mercoledì 8 gennaio 2025

ABOUT A BOY - UN RAGAZZO (E UNA LEZIONE DI VITA)

 Dopo la rassegna di film natalizi più o meno scrausi (tanti scrausi) ne ho ripescato uno del 2002 dove c'entra ancora il Natale, ma in maniera diversa dal solito film tutto musichette e decorazioni.


About A Boy ha come protagonista Hugh Grant nel ruolo di uno che non ha mai lavorato (beato lui) grazie ai diritti d'autore di una canzone natalizia scritta dal padre, e la cui unica preoccupazione è rimorchiare il più possibile inventando pure storie strampalate come un figlio inesistente per poter partecipare ad un incontro di mamme single. 
Da quello partirà una serie di conseguenze che faranno entrare nella sua vita Marcus, un ragazzino pieno di complessi a causa di una madre con grossi problemi. 
Tra i due nascerà qualcosa che cambierà profondamente le vite di entrambi e di quelli che stanno intorno a loro. 
Cast di grossi nomi di quel periodo dove oltre a Grant ci sono Toni Collette e Rachel Weisz, nonché un giovanissimo Nicholas Hoult

che ritroveremo anni dopo un pochino più grande nei panni pelosi e blu di Bestia degli X-Men. 
E, nonostante la musica sia sempre importante nel cinema, qui ci sono moltissimi momenti in cui non c'è nessun sottofondo sonoro al contrario di quei film invece fatti in serie di cui ho già parlato. 
Musica che qui arriva distillata solo nei punti giusti con anche la canzone di BADLY DRAWN BOY che torna più volte


e anche adesso che sto scrivendo me la sto riascoltando con le immagini del film ancora nella mia mente dato che l'ho rivisto ieri sera.
Già che siamo nella musica apro una piccola parentesi off topic per ricordare che oggi, 8 gennaio, The King Elvis Presley avrebbe compiuto 90 anni, ma nell'immaginario collettivo ormai rimane come ce lo mostrano le immagini d'epoca

e quel bel FILM di Baz Luhrmann (ok, tralasciamo l'ultimo periodo sovrappeso, dai), e, come la sua musica quindi, invecchia benissimo. 
Comunque chiudo una parentesi non del tutto campata in aria poiché, anche se questo film ha più di vent'anni, sembra pure lui non invecchiare per niente e ti fa notare una volta di più che nel 2002 era tutto un'altro modo di fare cinema. 

martedì 7 gennaio 2025

GOLDRAKE U: SI, "UUU" È QUELLO CHE HO PENSATO IO

 Rai 2, con grande ritardo rispetto alle PREVISIONI/ANTICIPAZIONI che lo davano entro lo scorso anno, ha finalmente mandato in onda ieri sera il nuovo Goldrake, non più Atlas Ufo Robot perché quello era stato un ERRORE CLAMOROSO dell'epoca.


La nuova serie è un vero e proprio reboot dove, al fianco di personaggi noti come i cattivi di Vega, appaiono altri che danno un'origine ad Actarus, origine che invece nella serie originale non veniva mai spiegata bene, e se guardandola avete avuto l'impressione di vedere Sailor Moon, beh non siete da soli perché anch'io ho pensato la stessa cosa.

Le nuove animazioni sono spettacolari, molto più fluide di quelle molto scattose di quella prima volta in tv alla fine degli anni 70, grazie anche a parti in CGI come anche è stato fatto da Hideaki Anno per le versioni cinematografiche della saga di Evangelion. 
Ed ecco infatti che ci ho trovato certe analogie/similitudini in questa nuova edizione come il Mazinga Z che viene semidistrutto durante il combattimento e ricoverato in un hangar identico a quelli che ospitavano gli Eva in attesa di andare in azione. 
Oppure l'origine di Goldrake che viene definito come un Dio e non solo un robottone. 
Anche certe immagini con gli occhi di Goldrake illuminati da una luce inquietante mi hanno fatto ricordare la serie di Anno dove gli Eva NON erano in realtà dei semplici robottoni meccanici, ma anzi all'occorrenza agivano di propria iniziativa andando in berserk. Questa somiglianza potrebbe essere dovuta al fatto che la produzione, oltre che all'autore originale Go Nagai (solo come presenza virtuale poiché è mancato), è stata affidata alla Gaina, cioè la casa di produzione nata dalle ceneri dello Studio Gainax, che in realtà era una società abbastanza piccola situata in questo edificio a Tokyo,


