sabato 14 giugno 2025

YESTERDAY... QUELLA CANZONE NAPOLETANA DI MASSIMO TROISI

 Era il 14 giugno del 1965 e quel giorno Paul Mc Cartney entrava solo soletto in sala di registrazione agli Abbey Road Studios, lui con la sola chitarra per registrare una canzone breve, ma che diventerà una delle più famose nel repertorio dei Beatles.


Si trattava di YESTERDAY, l'unica canzone dove non compare nessun altro dei Beatles dato che Lennon aveva solo dato un piccolo contributo al testo provvisorio che portava come titolo Scrambled Eggs ed era tutto giocato sul goliardico dicendo cose come "oh my baby how I love your legs" (ma rimarrà poi comunque firmata da entrambi) al punto che alla casa discografica venne il dubbio se fosse meglio pubblicarla come canzone solista di Paul dato che differiva molto dal genere dei Beatles e dell'album dove sarà poi inserita, cioè Help!, colonna sonora del film. 
Ma su questo dubbio Paul era irremovibile e voleva che restasse una canzone dei Fab Four, che di dividersi ancora non ci si pensava minimamente. 
Due furono le registrazioni della canzone durante una delle quali a Paul scappò una risatina perché aveva invertito due frasi e infatti venne scelta l'altra alla quale George Martin sovraincise poi un quartetto d'archi per renderla nella versione come tutti la conosciamo, ovvero lo stesso lavoro fatto, stavolta con un ottetto d'archi, su ELEANOR RIGBY

dove i Beatles mettono solo le loro voci (Ringo escluso) e forse pezzo ancora più anomalo dato che i quattro non toccano alcuno strumento (siamo già nelle sperimentazioni di Revolver). 
Si racconta che la melodia di Yesterday venne in mente a Paul durante il sonno, ma poi rimase tormentato dal dubbio che potesse essere qualcosa che aveva ascoltato e inconsciamente assimilato, così prima di mettersi al lavoro fece un vero e proprio sondaggio fra gli addetti ai lavori per capire se qualcuno riconoscesse in tale melodia un brano già noto. 
Qualcuno di recente infatti ha insinuato che ci sia una VECCHIA CANZONE NAPOLETANA molto simile a Yesterday e che non solo quella canzone dei Beatles avrebbe dei debiti verso la tradizione partenopea.


Tant'è che gli Shampoo incisero davvero quella canzone napoletana cantandone il testo sulla musica di Yesterday come si vede nel video qui sopra, video che confronta appunto diverse loro canzoni. 
Certo, è vero che nello spezzone si dice che Lennon ascoltasse molta musica proveniente da ogni parte del mondo, anche musica napoletana, ma il fatto è che John non aveva minimamente contribuito alla composizione della melodia. 
Oppure potrebbe essere che quella volta lì c'era anche Paul con lui e... 
O magari vuoi vedere che sarà stata mica colpa di MASSIMO TROISI quella volta che è finito nel passato?

Perché si sa che se vai nel passato e cambi anche una piccola cosa poi ci saranno enormi cambiamenti nel futuro (Doc Brown ne sa qualcosa). 
Insomma plagio o ispirazione, Yesterday rimane una delle canzoni più belle del mondo ed anche un bel FILM di Danny Boyle. 
E non lo dico solo perché adoro i Beatles. 

venerdì 13 giugno 2025

SIAMO L'ESERCITO DEL SURF (O MEGLIO... LO ERAVAMO)

 Qualsiasi post avessi pronto per oggi (e c'era) l'ho rimandato per ricordare Brian Wilson dei Beach Boys


che ci ha lasciati ad 82 anni l'altro ieri con già Dennis e Carl, i suoi fratelli con lui nella band che erano già mancati molti anni prima, uno per annegamento, nonostante fosse l'unico dei Wilson a praticare il surf, ma gli abusi di alcol e sostanze, nonché la frequentazione di cattive compagnie come quel matto di Charles Manson, avevano fatto dei gravi danni in quel cervello di Dennis, e l'altro invece per un cancro.

Storia della musica i Beach Boys, ma non starò qui a raccontarvela con tanti pippotti questa musica leggera che è meglio ascoltarla la surf music, così piena di coretti in falsetto che sembrano una cavolata, ma falli te bene così come li facevano loro, se sei capace.

Casualmente Brian, che ultimamente era pieno di problemi fisici e mentali, era anche finito con i Beach Boys in un post di un paio di settimane fa in occasione della FESTA DEI FRATELLI ed oggi purtroppo avrei fatto anche a meno di farlo tornare qui, ma tant'è...

Da BARBARA ANNCALIFORNIA GIRLS passando per SURFIN' U.S.A. chi non ha mai canticchiato una delle loro canzoni? 
Potrei metterci la mano sul fuoco che almeno un "a ba ba ba..." lo ha intonato chiunque, magari con una birretta fresca in più che aiuta sempre (ma con moderazione).

