Lasciando da parte i millemila film di Natale fatti in serie che le piattaforme e Tv8 propongono, sono andato a pescare su Netflix Kurt Russell che fa Santa Claus perché stranamente ancora mi mancava.
Il suo Babbo Natale è carismatico, un po' burbero, guida la slitta come se fosse in Fast & Furious (forse perché è doppiato da Massimo Corvo, voce italiana di Vin Diesel?), e finisce pure in prigione dove improvvisa una sessione blues pazzesca stile Blues Brothers alla quale partecipa anche Little Steven Van Zandt.
Non dice "Ho ho ho" perché lo definisce un cliché, una leggenda.
È, in poche parole, un Babbo Natale che vorresti come zio figo.
La storia vede in scena due fratelli, la piccola sognatrice Kate e il cinico adolescente Teddy rimasti orfani del padre, e che decidono di filmare l'arrivo di Babbo Natale.
Finiscono per imbucarsi sulla slitta, causano un incidente e mettono a rischio la consegna dei regali in tutto il mondo.
Da lì, tra elfi in CGI e gente poco di buono, parte una folle corsa contro il tempo per rispettare la tradizione natalizia.
È in pratica un film d'avventura travestito da classico natalizio.
Non è eccessivamente smielato per fortuna, ma ha comunque il "cuore" giusto.
Ha quel sapore dei film per famiglie anni '80 e '90 (alla Mamma ho perso l'aereo e infatti produce Chris Columbus), ma con effetti speciali moderni dato che è del 2018.
E attenzione alla piccola citazione di Star Wars e al cameo finale di Mamma Natale che ci fa rimanere nella famiglia Russell.

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.