e che aveva appunto realizzato Neon Genesis Evangelion creando una serie mitica che metteva in discussione addirittura il Vangelo e la Bibbia.
Mentre la serie originale di Goldrake era abbastanza lineare nello svolgimento degli episodi (e anche abbastanza ingenui, diciamolo pure), qui invece si è lavorato sulla sceneggiatura per dare più spessore, ma rendendola forse anche un po' troppo arzigogolata.

Di sicuro quello che ho trovato fastidioso è stato il doppiaggio curato da Giorgio Bassanelli Brisbal (non è la prima volta che lavora sugli anime, anzi) dove le frasi vengono pronunciate in maniera frettolosa perdendo ogni senso di enfasi che qualche pausa in più avrebbe invece dato. 
Questo è dovuto al fatto che in giapponese con poche parole viene espresso un concetto che invece in italiano necessita di una frase molto più lunga, per cui per farci stare dentro la frase intera tradotta nella nostra lingua essa deve essere detta velocemente... 
O sennò fai un adattamento un po' più curato dei dialoghi dove snellisci la frase tradotta per poterla pronunciare con il giusto tono e ritmo e, con tutti i suoi difetti, credo proprio che il ben noto GUALTIERO CANNARSI avrebbe lavorato meglio. 
Sembrano cavolate, ma contano... 

lunedì 6 gennaio 2025

CINEMA NATALIZIO IN TV (SEMPRE LA MITICA TV8)

 Per adesso siamo ancora nel mood delle feste, ma da domani cambia tutto e si torna truculenti, trash e quant'altro che anche quest'anno è arrivata la Befana eh...


Scherzo dai... ricordo però che eravamo alla sera della vigilia di Natale con la tv che faceva da sottofondo in attesa della mezzanotte per aprire i regali e quella volta Tv8 mi ha piacevolmente sorpreso con Un Principe Sotto L'Albero, film per la tv con Megan Park (era nel cast di La Vita Segreta Di Una Teenager Americana) e Julian Morris, volto visto in mille altre serie tv sempre come guest. 
Film molto prevedibile, certo, ma superiore a tante cose dozzinali viste sotto le feste come appunto quello in onda subito dopo, Un Natale Da Cenerentola, cioè una moscia rilettura della fiaba, irritante già dalle voci dei doppiatori espressive come quelle dell'intelligenza artificiale.

Pure Leslie-Anne Down (il solo nome di spicco della pellicola) parlava con una voce italiana tremenda. 
Apro parentesi che non c'entra quasi nulla... ricordate lo sketch sul nome di un'altra Leslie, cioè Ann Warren, che i Muppets storpiavano con Leslie & Warren, oppure Les, Lee & Warren pensando che si trattasse di un duo o un trio? 
Quello si che era divertente! 
Qui la regista del brutto film è una certa Tosca Musk, ovvero la sorella minore di Elon (giuro). 
Beh, Natale è passato, perciò posso essere un po' meno buonista, no? 
Ah... casualmente ho poi visto che Un Principe Sotto L'Albero (quello più carino dei due film) son due anni che é anche stato pubblicato integrale su YouTube in hd e finora nessuno ha chiesto di rimuoverlo, ma preferisco non mettere il link perché qualcuno della blogosfera ha già avuto una brutta disavventura facendo ciò. 
Vero Cassidy? 

domenica 5 gennaio 2025

UN ALTRO PEZZO DI STORIA DELLA MUSICA ITALIANA CHE SE NE VA

 Chi ha qualche anno in più sul groppone non può non aver mai sentito parlare dei 4+4 di Nora Orlandi che erano coristi continuamente al lavoro nelle sale di registrazione degli anni 50/60/70 fino ai primi anni 80, in contrapposizione (ma non concorrenza) con I Cantori Moderni di Alessandroni (Alessandro, il fischiatore di Ennio Morricone). 