Esattamente coetaneo di Brian era Sly Stone, leggenda del funk americano pure lui scomparso nei giorni scorsi e che con la band al completo chiamata Sly And The Family Stone alla fine degli anni 60 con un pezzo come DANCE TO THE MUSIC aveva gettato le basi di quello che sarà poi lo stile disco per eccellenza, ma quello influenzato in buona parte dal soul, genere che faceva parte della formazione musicale di Sly.

Goodbye Brian & Sly. 

giovedì 12 giugno 2025

THE GOONIES: QUEI RAGAZZINI DI QUARANT'ANNI FA

 Era il giugno del 1985, e per la precisione era il giorno 7, quando usciva nelle sale americane uno dei film fondamentali degli anni 80 ovvero I Goonies, pellicola che verrà ripetutamente citata in opere cinematografiche e televisive successive quando si parla di ragazzini e mistero.


Per l'Italia il film diretto da Richard Donner, sceneggiato da Chris Columbus e prodotto da Steven Spielberg (che trio, eh?) arriverà il 20 dicembre dello stesso anno, ovvero quel periodo coincidente con le festività natalizie cominciando così a far rivaleggiare la Amblin con il colosso Disney.

Gli allora ragazzini sono nel frattempo cresciuti e Sean Astin, dopo essere stato Sam nella trilogia de Il Signore Degli Anelli, lo abbiamo ritrovato anche in Stranger Things nel ruolo di Bob.

Josh Brolin digitalizzato È stato il colossale Thanos per la Marvel (ma non solo), mentre il ciccio Chunk, ovvero Jeff Cohen, ha lasciato da tempo il cinema e i chili in eccesso ed ora è diventato avvocato.

Corey Feldman nonostante abbia continuato nel cinema non è riuscito a mantenere la popolarità ricevuta allora, provando

anche a riciclarsi come cantante, mentre è andata molto meglio a Ke Huy Quan, premio Oscar per EVERYTHING, EVERYWHERE, ALL AT ONCE e co-protagonista nella seconda stagione della serie LOKI.

Purtroppo qualcuno non c'è più ed è l'ex giocatore di football americano John Matsuzak, l'interprete di Sloth, che è mancato nel 1989 a soli 38 anni per un'intossicazione dovuta ad un antidolorifico.

Nel film c'è anche una fulminea apparizione di Cyndi Lauper alla quale era stata affidata la canzone THE GOONIES R GOOD ENOUGH il cui videoclip è lui stesso un minifilm.

E dopo essere tornato nelle sale in versione 4k, nel frattempo è stato annunciato anche il sequel che uscirà nell'estate del 2026 (ma potrebbe anche andare all'anno successivo) con quasi tutti i protagonisti dell'epoca che già si erano riuniti per festeggiare il compleanno di Ke Huy Quan, e una nuova squadra di ragazzini, un po' come abbiamo visto nei più recenti sequel dei gloriosi Ghostbusters. 
L'importante, cari miei producers con il simbolo del dollaro stampato nelle pupille, è non fare delle porcherie immonde come purtroppo abbiamo già visto in certi sequel non richiesti, sennò vi avverto che come minimo vi beccate la maledizione di Willy L'Orbo, eh... 

mercoledì 11 giugno 2025

LE MANS 1955: IO NON C'ERO, MA IL FILM C'È

 Capita che cinema e sport si incontrino, e se ci sono anche i motori di mezzo lo spettacolo è in genere ancora più ricco.


In questo caso però si racconta di una vicenda drammatica avvenuta durante la 24 Ore di Le Mans del 1955, quando un terribile incidente, il più grave mai avvenuto su un circuito automobilistico, causó la morte di oltre 80 spettatori e un centinaio di feriti. Tale carneficina era stata causata dall'uscita di pista della Mercedes Benz di Pierre Levegh con i pezzi dell'auto disintegrata scagliati sulla folla. 
La vicenda è raccontata in un breve film animato francese che però sposta l'incidente a quando era già buio

(forse per un migliore effetto visivo) mentre è noto che accadde alle 18.26, quindi ancora con la luce diurna. 
Nonostante la gravità del fatto, la gara non venne interrotta adducendo come scusante la sicurezza per il fatto di lasciare liberi gli accessi ai soccorsi, mentre, se il pubblico fosse defluito potevano esserci dei problemi a riguardo. 
Fatto sta che alcuni piloti invece decisero lo stesso di ritirarsi dalla gara, non prima di aver avuto il consenso dalla casa automobilistica per la quale gareggiavano. 
Mini film disponibile su YouTube caratterizzato da un'animazione scattosa come i primi anime giapponesi e dai tratti spigolosi dove curiosamente gli umani sono più stilizzati delle auto da corsa.

