una vera e propria novità, ma piuttosto una extended version con, speriamo davvero, una post produzione migliore. 

martedì 19 dicembre 2023

WHAMAGEDDON: NIENTE PAURA, È SOLO UN GIOCO

 Quest'anno oltre alla CHALLENGE di Squid Game su Netflix, sui social è arrivato il Whamageddon, che è un'altra challenge di tutt'altro genere, ovvero una specie di sfida basata su LAST CHRISTMAS,


la celebre canzone degli Wham! uscita nel 1986. Il funzionamento è molto semplice e cioè se vi capita di ascoltare quella canzone ovunque voi siate, dovete postare sui vostri social network l'hashtag Whamageddon, a dimostrazione che siete stati esposti a tale brano, tipo come se avesse delle radiazoni. 
La sfida infatti sta nel cercare di evitare di sentire la canzone dal 1 al 24 dicembre, cosa francamente molto difficile in questo periodo dell'anno. 
Perciò se volete subdolamente far perdere qualche vostro amico (ma di conseguenza anche voi stessi) basta cliccare in sua presenza sul video lassù in alto e voilà, il gioco è fatto. Vale solo la versione originale e non quella canticchiata da voi. Perciò cose tipo QUESTA,

e mille altre parodie e cover, si possono sentire. 

lunedì 18 dicembre 2023

PETER PAN HA 70 ANNI, MA ANCORA NON VUOLE CRESCERE

 70 anni fa, proprio sotto le feste di natale, precisamente il 16 dicembre 1953, la Disney, o chi per lei, faceva arrivare in Italia il suo Peter Pan, che però era già uscito lo scorso febbraio in America e fino ad allora le sue pellicole erano distribuite dalla RKO (ecco il "chi per lei"), cioè la casa natale del King Kong di Schoedsack animato a passo uno.


Dopo questa pellicola nascerà la Buena Vista, ovvero la propria casa di distribuzione personale della Disney. Una piccola curiosità del primo doppiaggio italiano riguardava proprio il protagonista poiché parlava con la voce di Corrado Pani, futuro partner di Mina e papà di Massimiliano (Paciughino). 
Nel corso degli anni poi sono arrivati molti remake, prequel e sequel dei quali ho amato in particolare Hook di Steven Spielberg

con il Peter Pan adulto che non poteva essere altri che Robin Williams con antagonista Dustin Hoffman/Uncino e aiutato da una mini Julia Roberts/Trilli, mentre per i remake era, a mio parere, molto carino quello live Action del 2003 dove Uncino aveva una lettura differente, ma funzionale alla storia.

Altro film che mi era piaciuto era Pan - Viaggio Sull'Isola Che Non C'è che raccontava una storia precedente a quanto scritto da J.M. Barrie con un irriconoscibile Hugh Jackman nei panni di Barbanera (giuro, l'avevo visto in tv per caso e non sapevo nulla del cast per cui era stata una sorpresa) 

e Smells Like Teen Spirit messa lì anche quella a sorpresa, ma che quando arriva è perfetta. 
Nonostante ciò, la Warner si sta leccando ancora le ferite per il clamoroso flop che fu tale pellicola, ma io son fatto così, cioè mi affeziono anche a cose bizzarre. 
Fra gli artisti che sfruttarono poi la storia di Peter Pan c'è ovviamente anche il nostro Edoardo Bennato che con il disco Sono Solo Canzonette aveva realizzato un degno successore di Burattino Senza Fili ed ora quelle canzoni fanno parte del musical dedicato al ragazzo che non voleva crescere... 
Un po' come il sottoscritto. 

domenica 17 dicembre 2023

LUTTO PER JAKE PERALTA

 Anche questa settimana un attore ci lascia e si tratta di Andre Braugher, 61 anni, che era stato visto spesso in piccole parti secondarie in diversi film, ma di recente era più in evidenza per la serie tv Brooklyn Nine-Nine su Netflix con ben otto stagioni, dove era il capo della polizia, il Capitano Ray Holt (al centro della locandina qui sotto).


Nella divertente serie recita come protagonista nella parte del detective Jake Peralta, Andy Samberg che è uno degli attori più in voga del momento fra le nuove leve del Saturday Night Live.


