giovedì 8 maggio 2025

IL CONCLAVE E CAPITAN AMERICA NELLO STESSO POST?

 Casomai non ve ne foste accorti, siamo nel periodo del Conclave, come preannunciato profeticamente da quel FILM candidato agli Oscar, e Bruno Vespa non ha perso l'occasione per mettere in mostra il suo classico plastico con fumaiolo che chissà se al momento giusto farà anche la fumata bianca (che per ora la prima è stata nera)? 


Scherzi a parte, la lista dei papabili (termine usato spesso anche a sproposito, ma solo stavolta è perfettamente calzante) è molto lunga dato che molti sono i nuovi cardinali che aveva ordinato (non su Temu e nemmeno su Amazon) Papa Francesco, con un occhio puntato sull'arcivescovo di Costantinopoli...

ehm, no, di Kinshasa, Fridolin Ambongo Besungu, il quale si porta dietro un nome che sembra una gag del Gabibbo ed è, essendo africano, di colore come molti anni fa ipotizzavano i Pitura Freska sul palco di Sanremo cantando del PAPA NERO.

Che poi, se l'eletto fosse davvero lui, sarebbe anche un allinearsi alle nuove tendenze inclusive come Doctor Who che adesso nella nuova rigenerazione, finalmente fatta come RTDio comanda, ha il volto di Ncuti Gatwa, la Sirenetta live action Disney, e il nuovo Capitan America che, forse l'avrete notato, è in realtà A-Train dei Seven della serie The Boys

infiltrato nelle fila della Marvel, perchè li avete mai visti contemporaneamente nella stessa stanza?
Io no, appunto. 
Ma torniamo all'evento che sta monopolizzando l'attenzione e sul quale spiritosaggini a tema nel frattempo ne sono uscite quante ne volete, come, per esempio, questo video che mostra un immaginario backstage di quello che (forse) succede dietro quel portone chiuso con la chiave, cioè con-clave. 


A.i. come se piovesse, ovviamente, ci tengo a precisarlo, ma divertente... 

mercoledì 7 maggio 2025

UN ALTRO LUTTO PER I MIEI AMICI SPAZIALI ARGENTATI

 Non so se ultimamente ci sono già state certe congiunzioni astrali che di solito portano bene, ma ne avremmo decisamente bisogno poiché invece ci stanno arrivando solo disgrazie, in questo caso nel mondo della musica.


A distanza di soli tre mesi dalla dipartita del suo compagno d'avventura CHRISTIAN LEBARTZ, è infatti mancato un'altro dei ROCKETS originali dell'epoca d'argento con i quali sono cresciuto, ovvero Alain Maratrat che da tempo stava lottando contro un tumore.,

Alain, che aveva 69 anni e in concerto imbracciava una chitarra fatta su misura a forma di stella, ERA PASSATO anche su queste pagine web all'uscita di un suo lavoro solista dalle sonorità a metà strada tra Pink Floyd e Mark Knopfler che ripropongo oggi per ricordarlo e il cui titolo era MY SOUVENIRS

(e giuro che a riascoltarla adesso in questo istante mi si sta muovendo un po' di commozione). 
L'epoca Rockets lo vedeva magari un po' sovrastato dalle tastiere di Fabrice Quagliotti, attualmente detentore del marchio con una formazione completamente rinnovata tuttora in tour. 
Tuttavia Alain era spesso anche dietro alla seconda tastiera nella band e molti sono i brani che portano la sua firma essendo lui il co-fondatore già dalla prima formazione,

quella del disco con la foto di copertina virata sul verde e curiosamente ribaltata per cui sembrano tutti mancini (Fabrice arriverà dal secondo album On The Road Again) e che fece nascere anche una falsa diceria dato che la chitarra di Bernard Torelli (quarto da sinistra) sembrava fosse fatta a forma di svastica, ma era solo un effetto ottico delle ombre; Bernard lascerà la band nel 1976 per non essere troppo legato alle esigenze di immagine e stile dei Rockets, ma appare lo stesso anche nella foto di copertina

del successivo On The Road Again perchè tale immagine (sempre ribaltata e stavolta virata sul rosso) arriva dalla stessa sessione fotografica. 
Seppure l'impronta di base sia pop, ci sono comunque tanti altri pezzi rocke(ts)ggianti (suo il riff di Galactica) dove la sua chitarra,

come per esempio nella cover funky di APACHE (pezzo in origine degli Shadows), si faceva sentire, pezzi che non mancavano nella discografia della band, come, ancora per esempio, anche questa IN THE GALAXY in versione live.


Quei live dove è vero che molto di quello che si sentiva era preregistrato (ricordiamo un concerto di Taranto mandato in onda dalla Rai, purtroppo non integralmente), ma gli assoli sulla sei corde, quelli no, perché Alain, con quel viso spigoloso che lo faceva già apparire alieno anche senza makeup, era uno che sapeva davvero suonare e ci teneva a mostrarlo sul palco. 
Adieu Alain. 

martedì 6 maggio 2025

QUEL MOVIMENTO CHE MI PIACE TANTO: UN PARTICOLARE TRAMPOLINO DI LANCIO

 Gli anni 70 sono stati, per il cinema italiano, un calderone che sfornava a getto continuo pellicole commedia dal sapore erotico che il più delle volte subivano il divieto ai minori di anni 18 e il cui filone si ispirava spesso al Decameron di Pasolini del quale ne uscirono diversi cloni, oppure si andava sulla classica vicenda di corna e intrallazzi.


