giovedì 31 luglio 2025

WATERWORLD: QUANDO UN FILM FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI

 Verso la fine del luglio 1995, precisamente il 28 (per l'Italia sarà il 15 settembre), usciva nelle sale il film che da allora viene ricordato come un grande flop, ovvero Waterworld con Kevin Costner per la regia di Kevin Reynolds.


Entrambi i Kevin, dopo quell'avventura non esattamente edificante, finiranno in una china discendente rispetto ai grandi successi che avevano entrambi avuto in precedenza. 
Ma tutto sommato, a pensarci bene, Waterworld non era un brutto film, anche perché anticipava di molto quello a cui stiamo assistendo oggi, cioè il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai con il conseguente aumento del livello delle acque che, nel film, vanno a coprire buona parte del pianeta, ma Greta Thunberg allora non era ancora nata sennò sai che promozione per entrambi? 

Proprio per realizzare tale situazione Reynolds e Costner, che pure produceva il film, vollero girare davvero in mare aperto alle Hawaii, senza ascoltare i consigli di Steven Spielberg che ancora ricordava i problemi avuti sul set de LO SQUALO proprio perché girato in mare. 
In effetti mica tutti siamo James Cameron che mette un TITANIC dentro una maxi piscina

oppure vi fa immergere Ed Harris come se fosse giù negli abissi più profondi e lì dentro tutto lo staff può muoversi con maggior comodità grazie anche alla CGI.

No, e infatti sul set di Waterworld accadde di tutto, dalle tempeste tropicali agli incidenti gravi a cui uno scampó per un pelo proprio Kevin Costner che interpretava il protagonista Mariner, un uomo in un futuro post apocalittico alla ricerca della ormai ridotta terra emersa e mutato con branchie e dita palmate, che secondo alcuni era anche un riferimento a Sub-Mariner, il principe Namor della Marvel.

Ma chiaramente l'analogia più grande è quella con la saga di Mad Max però in versione acquatica invece che desertica, cioè l'esatto opposto. 
Tali inconvenienti di cui sopra insieme ai problemi tecnici nel girare, fecero allungare a dismisura i tempi di lavorazione (con penali da pagare) e sforare anche di parecchio il budget iniziale.
Quindi il flop è stato probabilmente più sul lato economico poiché gli incassi non ripagarono le ingenti spese sostenute, mentre poi andò un po' meglio con la distribuzione home video. 
Anche perché ricordiamoci che nel film c'era quello che era un villain perfetto incarnato da uno schizzato Dennis Hopper,

per cui una buona parte del lavoro era bella che pronta dato che un "buon cattivo" (pare un ossimoro eh?) ha sempre una grande importanza. 

mercoledì 30 luglio 2025

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'AMICIZIA: PRENDILA PER BUONA

 Oggi, 30 luglio, è la Giornata Internazionale Dell'Amicizia proclamata nientemeno che dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere l'unione dei popoli senza distinzioni di razze, ideologie ed etnie.


Certo... vaglielo a dire a chi invece fa della guerra un business, perché alla fine si tratta di quello, come spiega chiaramente l'inizio di quel film Trafficanti che AVEVO POSTATO un po' di tempo fa. 
Cercando di starne fuori dalla guerra finché sarà possibile, metto qui oggi una vecchia canzone dell'immmenso Herbert Pagani (chissà però quanti se lo ricordano?) dei tempi di quando lo si vedeva ancora in tv negli show del sabato sera.


L'AMICIZIA è il titolo ed è palesemente vecchia nello stile valzerato vagamente alla francese (Herbert, nato a Tripoli, aveva doppia cittadinanza italiana e francese ed era stato anche speaker di Radio Monte Carlo), ma quello che dice rimane sempre attuale. 
In coda purtroppo devo anche aggiungere l'addio a Livio Macchia,

bassista e co-fondatore dei Camaleonti che erano finiti in UN POST anche di recente. 
Livio aveva 83 anni, malato da tempo, ed era quello con i baffoni, per capirci, che divideva le canzoni da cantare con l'amico TONINO CRIPEZZI, quello dal particolare vibrato incorporato. 
Addio Livio, anche tu sei stato pur sempre un nostro amico in musica. 

martedì 29 luglio 2025

MUSICA E CINEMA OGGI IN SCENA

 È scomparso ieri il più grande arrangiatore italiano (bum! esagero?) o sicuramente è stato uno dei migliori in assoluto.


