lunedì 1 settembre 2025

QUANDO C'ERA LUI... C'ERA IL TRIO LESCANO

 Oggi metto sul piatto un disco che, sono sicuro, mai e poi mai avreste pensato potesse apparire su questo blog, ovvero TULIPAN del Trio Lescano.


Pensare al Trio Lescano fa subito molto "grammofono" con quella che è probabilmente la canzone che più identifica immediatamente il gruppo vocale. 
Data invece, quella di oggi 1 settembre, che segna l'ultima volta in cui Il Trio Lescano è apparso nel lontano 1945 alla radio, che all'epoca si chiamava EIAR, in quello che è stato il loro ultimo show radiofonico in Italia.
Il trio, composto dalle sorelle di origine ungaro-olandese, era composto da Alexandrina, Judith e Catharina Leschan, ma sappiamo bene che all'epoca c'era il fascismo e ogni cosa doveva essere rigorosamente italianizzata, perciò il loro cognome diventerà Lescano.

In tempi molto più recenti anche Christina Aguilera si ispirerà un po' al loro stile per il videoclip di CANDYMAN
Il loro successo si protrasse per anni grazie alla loro musica swing sincopata, ma il loro prestigio andò in frantumi con le leggi razziali volute dal regime fascista che inizialmente invece aveva promosso alla grande il trio.
I "problemi" del Trio Lescano furono principalmente l'accusa di essere di origine ebraica con conseguente arresto e deportazione di parte della famiglia, e in seguito giocherà a sfavore anche il cambiamento del regime per via del quale il pubblico preferiva dimenticare il passato fascista. 
Dopo l'abbandono di Catharina, le due sorelle Alexandra e Judith provarono a continuare andando in Sudamerica con Maria Bria, una cantante italiana, ma la cosa non funzionó anche per colpa dell'impresario che si intascó buona parte dei loro guadagni. 
E questa conclusione con "UNA STORIA DISONESTA", come una canzone del compianto Stefano Rosso,

è una storia che non accadeva solo 80 anni fa, purtroppo, e molti artisti famosi, ma anche amatoriali, ne sono rimasti vittime anche ai nostri giorni. 

domenica 31 agosto 2025

RUSSIAN DOLL, E POI RUSSIAN DOLL, E POI RUSSIAN DOLL, E POI...

 Il tema della vita in loop è tornato spesso nel cinema e mi riferisco in particolare, come esempi più lampanti, a Bill Murray e il suo alterego italiano Antonio Albanese, ma non ci sono solo quei due film.


Molto tempo fa su Netflix avevo visto anche una serie tv dal titolo Russian Doll che si basa sullo stesso presupposto, ma con la differenza che ogni volta la protagonista muore di morte violenta e... ricomincia da capo nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno. 
C'è ironia e anche mistero perché ovviamente non è chiaro il motivo di tale replay così iterato. 
Sono solo due stagioni con pochi brevi episodi, con un finale non del tutto finale e con pure viaggi nel tempo nella seconda, ma senza DeLorean. 

sabato 30 agosto 2025

60 ANNI DI UN ALBUM STORICO: HIGHWAY 61 REVISITED DI BOB DYLAN

 Sabato d'autore oggi poiché cade esattamente il sessantesimo anniversario dello storico disco di Bob Dylan dal titolo Highway 61 Revisited,


il terzo dopo quella svolta elettrica criticata dai puristi amanti del folk (che non lo capirono) e raccontata anche nel bel FILM di James Mangold dove Timothee Chalamet dà un'ottima interpretazione del cantautore americano. 
Disco questo che contiene una delle canzoni manifesto di Bob e mi riferisco a LIKE A ROLLING STONE con quel suo famoso riff di Hammond ideato da Al Kooper e dove la band di Jagger & Richard non c'entrava nulla,

ma tempo dopo il brano finirà ugualmente nelle setlist degli Stones, nonché coverizzata anche da molti altri artisti perfino italiani come GIANNI PETTENATI, quello di Bandiera Gialla, con il titolo Come Una Pietra Che Rotola, e successivamente nel 2019 anche da Gian Pieretti (quello che aveva cantato Pietre in abbinamento con Antoine al Festival di Sanremo) che le ha messo il titolo di Come Si Sta ed è contenuta nell'album Nobel, dove tutte le tracce sono cover quasi letterali pescate qua e là dal repertorio di Dylan come questa UNA PIOGGIA FORTE CADRÀ

ovvero A Hard Rain's Gonna Fall.
Carattere non facile quello di Bob Dylan, e lo abbiamo anche visto che stava quasi per andarsene scocciato durante la registrazione di WE ARE THE WORLD, ma, come si vede, l'importanza della sua musica è bella evidente anche nei nostri cantautori italiani, primo fra tutti Edoardo Bennato che al classico setup chitarra e armonica di Dylan aveva aggiunto anche tamburello a pedale e kazoo suonando tutto lui nei suoi primi concerti.