Del mucchio fa parte anche Quel Movimento Che Mi Piace Tanto, con Carlo Giuffrè, Martine Brochard, Enzo Cannavale e Renzo Montagnani (di casa in film come questo). 
E film questo che, prima dell'uscita nelle sale nel 1976, fu sottoposto ad una severa censura che ne tagliò via ben 63 metri di pellicola per un totale di sei sequenze giudicate troppo esplicite.

Sequenze che poi, casomai potesse interessare per un valore puramente "artistico", saranno ripristinate integralmente nell'edizione home video. 
Il film non è certo un capolavoro e, per dirla tutta, a mio parere nemmeno quelli di Pasolini lo erano, però chissà perché la critica li pesava in maniera differente...
Ed ora mettetemi pure in croce in sala mensa per questa mia affermazione. 

Ma un vero pregio possiamo trovarlo in questo film poiché segna la prima volta di Carlo Verdone come comparsa e anche come assistente alla regia, stavolta accreditato come si deve dopo una precedente pellicola dove il suo nome non compariva. 
Pellicola che capita oggi qui anche per via della scomparsa dell'attrice Francesca Benedetti

che Wikipedia (giuro!) ha scelto di mostrare in questa scena del film dove appariva brevemente anche lei con Carlo Giuffrè, e che, dopo un esordio in questo tipo di produzioni che allora era quasi obbligatorio per tutte le nuove leve del gentil sesso, si dedicherà invece al teatro quasi fino alla sua scomparsa arrivando ad 89 anni, ma già malata da tempo.

Addio Francesca. 

lunedì 5 maggio 2025

IL GLADIATORE COMPIE UN QUARTO DI SECOLO

 Eh si, perché il 5 maggio di 25 anni fa usciva nelle sale statunitensi Il Gladiatore di Ridley Scott che rimarrà scolpito nella memoria collettiva grazie anche alla famosa frase "Al mio segnale, scatenate l'inferno"


che è diventata un po' una persecuzione per Luca Ward, voce italiana di Russell Crowe (mai più visto l'attore americano così in forma dopo quel film, anzi...), frase che a Luca gliela fanno recitare ogni volta che passa di lì anche solo per caso tipo dal salumiere, ma sicuramente iconica come tante altre frasi legate al cinema, tipo "Francamente, mia cara, me ne infischio"

e "Domani è un altro giorno" entrambe da Via Col Vento (con la seconda che diventerà pure una canzone di Ornella Vanoni), oppure "Vivo o morto, tu verrai con me" da Robocop,

"Tornerò" e "Vieni con me se vuoi vivere" recitate in italiano dal vocione di Alessandro Rossi nella saga di Terminator,

e, come ricordato IERI, il classico "Che la forza sia con te" dalla saga di Star Wars nella quale ricorre ANCHE "Ho un brutto presentimento". 
Certo non è solo per la sua frase che Il Gladiatore è diventato un cult, ma anche per la bellezza stessa del film che è rimasto uno degli ultimi colpi messi a segno da Scott, dato che NAPOLEON aveva si una confezione da kolossal, ma anche i suoi bei difettucci (e guarda caso oggi è pure il manzoniano 5 maggio) e Il Gladiatore II ne ha anche di più. 
Ma certamente di frasi iconiche nel cinema ce ne sono moltissime di più, anzi suppongo anche che, a seconda dell'età di chi ha visto un certo film, possano essere anche dipendenti dai gusti del pubblico, con qualche riserva sulle ultime produzioni usa e getta, anche televisive, che invece non mi pare riescano a godere di questa particolare caratteristica. 
Anche televisive dicevo, perché nella serie U.F.O., per chi ne è fan come me, è rimasta iconica la frase "Allarme rosso! Allarme rosso! Intercettori lancio immediato!"

che il tenente Gay Ellis (la voce italiana era ALIDA CAPPELLINI, attualmente 82enne) pronunciava quando gli ufo erano in avvicinamento avvertita dal satellite SID (che era doppiato invece da Renzo Montagnani). 
Per noi italiani invece l'uscita nelle sale de Il Gladiatore era stata il 19 maggio... e anche qui si scatenó l'inferno... 

domenica 4 maggio 2025

STAR WARS DAY PER TUTTI I GUSTI

 Lo Star Wars Day che, come GIÀ SAPPIAMO, cade oggi solo perché May The 4th suona simile all'iconica frase/tormentone "May the force be with you", continua a portare novità nel palinsesto della piattaforma Disney per far dimenticare certi flop, e novità invece come la nuova stagione di Andor di cui ancora devo vedere la prima, ma vabbè recupererò.


In realtà è uscita già da qualche settimana questa seconda stagione, come anche in Giappone i festeggiamenti per lo Star Wars Day si sono già tenuti (come da foto) dal 18 al 20 aprile, che mica abbiamo tempo da perdere qui eh...
Sempre a tema posso segnalare per esperienza personale un piccolo museo di Budapest dedicato alla saga che noi abbiamo conosciuto come Guerre Stellari.


Si sviluppa su due piani, ma nemmeno tanto estesi, dove puoi trovare materiali, mezzi, costumi, armi, tutte cose che sembrano davvero le originali tanto sono appositamente invecchiate e consumate.

Puoi sederti a chiacchierare amabilmente con Han Solo nella taverna di Mos Esley (tanto non spara per primo, tranquillo) oppure farti la foto con mantello jedi e spada laser davanti ad un green screen con lo sfondo che preferisci, preso naturalmente dagli scenari della saga. 
Puoi metterti in posa come C3PO vicino a R2D2 (C1P8 per noi) o al fianco di Chube o di chi preferisci.