Celso Valli, qui sopra con Vasco Rossi e spesso sul palco del Festival Di Sanremo come direttore d'orchestra, è colui che con la canzone italiana (e non solo) ha davvero fatto la storia in un periodo veramente florido realizzando album per Claudio Baglioni, Vasco Rossi, appunto, Eros Ramazzotti, Mina, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Fabio Concato, Jovanotti, Raf, Andrea Bocelli, Renato Zero, Giorgia, Mia Martini, Enzo Jannacci, Adriano Celentano e tanti altri. Cioè, per farla breve, tutta quella serie di canzoni che poi la gente ha massacrato nei vari Karaoke improvvisati, ma se questo è "successo" un motivo c'è ed è appunto il "successo" che hanno avuto tali canzoni grazie al modo come erano state costruite, perché alla fine, parlando della genesi di una canzone, di una vera e propria costruzione si tratta. 
Coetaneo di Baglioni, Celso aveva arrangiato per Claudio "La Vita È Adesso" e quel lavoro fatto 40 anni fa rimane ancora di molto superiore alla nuova versione che di recente è stata pubblicata dall'artista romano e della quale ho già parlato QUI in termini non del tutto entusiasti. 
Partirono in due ed erano abbastanza, come direbbe Venditti, quando Celso e Claudio si recarono a Londra per fare quel disco (torneranno più avanti nel Regno Unito anche per Oltre), ma prima si erano incontrati e conosciuti per bene e anzi Celso aveva voluto ascoltare per intero l'opera omnia di Claudio per cercare di entrare meglio in sintonia con lui, cioè proprio nella sua testa, riempiendolo di domande su ogni canzone che ascoltava. 
Dopodiché vai con le canzoni nuove che Claudio con Celso modificavano continuamente perché c'era sempre un'idea migliore da mettere giù in diretta negli studi londinesi davanti alle facce perplesse dei tecnici che invece erano abituati ad un lavorare più definitivo.

Ed è con queste parole che Claudio saluta l'amico:

Celso caro
giorni fa ripensavo, sorridendo, a quante alterne avventure avevamo passato insieme, fianco a fianco, tra giorni di dubbio e di creazione, di abbattimento e di esaltazione, in un tempo lungo ormai quarant’anni. Da La vita è adesso a Oltre a In questa storia.
Imprese impossibili e ardite che diventavano, pian piano e man mano, opere nuove.
Vicende di musica, di lavoro e di gioco.
D’altronde suonare e giocare, in inglese, tedesco e francese, si dicono con lo stesso vocabolo. E ragionare e praticare di musica è un trastullo serissimo e anche infantile.
Così, specialmente, quest’ultime storie ricordavo meglio e di più.
Le ore trascorse negli studi e gli alberghi di mezza Europa quando, spesso per distrarci dall’ansia delle progettazioni, ci davamo al cazzeggio più assurdo, sfrenato, insensato su qualunque argomento e su qualsiasi fatto accadesse.
Un passatempo, spassoso per noi e incomprensibile agli altri, era riportarci a vicenda, ogni mattina, i saluti e gli auguri, inventati di sana pianta, di qualche illustre collega.
Non voleva dir niente ma quanto ci abbiamo brigato e riso e ghignato.
Oggi, nel giorno del tuo commiato, ti salutano tutti. Con affetto e ammirazione.
Bravo Maestro.
Hai fatto cose bellissime e memorabili ed è stato, è e sarà sempre un onore grande
e un privilegio speciale avere avuto la possibilità di condividerle con te.
Aver partecipato a una partita avvincente e sublime.
E alla fine, al di là di ogni pronostico, aver pure vinto.
Claudio

Dicevo prima che Celso non ha messo la mano solo negli arrangiamenti della musica italiana tradizionale,

perché il suo contributo c'è stato anche nella italo-disco di fine anni 70/inizio 80, con diversi brani straballati come HILLS OF KATMANDU dei Tantra e HE'S SPEEDY LIKE GONZALES dei Passengers, 45 giri quest'ultimo magari sciocchino, è vero, ma che possiedo con orgoglio.

Merito suo è stato anche il ritorno sulle scene di Adriano Pappalardo con quella RICOMINCIAMO che è diventata il suo manifesto dopo alcuni anni di oblio durante i quali il massiccio cantante si era dedicato a canzoni più serie, ma certamente meno popolari.

Celso ci ha lasciati a 75 anni e ormai è evidente che la musica non sarà mai più la stessa. 
Non c'entra con la musica, ma con il cinema invece Enrico Lucherini, press agent delle star della celluloide del tempo che fu come Sylva Koscina e Sandra Milo, e personaggio noto per aver creato ad hoc certi scoop e gustosi aneddoti passati alla storia e raccontati nel suo libro come avevo raccontato molto tempo fa in un VECCHIO POST.