Certo, anche Edoardo poi si è elettrificato con tanto di band completa come Bob, ma qui da noi nessuno si è mai lamentato, credo. 

venerdì 29 agosto 2025

I SOPRANO PERDONO ANCORA QUALCUNO

 Due nomi legati al cinema (ma anche tv) ci hanno lasciato nei giorni scorsi e il primo è Jerry Adler noto sopratutto per il ruolo di Herman "Hesh" Rabkin in I Soprano,


dove era amico e consigliere del protagonista Tony Soprano (James Gandolfini qui sopra con lui), ma nella sua carriera per la maggiore Adler aveva calcato i palchi dei teatri fino agli esordi nel cinema degli anni 90, e possiamo ricordarlo per esempio anche nel 1993 con uno dei primi film in cui apparve cioè Misterioso Omicidio A Manhattan di Woody Allen. 
Jerry aveva 96 anni. 
Altro nome, ma meno popolare perlomeno dalle nostre parti, è quello della spagnola Veronica Echegui,

42 anni, che aveva lavorato fra i tanti registi in patria anche con Bigas Luna, mentre in Italia era stata nel cast di Lasciati Andare con Toni Servillo e Carla Signoris. 
Veronica aveva solo 42 anni, ma da tempo lottava contro un tumore che alla fine l'ha sopraffatta. 
Addio Veronica e Jerry. 

giovedì 28 agosto 2025

C'È DEL MARCIO IN MASSACHUSETTS

 I social network nel mio caso sono sempre pieni di musica e post dedicati al cinema e alle serie tv, seguendo naturalmente gli algoritmi che tracciano le preferenze di ognuno di noi in maniera silenziosa, ma inesorabile, nel senso che se ti piace cucinare troverai invece nel tuo Facebook


(social nato nel Massachusetts come scritto su nel titolo) tanti post culinari oppure, se sei sportivo, quelle saranno le tue preferenze di cui prende nota l'intelligenza artificiale che ci governa (dove governa sembra un termine esagerato, ma in fondo nemmeno troppo).
Adesso, dato che non li conosco di persona, non so bene quali fossero le preferenze di quei trentaduemila insospettabili tra professionisti, avvocati, poliziotti, giornalisti che dal 2019 su un gruppo Facebook chiamato Mia Moglie (adesso chiuso) pubblicavano foto osé delle proprie compagne a loro insaputa. 
Compagne che, scoperto il fattaccio, non l'hanno presa con molto spirito e adesso hanno sporto una denuncia collettiva, cosa che porterà nuove polemiche sull'uso dell'intelligenza artificiale usata (anche in questo caso) per creare foto dove la persona viene, per così dire, "vestita" poco con abiti diversi da quelli originali. 
Sono molte le app e i siti web il più delle volte a pagamento in grado di fare questi trucchetti che spesso sono anche iper realistici e per cui tante star dello showbiz si sono ritrovate così "ritoccate" in vari siti dove vengono pubblicate tali creazioni digitali. 
Ok, come ho detto prima, la pagina Facebook adesso è stata chiusa e sono in corso indagini sulle responsabilità a riguardo anche su coloro che hanno semplicemente messo dei "mi piace" alle foto, ma pare anche che si tratti della classica punta dell'iceberg con purtroppo tanto ancora da rivelare che puzza di marcio. 
E non solo in Danimarca... 

mercoledì 27 agosto 2025

TECHETECHETÉ È LA VERA REGINA DELL'ESTATE?

 Poco più di una settimana fa, in occasione della dipartita di PIPPO BAUDO, mi trovavo ad elogiare Techetecheté che ultimamente mi sta dando grosse soddisfazioni, ed ecco che la scorsa settimana arriva una puntata sugli anni 80 della Italo-disco,


periodo al quale sono molto legato perché l'ho trascorso facendo girare i vinili sui piatti Techincs in discoteca (no, non dico che suonavo, state tranquilli). 
E quindi aggiungo un ulteriore punto a favore di Rai1 con invece un piccolo appunto a Stefano Zandri (“chi cacchio è?" diranno i più) cioè Den Harrow

il cui nome d'arte era un gioco di parole su "denaro", come lo erano anche i nomi di altri suoi due colleghi degli esordi Joe Yellow e Jock Hattle, sempre facenti parte della scuderia di Turatti & Chierigato. 
Stefano infatti sul suo profilo Facebook dichiara di aver visto quella puntata in tv e di essersi reso conto di quanto fossero horror i look di allora. Beh su questo caro Stefano di cui ho fatto girare parecchi dischi, dissento completamente poiché i look anni 80 sono stati e rimangono assolutamente iconici con nulla da invidiare a quelli dei loro colleghi internazionali come Duran Duran e Spandau Ballet, e te lo dice uno che in quegli anni è uscito per strada sia come paninaro che come new dandy pseudo dark.