Ecco un BEST OF di scene degli episodi dove Braugher, che da un po' di tempo era affetto da un cancro ai polmoni, appare con Andy.
Goodbye Andre. 

sabato 16 dicembre 2023

ANCHE IL THE MANHATTAN TRANSFER BIG FAREWELL TOUR È TERMINATO

 Come ELTON JOHN e i KISS, anche i Manhattan Transfer hanno organizzato il loro Farewell Tour, ma certamente qui siamo in un genere musicale molto diverso, anche se un paio di hit nelle classifiche le hanno piazzate pure loro quando all'epoca c'era ancora Tim Hauser, fondatore del quartetto nel 1969 insieme a Laurel Massé e purtroppo mancato nel 2014.


Anche Laurel, a causa di un grave incidente automobilistico era stata sostituita negli anni 70 da Cheryl Bentyne. 
Con la formazione quindi ancora rinnovata dall'ingresso di Trist Curless, i quattro vocalist danno l'addio al pubblico che li ha seguiti nel corso degli anni portando in giro uno spettacolo che contiene tutti i loro brani più famosi, cose che magari conoscono di più i boomer che i millennials, ma che pure questi ultimi dovrebbero assimilare nel loro DNA da questi "vecchietti" e magari tanta roba insulsa non passerebbe più nelle radio secondo le attuali tendenze.

Non possiedo nemmeno un disco dei Manhattan Transfer, ma sto pensando seriamente di riempire questo vuoto, e comunque li ho trasmessi parecchio in radio all'epoca di SOUL FOOD TO GO, quella canzone che Loredana Bertè aveva già inciso in precedenza e quindi per un po' di tempo per alcuni nacque l'equivoco che il quartetto avesse fatto un omaggio alla nostra cantante che invece nel suo disco del 1983 l'aveva proposta con un testo italiano scritto da Ivano Fossati che l'aveva intitolata JAZZ, mentre in realtà si trattava di un brano del brasiliano Djavan (Sina). 

Quando mi capita di sentirli ancora adesso, non posso fare a meno di godere per la perfezione vocale che sanno rendere, al limite delle possibilità umane e no, non usano cori preregistrati come invece Paul Stanley, ma non solo lui (vogliamo parlare dei Pooh?), ha fatto nel tour dei Kiss. In Italia sono passati lo scorso novembre e il loro tour ha segnato l'ultima data proprio ieri a Los Angeles, perciò chi c'era c'era, ma io la butto lì... 
Se tornassero a sorpresa per una data aggiuntiva e capitassero dalle vostre parti, magari, cosa che sia Elton John che i Kiss hanno fatto nel loro neverending tour, il mio consiglio è di andare a sentirli e se poi non vi sono piaciuti, allora potrete insultarmi come fanno sempre gli amici quando li porto a vedere film bizzarri. 
Ma stavolta sono sicuro che non succederà. 

venerdì 15 dicembre 2023

SERVE UN DOTTORE, ANZI DUE DOTTORI PER CURARE UNA SERIE TV

 Sarà perché avevo l'hype altissimo per il ritorno di Doctor Who dopo una STAGIONE non proprio fortunata, ma quel primo episodio con David Tennant e Catherine Tate che è stato messo su Disney + mi aveva lasciato molto perplesso perché a metà visione mi sono reso conto che stavo vedendo una cosa quasi per bambini che mi faceva venire in mente una canzone della Bertè, ma scritta da Ivano Fossati, che diceva "dedicato ai cattivi, che poi così cattivi non sono mai".


Ma a pensarci bene, in effetti era proprio questo lo spirito con cui era arrivata la serie 60 anni fa sulla BBC, andando in onda nel pomeriggio in una fascia appunto per il pubblico più giovane. 
Quindi ho pensato: vuoi vedere che l'intento di Russell T. Davies era proprio quello di tornare al passato (haha, detto per una serie sui viaggi nel tempo fa un po' ridere), seppure con i mezzi disponibili attuali?

 
Ma tutto cambia nel secondo episodio speciale dove David e Catherine tengono da soli la scena minacciati dai loro doppi portando a casa un grande risultato, per fortuna, e aprendomi il cuore per aver visto finalmente qualcosa come Dio comanda. 
Questo per arrivare poi al terzo episodio speciale altamente spettacolare grazie anche ad un fantastico Neil Patrick Harris nei panni del Giocattolaio che si produce un una frenetica sequenza sulle note di Spice Up Your Life (Spice Girls che vengono citate anche qui, eh) da lasciarti senza fiato,

e dove avviene anche l'annunciata rigenerazione che stavolta sarà molto diversa, nel senso che si che David Tennant lascia il posto a Ncuti Gatwa, ma, prima volta nella storia del Dottore, non lo perdiamo per sempre, anzi... 
Un po' come se Russell T. Davies, conscio del fatto di aver tra le mani il miglior Signore Del Tempo, avesse lasciato una porta aperta (tipo quella del TARDIS) che non si sa mai. 
Ed ora siamo davvero pronti per lo speciale di Natale. 