Enrico aveva 92 anni. 
Addio Celso ed Enrico. 

lunedì 28 luglio 2025

FASCISTI SV MARTE: IL CINEMA DI "FANTASCIENZA" DELLA PROPAGANDA FASCISTA

 Su Prime Video ho recuperato un film che avevo perduto quando era uscito nel 2006, cioè Fascisti Su Marte di e con Corrado Guzzanti.


Cioè una cosa da sbellicarsi dalle risate per come Corrado con gli altri comprimari, fra cui Lillo e Marco Marzocca, perculano più che ferocemente l'epopea del fascismo mostrandolo all'inizio come in uno di quei cinegiornali dell'Istituto Luce che mandavano al cinema prima del film con quella voce narrante stentorea (sempre di Guzzanti) che sottolinea le scene spesso con le didascalie come i film dell'epoca del muto. 
Per cui si ride di tutti quei cliché legati a quell'epoca dove DOVEVA regnare l'italianità assoluta dei nomi tipo il flashback che viene qui rinominato "retrolampo".
Il film è l'estensione di una serie di sketch televisivi sullo stesso tema dove un drappello di fascisti parte per conquistare Marte (i nazisti sulla luna di Iron Sky ancora non c'erano) dove ovviamente non c'è un'atmosfera respirabile, ma, se il gerarca Barbagli al comando dello sparuto gruppetto dà l'ordine di respirare ugualmente, lo si deve fare e lo si fa. 

Location, il nostro Marte, che è una cava alla periferia di Roma, resa marziana con la fotografia virata in rosso, e gerarca, che è ancora Corrado, che nei momenti di sconforto parla con il busto del Dvce, un po' come faceva Don Camillo con il crocifisso in chiesa, con la sola differenza che qui il busto non gli risponde.

Gli effetti speciali in chromakey sono spesso molto pezzenti, ma nel contesto fanno parte della comicità per cui vanno bene così. 
Marte, purtroppo per loro, appare disabitato, quindi senza nessuno a cui imporre il dominio fascista, così i nostri si inventano che certe pietre tondeggianti (fotografate veramente dalle sonde mandate sul pianeta) siano gli abitanti da loro definiti Mimimmi,

verso i quali i nostri disastrati dominatori si rivolgono come fossero vere entità viventi, finché l'arrivo di cinque belle aliene (un po' sullo stile delle amazzoni/valchirie del film animato Heavy Metal, se l'avete visto, e sennò dovete vederlo) non gli fa aprire gli occhi mettendoli davanti alla dura realtà sentendosi dire da loro che quelli sono in realtà solo dei semplici sassi inanimati (non sto spoilerando poiché è già tutto evidente).

Aliene la cui regina "capocciona" è Irene Ferri, mentre tra le altre una di loro è Caterina Guzzanti per la quale avevo un debole già ai tempi di Boris.
Il finale citazione di Kubrick conclude questo film che forse per alcuni risulta un po' tirato per le lunghe e quindi meno efficace dei brevi sketch in tv, ma da parte mia è stato un piacere tutto da gustare... sempre con l'opzione che deve essere preso nel verso giusto e deve piacere il modo di far ridere di Corrado Guzzanti. 

domenica 27 luglio 2025

DOC VA IN AMERICA

 Una volta tanto non siamo noi italiani a prendere esempio dagli americani, e stavolta succede con Doc,


versione a stelle e striscie di DOC NELLE TUE MANI
Medical drama che funziona anche in questo modo e il cui titolo era già stato utilizzato nel 2001 per un'altra serie che non c'entra nulla dove il protagonista era Billy Ray Cyrus, cioè il papà di MILEY
Lo stile all'americana è molto diverso dal nostro, ma il prodotto è molto buono. 
Niente male come idea anche quella di ribaltare i ruoli per cui è una donna il personaggio che invece in Italia è interpretato da Luca Argentero, ed è anche differente la modalità dell'incidente da cui parte tutto. 
Prima stagione andata, e adesso aspettiamo la successiva dai. 

sabato 26 luglio 2025

GIORNATA DEGLI ZII, GIUSTO PERCHÉ MANCAVA

 Il 26 luglio è considerata la Giornata Degli Zii, non per un vero motivo preciso, ma solo per dedicare una festa alla categoria parentale che non aveva ancora un giorno tutto suo.


Idea venuta ad una blogger americana, perciò cosa abbastanza recente, e diffusasi poi a livello mondiale per sottolineare il rapporto che spesso c'è tra nipoti e zii, dato che, non essendo essi i loro genitori, capita che diventi anche più libero e confidenziale.

