mercoledì 1 maggio 2024

QUEL MALEDETTO PRIMO MAGGIO DI 30 ANNI FA (MA ANCHE IL GIORNO PRIMA)

 Mentre a Roma si tiene il tradizionale concertone del 1 Maggio con il maltempo che ci flagella questa giornata da merendino, posso ricordare con certezza che esattamente in questo giorno di trent'anni fa c'era il sole perché mi trovavo su un prato appunto fra tovaglie e formiche e la radio ci ha gelato tutti con la notizia che Ayrton Senna era morto a 34 anni in un incidente durante il Gran Premio Di San Marino.


Una tragedia che sollevó come sempre mille polemiche sulla sicurezza di tali manifestazioni, anche perché il giorno prima, durante le sessioni di qualificazione, un altro grave incidente aveva troncato a 33 anni la vita di Roland Ratzenberger, pilota agli esordi che finalmente aveva coronato il suo sogno di correre in pista, ma sogno purtroppo terminato nel peggiore dei modi.

E, per ironia della sorte, la morte del campione Senna il giorno dopo, ha fatto passare nel dimenticatoio quest'altro grave incidente. 
Ma qui dalle mie parti lo sapete che non si dimentica nulla e ricordiamo anche Roland. 
Sempre per un vizio di popolarità, solo Ayrton è stato ricordato con una canzone cantata da Lucio Dalla e ve la posto QUI, perché una canzone con Lucio ci sta sempre bene.

Una curiosità sul brano è che è stato scritto da Paolo Montevecchi (non da Dalla) in Mi bemolle, ovvero nella tonalità precisa data dal rombo dell'auto in corsa che si sente all'inizio. 
Ricky Portera, amico e collaboratore del mai dimenticato cantautore bolognese, dà il suo contributo sul finale con uno spettacolare solo di chitarra. 
Quindi ok, non dimentichiamo Ayrton, ma nemmeno Roland, eh? 
E buon Primo Maggio a tutti. 

martedì 30 aprile 2024

LA NOTTE DELLE STREGHE NON È SOLO AD HALLOWEEN

 In Scandinavia c'è una notte di Halloween anche tra aprile e maggio, ovvero questa notte in arrivo, ed è la Notte di Valpurga, nata come festa pagana della primavera, ma piano piano diventata qualcosa legato al mondo esoterico e leggermente horror con leggende di streghe che uscivano dai loro rifugi per danzare il loro sabba, e se ne parla appunto in particolare nel Faust di Goethe.


Brrr... che paura... 
Ne sa qualcosa anche la Disney che in Fantasia dedicava a tale leggenda, come descritto dalla voce narrante, l'ultimo segmento del FILM in cui il commento musicale era Una Notte Sul Monte Calvo di Mussorgsky, brano epico e travolgente che, legato alle immagini del demone, è rimasto un'immagine iconica anche se in molto contrasto con Topolino apprendista stregone oppure gli ippopotami ballerini.

Tale brano veniva poi usato nella versione dance di David Shire in La Febbre Del Sabato Sera in quella famosa scena sul ponte. 
Eeee... niente, c'è sempre un nesso tra cinema e musica anche se si parla di lontane tradizioni. 
Quindi, amici scandinavi che state leggendo (si, credici), buona Notte di Valpurga. 

lunedì 29 aprile 2024

CHI PIÙ CHI MENO FAMOSI, MA CHE DOBBIAMO COMUNQUE SALUTARE

 Un lunedì questo che purtroppo si apre con una serie di nomi che se ne vanno, fra i quali il più famoso è legato al cinema italiano e la tv di un tempo con Margaret Lee, britannica, ma appunto molto richiesta nei film nostrani degli anni 60 fra cui ARRIVA DORELLIK, con Johnny Dorelli e Terry Thomas, altra quota internazionale.


Margaret, assolutamente bellissima, era stata lanciata dall'allora marito press agent che aveva messo in giro un sacco di balle tipo che aveva lavorato ad Hollywood come sosia di Marilyn Monroe, mentre invece non c'era mai stata, però balle che avevano funzionato bene, ma questo lo sa perfettamente anche ENRICO LUCHERINI, press agent pure lui che usava gli stessi metodi. 
Un'altra curiosità è che Margaret, che ormai aveva 80 anni, parlava molto bene la nostra lingua e, oltre d'aver anche cantato NEI FILM (come visto prima) e negli show tv canzoni come COL CHICCO, molto spesso si era auto doppiata anche in italiano in diverse pellicole nelle quali aveva lavorato.

Un'altra attrice ci ha lasciati ed era in più anche stimata doppiatrice di molti anime. 
Sto parlando di Gabriella Andreini, 86 anni e vero cognome Baistrocchi, anche lei una gran bella presenza e che,

fra le altre cose, aveva lavorato anche con i sosia (aridaje con sti sosia) di Bud Spencer e Terence Hill, cioè Paul Smith e Michael Coby (Antonio Cantafora mancato pure lui proprio POCHI GIORNI FA) in quelle copie tarocche di film a base di sganassoni e in particolare in Carambola, Filotto, Tutti In Buca.