Quello che era invece davvero orribile era il balletto che spesso accompagnava le esibizioni finte live come a Discoring e posso citare RAGGIO DI LUNA (produzione italiana, ma cantante francese, al secolo Mandy Ligios) con Comanchero, ma sopratutto in assoluto gli EASY GOING con Baby I Love You, davvero imbarazzanti nonostante quel pezzo mi piacesse un botto.

Tant'è che c'erano anche alcuni, come SAVAGE (Roberto Zanetti noto in seguito come Robyx) per la sua Don't Cry Tonight (non presente nella puntata, ma visto in un ALTRO SPECIAL), che racconta che, dato che non sapeva ballare, per non sembrare ridicolo si inventava pose statiche e mosse con le mani, 

cioè una specie di antenato di POSAMAN
Per Den Harrow e altri suoi colleghi come Spagna (allora ancora immune dalla chirurgia plastica selvaggia), per esempio, invece anche il muoversi sul palco era perfettamente centrato con la canzone che presentavano. 
Che vabbè, nel caso di Stefano è risaputo che non cantasse lui, ma Tom Hooker e Silvio Pozzoli


(no, non è Gigi del duo Gigi & Ross), ma chissenefrega dato che il risultato funzionava (anche con Baltimora e Valerie Dore, per dire) e il produttore tedesco FRANK FARIAN lo aveva capito già bene dagli anni 70 quando cantava in studio al posto di Bobby Farrell dei BONEY M (nelle poche esibizioni live invece era proprio Bobby a cantare, ma in modo molto diverso) e poi in seguito ha messo su i Milli Vanilli con tutti i casini che sono successi.
Bene, per quanto mi riguarda spero che Techetecheté continui a sorprendermi così che va bene. 
Anzi, sulla sua scia intanto ieri sera Raidue ha mandato in onda invece la prima puntata di uno speciale su Discoring,

anche quello molto bello e zeppo di ricordi. 
Naturalmente anche la puntata di Techetecheté è su Raiplay ancora per qualche giorno e consiglio di vederla finché possibile. 

martedì 26 agosto 2025

BRUCE SPRINGSTEEN - BORN TO RUN: MEZZO SECOLO PASSATO A CORRERE

 Beh, oggi Bruce Springsteen gode senza dubbio di una meritata e conquistata fama nel mondo della musica, tanto da riempire gli stadi come se niente fosse e lo fa con concerti dalla durata oversize, giusto per non scontentare nessuno che sennò poi alla fine ti cantano la canzoncina "se non suoni l'ultima, noi non ce ne andiamo".


Tuttavia per The Boss non è sempre stato così poiché i suoi primi due album furono due flop commerciali nonostante fossero dischi elogiati dalla critica.
Dovrà quindi arrivare il 25 agosto del 1975 (cadeva esattamente ieri l'anniversario del mezzo secolo) per far uscire BORN TO RUN,

un album che vedeva alla produzione, come nuovo arrivo, anche Jon Landau, uno che ci sapeva fare abbastanza bene (sua è la famosa frase "ho visto il futuro del rocknroll e il suo nome è Bruce Springsteen") e, complice anche una campagna promozionale dai costi elevatissimi, ecco che finalmente Bruce viene notato... 
Non dal sottoscritto però. 
Si, perché qui avrei potuto facilmente millantare che già conoscevo anche i due album precedenti (chi poteva metterlo in dubbio?) e invece no, poiché Springsteen lo ascolterò per la prima volta su RADIO LUXEMBOURG

durante quelle pionieristiche ricezioni notturne sulle onde medie tra mille disturbi (unico modo e orario per poter ascoltare l'emittente in Italia) nel 1978 con il singolo BADLANDS che arrivava quindi dal suo quarto album di studio.

Eh, lo so, erano passati ben tre anni dall'uscita di Born To Run, ma che volete farci? 
Le FM di allora erano pregne di Pooh, Tozzi, Santo California, Luca D'Ammonio, Michele Pecora, Benito Urgu (alcuni di questi nomi a qualcuno faranno dire "chiii?"), la disco teutonica e quella francese (leggi ROCKETS), e invece del Boss non se ne parlava ancora tanto.
Poi, inutile dire, che, anche leggendo quel vangelo che era CIAO 2001, sono cresciuto anche insieme a lui e alle sue canzoni passando da quel doppio The River e poi quel top di album che è stato Born In The USA, che per i puristi era commerciale si, è vero, ma anche la svolta di Born To Run, con la mitica E-Street Band ormai consolidata, era stata ideata per acchiappare i circuiti di musica commerciale dato che non si vive di sola musica, ma serve anche qualche spicciolo da mettere da parte. 
E comunque, se non fosse andata così, non avremmo avuto lo Springsteen che conosciamo, per cui ritengo che tutto sia andato per il meglio. 