Nella musica abbiamo avuto zii famosi celebrati in canzoni per l'infanzia, ma divenute immortali anche grazie al QUARTETTO CETRA e sto parlando di NELLA VECCHIA FATTORIA dove sta zio Tobia in mezzo a tanti simpatici animali, e, sempre a livello infantile, c'è anche la famosa ZIA DI FORLÌ che quando va a ballare fa così e così è così.

Per i più grandicelli invece si va al cinema dove rimane il ricordo dell'esordio alla regia di Salvatore Samperi nel 1968 con Grazie Zia, con Lisa Gastoni e Lou Castel

(che "da grande" poi indosserà anche la tonaca di Don Camillo dopo Fernandel), e tutto l'opposto con Keith Moon nel perverso ruolo dello zio Ernie dall'allucinogeno film TOMMY degli Who.

Gli zii più famosi dei fumetti poi sono certamente quelli della famiglia dei paperi, cioè Paperino, Paperina e Paperone, e quelli di Topolinia ovvero Topolino, Minnie e Pippo. 
Da chiarire invece un equivoco che avviene quando si parla di Dionne Warwick,

grande interprete di Burt Bacharach, ma nota anche per HEARTBREAKER scritta da Barry Gibb (e si sente), e spesso definita la zia di Whitney Houston, mentre invece erano cugine seppure con molta differenza di età. 
E per finire un caloroso saluto anche allo zio più famoso per gli amanti dell'horror,

ovvero Zio Tibia. 
Auguri a tutti!!! 

venerdì 25 luglio 2025

TARON E LA PENTOLA MAGICA, MA LA MAGIA DISNEY STAVOLTA NON FUNZIONA

 Usciva nelle sale statunitensi il 24 luglio del 1985 (ovvero ieri, ma in tale giornata ho preferito dedicare il post ad OZZY), Taron E La Pentola Magica,


primo film Disney in cui viene usata la CGI per animare una sfera di luce galleggiante e altri particolari nelle scene come la stessa pentola magica. Film questo il cui titolo originale non nomina Taron, ma un Calderone Nero, e che tra tutti i classici Disney finisce tra quelli di minor successo (infatti ben pochi se lo ricordano). 
Questo probabilmente perché la pellicola aveva dei toni fin troppo horror (cosa già accaduta con THE BLACK HOLE, curiosamente sempre con quel "black" portasfiga nel titolo) per un pubblico infantile verso il quale era in teoria rivolta, e forse ciò era dovuto al fatto che nel team c'era anche quel Tim Burton che più avanti delle atmosfere gotiche/spaventose ne farà un uso personale ben più fortunato e nemmeno in modica quantità.

Anzi, nella prima proiezione di prova tale contenuto macabro era ancora più accentuato, al punto che, prima di farlo uscire ufficialmente nelle sale, ne vennero sforbiciati via circa 12 minuti per non rischiare dei divieti verso i minori di 17 anni non accompagnati. 
Sarà quindi in questa versione che arriverà in Italia il 28 gennaio del 1986, casualmente lo stesso mese ed anno in cui sulla copertina di Pro Wrestling Illustrated 

appariva il mitico wrestler Hulk Hogan al meglio della sua forma dopo essere apparso già diverse volte anche al cinema, per esempio in Rocky III procurando tanto male a Sly, e in moltissime serie tv. 


Hulk, il cui vero nome era Terrence Gene Bollea, è deceduto per un arresto cardiaco a 71 anni nella sua casa di Clearwater in Florida, e continua così la triste saga delle leggende che se ne vanno poiché anche lui, nel suo campo, lo era senza dubbio.
Devo segnalare anche la scomparsa ad 84 anni di Chuck Mangione, trombettista dalle radici jazz che per un breve periodo era finito anche nelle radio commerciali grazie a quel brano raffinato che era FEELS SO GOOD.