Tutto molto realistico e carino. 
E naturalmente, che la forza sia con voi. 

sabato 3 maggio 2025

ANCHE PEDALANDO FAI NUOVI INCONTRI MUSICALI

 Prima che iniziasse il CONCERTONE del Primo Maggio che, a conti fatti, è stato almeno per il 50% un ritorno in massa del cast dell'ultimo Festival di Sanremo, mi trovavo spaparanzato davanti al mare poiché faccio parte di coloro per cui questi giorni post pasquali hanno composto un maxi ponte di dolce far niente.


Far niente per modo di dire perché comunque quel primo maggio l'ho passato, come avevo anticipato, pedalando con un gruppo di amici (che non si arrendono mai...). 
Il chiosco di Varigotti, bellissima e tranquilla località in Liguria dove passa le vacanze anche Michelle Hunziker, e dove abbiamo fatto una meritata sosta dissetante, stava mandando la classica musica di sottofondo finché una canzone ha catturato la mia attenzione perché sembravano i LINKIN PARK, ma in versione molto più soft.


Così Shazam mi ha presentato i Wheeland Brothers, duo di fratelli californiani che, insieme ad altri due musicisti, formano la band del singolo SUMMER STARS che stava suonando in quel momento. 
Il Videoclip che poi sono andato a guardare, mostra quindi, come anche la copertina del loro disco,

quello che è lo stile di vita dei due ragazzi, spiagge, surf, falò, feste con gli amici, tutto l'opposto cioè di quello che invece ostentano certe star tra macchine di lusso, abiti stilosi, piscine, bitches, espliciti riferimenti sessuali e quant'altro. 
E pare anche che dalle loro parti godano di un certo seguito.

Diciamo quindi un'introduzione positiva a quella che potrebbe essere l'estate ideale per tutti e che mi auguro possa essere davvero così. 
Da parte mia posso dire che le premesse ci sono tutte. 
Buon sabato!!! 

venerdì 2 maggio 2025

LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA (E DINTORNI)

 La Gatta Sul Tetto Che Scotta, famoso film con Paul Newman ed Elizabeth Taylor,


in origine era stato concepito per essere girato in bianco e nero, ma poi venne scelto il colore dato che c'erano quelle due star dagli occhi così caratteristici: azzurrissimi quelli di Paul e di un raro viola per Liz. 
Fascino indiscusso delle star di un tempo, tant'è che le due versioni per la tv girate successivamente non ebbero lo stesso successo del film diretto da Richard Brooks, nonostante quella del 1976 avesse nel cast, oltre a Robert Wagner e Natalie Wood, quel pezzo da 90 di Sir Laurence Olivier, e quella del 1985 invece fosse interpretata da Tommy Lee Jones e Jessica Lange. Tuttavia quest'ultimo remake manteneva più fedeltà all'opera originale del drammaturgo Tennessee Williams dove si parlava della presunta omosessualità del protagonista maschile (cosa completamente censurata nella versione con Paul Newman). 
Anche Gorgia, presente anche lei ieri al CONCERTONE, ha fatto nel 2004 un omaggio musicale al titolo di questo film con il singolo LA GATTA (SUL TETTO), ma solo al titolo poiché nel videoclip invece appare più come una Catwoman stile Michelle Pfeiffer e viene introdotta da un presentatore molto speciale che i tifosi del calcio dovrebbero conoscere molto bene.

Tornando invece al punto di partenza del post di oggi, questo film capita qui dalle mie parti in questo giorno proprio perché l'opera teatrale originale faceva vincere il premio Pulitzer a Tennessee Williams nel lontano 2 maggio del 1955, riconoscimento tra l'altro già ricevuto in precedenza per Un Tram Che Si Chiama Desiderio che verrà poi trasposto in film con protagonista Marlon Brando, giusto per rimanere in tema di nomi colossali del mondo del cinema. 
Piccola curiosità in chiusura che riguarda quest'ultimo film con Marlon Brando dove ancora il sottotesto omosessuale veniva omesso, è che uno spezzone audio è stato utilizzato da Luciano Ligabue nella breve introduzione del suo terzo singolo MARLON BRANDO È SEMPRE LUI dove si sente l'attore (nel doppiaggio italiano d'epoca) gridare "Hey Stella!!!".

Questo perché il rocker emiliano ha sempre avuto la passione del cinema e lo dimostrerà in seguito con due film, uno bellissimo e L'ALTRO pessimo. 

giovedì 1 maggio 2025

PRIMO MAGGIO, SU CORAGGIO...

 ...diceva così Umberto Tozzi aggiungendo poi "io ti amooo" e, se va tutto bene, stavolta il Concerto Del Primo Maggio


non dovrebbe essere bagnato, quindi le premesse sono le migliori per fruire di tanta musica, ma anche per i discorsi inerenti il mondo del lavoro che i sindacati cercano di rendere migliore e soprattutto accessibile a tutti per contrastare quelle piaghe come il lavoro nero e il caporalato. Tuttavia nei momenti dedicati a tali discorsi non è raro vedere tra il pubblico gente che magari è lì solo per ascoltare artisti come Achille Lauro, Lucio Corsi o Gabry Ponte,

e che invece di quelli che stanno là a parlare non gliene può fregare di meno, così nel frattempo fanno tutt'altro che porgere attenzione al palco. A parte questo, è anche uscito al cinema proprio ieri Thuderbolts* (si, così con l'asterisco), nuovo film della Marvel (pensa che negli States invece esce domani) che così sulla carta mi intriga parecchio per il cast, e che dovrebbe essere una cosa di supereroi, ma abbastanza scombinata tipo la Suicide Squad della DC.