Entrambe le formazioni partecipavano a dischi e colonne sonore dove in queste facevano perlopiù i classici ooooh, aaaah, papapaaaa o dabadabadà sulle musiche di autori tipo Armando Trovajoli, Pino Donaggio, Guido e Maurizio De Angelis, che magari sembra anche una cosa ridicola detta così, ma i Manhattan Transfer faranno poi esattamente le stesse cose per esempio in Birdland e cacchio se le faranno bene... In particolare I Cantori Moderni erano specializzati nelle soundtrack western di Ennio Morricone, e nella formazione erano passati anche le due sorelle Bertè e ANNIBALE GIANNARELLI, voce della colonna sonora di Lo Chiamano Trinità e vincitore di The Voice Senior nel 2022, mentre i 4+4 di Nora Orlandi erano fissi nelle trasmissioni Rai dal Festival Di Sanremo

a Canzonissima (anche se in quest'ultima si utilizzava il playback) e inizialmente le voci erano solo 4, infatti si chiamavano I 2+2 di Nora Orlandi, che vediamo molto giovane (e, permettetemi, bella) nella foto d'epoca qui sotto. 


Quando i quattro mollarono, Nora non si perse d'animo e amplió la formazione con otto nuovi elementi, mai del tutto fissi, anzi molto spesso sostituibili, fra i quali sono passati anche Marco Ferradini e Santino Rocchetti, nonché una giovane Silvia Annichiarico al suo debutto nel mondo dello spettacolo. 
Purtroppo il primo giorno di quest'anno appena iniziato si è portato via proprio Nora Orlandi che aveva nel frattempo raggiunto i 91 anni. 
Perciò da queste pagine web così legate a musica e cinema non poteva mancare un saluto da parte mia.

Con lei il signore qui sopra, che si chiamava Brenton Wood, non c'entra, se non solo per il motivo che al Festival Di Sanremo del 1969, dove i 4+4 c'erano sul palco, venne stranamente abbinato a Rosanna Fratello per cantare la canzone Il Treno che veniva presentata con due arrangiamenti completamente diversi e decisamente rhythm'n'blues nel caso del cantante di colore. 
Brenton, cantante soul statunitense, è mancato ad 83 anni e nel 1967 fece il botto con GIMME LITTLE SIGN,

singolo che avevo sepolto negli archivi della mia memoria (sicuramente anche la vostra di voi che leggete) e l'ho rispolverato quindi per l'occasione, e che nel tempo ha poi avuto molte cover fra le quali quella di DANIELLE BRISEBOIS

che la portó al Festivalbar nel 1995 (qui nel video viene presentata con un lungo cappello introduttivo da Federica Panicucci) prodotta da Gregg Alexander (New Radicals), e la VERSIONE SKA secondo l'usanza di Giuliano Palma & The Bluebeaters.

Addio Nora, con un grazie per aver fatto la storia della musica italiana, e addio Brenton. 

sabato 4 gennaio 2025

NEGRAMARO, CREMONINI, PINGUINI: TRE DISCHI DIVERSISSIMI

 Dopo le classiche strenne musical-natalizie oggi voglio parlare di tre dischi completamente differenti tra loro che ho ascoltato nel periodo di poco antecedente alle festività


e il primo è Free Love dei Negramaro che non uscivano dal 2020 con un intero album, puntando invece nel frattempo a diversi singoli impreziositi da varie ospitate. Intanto la canzone MARZIANI ha un bel tiro e nel testo cita pure quel gran bel film che è Stargate, mentre il videoclip ha come protagonista Desirè D'Angelo, performer di Frosinone. 