giovedì 14 dicembre 2023

RAGAZZE AL LIMITE, OPPURE "BEYOND CITY LIMITS", O ANCHE "RIP IT OFF", MA TANTO È SEMPRE LA STESSA CIOFECA

 Ho guardato Ragazze Al Limite, film del 2001, perché incuriosito dalla presenza di Sophie B. Hawkins, cantante con alcuni successi all'attivo nei primi anni 90, e nella storia lei fa Lucy, cameriera dotata di skateboard in un locale dove anche balla e canta avvinghiata ad un palo.


Avendoci trovato nel cast anche Alyson Hannigan, ovvero la Willow di Buffy, e Nastassia Kinski, che ritengo di non dover specificare chi sia, ero persino convinto che potesse essere qualcosa di decente. 
Speranza vanificata da subito per varie cause, fra cui un tremendo doppiaggio piatto, seppur fatto da ottime voci, ma senza alcun effetto ambiente, con pure dialoghi in italiano che spesso sembrano non c'entrare nulla, un montaggio non proprio magistrale che, forse per qualche spezzone mancante, ti fa pensare perché mai stanno facendo così e, ciliegina sulla torta, tette e relazione lesbo che "fa moderno". 
L'idea di partenza pareva essere Quentin Tarantino, con rapina, pistole puntate, tradimenti, morti ammazzati, ma dal buon regista siamo lontani anni luce per tutta quella serie di cose che ho già scritto. 
Il titolo originale è Beyond City Limits, ma attenzione perché ultimamente lo si trova anche rinominato Rip It Off con un poster tutto nuovo,

il che, come sempre accade, è un brutto segno di filmaccio da evitare, e che tra le altre cose negative già citate contiene forse la più brutta e malfatta scena allucinogena mai vista su questa terra. 
A proposito della regista Gigi Gaston invece, suppongo che si sia portata dietro Sophie B. Hawkins, che voglio ricordare con questa sua hit degli anni 90 DAMN I WISH I WAS YOUR LOVER,

dopo aver diretto il documentario sui primi anni di carriera della cantante, in virtù della loro relazione diventata poi un matrimonio durato fino al 2016.
E questa settimana sono già due le ciofeche cinematografiche. 
Sarebbe da dire "annamo bbene, proprio bbene...", oppure da prendere come un servizio del sottoscritto sulle pellicole da evitare, oppure ancora, da guardare per vedere come si fa un film brutto mettendoci dentro dei nomi famosi.
P.s. 
Steve Harris non è quello degli Iron Maiden. 

mercoledì 13 dicembre 2023

SQUID GAME - THE CHALLENGE: IL REALITY CHE TI FA FUORI (PER FINTA)

 Dopo la fortunata serie coreana SQUID GAME, qualcuno ha pensato di tirarne fuori un vero e proprio gioco televisivo tipo Ciao Darwin,


dove gli eliminati non vengono certo fatti fuori veramente, che vabbè che si tratta di un reality show, ma non sarebbe forse molto carina come cosa, così, tipo nell'Uno Due Tre Stella, il primo gioco (o sfida) dove troneggia l'iconica bambolona, i giocatori, che inizialmente sono 456 in totale, come la cifra in palio di 4,56 milioni di dollari (la più alta mai vista in un gioco a premi), hanno sotto la maglietta delle piccole sacche con un liquido grigiastro che esplodono simulando di essere stati colpiti a morte e cadono a terra come nella serie tv.

Divertente all'inizio, si, ma dopo un po' magari si sbuffa anche perché tanto la serie l'hai già vista. 
Comunque, nonostante questo mio parere che non conta una cippa, Netflix, dove la si trova come l'originale coreano, pare già intenzionata a realizzarne una seconda stagione, mentre la persona che ha vinto la sfida 10 mesi orsono, sta ancora aspettando il premio. 
Cosa comunque normale con le partecipazioni ai giochi in tv. 

martedì 12 dicembre 2023

SURVIVE THE GAME, OVVERO SOPRAVVIVI ALLA VISIONE SE CI RIESCI

 Ennesimo film, questo del 2021, con Bruce Willis piazzato lì per attirare l'attenzione, ma ormai dovremmo averlo capito tutti che il nostro amico non è più garanzia di buon prodotto da tempo, non per colpa di un talento perduto, ma per vera e propria malattia, e infatti, a causa della sua afasia, si è ritirato dalle scene.