Di sicuro ci sarà un posto per il film in futuro su queste pagine web. 
Certo per chi invece non è andato a Roma a vedere il concertone, le alternative saranno molte con il bel tempo, perché mica starai in casa a guardarlo in tv, eh... 
Personalmente io guarderò qualcosa poi con comodo su Raiplay saltando quello che non mi interessa, mentre oggi mi passerò in compagnia la giornata sulle due ruote muscolari e so di non essere il solo perché vedo sempre più ciclisti sulle strade, ma, o voi che leggete, se siete parte di questa categoria, per favore non viaggiate accoppiati per chiacchierare allegramente perché è pur sempre un rischio e gli automobilisti/camionisti non hanno tutti i torti ad incazzarsi. 
Ok? 
Buona giornata!!! 

mercoledì 30 aprile 2025

QUEL DISCO COSÌ SIMILE AGLI U2

 Era il 1987, periodo in cui stavo ancora dietro ai microfoni di una radio privata un po' prima che arrivassero la house e poi la tremenda hardcore (che contribuirono in parte ad allontanarmi da quel giro), ed avevo per le mani un disco dei gallesi The Alarm, per me allora sconosciuti, ma loro in realtà stavano sulla scena, perlomeno britannica, già dall'inizio di quella decade così pregna di grande musica.


Il singolo era RAIN IN THE SUMMERTIME, ed era una canzone molto più pop del loro repertorio usuale, che un po' ricordava gli U2 senza i loop e delay di The Edge, ma con le stesse aperture vocali di Bono. 
Difatti nello stesso anno, pochi mesi prima usciva The Joshua Tree della band irlandese e The Alarm, per caso o chissà, nel 1983 avevano avuto l'onore di aprire i loro concerti nel tour di War.

I quattro ragazzi avevano un look tipico degli anni 80 con quei capelli importanti sostenuti da lacca sparata senza ritegno (era cosa normale in quel periodo se ricordate anche Nik Kershaw, i Kajagoogoo e i Drum Theatre) e capitano qui oggi poiché è mancato a 66 anni il loro biondo leader Mike Peters affetto da tempo da un tumore. 
Il loro genere era stato definito new wave post punk e casualmente a 71 anni se n'è andato anche David Thomas, leader dei PERE UBU, altra band post punk, ma questa era degli anni 70 e con tutt'altro spirito dentro.

David aveva la caratteristica di essere affetto da problemi psichici come la schizofrenia e questo lo si evinceva anche dal suo modo di cantare isterico e dalle mosse scomposte sul palco dove comunque trovava la sua dimensione migliore.
Oltre alla band principale, David aveva poi avuto diverse collaborazioni con altri musicisti comprese anche le reunion dei Pere Ubu. 
Goodbye Mike and David. 

martedì 29 aprile 2025

ETOILE: BALLO BALLO BALLO DA CAPOGIRO...

 Oggi è la giornata mondiale della danza e seppure come ballerino io sia totalmente negato, non disdegno i musical dove si canta e si balla, e non per niente mi è piaciuto anche BETTER MAN che musical non è, ma lo spirito ce l'ha tutto dentro.


Di recente invece su Prime Video è arrivata Etoile, nuova serie tv di 8 episodi prodotta dalle menti che stavano dietro ad Una Mamma Per Amica e La Fantastica Signora Maisel, per cui se conoscete le due serie saprete già che tipo di mood può esserci qui. 
Dialoghi serratissimi, molta ironia e anche sentimento. 
Ma forse fra le tre serie questa è la meno incisiva nel senso che c'è molta carne al fuoco con moltissimi personaggi che intrecciano le loro vicende, ma, almeno per ora, la situazione non viene focalizzata su qualche vero protagonista assoluto. 
Ecco, diciamo che Robert Altman su cose del genere ci ha fatto la sua carriera di regista, il che, se andiamo a vedere, non è esattamente un male, dato che gestire un film corale (una serie in questo caso) non è una cosa semplicissima e qui si sta facendo appunto la conoscenza di tutti questi personaggi. 
Tutto nasce da due scuole di danza in crisi, una in Francia e l'altra negli States, che per rivitalizzarsi decidono di fare uno scambio di ballerini, il che mi ha anche ricordato per certi versi Emily In Paris, e anche questo non è per niente male dato che quella con Lily Collins rimane una delle mie serie preferite. 
Inoltre, se conoscete gli altri due prodotti di cui ho parlato prima, troverete anche molte facce note che arrivano da entrambe le serie, mentre Charlotte Gainsbourg

dovreste già conoscerla per quel bel film di Crialese che è Nuovomondo del 2006 e, tra l'altro, nonostante abbia i suoi bei 53 anni, pare che da allora non sia memmeno passato troppo tempo (magia dell'avere certi genitori terribilmente fighi?). 
Qualcuno che di mestiere fa il critico vero, si è lamentato che qui non c'è un villain vero e proprio sostenendo che il villain è quello che fa la differenza in un film (molto spesso è assolutamente vero), ma se ricordiamo bene nemmeno in Una Mamma Per Amica c'era un villain eppure quello è stato un successo stratosferico. 
Ah, beh, è vero...,, erano altri tempi, quelli in cui Italia 1 mandava in onda quei bei prodotti positivi da guardare con tutta la famiglia, bambini compresi, mentre si cenava, e invece adesso la stessa rete in quell'orario (l'ho già detto tempo fa) manda in onda morti ammazzati male, autopsie e quant'altro, compresi villain, assassini e malati di mente. 
Ma ci mette il bollino rosso così ha la coscienza a posto... 

lunedì 28 aprile 2025

FLOW: L'ISTINTO ANIMALE CHE AIUTA A STARE A GALLA

 Flow è un film d'animazione franco-belga-lettone che, grazie al passaparola, ha avuto il suo giusto riscontro di pubblico.