lunedì 25 agosto 2025

STITCHERS: APPICCICATA COME UNA MAGLIETTA BAGNATA

 Mi chiedo oggi quanti conoscano Stitchers, una serie tv "fantascientifica" andata in onda su Rai 4


(ok la foto sembra ancora una volta quella di Dr. House e del suo CLONE TURCO, è vero) dove abbiamo una protagonista affetta da displasia temporale (cioè non si rende conto del tempo che passa, tipo quando ti diverti un botto) e che, grazie a certe tecnologie del solito fantomatico ente governativo, quando sta immersa in una vasca non come Alex Britti, ma bensì tutta vestita in tutina nera aderente come quelle di Zelig,

ma appunto non così colorata, riesce ad entrare negli ultimi ricordi delle persone vittime di omicidio e a risolvere così casi complicati senza apparente soluzione. Una premessa un po' simile al THE CELL con Jennifer Lopez, ma molto meno visionario poiché Tarsem Singh qui non c'entra. 
Tre stagioni durante le quali l'outfit


della bella Kirsten Clark (ma non si può definire un'attrice con una carriera folgorante) viene anche rinnovato da un semplice catsuit elasticizzato ad un qualcosa quasi simile alla divisa di Black Widow by Marvel,

dove comunque l'attenzione cade inevitabilmente su di lei, che vabbè chiaramente non è per niente male, anzi, ma magari un po' meno fanservice stile "maglietta bagnata" (anche se nera) avrebbe giovato alla credibilità... 
Sempre se si riesce a crederci... 

domenica 24 agosto 2025

TRASLOCO PER IL LEONCAVALLO?

 Ha suscitato scalpore e relative proteste pubbliche lo sgombero del Centro Sociale Leoncavallo

secondo le nuove regole di "tolleranza zero" contro le occupazioni abusive che vedono moltissime sfortunate persone scoprire che il proprio appartamento è stato occupato da qualche personaggio non proprio in regola entrato durante la loro assenza, il che è senza dubbio una bruttissima sorpresa.
Il problema grosso è che poi mandare via quegli abusivi diventa molto difficile (l'abbiamo visto anche a Le Iene), così sarà parso più semplice cominciare la "pulizia" dal Leoncavallo che, dopo la chiusura della prima sede, era stato trasferito infatti abusivamente in un altro luogo e giustamente i legittimi proprietari da tempo reclamavano il possesso dell'immobile. 
Situazione che sembrerebbe avere a breve termine una soluzione assegnando una nuova sede al centro sociale che, ricordiamo, ha visto nascere band alternative, ma fondamentali per la scena indie come i 99 Posse, i Bisca e gli Almamegretta (posso affermare con certezza che anche solo uno di loro era meglio di tutta la nuova scena attuale) ospitando le loro prime esibizioni un po' come succedeva a New York con il CBGB
Anche gruppi internazionali sempre della scena molto alternativa avevano calcato il palco del Leoncavallo e sto parlando dei Sonic Youth, quelli che, fra le altre cose, avevano anche curato la colonna sonora di DEMONLOVER di Assayas, film non eccelso, ma che se lo guardi con un volume esagerato migliora di brutto. 
Per non parlare di iniziative editoriali sempre partite dal centro sociale e spettacoli itineranti a suo nome. 
Diciamo che tutto è bene ciò che "sembra" finire bene. 
Ed ora aspettiamo che il nostro Stato, che si dimostra così solerte e capace in queste cose, risolva anche i problemi degli inquilini... 

sabato 23 agosto 2025

IL PAGANTE E GLI AUGURI A RITA

 Oggi partiamo cantando "Tanti Auguri A Teeee" a Rita "Pel Di Carota" Pavone che oggi compie la bella età di 80 anni.


Certo di solito non è carino dire l'età di una donna, ma son canaglia... 
Comunque sulla Rita, se volete, avevo raccontato poco tempo fa un GUSTOSO ANEDDOTO in cui c'entrano pure i Pink Floyd.
E comunque già qui, se volessimo, avremmo già la nostra musica del sabato. 
Tuttavia, non "pago" di ciò, oggi porto sulla scena "Il Pagante", gruppo pop milanese dietro il quale si celano il figlio di Raoul Cremona (poi con Federico Mercuri come Merk & Kremons entrambi coinvolti nella produzione) e anche il nipote del comico illusionista. Gruppo quello de Il Pagante che nel 2018 ha realizzato un omaggio al cinema italiano con SETTIMANA BIANCA rifacendo nel videoclip il mitico VACANZE DI NATALE con anche la stessa grafica nei titoli di testa e ospite d'onore Massimo Boldi.