 
Una curiosità riguardante il tragico evento è che funge come spunto di partenza per la sceneggiatura del film italiano, disponibile su Prime Video, Le Mans Scorciatoia Per L'Inferno e non lasciatevi fuorviare dai nomi stranieri in locandina poiché sono tutti pseudonimi eccetto Edwige Fenech ad una delle sue prime apparizioni nel 1970.
E già la sua presenza sarebbe un valore aggiunto se non fosse che il film, girato nei nostri autodromi italiani, è una vera poverata che mischia recitazione con scene di repertorio malamente assemblate.
Ma un tempo si usava fare così. 
D'altronde non ci si può aspettare tanto da un regista (Civriani sotto pseudonimo) che sulle auto di Formula 1 ci ha messo anche Franco & Ciccio...
Buona però la morale finale sulla vera utilità di tali corse a rischio della vita. 

martedì 10 giugno 2025

POCAHONTAS COMPIE TRENT'ANNI ANCHE SE FORSE LA FACEVI PIÙ MATURA

 I trent'anni di un film li conti dall'uscita italiana o da quella ufficiale in patria?


Beh nel secondo caso oggi sono passati trent'anni esatti dalla premiere di Pocahontas, il film animato Disney, il primo basato su una vicenda vera del 1607 che poi per la storia raccontata viene ovviamente romanzata.
L'uscita ufficiale poi sarà il 24 giugno, mentre per l'Italia si manterrà la tradizione del film Disney in vista di Natale e lo vedremo il 23 novembre. 
Essendo il film che seguiva il grande successo planetario de Il Re Leone, ed essendo anche una vicenda che fa parte della storia americana, Pocahontas godette di una premiere che venne organizzata in grande stile davanti a 100.000 spettatori in Central Park, ma mai come Simon & Garfunkel che ne hanno avuto 5 volte tanti, il 10 giugno del 1995 con inclusa anche l'esibizione di Vanessa Williams che cantava la canzone COLORS OF THE WIND della colonna sonora.

Il protagonista John Smith (si, whovians, è il nome fasullo che usa talvolta DOCTOR WHO) che veniva salvato da Pocahontas con inevitabile storia d'amore, aveva la voce originale di Mel Gibson, mentre da noi il ruolo era stato coperto da Pino Insegno. 
Nonostante tutto non è la Disney che preferisco dato che i miei top sono stati Gli Aristogatti e Robin Hood (urca urca tirulero!). 
Disney che, tra l'altro gioca adesso per la seconda volta la carta del remake-sequel con Freakier Friday, ovvero Quel Pazzo Venerdì Sempre Più Pazzo (si è vero, come il secondo episodio de L'AEREO PIÙ PAZZO DEL MONDO) sempre con Lindsay Lohan e Jamie Lee Curtis, dove stavolta il bodyswap avviene tra quattro persone che sono mamma, nonna e due nipoti e sarà in uscita il 6 di agosto.

Intanto ecco il TRAILER

lunedì 9 giugno 2025

FANTASCIENZA CULT IN TV PER ALCUNI AMICI CHE NON CI SONO PIÙ

 Oggi tornano in scena insieme le mie due serie tv preferite che sono SPAZIO 1999U.F.O.


La prima poiché è morto ad 83 anni l'attore britannico Prentis Hancock l'interprete del pilota Paul Morrow nella prima, meravigliosa, inimitabile stagione e che purtroppo non vedrà riconfermato il suo personaggio dato per morto senza tante spiegazioni nella pessima seconda passata in mano agli americani, quella, per capirci, con la mutaforma Maya; pare che nella sceneggiatura si parlasse di uno scafandro da astronauta difettoso che ne avrebbe causato il decesso, ma evento che non è mai stato dichiarato nella serie. 
Nella sua filmografia ci sono anche alcuni episodi di DOCTOR WHO


nelle versioni di John Pertwee e di Tom Baker, dove magari non è immediatamente riconoscibile poiché non ha i caratteristici baffi di Paul Morrow. 
La seconda serie di cui si parla oggi, e anche la più glam delle due, riguarda l'anniversario caduto proprio ieri per i 20 anni della scomparsa di Ed Bishop, ovvero l'attore che interpretava il comandante Ed Straker.

Attore statunitense Ed, prestato alla serie britannica alla quale era arrivato avendo già partecipato a DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO, film che aveva la stessa squadra di produzione e che fornirà alla serie oggetti, auto, scenografie e anche intere sequenze nonché altri attori oltre a Bishop che avevo conosciuto personalmente dimostrandosi una persona estremamente affabile, proprio come se fosse un mio amico di vecchia data, e forse mai valutato veramente per quella che è stata la sua bravura nel cinema.