Il film racconta di un mondo quasi sommerso dalle acque dove non c'è più traccia di umani e ha un'animazione digitale estremamente realistica nei movimenti degli animali, fatta eccezione per il fatto che da soli riescano a governare il timone di una barca, ma in fondo glielo si perdona. 
Nonostante Nanni Moretti sostenga urlando in faccia ad una giornalista che "le parole sono importanti", per tutto il film non c'è nessun dialogo, ma solo rumori della natura e versi di animali. 
Animali che tuttavia sanno farsi capire più di noi umani con tante parole (succede anche nella realtà se avete un cane o un gatto in casa). 
Insomma qui ci troviamo davanti a tutt'altro che gli animali antropomorfizzati della Disney. 
La cosa bella del film è che sopratutto vi si legge un messaggio di comunione tra razze e generi diversi. 
Forse è una cosa più facile tra gli animali che agiscono per istinto naturale, piuttosto che tra gli umani, probabilmente, i quali invece ragionano spesso con un cervello non sempre in bolla. 

domenica 27 aprile 2025

I CARABINIERI NON SONO SOLO ITALIANI

 Spulciando qua e là ho scoperto che, oltre ai nostri Carabinieri che sono l'arma benemerita italiana presente anche in Pinocchio di Collodi e sulla copertina di I Buoni E I Cattivi di Edoardo Bennato,


esistono anche i Carabinieri Del Cile che oggi festeggiano l'anniversario della fondazione del corpo militare con El Dia Del Carabinero. 
Non sono però al corrente se anche i Carabinieri Del Cile siano poi diventati protagonisti di barzellette e film demenziali. 
Cosa che un mio amico che aveva fatto parte della benemerita ha sempre preso con spirito come è giusto che sia. 
Persino Giorgio Faletti con la sua SIGNOR TENENTE presentata al Festival Di Sanremo,

nella prima stesura del brano ironizzava su di loro (dovevano multare un disco volante), ma poi, man mano che il comico lavorava sul brano, il testo è diventato molto più serio e toccante portando alla mente le stragi di mafia dove tanti di loro hanno perso la vita senza una valida ragione, ma non c'è mai una ragione perché una vita debba finire (cit. parziale di Riccardo Cocciante). 

sabato 26 aprile 2025

BETTER MAN: NON È STATO CAPITO?

 Inutile girarci intorno perché Better Man, il film che racconta l'ascesa, la caduta e la rinascita di Robbie Williams, ai botteghini è stato un flop clamoroso, ma questo non sempre vuol dire che sia un brutto film.


Anzi a me è piaciuto un sacco e, dico la verità, mi sono pure commosso, perciò nel mio caso forse vuol dire che ha funzionato. 
Certo è che a sfavore avrà giocato per molti il fatto di vedere il protagonista con le sembianze di una scimmia, anche se dannatamente somigliante a Robbie più di quanto potesse essere un attore truccato per renderlo somigliante a lui. 
Cosa questa che, nonostante l'effetto speciale sia assolutamente perfetto, può aver avuto un altro effetto non proprio speciale dato che la saga de Il Pianeta Delle Scimmie è tutt'altra cosa. 
E alla domanda rivolta a Robbie del perché di tale scelta, lui aveva risposto "Why not?", aggiungendo poi che nel periodo in cui giovanissimo a soli 16 anni era entrato a far parte dei Take That si sentiva come una scimmietta ammaestrata in un circo di proprietà di Nigel Martin Smith dove Gary Barlow era venerato come un dio essendo anche un buon autore e cantante. 
Era risaputo però che le ragazzine, dopo le prime esibizioni, già puntavano di più Robbie perché era già il più esuberante e figo allora mentre il biondino tendeva un po' al cicciotto.

L'estromissione dal quintetto a causa di certi suoi comportamenti che andavano contro le regole ferree imposte da Nigel lo porta in un periodo nero dal quale però, è risaputo, saprà uscirne con l'aiuto di Guy Chambers, autore dei suoi successi da solista, un po' come il sodalizio che aveva legato Elton John a Bernie Taupin. 
Questo paragone sembra non capitare poi così a caso poiché la regia è di Michael Gracey che ne arriva proprio dalla produzione del bellissimo ROCKETMAN e infatti certe sequenze fantasiose un po' ricordano il biopic su Elton John,


come l'apocalittica/onirica ESIBIZIONE a Knebworth dove Robbie fa letteralmente strage del suo passato e lo spettacolare momento musical di ROCK DJ in Regent Street, 

ma anche la recita da bambino dove già tirava fuori la sua ben nota faccia tosta, suo marchio di fabbrica sul palco. 
Per me quindi, per farla breve, si tratta di un film con tutte le cose a posto e che oggi sta di diritto come rappresentante della musica del sabato. 
Punto. 

venerdì 25 aprile 2025

SCONFORT ZONE: MA CHE TI RIDI?

 Continua il super maxi ponte, maxi tipo come quello che vorrebbe Salvini e che invece da Pasqua ci porta fino al Primo Maggio passando per il Giorno Della Liberazione del 25 aprile dove oggi butto lì Sconfort Zone, nuova serie su Prime Video con Maccio Capatonda, che fa quello che dice, cioè mette in una zona opposta alla classica comfort zone, ma il fatto è che ci mette lo spettatore stesso.