Sempre per il cinema è da segnalare la scomparsa di Michael Verhoeven, 85 anni, tedesco e figlio del regista Paul, ma non quello di ROBOCOP, Atto Di Forza ecc... perché quel Paul Verhoeven omonimo è invece olandese e coetaneo di questo scomparso.

Anche lui regista, ma anche attore, si era occupato di pellicole sul nazismo ed era stato sposato con Senta Berger, attrice molto attiva come Margaret Lee anche nel nostro cinema italiano vintage, ma non solo. 
La trovavamo infatti per esempio in pellicole come Quando Le Donne Avevano La Coda e relativo sequel,

entrambi di Pasquale Festa Campanile, che stavano in netto contrasto con Sierra Charriba dove a dirigere era invece Sam Peckinpah. 
Un altro Michael, ma di cognome Pinder aveva co-fondato negli anni 60 la storica band dei Moody Blues.

Michael, 82 anni, era il tastierista ed aveva avuto il merito di introdurre nei lavori del gruppo il suono del mellotron, un antenato molto grezzo dei moderni sintetizzatori, e lo troviamo anche in quella hit, ripresa in italiano dai Nomadi, che era NIGHTS IN WHITE SATIN dal concept album Days Of Future Passed, quasi come il titolo di un film della saga degli X-Men.

Un addio a tutti, Margaret, Gabriella e i due Michael. 

domenica 28 aprile 2024

GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO, ANCHE A PARIGI

 Oggi è la Giornata Mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, argomento probabilmente mai abbastanza preso in considerazione poiché purtroppo sono piene le cronache di incidenti anche mortali in tale contesto.


A tal proposito nei giorni scorsi a Parigi c'è mancato poco che si verificasse un ennesimo fattaccio, ma per fortuna non c'è stato nessun ferito, poiché, le pale del glorioso Moulin Rouge si sono staccate trascinando giù anche le lettere MOU dell'insegna e sono finite in terra verso le 3 di notte. 
Nonostante suddette pale siano ogni due mesi controllate (così dicono) per verificare che tutto sia in ordine, qualcosa si è rotto senza preavviso e... "patapam!". 
Certo, il Moulin ha i suoi bei 135 anni, e già in passato quelle pale erano state smontate per manutenzione, ma mai finora si era verificato un evento così eclatante. 
L'importante comunque è che stavolta nessuno si sia fatto male e anche Baz Luhrmann, Nicole Kidman e Ewan McGregor

possono stare tranquilli, che il locale tornerà presto come prima. 

sabato 27 aprile 2024

IL RITORNO DI UNO DEI VERI ROCKETS E ALTRE STORIE

 Oggi nel sabato che di solito viene dedicato alla musica, ho avuto una lieta sorpresa (forse gradita anche ai nostalgici) nel ritrovare Alain Maratrat, il chitarrista (anche secondo tastierista) originale dei ROCKETS storici sempre al lavoro dopo tanti anni.


Esce infatti per lui MY SOUVENIRS, un brano strumentale dove a tratti sembra che i Dire Straits si fondano con l'Alan Parsons Project e il risultato è molto interessante. 
Io ve lo posto qui, ma purtroppo so già che non lo ascolteremo mai su nessuna radio commerciale, anche perché lo strumentale secondo i cervelloni non "tira". 
Diglielo un po' Jean Michel Jarre che se ne usciva con la sua Oxygene negli anni 70, oppure all'Alan Parsons Project con Mammagamma negli 80, o ancora Robert Miles con Children nei 90. 
Ma adesso la radiofonia funziona così se non forse durante le ore serali di Radio2, dove ci si stacca dai canoni promozionali imposti dalle case discografiche. 
Pezzo questo di Alain che potrebbe anche essere benissimo stato presente nel primissimo album degli argentei musicisti francesi (quello verde) dove ancora non compariva il vocoder di LeBartz e molti dei brani erano appunto solo strumentali.

Di tutt'altro pianeta (haha!) è Rhove anche lui con album nuovo al seguito dal titolo Popolari con tour annesso e che dopo Shakerando prosegue il suo percorso che francamente non è il mio genere, però devo dire che ascoltandolo l'intero suo cd, fra i tanti ospiti a fare i featuring, e sto parlando di Emis Killa, Sfera Ebbasta e altri, ci ho ritrovato anche ANNA, quella ragazza di La Spezia che cantava Bando e che tanto mi era piaciuta all'epoca, ma qualcuno aveva travisato quello che avevo scritto nel post. 