Goodbye Hulk & Chuck. 

giovedì 24 luglio 2025

SI POTREBBE ANDARE TUTTI QUANTI AL TUO FUNERALE, "VENGO ANCH'IO!" DISSE OZZY

 Forse se lo sentiva il Madman che la fine era vicina, forse l'aveva scritto anche sul suo "Diary", e così il 5 luglio scorso aveva organizzato un super mega maxi CONCERTO reunion dei Black Sabbath


dove hanno partecipato tantissimi ospiti, chi più chi meno legato all'heavy metal come i Metallica, Slash, Alice In Chains, Slayer (per cui non c'era gente tipo Fedez o Tony Effe), tutti intorno ad Ozzy Osbourne che si è esibito a Birmingham (dove cominciò la sua carriera) davanti a 40mila fans, seduto su un trono d'effetto scenografico, ma necessario perché il rocker, affetto da Parkinson, non poteva più reggersi sulle gambe, con la voce magari ormai non perfettamente in bolla, ma che ha tenuto botta per quasi tutto lo show.
E dopo nemmeno tre settimane ecco che arriva la notizia che Ozzy ha terminato per sempre il suo show, quella sua vita da rocker portata anche in tv in una fortunata sitcom-reality

che ha anche lanciato la carriera di cantante della figlia Kelly. 
Vita piena di sregolatezze ed eccessi la sua, ma non sono sicuramente quelli che gli hanno portato quella subdola malattia poiché conosco persone ben più posate che sono affette dallo stesso male bastardo. 
Ozzy aveva 76 anni, cioè nemmeno un'età così avanzata se pensi ai Rolling Stones, ma al destino non si comanda e quel concerto reunion adesso rischierà di rimanere nella storia come il vero, ufficiale, surreale funerale di Ozzy Osbourne con ancora lui presente. 
Sempre una sitcom è stata fonte del successo, certamente meno clamoroso, di Malcolm-Jamal Warner, ovvero colui che interpretava Theo,

l'unico figlio maschio nella famiglia Robinson della tv, quella il cui patriarca Cliff era Bill Cosby. 
E famiglia che nell'edizione originale aveva invece il cognome Huxtable, considerato giustamente poco adatto a noi italiani e perciò ribattezzata Robinson. 
Cosa questa degli adattamenti italiani estremi molto frequente all'epoca, basti pensare a La Tata

che per noi era Francesca Cacace di origini italiane ciociare mentre invece il nome originale era Fran Fine ed era di famiglia ebraica, e quella che ci veniva presentata come la sua zia perennemente arrapata era, nella sceneggiatura, sua madre.

Malcolm aveva 54 anni ed è annegato mentre nuotava nelle acque dell'Atlantico. Successo il suo che si era limitato alla sitcom poiché in seguito la sua carriera di attore non era decollata come sperava. 
Goodbye Ozzy & Malcolm-Jamal. 

mercoledì 23 luglio 2025

ANDY WARHOL, IL COMPUTER E DEBBIE HARRY

 Era la metà degli anni 80, con i computer che stavano prendendo piede in diverse applicazioni e con già gente tipo i Kraftwerk che li utilizzavano da anni nella LORO MUSICA.


Quel 23 luglio del 1985 la Commodore International, per lanciare sul mercato il nuovo Amiga 1000, chiama come testimonial nientemeno che Andy Warhol, il quale si esibirà in una "performance". 


No, quella di Virginia Raffaele alias Marina Abramovich è un'altra cosa. 
Quella di Andy fu un'esecuzione live di arte grafica digitale fatta disegnando tra le altre cose il ritratto di Debbie Harry dei Blondie come si vede nella foto più in alto, cioè una rilettura digitale dell'immagine della bella cantante. 
Una cosa questa che adesso puoi fare direttamente con un cellulare tramite le migliaia di app esistenti e con risultati ancora più spettacolari, il che magari ti fa un pochino pensare a che razza di potenziale ordigno abbiamo sempre tra le mani dato che lo si usa davvero per telefonare solo al 20 per cento del tempo di utilizzo totale, mentre per il resto ci affidiamo totalmente al device per pagare, per postare foto sui social, per ascoltare musica e guardare video, per leggere le mail, per tradurre in tempo reale, per tenere conto delle calorie ingurgitate/bruciate e via così (si anche per scrivere queste cose, l'ho già detto). 
E se tanto mi dà tanto (vedi anche la BAND INESISTENTE creata dall'A.I.), l'evoluzione porterà sviluppi ancora maggiori che però adesso non riesco ancora ad immaginare. 
Ma sono sicuro che mi lascerò ancora stupire dallo scorrere degli eventi cercando di prendere sempre il meglio da ogni nuova situazione, come d'altronde sto facendo da sempre perlomeno nelle cose di mia competenza. 

martedì 22 luglio 2025

AUGURI WILLEM!

 Giornata oggi del Pi Greco o meglio una delle tante date dedicate a questo valore matematico (giuro che non sto scherzando), la cui principale sarebbe il 14 marzo dato che, come data, in America si scrive 3/14, capito il genio?