E forse questo non è esattamente un bene poiché si parte scherzando su un hospice dove vengono ricoverati i malati terminali e sul quale in effetti ci trovo poco da ridere.
Se non ho smesso la visione è solo perché da Maccio (che francamente non è il mio comico preferito, ma tutti ne parlano così bene...) mi aspettavo dell'altro che forse doveva arrivare, ma anche quando più avanti arriva non è che siamo al meglio della forma con una comicità che arranca a fatica cercando di farti sorridere sullo sgradevole. 
Ma nel mio caso non è accaduto. 
Cioè, anche Fantozzi, di cui ho parlato DI RECENTE per i 50 anni dell'uscita del primo film, era comicità sgradevole perché perculava un perdente e la sua famiglia, ma faceva ridere anche se con un po' di tristezza dentro. 
Qui l'atto del ridere invece per me qui viene forzato, non naturale e liberatorio come invece dovrebbe essere. 
Boh, saranno questi maledetti tempi che cambiano, ma secondo me stavolta non ci siamo. 

giovedì 24 aprile 2025

SCRIVIMI UNA CANZONE: POCA PRETESA, MASSIMA RESA

 Ho ripescato di recente un film del 2007, Scrivimi Una Canzone con Hugh Grant e Drew Barrymore, che stranamente non avevo ancora visto.


Si tratta sempre di quel Hugh dei dintorni di About A Boy e anche in questo caso c'entra la musica perché interpreta un ex componente di una boy band anni 80 che ricorda molto Andrew Ridgeley degli Wham nelle immagini "d'epoca" create per il finto VIDEOCLIP dei titoli di testa,

e che adesso vive di piccoli show quasi amatoriali per nostalgici. 
Finché non gli capita la richiesta bomba da parte di una giovane star simil Taylor Swift (che è in attività da poco prima dell'uscita del film quindi potrebbe davvero essere ispirata a lei) di scrivere una nuova canzone per lei. Musicalmente non ci sono problemi, ma con le parole la cosa diventa più difficile finché non entra in scena Drew Barrymore con un talento innato per mettere insieme rime ad effetto. 
I dialoghi sono serratissimi a raffica per tutto il film che magari è un gradino sotto gli standard di Hugh, ma fa passare una serata in leggerezza. 

mercoledì 23 aprile 2025

ME AT THE ZOO: IL PRIMO VIDEOCLIP DELLA STORIA ORMAI VENTENNALE DEL "TUBO"

 Se tornate con la mente al 14 febbraio di quest'anno, oltre ad essere stato il giorno degli innamorati, ricorderete che è stato anche il ventesimo COMPLEANNO di YouTube, ma questo inteso come fondazione della piattaforma, mentre per il suo lancio vero e proprio nel web con il primo account registrato e il caricamento del primo video in assoluto, invece si va alle ore 20:27 del 23 aprile successivo, come appunto la data odierna, e primo video che non era ancora un videoclip musicale di VEVO o un trailer o quant'altro, ma una semplice ripresa amatoriale dal titolo ME AT THE ZOO.


La qualità era ancora bassa e il caricamento lento con quei modem antidiluviani che facevano certi rumori bizzarri per connettersi e più stavi collegato più pagavi che non c'erano ancora i piani flat. 
Tutto ciò ormai con la fibra ultraveloce che utilizziamo tutti pare ovviamente obsoleto e sicuramente se un ragazzo di vent'anni sta leggendo queste righe difficilmente avrà provato tale esperienza persino frustrante quando il video "bufferava" per caricarsi.

Il ragazzo nel video, se per caso ve lo state chiedendo, è Jawed Karim, co-fondatore di YouTube e responsabile dei sistemi di sicurezza riguardanti la piattaforma. 
Rimane invece QUESTO il video più visto di questi vent'anni.

Forse per l'usanza ormai comune di molti genitori di "parcheggiare" i bambini davanti ad un display per non farsi rompere le balle in situazioni tipo al ristorante o un viaggio in aereo, esperienza mia quest'ultima recentissima con una bambina di circa tre anni dietro al mio sedile che, oltre a saltare continuamente scrollando il mio schienale mentre cercavo di dormire, guardava qualcosa di diabolico sul telefonino che emetteva tutta una serie di WHEEEE, BOOM, KAPOW, CRASH, cioè un vero incubo per me, e nel frattempo i genitori muti. Ok, sono i pro e i contro della tecnologia in crescita, ma tutto dipende da come la utilizziamo (in questo caso serve chiaramente un corso ai genitori, quei genitori), anche nel caso dell'intelligenza artificiale così additata come una cosa demoniaca da crocifiggere, mentre non sarebbe il caso di preoccuparsi così tanto perché finché avremo noi umani l'ultima parola, tutto andrà bene... finché...

martedì 22 aprile 2025

UN GRANDE ADDIO NELL' EARTH DAY 2025

 Mentre ieri mattina siamo stati svegliati dalla notizia della morte di Papa Francesco che aveva 88 anni, mancato subito dopo i riti pasquali ai quali aveva fatto solo una breve apparizione perché purtroppo non era più in perfetta salute da tempo, ed ecco il "grande addio" del titolo, cade oggi la Giornata Mondiale Della Terra, ed è dal 2008 che in occasione di tale evento proprio a Roma, ma non solo, si tiene il Concerto Per La Terra per sensibilizzare il pubblico sulle grandi sfide ambientali e celebrare insieme l’Earth Day.


Negli anni passati si sono esibiti personaggi come Ben Harper e i Subsonica a Piazza del Popolo, Pino Daniele al Circo Massimo, Patti Smith (RIECCOLA anche oggi), Noemi, Ron e Carmen Consoli a Villa Borghese, Fiorella Mannoia al Teatro della Luna di Assago, Arisa agli Arcimboldi di Milano. 
Quest’anno i protagonisti del Concerto per la Terra sono stati i Tiromancino di Federico Zampaglione,

che il 3 aprile scorso, poco dopo che il Pontefice era stato dimesso, hanno calcato il palco dell’auditorium della Nuvola di Fuksas a Roma con un concerto gratuito (ma il posto era da prenotare). 
Concerto che da oggi è disponibile anche su Raiplay.