Dopodiché ritroviamo Elisa, Jovanotti, Fabri Fibra che avevano partecipato ai singoli precedenti, compresa LA CANZONE DEL SOLE cantata con Malika Ayane all'ultimo Sanremo che a molti non è piaciuta perché cambiavano certi accordi della canzone, e invece secondo me l'hanno rielaborata molto bene

come già avevano stravolto Meraviglioso di Domenico Modugno che all'epoca era diventata una canzone da Negramaro a tutti gli effetti, e, con tutto il rispetto per Mimmo, superiore alla versione originale. 
Un altro album che mi ha sorpreso positivamente è stato Alaska Baby di Cesare Cremonini che, oltre al singolo ORA CHE NON HO PIÙ TE,

contiene uno splendido duetto con Luca Carboni che è anche il nuovo singolo estratto dal titolo SAN LUCA, dove le loro pronuncie emiliane, ma differenti, si cozzano simpaticamente sul "capita anche a te" dove Cesare dice la "e" stretta e Luca invece aperta, e narra la leggenda che quando Cesare ha provato a correggere Luca, quest'ultimo ha detto un categorico NO (ma col sorriso 😊).

Altro pezzo che mi ha colpito è Dark Room, mentre il duetto con i Meduza in Il Mio Cuore È Già Tuo probabilmente è il punto più basso dell'album. 
Ma certo si sa, non tutte le ciambelle vengono col buco. 
Invece nel disco Hello World dei Pinguini Tattici Nucleari, di ciambelle ben riuscite ce ne sono parecchie a partire dal singolo ISLANDA, anzi direi che fra i tre album di oggi è quello che trovo più fresco e divertente per come i ragazzi bergamaschi sanno giocare bene con le parole.

Ragazzi beh... Non hanno certo più vent'anni loro, però il target è rivolto al pubblico più giovane con la dura missione di far capire loro che si può fare ancora musica come una vera band con idee proprie (prese anche un po' dai Coldplay e dagli Imagine Dragons, ma sticazzi)

anche nel 2025 senza affidarsi ai tre-quattro producers onnipresenti che sfornano pezzi a raffica tutti simili per i vari cantori autotunati. 

venerdì 3 gennaio 2025

DOCTOR WHO - JOY TO THE WORLDS: UNA NUOVA VERSIONE DEL NATALE

 Doctor Who nella sua più recente incarnazione non può mancare lo speciale di Natale sempre sotto la guida di Steven Moffat e Russell T. Davies.


Ma personalmente ne sono uscito abbastanza rintronato e poco soddisfatto da quella sarabanda temporale che è stato tale episodio dove si gira un un albergo del tempo avanti e indietro perfino tra i dinosauri. 
Per assurdo per me era stato molto meglio QUELLO IN LOOP e un po' claustrofobico con ancora Jodie Whittaker, con la particolarità però che in quel periodo lo speciale cadeva a capodanno e non a Natale.

Ma vabbè, una nuova stagione deve arrivare e intanto questo episodio si fregia della presenza della bella plus size Nicola Coughlan che arriva direttamente da BRIDGERTON, serie dove le forme generose non mancano e fra l'altro citata da Ruby Sunday nella precedente stagione. 
Si autocita pure il Dottore mentre lo si sente che sta raccontando ad Anita

(companion di passaggio per quest'episodio) di certi "cosi" che non possono muoversi se li guardi, e il riferimento è chiaramente ai Weeping Angels che hanno popolato tra i migliori episodi con Tennant e Smith, tornando anche poi con la Whittaker. 
E infatti anche qui il tempo presente che si interseca con quello futuro/passato ha un gran peso nella storia.

Peccato che poi il finale mi abbia lasciato con un grosso ma... stampato in faccia come quando ho visto l'ultimo episodio degli 883
Ma magari sono solo io che mi son sentito così poiché nel Regno Unito è stato lodato da tutti (Gioia Al Mondo!), forse per il messaggio natalizio che porta infine alla spiegazione sulla stella cometa.

Tuttavia, nonostante i miei dubbi, posso assicurare a Ncuti Gatwa che non mancherò per la successiva stagione. 

giovedì 2 gennaio 2025

FATTI MANDARE A FAR LA NAJA...