Brano che poi è una cover di Surrender dei Soundlovers tutta virata in italiano e cantata da tre vocalist (due donne e un uomo con un pizzico di autotune, ma non eccessivo) che poi di recente sono rimasti solo in due. 
Così tanto per dire, consiglio anche le altre loro produzioni, tutte con guest d'eccezione come Fabio Rovazzi, Lorella Cuccarini, Gué, J-Ax, e tutte giocate sulle tendenze milanesi della movida, dell'apparire, dei social come infatti nel 2010 era nato questo progetto su Facebook atto a ironizzare con video e post comici su certe manie esasperate. 
Please, nessuno si offenda, perché sotto sotto è la realtà 😜. 

venerdì 22 agosto 2025

COMIC MOVIE O MOVIE 43 (TANTO È LA STESSA COSA)

 Comic Movie è il titolo italiano dato a Movie 43, film del 2013,


per far capire subito che dovrebbe trattarsi di una cosa comica facendo il verso ai vari Scary Movie già usciti nel frattempo, giusto per mettere le cose in chiaro che non sia mai che il pubblico nostrano, vedendo magari la locandina originale, possa pensare che si tratti di un film drammatico.

Film ad episodi dove famosissime superstar del cinema hanno accettato di recitare, e alcuni anche dirigere sotto la produzione dei fratelli Farrelly, cose tremendamente imbarazzanti, volgari e spesso anche disturbanti con un tono che dovrebbe essere da commedia americana stile American Pie, ma molto, moltissimo più esagerata al punto da diventare fastidiosa (cioè più dello stile stesso dei Farrelly, ecco).

Tanto per fare alcuni esempi vediamo Kate Winslet e Hugh Jackman in un incontro galante dove lui ha un inaspettato difetto fisico, oppure Richard Gere alle prese con un lettore multimediale fatto a forma di donna completamente nuda e realistica ad altezza naturale

che viene usato nel modo sbagliato, o ancora un gioco di Obbligo o Verità con Halle Berry che sfugge leggermente di mano ai due protagonisti.

Insomma, tutta una serie di cose che a dirle non ci credi e, se ci riesci, conviene vederle, ma solo se ci riesci... 
Tra l'altro il film esiste in due versioni con un filo conduttore differente, ma con gli stessi episodi.
Io ne ho visto solo una versione e mi basta. 

giovedì 21 agosto 2025

...E ADESSO FACCIAMO COSE TURCHE!!!

 Tranquilli... non si parla di pratiche sessuali oltraggiose, ma di Dottor Hekim - Medico Geniale,


remake turco della fortunata serie americana Doctor House e che va in onda su Real Time. 
Così remake che pare una vera e propria fotocopia come si può vedere già dai caratteri usati per scriverne il titolo e da queste due foto promozionali praticamente identiche


dove quella con il titolo in turco fa il verso a quella con Hugh Laurie (ma in rete se ne trovano moltissime altre). 
Anzi, sono sicuro che se il compianto Sergio Di Stefano fosse stato ancora vivo, avrebbero cercato in tutti i modi di convincerlo a doppiare l'attore turco che interpretata il burbero, ma geniale dottore. 
Tuttavia, anche se mi sono goduto con grande piacere il remake americano di DOC - NELLE TUE MANI e quello di MORGANE DETECTIVE GENIALE, stavolta non credo di potercela fare, mi spiace... 

mercoledì 20 agosto 2025

AMICI MIEI: "CHE COS'È IL GENIO? È FANTASIA, INTUIZIONE, DECISIONE E VELOCITÀ D' ESECUZIONE"

 Nei giorni scorsi sulle testate web si è parlato di Amici Miei,


il capolavoro di Mario Monicelli, come se fossero caduti i suoi 50 anni riportando che fosse uscito il 15 agosto del 1975, ma per molti quella data non tornava poiché, come anche per sottoscritto, la mente andava a collocare il film in un periodo ben più freddo, perfettamente in tema con le immagini che vedevano incapottati i protagonisti.

E infatti nelle sale normali noi lo vedemmo nell'ottobre del 1975, mentre quella ferragostiana era stata un'anteprima dedicata alle sole arene estive che in realtà non erano moltissime. 
Anzi, per dirla tutta, la pellicola era stata ancora prima presentata il luglio precedente al Festival Di Taormina, dove qualcuno, viste certe scene, dialoghi e situazioni dal gusto un po' piccante, pensò di mettere al film un divieto ai minori di 14 anni. 
Cosa che a Monicelli diede fastidio, ma tutto sommato forse portò un po' di pubblicità in più per quella legge che il proibito è sempre più stuzzicante. 
E cosa di cui il film in realtà non aveva alcun bisogno perché ormai a mezzo secolo di distanza (senza divieti adesso) si è decretato che questo rimane uno dei capolavori del cinema italiano, e pellicola che nasce da un soggetto di Pietro Germi, il quale avrebbe anche dovuto dirigere il film, ma le sue condizioni di salute non lo permettevano, così passò la mano a Mario e infatti, se leggete i titoli di testa che passano mentre Philippe Noiret termina la sua nottata di lavoro alle sei del mattino in un'apertura per il momento triste con la voce narrante e doppiante di Renzo Montagnani, si legge "un film di Pietro Germi" e subito dopo "regia di Mario Monicelli" giusto per dare a Cesare (o a Pietro) quel che è di Cesare. 
Le zingarate, le supercazzole, gli schiaffi ai finestrini del treno (amplificati come nei film di Spencer & Hill), l'Italia di un tempo, tutto ciò fa di Amici Miei un capolavoro che, a distanza di anni, lo segui ancora anticipando le battute di Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Philippe Noiret, Gastone Moschin e Duilio Del Prete (sostituito nei sequel da Renzo Montagnani) come se fossi alla proiezione del ROCKY HORROR PICTURE SHOW.