E ancora in coda torno come in apertura per un addio a Papa Francesco per il quale persino Putin ha mandato le condoglianze dicendo di avere un grande rispetto per lui, e forse dichiarazione un pochino ipocrita dato che, nonostante le invocazioni del Santo Padre, mica l'ha piantata lì di fare la guerra eh... (discorso che comunque vale anche per la controparte ucraina). 
Addio Jorge Mario. 

 

lunedì 21 aprile 2025

QUESTO È UN LAVORO PER...

 Oggi a pasquetta, dove possibile, ci sarà il classico merendino sui prati o anche sulle spiagge, ma sempre e solo dove possibile per le condizioni meteo, e meteo che ultimamente sta facendo davvero penare anche le nostre città messe a dura prova da alluvioni, trombe d'aria e terremoti; questi ultimi non c'entrano direttamente con il meteo, è vero, ma alcuni sostengono che i continui e repentini sbalzi di temperatura possano favorire tali calamità naturali che comunque fanno lo stesso gravi danni e vittime come abbiamo visto di recente.


Ma sono sicuro che SuperTrump (da non confondere con il famoso gruppo musicale britannico) con i suoi poteri infiniti conferitigli da Dio in persona avrà una soluzione (o crederà di averla) anche per domare il cambiamento climatico, argomento del quale si parla sempre quando ci si vuol far belli davanti alla folla, ma senza mai poterlo risolvere perché alla fine il nostro pianeta fa giustamente un po' quello che gli pare come ha sempre fatto perché lui è molto più grosso di noi e se vale la legge del più forte...
Inoltre, se Donald in versione supereroe vi ha ricordato per un attimo Patriota di THE BOYS,

forse non è del tutto un caso. 
Buona pasquetta!!! 

domenica 20 aprile 2025

BUONA PASQUA CON EASTER DI PATTI SMITH

 Buona Pasqua a tutti con anche oggi un po' di musica che arriva dallo storico Easter di Patti Smith, suo terzo album il cui titolo significa proprio Pasqua e contiene la meravigliosa BECAUSE THE NIGHT,


perla anomala in un disco che francamente non è tutto di facile ascolto come invece la canzone scritta da Bruce Springsteen e legata al programma di Enrico Ghezzi Fuori Orario che mi ha fatto conoscere diverse chicche cinematografiche (e so di non essere il solo) potrebbe indurre a pensare. 
Ma sappiamo tutti che Patti è la poetessa del rock perciò chi la segue e la ama davvero (come uno slogan vintage dei jeans) va ad analizzare in primo luogo i testi delle canzoni, testi che parlano naturalmente del tema centrale del disco, cioè la ricerca spirituale e personale, mentre io, come fruitore standard, devo prima di tutto essere colpito dalla musica che arriva dalle canzoni stesse, e infatti la stessa regola è il motivo che mi ha fatto appassionare ai miei amati Beatles.

Canzoni quelle scritte da Patti che poi nel tempo, un attimo prima di entrare negli anni 80, prenderanno in parte una piega molto più easy cambiando anche il suo modo di impostare la voce, e sto parlando di due cose bellissime come FREDERICK e DANCING BAREFOOT

(notare come quest'ultima anticipasse di brutto il sound grunge che arriverà negli anni 90) oppure PEOPLE HAVE THE POWER (ne esiste anche una famosa versione dance fatta dagli italiani Bliss Team), ma si tratta pur sempre di canzoni singole

che nulla hanno in comune con quanto invece si ascolta in Easter, disco che ho messo su conoscendo anche qui, lo ammetto, solo quella canzone famosa per cui mi aspettavo qualcosa di simile. 
E invece no, niente. 
Qui per il resto delle tracce si sente molta rabbia lamentosa e incazzata, che poi è il vero tratto tipico di Patti, frequentatrice del famoso CLUB CBGB dal quale sono usciti anche i Blondie, i Talking Heads e i Ramones con tutt'altro spirito però. 
Ripeto comunque che sicuramente per chi ama questo genere di musica, il disco può destare interesse anche preso in toto.

E ancora Buona Pasqua con le campane a festa nel finale del brano EASTER.

sabato 19 aprile 2025

COACHELLA, QUEEN E PERLE AI PORCI

 Quelle tutine aderenti aperte sul petto che Benson Boone indossa nelle sue performance musical-acrobatiche mi avevano già ricordato certe mise del periodo (per me) migliore di Freddie Mercury (quello pre-baffi), ma finora l'accostamento era stato solo marginale.


Finché Benson (che invece i baffi già li porta adesso) al Coachella non ha eseguito una monumentale BOHEMIAN RHAPSODY che suppongo sarà ricordata in futuro come una delle migliori cover mai portate su un palco.

