martedì 2 settembre 2025

LA GUERRA PUÒ FINIRE... BASTA VOLERLO

 Il 2 settembre del 1945, proprio il giorno dopo l'ultimo SHOW RADIOFONICO del Trio Lescano, il Giappone si vede costretto ad alzare bandiera bianca, ridotto allo stremo per le gravi perdite umane e gli ingenti danni provocati dalle bombe atomiche (vi dice niente ENOLA GAY?) di Hiroshima e Nagasaki, e mette fine così alla Seconda Guerra Mondiale,


il più vasto conflitto della storia che in poco più di cinque anni ha provocato la morte di 55 milioni di persone, di cui oltre la metà civili. 
In questa cifra enorme rientrano naturalmente i 6 milioni di ebrei barbaramente assassinati nei campi di concentramento nazisti secondo certe ideologie psicopatiche di creare una razza pura. 
In Europa le armi erano già state deposte il 7 maggio nonostante poi fossero rimaste alcune propaggini tedesche che non volevano darsi per vinte. 
La firma della resa definitiva avviene invece a bordo della corazzata Missouri, ancorata nella baia di Tokyo, dove si ritrovano, intorno alle 8 di mattina di 80 anni fa, il ministro degli Esteri nipponico, Mamoru Shigemitzu, il capo di Stato Maggiore, Yoshijiro Umezu, e il comandante supremo delle forze alleate in Giappone, Douglas MacArthur. 
Nonostante tutto l'orrore che era accaduto prima, la resa non impedirà il formarsi in seguito di un clima da guerra fredda (quello del film WARGAMES) tra Stati Uniti d’America e Unione Sovietica, impegnati ad estendere la propria sfera d’influenza soprattutto in Europa.
Come dire che la lezione non era ancora stata imparata e difatti gli eventi degli ultimi anni lo dimostrano pienamente. 
Ah, ma adesso ci pensa Trump...



lunedì 1 settembre 2025

QUANDO C'ERA LUI... C'ERA IL TRIO LESCANO

 Oggi metto sul piatto un disco che, sono sicuro, mai e poi mai avreste pensato potesse apparire su questo blog, ovvero TULIPAN del Trio Lescano.


Pensare al Trio Lescano fa subito molto "grammofono" con quella che è probabilmente la canzone che più identifica immediatamente il gruppo vocale. 
Data invece, quella di oggi 1 settembre, che segna l'ultima volta in cui Il Trio Lescano è apparso nel lontano 1945 alla radio, che all'epoca si chiamava EIAR, in quello che è stato il loro ultimo show radiofonico in Italia.
Il trio, composto dalle sorelle di origine ungaro-olandese, era composto da Alexandrina, Judith e Catharina Leschan, ma sappiamo bene che all'epoca c'era il fascismo e ogni cosa doveva essere rigorosamente italianizzata, perciò il loro cognome diventerà Lescano.

In tempi molto più recenti anche Christina Aguilera si ispirerà un po' al loro stile per il videoclip di CANDYMAN
Il loro successo si protrasse per anni grazie alla loro musica swing sincopata, ma il loro prestigio andò in frantumi con le leggi razziali volute dal regime fascista che inizialmente invece aveva promosso alla grande il trio.
I "problemi" del Trio Lescano furono principalmente l'accusa di essere di origine ebraica con conseguente arresto e deportazione di parte della famiglia, e in seguito giocherà a sfavore anche il cambiamento del regime per via del quale il pubblico preferiva dimenticare il passato fascista. 
Dopo l'abbandono di Catharina, le due sorelle Alexandra e Judith provarono a continuare andando in Sudamerica con Maria Bria, una cantante italiana, ma la cosa non funzionó anche per colpa dell'impresario che si intascó buona parte dei loro guadagni. 
E questa conclusione con "UNA STORIA DISONESTA", come una canzone del compianto Stefano Rosso,

è una storia che non accadeva solo 80 anni fa, purtroppo, e molti artisti famosi, ma anche amatoriali, ne sono rimasti vittime anche ai nostri giorni. 

domenica 31 agosto 2025

RUSSIAN DOLL, E POI RUSSIAN DOLL, E POI RUSSIAN DOLL, E POI...

 Il tema della vita in loop è tornato spesso nel cinema e mi riferisco in particolare, come esempi più lampanti, a Bill Murray e il suo alterego italiano Antonio Albanese, ma non ci sono solo quei due film.