L'altro nome da "aggancio" è quello di Chad Michael Murray, attore e modello visto in molte serie tv e alcune pellicole, magari non proprio da Oscar. 
Quello di oggi lo posso chiamare "istant post" poiché sta ciofeca l'ho vista per pigrizia ieri sera su Italia 1 mentre nel frattempo stavo facendo altre cose che, a dirla tutta, erano molto più interessanti della visione di un film così mal recitato (e doppiato), eccezion fatta perlomeno perlomeno per Bruce che in effetti però fa ben poco dato che per la maggior parte del tempo è legato ad una sedia.

Piccola curiosità è che lo stesso cast (moscio) lo si trova anche l'anno prima in Survive The Night, e con gli stessi risultati finali. 
Ha fatto particolarmente specie invece, che durante la visione è passato il trailer di Die Hard - Trappola Di Cristallo, lunedì prossimo su quella stessa rete, calcando ancora di più la mano sul ieri e oggi, e non solo perché allora Bruce aveva i capelli e si mangiava la scena, ma perché quello era e rimane un film cult che rivedi sempre con piacere. 
Disponibile questo anche sul menù di Tim Vision, mentre su Prime Video, dove ci sono parecchi di questi film con il Bruce in declino, questo è a noleggio, per cui consiglio caldamente di lasciare perdere. 

lunedì 11 dicembre 2023

KISS: IL TOUR D'ADDIO FINISCE, MA...

 A quanto pare è arrivato davvero l'ultimo concerto dei Kiss, tenuto il 2 dicembre al Madison Square Garden di New York, con alcune critiche sulle parti vocali preregistrate (Paul Stanley non è più quello di quando aveva 20 anni) e con sorpresa finale dell'annuncio che la band continuerà ad esistere nel tempo sotto forma di AVATAR DIGITALI grazie alla ILM di George Lucas, OPERAZIONE già testata con successo per gli Abba, che hanno portato in scena uno spettacolo sintetico al 50%, ma di grande impatto visivo.


E dato che è proprio l'impatto visivo quello che conta nella band di Simmons e Stanley, con i loro costumi, gli effetti speciali, gli allestimenti faraonici, senza nulla togliere alla parte suonata che però non si avvale certo di virtuosismi musicali, è venuta fuori questa idea balzana, ma che potrebbe anche funzionare in uno showbusiness dominato dalle super tutine (flop di The Marvels a parte, ma credo sia ormai chiaro anche a Kevin Feige che i super che vogliamo siano quelli di THE BOYS), mondo non così lontano dai Kiss poiché pure loro sono stati negli albi della Marvel anni fa, certo anche con un PESSIMO FILM sulla schiena dove mettono in mostra super poteri, ma all'epoca erano ragazzi e ci ragionavano poco sulle cose in favore di un entusiasmo del momento un po' fuori controllo. 
Ci saranno quindi sempre i personaggi di The Cat e The Spaceman, ma ormai affidati ad Eric Singer e Tommy Thayer, dato che Peter Criss e Ace Freheley hanno da anni preso le distanze dalla band. 
L'evento finale era già stato promosso a novembre da un LIGHT SHOW sull'Empire State Building, ma ancora non si sapeva nulla della band in versione digitale.

Certo è che in fondo, nell'immaginario, questo nuovo passo è un'ulteriore consacrazione nel mondo fantasy per questi quattro personaggi e, come nel caso dei super-personaggi Marvel, e non solo, in cui le incarnazioni attoriali sono state molteplici, magari in futuro ci saranno anche due nuovi Demon e Starchild. 

domenica 10 dicembre 2023

UN ALTRO ADDIO NEL CINEMA E NELLA MUSICA

 È di un paio di giorni fa la scomparsa di Ryan O'Neal, 82 anni,


l'interprete di Love Story, con Ali MacGraw e un giovane Tommy Lee Jones, e film candidato agli Oscar. 
Altre sue pellicole famose sono MA PAPÀ TI MANDA SOLA? con Barbra Streisand e film il cui titolo originale era What's Up, Doc?, come la celebre battuta di Bugs Bunny, e PAPER MOON con sua figlia Tatum, ed è inoltre stato protagonista di Barry Lyndon sotto la direzione di Stanley Kubrick. 
Un'altro momento dell'addio, stavolta nella musica, è arrivato nei giorni precedenti, nemmeno troppo a sorpresa dato che da un po' di tempo era malato, e riguarda Jimmy Villotti, 78 anni. 