 Anno iniziato alla grande con quel buontempone di Angelo dei Ricchi & Poveri e tutti gli altri in playback su Rai1, mentre nel 2005, dopo 143 anni e precisamente il primo gennaio di vent'anni fa, finiva quello che era il servizio militare obbligatorio per il quale ti arrivava la famosa cartolina rosa e ti mandavano da qualche parte lontano da casa a far la guerra per finta.


Lo cantava anche Vasco Rossi in quel PEZZO PAZZESCO che è Per Quello Che Ho Da Fare... Faccio Il Militare, e periodo che per molti, specie i ragazzi del sud, aveva segnato un grande cambiamento nella vita e finito il servizio "mettevano la firma" per rimanere nell'esercito o nei Carabinieri perché perlomeno si aveva la certezza di un lavoro che già allora non era facile trovare.

Sul fatto che poi fosse un lavoro poco pagato rispetto al rischio che i componenti della benemerita devono affrontare ogni giorno, e mi riferisco a vicende come la strage di Capaci o Nassiriya, questo è un altro discorso. 
C'era invece chi non voleva farlo il militare e si inventava difetti fisici inesistenti da esibire alla visita di leva, o tendenze psicolabili, o ancora cercava di farsi passare per omosessuale come in Un Mercoledì Da Leoni,

filmone surfista di John Milius che non c'entra nulla con le Notti Da Leoni che arriveranno più di recente. 
Nemmeno i vip erano immuni da tale consuetudine e quelli più grandicelli ricorderanno Gianni Morandi in tv a cantare con la divisa militare e i capelli corti (infatti ho scelto lui come foto di apertura),

come poi anche Jovanotti negli anni 90, con i due successivamente legati da una grande amicizia. 
Lorenzo aveva anche vinto il famoso Telegatto durante il periodo di leva, perché comunque, grazie alle licenze rimaneva sempre attivo, e questo è il COLLEGAMENTO in video fatto durante il programma di Canale 5 condotto da Lorella Cuccarini e un Red Ronnie ancora nel pieno delle sue facoltà mentali.

Ma anche Adriano Celentano c'è passato per la naja, come pure Fiorello. 
Chi l'aveva scampata invece era stato il mio quasi omonimo Bobby Solo che da sempre ha una malformazione al nervo uditivo destro e, come dicevo prima, nell'esercito non ti prendono se hai qualche difetto.

 
Questo mi accomuna ancora di più con il cantante romano poiché pure io ero stato scartato alla visita di leva per i postumi di un brutto incidente di cui avevo raccontato molto tempo fa in UN POST
E, visto il mio carattere che mi porta ad evitare per quanto possibile scontri fisici, e pure il fisico sminchio tipo Timothee Chalamet che avevo allora, mi sono sempre considerato molto fortunato perché sarei stato sicuramente la vittima preferita dei classici scherzi che si fanno sotto la naja. 
Max Pezzali invece aveva scelto il servizio civile (opzione possibile solo negli anni più recenti) e, come si vede nella SERIE TV, lo ha svolto nella Croce Rossa. 
Questo perché erano tempi molto diversi da quando il servizio militare era stato istituto, e infatti Alberto Fortis in A VOI ROMANI cantava che "non è più tempo di guerre"...

Nel frattempo lo sappiamo che le cose sono molto cambiate... 

mercoledì 1 gennaio 2025

SI RIPARTE CON UN ANNO NUOVO DI ZECCA

 Ecco appena iniziato il nuovo anno per il quale non faccio previsioni che mica son Nostradamus, seppure qualche volta ci abbia preso tipo parlando di un'eventuale CARRIERA SOLISTA di Damiano David dei Maneskin.


Comunque BORN WITH A BROKEN HEART, la canzone con cui si è messo in proprio, è pure molto bella e si distacca nettamente dal sound della band, al punto che la prima volta che l'ho sentita alla radio non avevo capito assolutamente che fosse lui.