Molto tempo fa su Netflix avevo visto anche una serie tv dal titolo Russian Doll che si basa sullo stesso presupposto, ma con la differenza che ogni volta la protagonista muore di morte violenta e... ricomincia da capo nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno. 
C'è ironia e anche mistero perché ovviamente non è chiaro il motivo di tale replay così iterato. 
Sono solo due stagioni con pochi brevi episodi, con un finale non del tutto finale e con pure viaggi nel tempo nella seconda, ma senza DeLorean. 

sabato 30 agosto 2025

60 ANNI DI UN ALBUM STORICO: HIGHWAY 61 REVISITED DI BOB DYLAN

 Sabato d'autore oggi poiché cade esattamente il sessantesimo anniversario dello storico disco di Bob Dylan dal titolo Highway 61 Revisited,


il terzo dopo quella svolta elettrica criticata dai puristi amanti del folk (che non lo capirono) e raccontata anche nel bel FILM di James Mangold dove Timothee Chalamet dà un'ottima interpretazione del cantautore americano. 
Disco questo che contiene una delle canzoni manifesto di Bob e mi riferisco a LIKE A ROLLING STONE con quel suo famoso riff di Hammond ideato da Al Kooper e dove la band di Jagger & Richard non c'entrava nulla,

ma tempo dopo il brano finirà ugualmente nelle setlist degli Stones, nonché coverizzata anche da molti altri artisti perfino italiani come GIANNI PETTENATI, quello di Bandiera Gialla, con il titolo Come Una Pietra Che Rotola, e successivamente nel 2019 anche da Gian Pieretti (quello che aveva cantato Pietre in abbinamento con Antoine al Festival di Sanremo) che le ha messo il titolo di Come Si Sta ed è contenuta nell'album Nobel, dove tutte le tracce sono cover quasi letterali pescate qua e là dal repertorio di Dylan come questa UNA PIOGGIA FORTE CADRÀ

ovvero A Hard Rain's Gonna Fall.
Carattere non facile quello di Bob Dylan, e lo abbiamo anche visto che stava quasi per andarsene scocciato durante la registrazione di WE ARE THE WORLD, ma, come si vede, l'importanza della sua musica è bella evidente anche nei nostri cantautori italiani, primo fra tutti Edoardo Bennato che al classico setup chitarra e armonica di Dylan aveva aggiunto anche tamburello a pedale e kazoo suonando tutto lui nei suoi primi concerti.

Certo, anche Edoardo poi si è elettrificato con tanto di band completa come Bob, ma qui da noi nessuno si è mai lamentato, credo. 

venerdì 29 agosto 2025

I SOPRANO PERDONO ANCORA QUALCUNO

 Due nomi legati al cinema (ma anche tv) ci hanno lasciato nei giorni scorsi e il primo è Jerry Adler noto sopratutto per il ruolo di Herman "Hesh" Rabkin in I Soprano,


dove era amico e consigliere del protagonista Tony Soprano (James Gandolfini qui sopra con lui), ma nella sua carriera per la maggiore Adler aveva calcato i palchi dei teatri fino agli esordi nel cinema degli anni 90, e possiamo ricordarlo per esempio anche nel 1993 con uno dei primi film in cui apparve cioè Misterioso Omicidio A Manhattan di Woody Allen. 
Jerry aveva 96 anni. 
Altro nome, ma meno popolare perlomeno dalle nostre parti, è quello della spagnola Veronica Echegui,

42 anni, che aveva lavorato fra i tanti registi in patria anche con Bigas Luna, mentre in Italia era stata nel cast di Lasciati Andare con Toni Servillo e Carla Signoris. 
Veronica aveva solo 42 anni, ma da tempo lottava contro un tumore che alla fine l'ha sopraffatta. 
Addio Veronica e Jerry. 

giovedì 28 agosto 2025

C'È DEL MARCIO IN MASSACHUSETTS

 I social network nel mio caso sono sempre pieni di musica e post dedicati al cinema e alle serie tv, seguendo naturalmente gli algoritmi che tracciano le preferenze di ognuno di noi in maniera silenziosa, ma inesorabile, nel senso che se ti piace cucinare troverai invece nel tuo Facebook