Ma non è la matematica l'argomento di oggi anche se i numeri c'entrano, anzi il numero 70 che sono gli anni che compie oggi Willem Dafoe, a
mericano di Appleton, nel Wisconsin, attore di indiscusso talento, sia in palcoscenico che sul set, che sono due realtà completamente diverse come CLAUDIA PANDOLFI sa bene. 
Nel 1986 Willem, che non è Il classico "bello" hollywoodiano anche se da giovane poteva ricordare Mick Jagger, viene scritturato da Oliver Stone per Platoon,

ed è quasi Oscar come "miglior attore non protagonista". 
Dopo, fra gli altri, Cuore Selvaggio (da evitare il PESSIMO RIDOPPIAGGIO che massacra il film di Lynch), Le Radici Dell'Odio, Nato Il 4 Luglio e L'Ultima Tentazione Di Cristo, nel 2000 si ritrova nuovamente nominato agli Oscar per L'Ombra Del Vampiro. 
Lo ritroveremo più avanti come Norman Osborn/Goblin nello Spiderman firmato da Sam Raimi, e ancora in seguito diretto da Wes Anderson in quei suoi film tutti matti come THE FRENCH DISPATCH e ASTEROID CITY, pellicole che stanno in una galassia totalmente diversa dalle solite produzioni a cui può essere abituato lo spettatore medio.
E naturalmente nei film bizzarri dove c'è Willem non può mancare POVERE CREATURE!, anche qui un film completamente a sé stante che ha nettamente diviso il pubblico, ma che intanto ha preso l'Oscar. 
Auguri Willem!

lunedì 21 luglio 2025

MUSICA DA CINEMA CHE SI PORTA A CASA GLI OSCAR

 Anche Barbra Streisand ha mandato l'ultimo saluto ad Alan Bergman, colui con il quale ha collaborato in passato facendo vincere per ben due volte l'Oscar a due film in cui la cantante ha recitato.


Si tratta di Come Eravamo con la celeberrima canzone THE WAY WE WERE, su musica di Marvin Hamlisch, e Yentl per l'intera COLONNA SONORA del musical anche diretto, sceneggiato e prodotto dalla cantante, musicato da Michel Legrand.

Un altro premio Oscar era stato assegnato in precedenza ad Alan Bergman per Il Caso Thomas Crown sempre su musica di Legrand, dove però Barbra non recitava. 
Nella sua carriera c'è anche un'incursione nel mondo di 007 avendo partecipato alla soundtrack di Mai Dire Mai,

il film apocrifo della Warner Bros. che vedeva il ritorno di Sean Connery nel ruolo di James Bond. 
Alan aveva raggiunto i 99 anni ed aveva lavorato come paroliere a molte altre colonne sonore anche televisive ricevendo però solo candidature sempre in collaborazione con la moglie Marilyn.

Goodbye Alan. 

domenica 20 luglio 2025

THE ACCOUNTANT 2: BOTTE DA ORBI E MORTI AMMAZZATI, MA SI RIDE ANCHE

 Vedi alle volte il caso dato che pochi giorni fa abbiamo parlato dei 70 anni di DISNEYLAND ed oggi cade invece il mezzo secolo della fondazione di Gardaland, una delle tante realtà similari nate dopo il parco capostipite americano.


Ma non è di questo che si parla oggi, bensì di cinema dato che su Prime Video è disponibile The Accountant 2, l'ottimo sequel del primo film dove Ben Affleck interpreta un contabile affetto dalla sindrome di Asperger, ovvero una forma di autismo che gli consente di avere una notevole capacità di calcolo e di risoluzione dei problemi abbinata, grazie ad un fisico notevole, ad una grande esperienza nelle arti marziali e nelle tecniche di combattimento apprese insieme al fratello grazie agli insegnamenti del padre militare. 
Fratello che torna anche in questo episodio sempre con la faccia di Jon Bernthal a portare avanti a sorpresa la parte comica mentre nel film precedente invece non era per niente accentuata. 


E che qui funziona alla grande perché certe situazioni che ti fanno fare una sana risata arrivano così all'improvviso e non sei preparato, questo grazie ad una buona regia che rimane anche stavolta in mano a Gavin O'Connor. 
Sono concorde con l'idea della distribuzione di mantenere il titolo originale poiché Il Contabile forse non sarebbe stato così accattivante pur sapendo gli attori che ne facevano parte ed una locandina che già ti dice qualcosa.
Ho letto in giro alcune critiche sull'espressività completamente assente di Ben Affleck, ma probabilmente arrivano da gente che non ha capito la situazione del personaggio interpretato dall'ex Batman.