Non essendo un veggente, non avrei potuto nemmeno prevedere quel grande successo (meritato o di marketing) legato a Taylor Swift, prezzemolina che in questi 366 giorni (era un anno bisestile questo) è stata al centro di tg, post sui social e quant'altro nel bene e nel male (male perché gli haters ci sono ovunque).

Il mio punto di vista l'avevo espresso già in UN POST, ma come gusto personale, piuttosto che le discussioni su di lei e sulle nostre Elodie, Annalisa ed Emma poco vestite sui palchi, ho sentito più da vicino la SCOMPARSA di Richard Tandy, nome che ai più non dirà nulla, ma era il tastierista della Electric Light Orchestra, e con loro ho degli ottimi ricordi musicali riguardanti i miei primi approcci con la musica che non fosse quella che in casa portavano i miei genitori.

E, come fosse un brutto scherzo dopo la sua partecipazione a Via Dei Matti Numero 0, quell'ultimo giorno dell'anno di ieri si è portato via anche il cantautore Paolo Benvegnú a 59 anni.

Notizie ottime invece per quanto riguarda Elton John che, nonostante abbia portato in giro il suo Farewell Tour, ha dichiarato che tornerà presto a fare musica e nel frattempo ha ripubblicato un suo vecchio SINGOLO NATALIZIO tutto rock'n'roll, che magari non è un capolavoro, ma nel mucchio il Reginald ci sta sempre bene.

Per quanto riguarda il cinema rimane un grande classico delle feste LA STORIA INFINITA, film che, nonostante gli anni che son 40, riesce ad invecchiare ancora molto molto bene senza bisogno di riedizioni digitali come quelle che Lucas aveva fatto per Guerre Stellari, mentre gli ultimi giorni del 2024 hanno portato via Olivia Hussey, 73 anni, che aveva debuttato giovanissima in Romeo E Giulietta di Zeffirelli

e tornerà poi a lavorare con il regista per il Gesù Di Nazareth dove interpretava Maria. 
Sempre in campo cinematografico purtroppo, nonostante il grande successo che lo scorso anno ha avuto WOLFS, il film con George Clooney e Brad Pitt, è di dicembre la notizia che non avrà un secondo capitolo poiché Jon Watts si è risentito molto del fatto che la pellicola non sia stata distribuita al cinema come invece era stato concordato.

Seguito invece che ci sarà in televisione su Sky per le avventure degli 883 dopo la PRIMA STAGIONE che si intitolava Hanno Ucciso L'Uomo Ragno, e proseguirà con Nord Sud Ovest Est, esattamente come la discografia del duo. 
E meno male dico io, perché quel finale, mannaggia, ci ha lasciato tutti lì con un grosso MA... da mettersi le mani nei capelli. 
Oh... a proposito di capelli, è mancato ad 83 anni anche Cesare Ragazzi,

quello che negli anni 80 aveva avuto "un'idea meravigliosa" per chi aveva problemi di calvizie, cioè un parrucchino di capelli veri attaccato col nastro biadesivo. 
Per il resto, tornando alle serie tv, adesso ho Squid Game 2 da gustare anche se come al solito è divisa in due blocchi 

(e da quello che ho visto per ora sembra ancora più dura della stagione precedente) come ci sono anche i Goonies di Star Wars che, mannaggia, questi mi escono con un solo episodio alla settimana, ma va bene lo stesso perché perlomeno Skeleton Crew è una cosa fatta bene (solo un po' troppo spesso buia) e non solo per i ragazzini come tanti hanno detto...

Che poi, diciamolo chiaro, noi che amiamo ancora alla follia la prima trilogia di Guerre Stellari, siamo ancora ragazzini dentro anche con un altro anno sulla schiena... 
O no? 

ABOUT A BOY - UN RAGAZZO (E UNA LEZIONE DI VITA)

 Dopo la rassegna di film natalizi più o meno scrausi (tanti scrausi) ne ho ripescato uno del 2002 dove c'entra ancora il Natale, ma in ...