(social nato nel Massachusetts come scritto su nel titolo) tanti post culinari oppure, se sei sportivo, quelle saranno le tue preferenze di cui prende nota l'intelligenza artificiale che ci governa (dove governa sembra un termine esagerato, ma in fondo nemmeno troppo).
Adesso, dato che non li conosco di persona, non so bene quali fossero le preferenze di quei trentaduemila insospettabili tra professionisti, avvocati, poliziotti, giornalisti che dal 2019 su un gruppo Facebook chiamato Mia Moglie (adesso chiuso) pubblicavano foto osé delle proprie compagne a loro insaputa. 
Compagne che, scoperto il fattaccio, non l'hanno presa con molto spirito e adesso hanno sporto una denuncia collettiva, cosa che porterà nuove polemiche sull'uso dell'intelligenza artificiale usata (anche in questo caso) per creare foto dove la persona viene, per così dire, "vestita" poco con abiti diversi da quelli originali. 
Sono molte le app e i siti web il più delle volte a pagamento in grado di fare questi trucchetti che spesso sono anche iper realistici e per cui tante star dello showbiz si sono ritrovate così "ritoccate" in vari siti dove vengono pubblicate tali creazioni digitali. 
Ok, come ho detto prima, la pagina Facebook adesso è stata chiusa e sono in corso indagini sulle responsabilità a riguardo anche su coloro che hanno semplicemente messo dei "mi piace" alle foto, ma pare anche che si tratti della classica punta dell'iceberg con purtroppo tanto ancora da rivelare che puzza di marcio. 
E non solo in Danimarca... 

mercoledì 27 agosto 2025

TECHETECHETÉ È LA VERA REGINA DELL'ESTATE?

 Poco più di una settimana fa, in occasione della dipartita di PIPPO BAUDO, mi trovavo ad elogiare Techetecheté che ultimamente mi sta dando grosse soddisfazioni, ed ecco che la scorsa settimana arriva una puntata sugli anni 80 della Italo-disco,


periodo al quale sono molto legato perché l'ho trascorso facendo girare i vinili sui piatti Techincs in discoteca (no, non dico che suonavo, state tranquilli). 
E quindi aggiungo un ulteriore punto a favore di Rai1 con invece un piccolo appunto a Stefano Zandri (“chi cacchio è?" diranno i più) cioè Den Harrow

il cui nome d'arte era un gioco di parole su "denaro", come lo erano anche i nomi di altri suoi due colleghi degli esordi Joe Yellow e Jock Hattle, sempre facenti parte della scuderia di Turatti & Chierigato. 
Stefano infatti sul suo profilo Facebook dichiara di aver visto quella puntata in tv e di essersi reso conto di quanto fossero horror i look di allora. Beh su questo caro Stefano di cui ho fatto girare parecchi dischi, dissento completamente poiché i look anni 80 sono stati e rimangono assolutamente iconici con nulla da invidiare a quelli dei loro colleghi internazionali come Duran Duran e Spandau Ballet, e te lo dice uno che in quegli anni è uscito per strada sia come paninaro che come new dandy pseudo dark.

Quello che era invece davvero orribile era il balletto che spesso accompagnava le esibizioni finte live come a Discoring e posso citare RAGGIO DI LUNA (produzione italiana, ma cantante francese, al secolo Mandy Ligios) con Comanchero, ma sopratutto in assoluto gli EASY GOING con Baby I Love You, davvero imbarazzanti nonostante quel pezzo mi piacesse un botto.

Tant'è che c'erano anche alcuni, come SAVAGE (Roberto Zanetti noto in seguito come Robyx) per la sua Don't Cry Tonight (non presente nella puntata, ma visto in un ALTRO SPECIAL), che racconta che, dato che non sapeva ballare, per non sembrare ridicolo si inventava pose statiche e mosse con le mani, 

cioè una specie di antenato di POSAMAN
Per Den Harrow e altri suoi colleghi come Spagna (allora ancora immune dalla chirurgia plastica selvaggia), per esempio, invece anche il muoversi sul palco era perfettamente centrato con la canzone che presentavano. 
Che vabbè, nel caso di Stefano è risaputo che non cantasse lui, ma Tom Hooker e Silvio Pozzoli


(no, non è Gigi del duo Gigi & Ross), ma chissenefrega dato che il risultato funzionava (anche con Baltimora e Valerie Dore, per dire) e il produttore tedesco FRANK FARIAN lo aveva capito già bene dagli anni 70 quando cantava in studio al posto di Bobby Farrell dei BONEY M (nelle poche esibizioni live invece era proprio Bobby a cantare, ma in modo molto diverso) e poi in seguito ha messo su i Milli Vanilli con tutti i casini che sono successi.
Bene, per quanto mi riguarda spero che Techetecheté continui a sorprendermi così che va bene. 
Anzi, sulla sua scia intanto ieri sera Raidue ha mandato in onda invece la prima puntata di uno speciale su Discoring,

anche quello molto bello e zeppo di ricordi. 
Naturalmente anche la puntata di Techetecheté è su Raiplay ancora per qualche giorno e consiglio di vederla finché possibile. 

LA GUERRA PUÒ FINIRE... BASTA VOLERLO

 Il 2 settembre del 1945, proprio il giorno dopo l'ultimo  SHOW RADIOFONICO del Trio Lescano,  il Giappone  si vede costretto ad alzare...