Anzi, quel sembrare così innocuo, bamboccio e apatico a prima vista, secondo me è un punto di forza perché quando poi la furia a sorpresa si scatena (eccome se si scatena) vedi che non ce n'è più per nessuno. 
E se non va bene, allora guardate un altro film che di roba scrausa dove si pestano duro (però male) ce n'è in giro quanta ne volete. 

sabato 19 luglio 2025

TRE GRAZIE IN MUSICA

 Almeno tre canzoni stanno marchiando la mia estate e non sono quelle proposte nei vari Battiti Live, Tim Music Awards ed altri eventi simil Festivalbar che esistono proprio per non mandare in crisi di astinenza chi ha sempre collegato l'estate con la musica in tv.


Sono tre le grazie femminili internazionali (e non fatemi adesso la battuta di Grazia, Graziella e...) di cui un paio dalle voci molto simili e tutte e tre giovani e belle cantanti che sanno porsi in maniera sexy e accattivante, ma che, lo ripeto, sono pure brave e non solo belle, di cui la prima qui sopra è Miley Cyrus che anni fa ci aveva lasciati esterrefatti con la mascella a penzoloni

quando l'abbiamo vista seduta "nature" su una palla da demolizione a leccare mazze, ed ora l'ex star della Disney torna con END OF THE WORLD, dove continua la sua opera di seduzione in audio e video (una vera e propria missione la sua) con una voce che ultimamente mi ricorda anche STEVIE NICKS per la quale, lo sapete, ho un debole.

Anche Sabrina Carpenter il suo sporco lavoro (ma qualcuno deve pur farlo) di seduzione lo fa con MANCHILD, dove lei è pure bellissima, ma anche parecchio ironica, il che non guasta mai. 
Per finire ecco Chappell Roan tornata con un nuovo singolo dal titolo PINK PONY CLUB dove anche lei gioca a fare la sexy in stile country come Beyoncé ci ha mostrato nel suo ULTIMO ALBUM, ma lo fa con quella sua voce dal colore quasi lirico per cui risulta di molto diversa dalle sue due colleghe.

Musica questa certamente molto leggera, ma perfetta per passare l'estate che per i brani concettuali c'è sempre tempo (così, tanto per dire, due settimane fa proprio qui si parlava dei PINK FLOYD VS. RITA PAVONE). 
Ed è tutto per oggi da questa galassia lontana lontana... a voi studio e... buon weekend!

venerdì 18 luglio 2025

X-FILES E SMALLVILLE, DUE SERIE TV CON UN UNICO COMPOSITORE

 Nei primi giorni di luglio ci ha lasciati Mark Snow, all'anagrafe Martin Fulterman, compositore legato a due serie tv strafamose come X-FILES


(all'epoca la sigla la sentivi anche come suoneria dei cellulari) e Smallville, dove però non era sua la firma della canzone Save Me, ma lo era il commento musicale delle prime sei stagioni che riprendeva partiture dalle colonne sonore create da John Williams per i film con Christopher Reeve.

Mark aveva 78 anni. 
Altro nome della musica, ma certamente musica meno popolare, è quello di Dave Cousins, 80 anni, cantante, chitarrista e leader fondatore degli Strawbs nati alla fine degli anni 60 come gruppo folk britannico e poi evoluti nel progressive e nel glam, come appaiono qui in tv con la loro canzone più famosa, LAY DOWN

dalle tematiche perfino religiose, perché chi l'ha detto che devi suonare sempre la stessa solfa? 
Nota particolare per la prima formazione della band che comprendeva anche Rick Wakeman

(seduto col maglione verde) prima di far parte degli Yes e in seguito, molti anni dopo, sostituito nelle reunion degli Strawbs nientemeno che da Oliver e poi da Adam, ovvero due dei suoi sei figli, che tanto il papà glieli aveva sicuramente insegnati bene i brani da suonare. 
Sempre in tema di musica diamo l'addio a Connie Francis, al secolo Concetta Rosa Maria Franconero, 

87 anni e dominatrice femminile tra gli anni 50 e 60 della musica rocknroll con successi come STUPID CUPID e anche una delle tante versioni di QUANDO QUANDO QUANDO. 
 
Deceduto a 56 anni anche Felix Baumgartner, colui che nel 2012 aveva stabilito un record pazzesco lanciandosi con il paracadute da ben 38.969,4 metri.