Non parliamo invece dell'orrendo prequel firmato da Neri Parenti, che è meglio...
Una curiosità sul ruolo del conte Mascetti che stava a pennello addosso a TOGNAZZI, ma in realtà in un primo momento era stato proposto a MARCELLO MASTROIANNI che lo rifiutò come fece anche Raimondo Vianello, non per tale personaggio però. 
Insomma un film che è stato un vero colpo di genio e per spiegare cos'è il genio ho riportato nel titolo del post le parole del Perozzi che parla in voice over del Necchi e prese da Amici Miei nella micidiale scena del bimbo sul vasino. 
Si, questo è il genio! 

martedì 19 agosto 2025

SUPER CINEMA E SUPERSTUNTMEN

 È morto a 87 anni Terence Stamp, attore britannico di grande fama, diventato molto popolare negli anni Settanta grazie anche al ruolo del cattivo nei primi due Superman con Christopher Reeve, dove interpretava il Generale Zod.


Attore che spesso ha affiancato anche i nostri nomi del cinema come Monica Vitti in quel disastro di MODESTY BLAISE, LA BELLISSIMA CHE UCCIDE, un film di cui ho già parlato abbastanza male tempo fa e che considero un compendio di come realizzare un pessimo prodotto con un ottimo cast, ma in questo caso lui, Terence, non aveva nessuna colpa del risultato di tale pastrocchio. 
Anche Fellini e Pasolini hanno beneficiato delle sue prestazioni attoriali,

mentre, in tempi più recenti, poi lo abbiamo visto tornare come drag queen in Priscilla, La Regina Del Deserto, e poi ancora nel primo disneyano LA CASA DEI FANTASMI nel ruolo del patibolare maggiordomo.

Adesso se invece dico il nome di Ronnie Rondell Jr. sicuramente nessuno lo ricorderà poiché era uno stuntman che nei film prendeva il posto degli attori famosi nelle scene pericolose. 
Tuttavia credo che chiunque lo abbia visto sulla copertina di Wish You Were Here, l'album dei Pink Floyd dove nella foto due uomini si stringevano la mano e uno di loro prendeva fuoco.

Ecco, quello era Ronnie che è mancato ad 88 anni (ora qualcuno farà la battuta dicendo che "si è spento"). 
Molti, quando uscì il disco, pensavano che quello infuocato fosse solo un manichino (oggi tale effetto verrebbe ottenuto con un procedimento digitale sicuramente meno pericoloso e I Fantastici 4 lo dimostrano), mentre invece ecco le foto backstage che mostrano Ronnie (protetto da una tuta ignifuga sotto gli abiti)




durante le varie sessioni fotografiche eseguite presso gli studi della Warner Bros. a Los Angeles e che duravano non più di nove secondi, dalle quali è poi stata scelta l'immagine ufficiale. 
Immagine che però nel packaging esposto nei negozi era coperta (nonostante le proteste della EMI) da un imballaggio di plastica nera (tipo i sacchi della spazzatura) con questo adesivo applicato sopra.

E infatti se compravi la versione in cassetta, solo questa era l'immagine di copertina (cosa molto triste perché invece il packaging del vinile era molto curato e pieno di altre foto). 
L'altro nella foto, quello che sembra Little Tony, è un altro stuntman collega di Ronnie, Danny Rogers, mentre l'idea dell'artwork era dello studio Hypgnosis, che ha curato la maggior parte delle copertine della band britannica anche dopo l'abbandono di Roger Waters. 
Goodbye Terence & Ronnie. 

 

lunedì 18 agosto 2025

TWISTERS: SINGOLARE E PLURALE (COME UN DISCO DI MINA)

 Estate 2025 questa che tra caldo africano e acquazzoni improvvisi, ogni tanto ci mette anche fenomeni atmosferici dagli effetti piuttosto devastanti come grandinate e trombe d'aria.