La ragazza mi conferma di avere qualcosa di speciale perché, anche senza leggere le note di copertina, quando sono arrivate le sue "barre" mi si è accesa la classica lampadina a farmi capire che questa tipa la conoscevo già e forse è questa la CANZONE che mi è piaciuta di più (o che ho retto meglio, dai) in un disco che farmelo piacere non è esattamente la cosa più facile per me.

Sempre sullo stesso mood è anche RONDODASOSA, anzi forse molto peggio perché costui mi ha innervosito non poco, e non solo per le sue innumerevoli vicende giudiziarie che già da sole non sono certo un buon biglietto da visita, ma l'ho già detto che questo non è il mio genere, salvo in rari casi. 
E quindi per rifarmi le orecchie adesso rimetto su il brano di Alain Maratrat, tié. 

venerdì 26 aprile 2024

FREDDIE MERCURY E LE SUE ORIGINI NASCOSTE

 Aria di casa mia, direbbe Freddie Mercury se fosse ancora fra noi a leggere questo post, citando le parole di una CANZONE di Sammy Barbot sigla di un programma televisivo degli anni 80 e che, se non ve la ricordate, vi rinfresco la memoria in quattro e quattr'otto.


Si, perché il frontman dei Queen era nato a Zanzibar nel lontano 1946 e tale repubblica è legata in qualche modo alla giornata odierna di ponte tra il 25 aprile e il weekend, poiché 60 anni fa, ovvero il 26 aprile del 1964, venne unita alla Republica di Tanganica formando lo stato di Tanzania. 
Ma laggiù in Africa nessuno deve aver dimenticato quel ragazzino con i denti prominenti


che a scuola brillava nel disegno (le copertine di A Night At The Opera e A Day At The Races sono sue) e anche nello sport, tant'è che tuttora a Zanzibar è conservata la casa dove Freddie, quando ancora si chiamava Farrokh Bulsara, aveva vissuto prima di trasferirsi nel Regno Unito dove poi avrebbe fatto la storia (e che storia! direbbe Marco Della Noce).

Casa modesta che ora è un museo come si vede dalla foto. 
È pur vero che i giornalisti universalmente noti per non farsi mai gli affari propri, all'arrivo sulle scene di questa band molto ambigua e, secondo loro, pretenziosa, vennero presto a sapere delle vere origini del ragazzo e non si risparmiarono con le critiche verso di lui per essersi spacciato come britannico. 
Anche perché già avevano il dente avvelenato per il fatto che, sempre secondo loro, volevano essere i nuovi Led Zeppelin. 
In sua difesa Roger Taylor diceva invece che il nome d'arte scelto da Freddie era più adatto per il contesto rock musicale in cui si trovavano e, tra l'altro, capitava che fosse spesso già chiamato con quel nome alla scuola che frequentava a Zanzibar che era un collegio britannico scelto per dargli una migliore istruzione.

Certo il cognome Mercury, quello invece era stata una trovata di Freddie che, in occasione del debutto, decise di darsi un tono facendo la parte del messaggero greco degli dei che era Mercurio, il che non era certo un basso profilo, ma un frontman deve avere sempre qualcosa di speciale, no? 
E poi è vero o no che cantava da dio? 

giovedì 25 aprile 2024

25 APRILE: LIBERA NOS A MALO

 Oggi è il 25 aprile, ovvero l'anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo, che identifica anche la fine della Seconda Guerra Mondiale nel lontano 1945.

In tale occasione, musei e parchi archeologici saranno aperti gratuitamente su prenotazione, per un merendino alternativo magari però non proprio con il classico cestino da picnic e tovaglia. 
Certo è che termini come nazifascismo e guerra mondiale, identificati come il male, come regola dovrebbero essere seppelliti nel nostro passato e invece tornano sempre di attualità sia per una temuta terza guerra che pare bollire in pentola, che per certe riunioni dove si fa il saluto romano che cozzano un po' con quella che sarebbe la condotta suggerita dalla nostra Repubblica. 
Poi, vabbè, qualcuno avrà pensato che se vuoi fare una rievocazione storica delle guerre Napoleoniche con costumi e armi quello è concesso e quindi perché non fare anche altro? 
De gustibus... ok, certo però discutibili perché discuterne mette sul piatto le diverse idee di ognuno ed è sempre meglio che tenersi tutto dentro a rimuginare. 
Oggi comunque post breve che una bella uscita sulla due ruote muscolare non me la toglie nessuno, nemmeno il maltempo che sembra nuovamente terminato, e una canzone a tema che gli spagnoli ci hanno omaggiato in quella famosa serie tv, CANZONE che l'anno scorso avevo solo citato e di cui invece oggi posto anche il video.

Buon merendino!!! 

QUEL MALEDETTO PRIMO MAGGIO DI 30 ANNI FA (MA ANCHE IL GIORNO PRIMA)

 Mentre a Roma si tiene il tradizionale concertone del 1 Maggio con il maltempo che ci flagella questa giornata da merendino, posso ricordar...