Un incidente con un parapendio a motore gli è stato fatale.
Goodbye Connie, Mark, Dave and Felix. 

giovedì 17 luglio 2025

DISNEYLAND COMPIE 70 ANNI

 Auguri al parco dei divertimenti più famoso del mondo, ovvero Disneyland,


inaugurato 70 anni fa ad Anaheim, nella periferia di Los Angeles, per volere di Walt Disney che da sempre aveva avuto quell'idea in mente (poi copiata da altri in altre versioni) e fortuna anche di Mauro Repetto, l'ex 883 che vi ha trovato lavoro dopo la sua avventura americana dalla quale è tornato con le pive nel sacco ed ora sta raccontando tutto nel suo tour teatrale.

Si perché Mauro ci ha lavorato in Disneyland, ma a Parigi, ed ha conosciuto li quella che sarebbe poi diventata sua moglie. 
Ma lasciamo da parte le storie che invece ci racconterà anche la nuova serie in lavorazione Nord Sud Ovest Est, cioè il sequel di HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO per la quale non vedo l'ora che arrivi e nella quale ripongo molta fiducia anche se è un seguito perché non potrà essere sicuramente brutta visto il materiale disponibile e la PRECEDENTE STAGIONE (SQUID GAME, hai capito?). 
Parco dei divertimento quello di Disneyland che almeno una volta nella vita lo avremo visitato tutti perché entrarci è come entrare nelle proprie fantasie infantili con le quali siamo cresciuti, ma anche quelle un po' più da grandicelli poiché certe cosplayers non passano certo inosservate specie per un occhio adulto


(devo forse ricordare anche KATY PERRY IN TALE OUTFIT?). 
In pratica è una vera e propria città Disneyland dove ci sono anche gli alberghi a tema per soggiornare e godersi per bene tutte le attrazioni che offre perché un solo giorno non basta mica. 
Sono al momento sei i parchi sparsi per il mondo, tutti identici con il castello della Bella Addormentata come ingresso e le varie attrazioni ispirate ognuna ai film di casa Disney con i cosplayers che interpretano in versione kigurumi (cioè indossando i testoni come sopra Helen Parr alias Mrs. Incredible alias Elastigirl) rendendo vivi i personaggi e girando tra i clienti.

Grazie a Walt quindi per questa sua idea fantastica con un solo dubbio su cosa avrebbe pensato quel pover'uomo vedendo la Disney attuale com'è diventata... no, meglio non pensarci... 

mercoledì 16 luglio 2025

SQUID GAME: CAPITOLO FINALE (CREDICI)

 Parliamo oggi dell'anniversario per gli 80 anni del test nucleare del Progetto Manhattan (ma se avete visto quel mattoncino che è OPPENHEIMER di Nolan ne sapete già abbastanza) oppure parliamo un po' di Squid Game?


Parliamo di come sia cambiato rispetto alla prima bella (ma non esattamente originale) PRIMA STAGIONE
Parliamo dei colpi di sonno che mi hanno preso durante la visione? 
Parliamo della lentezza esasperante di certe scene di dlalogo messe lì come per dare spessore ad una vicenda tirata per i capelli e che invece stava bene così com'era fatta e finita con il protagonista che sopravviveva alla carneficina e se ne andava con un nuovo look alla BTS (a proposito di capelli)?

Parliamo di quanti, dopo aver passato un simile inferno, sarebbero tornati indietro per salvare gli stolti che ci sarebbero caduti a loro volta? 
Parliamo del cameo di Cate Blanchett?

Parliamone, parliamone eccome, anzi sperando che tutto sia finito così, ma parliamo anche del fatto che sarà comunque la dura legge di Netflix a dire l'ultima parola. 
Quella parola FINE che ultimamente non si usa più mettere nemmeno nei film poiché si preferisce non dire "e vissero tutti felici e contenti", ma invece si preferisce lasciare sempre una porticina aperta per un eventuale sequel, molto spesso stanco e non richiesto, e quel cameo con Cate a Los Angeles che recluta partecipanti al gioco fa pensare ad uno spinoff americano (si dice che dovrebbe essere diretto da David Fincher). 
Insomma, non so se con tutto questo parlare sia rimasto chiaro che quest'ultimo blocco di episodi di Squid Game non mi ha entusiasmato per niente, mentre, da come era partita, la NUOVA VICENDA in precedenza sembrava promettere abbastanza bene seppure con quelle incongruenze di cui parlavo prima, che forse ora mi viene il dubbio che magari facevo bene a riguardarmi Oppenheimer che, per assurdo, pareva meno "statico"? 
Cara o maledetta Netflix, ti aspetto al varco con i prossimi sviluppi. 

UN MERCOLEDÌ DA LEONI... O DA NETFLIX?

 No, non parlerò di Mercoledì, mi pare logico anche perché oggi è venerdì 😜 (ma qualcuno ha già intravisto il post pubblicato ieri per erro...