A tal proposito ricordo solo adesso di aver visto diversi mesi orsono (era ancora inverno) Twisters, in pratica un sequel-non-sequel che comincia riportandoti con il prologo al Twister del 1996, ma con personaggi diversi in una situazione dall'esito piuttosto drammatico. 
Tutto poi riparte con i due sopravvissuti che, non avendo ancora imparato la lezione, si rimettono a fare quello per cui i colleghi ci hanno lasciato le penne, ma stavolta con tecnologie più avanzate e pure riprese video che così vai pure sui social. 
Cast che presenta nomi poco noti tranne Maura Tierney

che era stata uno dei volti di E.R. - Medici In Prima Linea, ma in seguito non ha avuto una carriera folgorante come invece può vantare il collega George Clooney pure come testimonial del caffè. 
La sostanziale differenza è che in Twister la sceneggiatura era di Michael Crichton e gli effetti speciali erano ottimi per l'anno di uscita, mentre qui pare tutto giocato in economia al punto che ho temuto pure di veder arrivare giù dal cielo qualche squalo (capisci ammè?).

C'è da dire in conclusione che, sia qui che nel precedente film, i protagonisti vanno proprio a cercarsele con quell'idea di studiare i tornado dall'interno ben sapendo già gli effetti che hanno e quanto siano pericolosi. 
Ma cosa non si fa per dare spettacolo? 
Piccola nota (musicale) in coda: il disco di Mina a cui mi riferisco nel titolo del post era stato pubblicato come doppio vinile nel 1976, ma in seguito è stato proposto anche come due album singoli e nel secondo (Plurale) c'era la mitica EL POROMPOMPERO resa famosa già qualche anno prima da uno sketch di Cochi & Renato.

domenica 17 agosto 2025

ADDIO AL RE DELLA TV

 La notizia della sua morte ci ha colti ieri sera, ma già da tempo l'immenso, gigantesco, unico Pippo Baudo non si faceva più vedere in giro perché malato.


Famoso al punto che non devo certo aggiungere qualcosa io (sicuramente lo conoscevano anche su Tatooine), aveva 89 anni e al suo attivo poteva contare, oltre a 13 Festival Di Sanremo (le cui canzoni rimangono tuttora dei classici), svariate trasmissioni televisive soprattutto da prima serata (come casualmente ha deciso di andarsene) che lo avevano fatto diventare senz'altro il re della nostra tv, con il merito si aver scoperto e lanciato le più note soubrette quando ancora quel termine stava a definire una bellezza televisiva che avesse davvero delle qualità per stare in video.
E, a proposito di prima serata, forse qualcosa adesso sta cambiando nelle programmazioni televisive poiché nell'anteprima del nuovo palinsesto di Canale 5 non si parla più di Striscia La Notizia perlomeno collocata dove è stata finora.


Forse finalmente hanno capito che ormai la prima serata è diventata quella tutta uguale ogni sera con Striscia da una parte e i "Pacchi" dall'altra, nonostante si continui a chiamare "fascia preserale"? 
Eh si, perché una volta, ma mica secoli fa cioè ancora quando Pippo stava in tv, la prima serata cominciava con il film o la serie tv o lo show alle 20.40 subito dopo il TG mentre adesso, per lasciare posto a quei due preserali, tutto è traslato quasi alle 22, orario francamente troppo avanti per esser definito "prima serata". 
Quindi qualcuno forse ha pensato se davvero, con tutta la concorrenza delle piattaforme, è ancora il caso di mantenere questo schema. 
E infatti per me non lo è perché per me la prima serata ormai da tempo comincia quando mi pare perché scelgo io cosa guardare che dei "Pacchi" proprio non me ne cale (ne prendo già sulle piattaforme, in effetti) e anche di Striscia specie se porta in video certi conduttori insopportabili presi per chissà quale contratto stipulato. 
Vedremo quindi se nella stagione autunno inverno intanto Trump riuscirà nel suo intento di far cessare almeno la guerra Russia - Ucraina, e se ci saranno davvero dei cambiamenti epocali in tv oppure tutto resterà noiosamente uguale (conflitti compresi che tengono sempre banco nei TG) dato che nel frattempo la prima serata di Rai 1 è Techetechetè (che apprezzo nella nuova versione senza conduttrice inutile), mentre su Canale 5 è, per ogni santo giorno, La Ruota Della Fortuna con Gerry Scotti che comincia a starmi stretto pure lui...
Comunque addio Pippo, tu ci mancherai. 

sabato 16 agosto 2025

LAYLA, NOME DI DONNA DAL SUONO ROCK

 Oggi, per i miei dischi preferiti del sabato, ripesco dal passato una canzone pazzesca che ormai fa parte fissa del repertorio di Eric Clapton, ma che arriva dal suo passato di quando, dopo i Cream ed altre esperienze musicali non da poco, ha fatto parte del supergruppo Derek & The Dominos.