Prima della serie cult lo avevamo visto anche in una micro apparizione in Agente 007 Si Vive Solo Due Volte e poi in una brevissima sequenza di 2001 Odissea Nello Spazio dove non pronunciava alcuna battuta

(ma pare che la sua parte in origine fosse più lunga e sarebbe stata tagliata via nel montaggio finale), quindi nel 1971 lo ritroveremo sul set di James Bond un po' più a lungo in Agente 007 Una Cascata Di Diamanti in cui era un tecnico piuttosto ingenuo 

che si lasciava perculare da Sean Connery ritornato in servizio (segreto) dopo la pausa coperta da Lazenby, cioè tutto il contrario del comportamento che aveva invece il glaciale e deciso comandante della S.H.A.D.O., vero simbolo della serie tv di Gerry & Sylvia Anderson,

insieme alle divise del personale femminile, sicuramente improbabili, ma siamo sinceri... chi, tra il pubblico maschile, se le scorderà mai?
Di Ed Bishop si può ricordare anche il personaggio del Reverendo in 500!,

misconosciuto film commedia italiano con, fra gli altri, Marina Massironi, Marcello Cesena e Ugo Dighero (il mondo della Gialappa's) che non sono mai riuscito a vedere, ma che rimane una mia mission impossible da portare a termine, sicuramente meno rischiosa di quelle di Tom Cruise. 
Tra l'altro poco prima di Ed, il 3 giugno del 2005 era già mancato Michael Billington, l'interprete di Paul Foster nella stessa serie tv,

quindi anche per lui sono 20 anni dalla sua morte. 
Attore che però non ho mai avuto il piacere di conoscere di persona. 
Goodbye quindi a Prentis e naturalmente ancora un ricordo per l'amico Ed e anche Michael. 

domenica 8 giugno 2025

CLAUDIO BAGLIONI - LA VITA È ADESSO (QUARANT'ANNI DI UN CAPOLAVORO)

 Gli anni 80, celebrati con nostalgia per la musica e per "che belli erano i film", come dicono gli 883, sono stati notevoli anche per la nostra musica italiana, specialmente perché esattamente 40 anni fa, l'8 giugno del 1985, veniva pubblicato LA VITA È ADESSO, disco di Claudio Baglioni che diventerà un campione assoluto di vendite nella storia del cantautore romano.


Ricordo che l'avevo su cassetta quel concept album che raccontava un'intera giornata dal risveglio alla notte successiva, e in macchina da me girava spesso come compagnia durante alcuni viaggi in autostrada. 
Il relativo tour fu da tutto esaurito ovunque e la data finale allo stadio olimpico di Roma venne trasmessa in diretta sulla Rai. 
Adesso da un paio di giorni, in occasione dei 40 anni,


Claudio ha fatto uscire una riedizione del disco con il titolo modificato in La Vita È Adesso, Il Sogno È Sempre, ma non una semplice ristampa rimasterizzata tirata a nuovo come capita spesso ultimamente. 
Il nostro amico ha ripreso in mano le dieci canzoni originali e le ha RIARRANGIATE, suonate e cantate con l'aggiunta del brano inedito, appunto, IL SOGNO È SEMPRE eseguito con un'orchestra

e con la foto di copertina aggiornata al 2025.
Un po' come aveva fatto quasi dieci anni prima Edoardo Bennato per l'anniversario di quel suo capolavoro che è stato Burattino Senza Fili, del quale, forse perché sono legato al ricordo di una delle mie prime cassette acquistate, ho continuato a preferire la versione originale, mentre, nel caso di La Vita È Adesso, trovo che il disco in alcuni brani, ma pochi in verità e in particolare nella title track, ci abbia guadagnato un po' grazie a questa nuova veste sonora dal gusto leggermente più rock, cioè quella con cui Baglioni ha portato in giro live i suoi successi durante i tour più recenti, mentre con una NOTTE DI NOTE, NOTE DI NOTTE che è particolarmente ostica in quei due famosi crescendo dove tiene la nota lunghissima, Claudio ha avuto l'accortezza di abbassarla di tonalità (e non solo questa canzone).

Certo, gli arrangiamenti che aveva fatto Celso Valli sull'originale (l'arpeggio sulla - credo - 12 corde che apriva il disco, per dire) sono stati favolosi e probabilmente i più (anch'io per la maggiore) continueranno a preferire quelli, come anche per Bennato, perché i ricordi non sono solo parole in rima, ma sono legati anche a certi suoni dell'epoca.
Nessun problema... La scelta rimane libera per tutti dato che "un nuovo disco o un disco nuovo", per dirla alla Baglioni, non annullano quello originale precedente. 

YESTERDAY... QUELLA CANZONE NAPOLETANA DI MASSIMO TROISI

 Era il 14 giugno del 1965 e quel giorno Paul Mc Cartney entrava solo soletto in sala di registrazione agli Abbey Road Studios, lui con la s...