Jimmy è stato un chitarrista jazz, blues, ma aperto comunque ad ogni genere e difatti lo abbiamo sentito suonare nei dischi di Francesco Guccini, Luca Carboni, Stadio, Dalla, Morandi, Paolo Conte, il quale gli ha pure dedicato JIMMY BALLANDO.


All'inizio della carriera Jimmy (il cui vero nome è Marco) suonava insieme a Claudio Golinelli, che anni dopo diverrà il bassista di Vasco Rossi e della relativa Steve Rogers Band, e "Attila", ovvero Gilberto Rossi, il futuro batterista di Ivan Graziani (e che comunque anche lui suonerà nel primo album del rocker di Zocca), finché diventerà poi negli anni 70 uno stimato session man e produttore. 
Suo infatti è il disco Pesissimo! degli Skiantos, quello che contiene Mammaz e NON SO COSA FARE.

In parallelo ha pubblicato anche lavori a suo nome e fatto concerti con il suo trio. 
Addio Ryan e Jimmy. 

sabato 9 dicembre 2023

CHRISTINE - LA MACCHINA INFERNALE: MUSICA DI JOHN CARPENTER E UN PO' DI ALTRA GENTE FAMOSA

 Sarà capitato a tutti di innamorarsi di una "rossa", chessó, Miriam Leone, Annalisa, Noemi, Geri Halliwell, cioè abbastanza normale dai; ma se invece è la rossa ad innamorarsi di te, allora la cosa diventa più complicata, specie se la "rossa" non è una donna, e difatti, proprio il 9 dicembre del 1983, nelle sale statunitensi usciva il film Christine che in Italia sarebbe arrivato alcuni mesi dopo con l'aggiunta di La Macchina Infernale, perché metti che qualcuno pensasse mai che fosse un film romantico tutto rosa zuccheroso eh...


Film invece celeberrimo con tanto di vero e proprio riassunto scritto sul poster originale italiano (sempre perché magari qualcuno non aveva ancora capito bene) e tratto da un romanzo altrettanto famoso di Stephen King che racconta di un'automobile d'epoca che si lega un po' troppo al suo proprietario (di solito succede il contrario, mi pare) e diretto da JOHN CARPENTER


(questa non è una scena del film, ma un Videoclip realizzato appositamente come un minifilm) che si firma anche una buona parte della colonna sonora come sempre nei suoi lavori (qui con Alan Howarth), mettendo però nella pellicola anche tutta una serie di canzoni radiofoniche niente male che vanno a formare quello che è il sabato musicale di oggi.

C'è per esempio George Thorogood And The Destroyers che apre il film con BAD TO THE BONE mentre facciamo il primo incontro con la nostra automobile rossa, oppure ascoltiamo i giovani Rolling Stones con BEAST OF BURDEN,

che viene trasmessa sulla radio di un'altra auto pedinata da Christine, mentre la nostra protagonista di suo fa sentire a manetta Little Richard con KEEP A KNOCKIN' durante un una scena in cui il titolo della canzone gioca un ruolo ironico con quello che sta succedendo.

Ci sono anche gli Abba di THE NAME OF THE GAME fra le canzoni che si ascoltano durante la visione, anche se in questo caso il brano lo si sente solo per pochi secondi, ma va bene lo stesso perché i quattro svedesi a me piacciono un sacco e quindi non perdo l'occasione per postare il pezzo.

E poi si ascoltano Ritchie Valens, Buddy Holly, Bonnie Raitt, a altri ancora, insomma una compilation di musica vintage niente male, dai.

venerdì 8 dicembre 2023

LO SPIRITO DEL NATALE SECONDO TV8

 Oggi festa dell'immacolata e giorno in cui addobbiamo la casa per le festività, mentre Tv8 ha fatto gli acquisti di Natale ed ha preso in blocco un centinaio di film tv a tema tutti uguali, con attori simili uno all'altro, al punto che puoi cominciare a vederne uno e poi riprendere la visione dopo alcune ore con un'altro film, ma che tanto pare lo stesso di prima (giuro, provare per credere), con le stesse musichette disseminate lungo le scene piene di decorazioni, neve, maglioni, regali e tali succitati attori praticamente sconosciuti, ma che perlomeno non sono dei cani.


Tutto ciò viene alternato con le repliche di X-Factor che capitano ad orari diversi a seconda del giorno della settimana, e che, con le liti interne, fanno un po' da contrasto con tutto il buonismo portato invece da tali film. 
Oh, alla fine comunque è sempre meglio questo che vedere tanti altri programmi pompati ad hoc dove invece c'è il vuoto assoluto.