La canzone è LAYLA con quel famoso riff suonato da Eric e che ognuno di noi ha sentito per forza almeno una volta nella vita e contenuta nell'unico album inciso in studio dalla band. 
Band che all'epoca era stata fondata fra gli altri dal chitarrista, tastierista, polistrumentista Bobby Whitlock (col berretto qui sotto) che è scomparso nei giorni scorsi a 77 anni


(qui sopra invece la formazione con anche Clapton al centro) aggiungendo così un altro nome alla lunga lista di quelli che hanno creato un certo genere musicale molto differente da quanto stiamo invece vivendo attualmente e portato anche in tv dalle tante produzioni ispirate al Festivalbar (manifestazione che aveva visto su quel palco LE ORME nel 1976, tanto per dire...). 
Tutto cambia, tutto si evolve e d'altronde sarebbe strano sentire qualcuno nel 2025 che canta ancora come, per dire, i Platters, tantopiù che pure i Manhattan Transfer si sono ritirati dalle scene. 
E aveva un bel dire Bob Dylan che i tempi stavano cambiando già allora... 

venerdì 15 agosto 2025

UN MERCOLEDÌ DA LEONI... O DA NETFLIX?

 No, non parlerò di Mercoledì, mi pare logico anche perché oggi è venerdì 😜 (ma qualcuno ha già intravisto il post pubblicato ieri per errore, lo so),


e inoltre non parlerò di come non condivida la politica di Netflix di dividere tutte le sue serie in due blocchi collocati in mesi diversi cosicché l'utente deve pagare due mesi di abbonamento per vedere una cosa che potrebbe vedere invece tutta di fila. 
E infatti non parlerò dei molti che stanno aspettando che arrivi anche la seconda tranche per vederla tutta insieme (onore a chi riesce a fare binge watching). 
E non parlerò dei nuovi personaggi e delle sostituzioni nel cast, e tantomeno del cameo illustre e del fatto che Tim Burton diriga solo il primo e l'ultimo episodio di questa stagione, così come se gli altri fossero per lui dei semplici filler. 
E non parlerò del fatto che, nel frattempo, ci siano già quelli che dicono che questa stagione è brutta e Jenna Ortega si sarebbe rifatta qui e là, e le sue sopracciglia,

eccetera eccetera... 
Lalalalalalala! 
Non voglio sentire niente perché non ne parlerò fino al mese prossimo, ma intanto non posso fare a meno di assimilare tutto quello che arriva dal web e che spoilera implacabile ogni sorpresa.
Aspetterò e non ne parlerò, anche perché adesso, sotto FERRAGOSTO, con spettacoli all'aperto ovunque, fa troppo caldo per stare in casa davanti alla tv per vedere una cosa che invece stava bene vista nei dintorni di Halloween... 
Ma chi è il programmatore di Netflix? Topo Gigio? 
E che diamine! 
Ma... Ho forse parlato troppo? 

giovedì 14 agosto 2025

SIGNORE E SIGNORI, ANCORA THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW

 Se scorrete indietro i post trovate che ho già parlato della PRIMA TEATRALE e poi del 50ESIMO ANNIVERSARIO della trasposizione cinematografica del Rocky Horror Picture Show, ma non è ancora finita la faccenda degli appuntamenti poiché era esattamente il 14 agosto del 1975 quando usciva in UK il film che non è mai stato doppiato in italiano nemmeno per quanto riguarda i dialoghi non cantati.


Una prima edizione, circolante nelle sale cinematografiche e nel circuito televisivo con rapporto 4:3, venne rivista negli anni
 90 riscrivendo i sottotitoli con più cura dato che l
a traduzione dei dialoghi nei sottotitoli della prima edizione italiana presentava diversi problemi come nel brano Sweet Transvestite (ne esiste anche una COVER fatta da Mina!!!)

dove la frase "I'm just a sweet transvestite from Transexual Transilvania" può lasciare molteplici interpretazioni ("sono solo un semplice travestito che viene dalla transessuale Transilvania" con transessuale come aggettivo; oppure "sono solo un semplice travestito che viene da Transexual, Transilvania": come è d'abitudine negli USA dire prima la città e poi lo Stato); la traduzione italiana recita invece "sono un semplice travestito dal Pianeta Bisesso, Galassia Transilvania", disvelando così anzitempo un importante dettaglio che, narrativamente, dovrebbe emergere solo alla conclusione del film,

ovvero che Frank-N-Furter, Riff Raff e Magenta sono extraterrestri, mentre Columbia (col cilindro dorato) era solo la sfortunata amante di Eddie (MEAT LOAF). 
Comunque il film vedrà la luce nelle sale americane il 26 settembre dello stesso anno, mentre in Italia arriverà il 16 (o secondo alcune fonti il 19 oppure il 31) agosto del 1976. 
Ma poco importa la data precisa perché non cambia il fatto che questa è storia! 

QUANDO C'ERA LUI... C'ERA IL TRIO LESCANO

 Oggi metto sul piatto un disco che, sono sicuro, mai e poi mai avreste pensato potesse apparire su questo blog, ovvero  TULIPAN del Trio L...