Con un piccolo neo però, poiché quando parte l'assolo di chitarra e arriva una "sorpresa" dato che monta su da sotto con un elevatore nientemeno che Brian May in persona con la sua Red Special, nelle intenzioni doveva essere un momento da far tremare il palco tipo con un'ovazione da paura, mentre il pubblico che frequenta il Coachella Festival forse non è così attento ai particolari (e chiamalo particolare il Brian), ma piuttosto sta lì per vivere un'esperienza in stile Woodstock e quindi, nonostante Benson cerchi con tutte le sue forze di far puntare l'attenzione sul chitarrista dei Queen, non accade niente. 
Strano, eppure la canzone la conoscono anche i sassi. 
Esatto! 
La canzone si, e anche quella figura iconica baffuta che è stato Freddie la conosce anche il ragazzino che balla la techno e magari ne indossa anche una t-shirt che lo raffigura col giubbotto giallo di Wembley,

ma il frontman è stato una figura talmente forte che alla fine ormai molti identificano i Queen con il solo Mercury, dimenticando quel capellone ricciolone così bravo a suonare la chitarra costruita dal suo papà, il biondo batterista con l'acqua sui tamburi (Roger Taylor)

e soprattutto il riservato e silenzioso bassista (John Deacon) che da tempo ha mollato definitivamente i compagni di viaggio in favore di una vita da pensionato, ma di lusso poiché guadagna tuttora sui diritti delle canzoni dato che per la band ne ha scritte molte anche lui e, anzi, alcune rimangono tra le più belle.

Qualche titolo? Another One Bites The Dust, I Want To Break Free, Spread Your Wings e molte altre. 
Vabbè... Che te lo dico a fare? 
Grazie comunque Benson per avercela messa tutta. 

venerdì 18 aprile 2025

RICORDATE LA MUSICA DURANTE LA PANDEMIA?

 Cinque anni fa, potrebbe sembrare strano, ma vivevamo la musica in un modo molto diverso, quasi da romanzo distopico, a causa della pandemia, cioè niente concerti dove si stava tutti ammassati a cantare in coro, ma solo video fatti stando isolati in casa e pubblicati in streaming, oppure cantando e suonando sui balconi, altro che il Coachella. 


Questa One World Together At Home, a cui all'epoca avevo dedicato un POST, fu una delle tante iniziative nate a scopo benefico con la collaborazione delle star della musica. 
La serie di contributi musicali era enorme e comprendeva anche CHRIS MARTIN dei Coldplay (che fa anche qualche errore sul pianoforte, ma ci ride su con un simpatico "shit") ed il tutto era in favore dell'OMS.

A rivederlo adesso (c'è su YouTube anche INTEGRALE) sembra impossibile che fossimo in una situazione così, eppure c'è stata e l'abbiamo superata, difatti siamo ancora quasi tutti qui che mandiamo un pensiero a chi invece non ce l'ha fatta e purtroppo sono stati tanti. 
Magari l'abbiamo passata non grazie solo alla musica, ma anche quella aiuta.








 

giovedì 17 aprile 2025

TRA ROCK E FANTASCIENZA

 Per il cerchio della vita, purtroppo neanche questo può mancare ed è lutto nel rock per la morte a 74 anni di Les Binks (nessuna parentela con il famigerato Jar-Jar per fortuna sua), ex batterista dei Judas Priest,


band considerata come l'apripista del genere heavy metal e del look tutto pelle e borchie tipico del genere, anche se è pur vero che tale abbigliamento ha riscosso un notevole successo anche negli ambienti gay come si vede negli anni 80 nell'esilarante scena al Blue Oyster in Scuola Di Polizia. 
Les ha militato nella band sul finire degli anni 70, cioè nel periodo di massimo fulgore durante il quale venne registrato in Giappone anche il live UNLEASHED IN THE EAST.


Disco storico che (è capitato spesso per MOLTI ARTISTI) ha subito alcuni ritocchi in studio, anzi molti sostengono che siano state rifatte tutte le parti vocali perché il frontman Rob Helford in quei concerti era molto raffreddato e non aveva dato del suo meglio. 
Les nel 1981 ha anche suonato la batteria per il nostro Eugenio Finardi nel disco omonimo che contiene le famose Trappole e F 104.

Di Trappole, pezzo rock dai suoni synth elettronici, esiste anche la versione dal disco tutto in inglese Secret Streets dove diventa HOSTAGES e c'è sempre Les alla batteria poiché vengono riutilizzate le stesse tracce musicali.

Da cinema e serie tv arriva anche la notizia della scomparsa di Jean Marsh, attrice britannica apparsa fra l'altro in Doctor Who negli anni 60 nel ruolo ricorrente di Sarah Kingdom (ma non si tratta della classica companion) 

e poi negli anni 80 con altri personaggi guest sempre nella stessa longeva serie. 
Fondamentale anche la sua apparizione in U.F.O., nell'episodio Progetto Foster (Exposed) nel ruolo di una delle operative della S.H.A.D.O. (l'organizzazione segreta contro le invasioni aliene) che, insieme ad altri dello staff tutti sotto mentite spoglie,

metteva alla prova Paul Foster per testare la sua idoneità a far parte di tale team. 
Episodio che (piccola curiosità) venne girato dopo Salvataggio (Survival) dove invece Paul Foster (l'attore Michael Billington, candidato mancato per 007) era il classico personaggio guest e inizialmente non doveva far parte del cast fisso, ma alla produzione, specie nella figura di Sylvia Anderson, il giovane piacque molto perché aveva un grande fascino verso il pubblico femminile

(un particolare che mancava nel prodotto) e quindi venne inserito nella serie con quell'escamotage mettendo poi Salvataggio come episodio successivo. 
Jean aveva 90 anni ed era stata anche la perfida Bavmorda in Willow che purtroppo ho dovuto ricordare POCHI GIORNI FA anche per Val. 
Era inoltre una sua produzione la serie Su E Giù Per Le Scale degli anni 70 dove interpretava la cameriera Rose Buck

e che anticipava lo spirito di DOWNTON ABBEY, ispirando appunto Julian Fellowes per la sua futura serie di grande successo e che ne butterà le basi già per scrivere la sceneggiatura del film Gosford Park diretto da Robert Altman. 
Goodbye Jean & Les.