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martedì 9 settembre 2025

LA FATTORIA CLARKSON ARRIVA ALLA QUARTA STAGIONE

 La nuova stagione de LA FATTORIA CLARKSON, su Prime Video, vede Jeremy accarezzare l'idea di aprire un pub continuando anche a portare avanti il suo lato agricolo e da allevatore di animali da fattoria.


Le difficoltà che il nostro amico dovrà affrontare, con l'aiuto di molte persone più esperte nel campo, saranno a dir poco enormi e durante gli episodi ci saranno anche dei camei dei suoi colleghi e amici Richard Hammond, che avrà anche un simpatico alterego suino, e James May. 
Niente di speciale, è vero, dopo anche lo spinoff dedicato a Caleb, poiché alla fine vale come uno dei tanti programmi di quelli che vanno in onda su Real Time, ma sempre un filino più piacevole perché Jeremy Clarkson è già simpatico di suo. 

martedì 12 agosto 2025

CAPI DI STATO IN FUGA: NON PENSARE TROPPO E CERCA SOLO DI DIVERTIRTI

 John Cena e Idris Elba, con l'aggiunta di Priyanka Chopra Jonas, ti fanno passare due ore di sano divertimento action (anche esagerato, ma ci sta) su Prime Video con Capi Di Stato In Fuga,


film dove "in fuga" è stato aggiunto per noi italiani giusto per fare commedia al primo sguardo, e dove il primo ministro britannico (Elba) e il presidente U.S.A. (Cena) vengono presi di mira da qualcuno che ha tutte le intenzioni di farli fuori, ma a proteggerli ci pensa Priyanka, già avvezza all'uso delle armi arrivando dalla serie CITADEL (non parliamo dei seguiti e SPINOFF che è meglio)

e con il "superpotere" di rendersi insopportabile "sparando" anche giochi di parole che non fanno ridere (ma questo è un particolare trascurabile). 
Da notare che Cena interpreta un attore action diventato presidente un po' come lo divenne davvero Ronald Regan nei favolosi Anni 80, e l'ironia su tale ruolo qui arriva a fiumi.


Completa il cast quella faccia da schiaffi di Jack Quaid da THE BOYS dandomi la conferma che un po' tutti loro devono avere un qualche contratto con gli Amazon Studios (come anche Antony Starr che ho ritrovato cattivissimo come sempre anche in G20).

A tal proposito faccio un'errata-corrige poiché è vero che per colpa di questi volti ricorrenti avevo collocato inizialmente Jack nel cast di WAR OF THE WORLDS (qualcuno leggendo se ne sarà accorto, suppongo), mentre invece non c'entra nulla con quel film a dir poco insolito (e oggetto di insulti da parte del popolo web) e mi scuso pubblicamente per l'errore (adesso corretto). 
Ottima la chimica che c'è tra John e Idris, una perfetta "strana coppia" che non mi ha fatto venire nessun colpo di sonno (validissimo metro di valutazione dei film e serie tv che uso ultimamente).

La regia è stata affidata a Il'ja Najsuller, regista dalle origini russe (anche musicista) che aveva già diretto il bellissimo IO SONO NESSUNO di cui devo assolutamente vedere il secondo capitolo, anche se cambia la regia, perciò, se avete presente quel film, potete capire di cosa stiamo parlando. 
Comunque è chiaro che non è certo il film dell'anno questo, ma diverte il giusto, perciò va benissimo. 

mercoledì 6 agosto 2025

WAR OF THE WORLDS (COSÌ... PER ESORCIZZARE LE GUERRE VERE)

 Ho visto un film oppure uno spot Amazon come quelli visti di recente dove c'è un protagonista che, grazie al colosso dell'e-commerce, trova una soluzione ad un problema, ma tutto ciò in versione extended?


Questo è il piccolo, ma significativo dubbio che mi è rimasto dentro dopo la visione di War Of The Worlds nella nuova, ennesima versione 2025 presentata su Prime Video (appunto Amazon) che, al contrario delle precedenti edizioni dove il titolo italiano era La Guerra Dei Mondi, stavolta mantiene il titolo originale e dove il protagonista è Ice Cube nel ruolo di un analista della CIA che, già che c'è, con i mezzi mica da poco che ha a disposizione, sorveglia anche la figlia Faith futura mamma, il relativo genero, e il figlio.
Come comprimari vi ritrovo Clark Gregg probabilmente per un contratto con gli Amazon Studios, dato che l'avevo già rivisto in G20) dal mondo degli Avengers,


e l'ex "Desperate Housewife" Eva Longoria, sempre benvenuta anche se con un minutaggio molto ridotto e pure un ruolo non così fondamentale.

Tutto il film, ma proprio tutto viene visto tramite videoscreen da computer, da cellulari e da telecamere di sorveglianza, il che può dare qualche fastidio se si pensa di stare per vedere qualcosa di tradizionale. 
Fastidio che può arrivare anche dal fatto che si mostra che la nostra privacy viene totalmente violata in mille modi come già accadeva nel film Nemico Pubblico con Will Smith e GENE HACKMAN,

ma questo è un altro discorso perché in effetti succede davvero e spesso siamo noi stessi a dare il permesso di farci violare acconsentendo a cose che non capiamo quando apriamo un sito internet (occhio!), mentre è di una natura diversa la spinosa vicenda degli audio di Raoul Bova (che poi chemmenefrega ammè?). 
E, mentre la versione originale del 1953 diretta da Byron Haskin mostrava dei pseudo dischi volanti fluttuanti molto più semplici da realizzare grazie a dei cavi che li tenevano sospesi, qui, come nel romanzo e nella versione di Steven Spielberg con Tom Cruise, ci sono i tripods

che inizialmente camminano seminando morte e distruzione, ma sempre tutto filtrato attraverso schermi, per cui potremmo anche paragonarlo ad un cugino di BLACK MIRROR, per restare negli esempi più recenti, ed escamotage che probabilmente ha anche permesso di risparmiare sugli effetti speciali che così non fa nulla se non sono sempre perfetti dato che le immagini sono spesso balenghe, sgranate, pixelate a mosaico come quando la nostra tv digitale non riceve bene il segnale. 
Addirittura posso affermare che tali effetti speciali erano molto più realistici nel brutto quarto episodio di Scary Movie,

dove si parodiava proprio la versione di Spielberg, ma purtroppo non faceva ridere quasi mai. 
C'è da dire che tutto ciò paradossalmente rende la storia più reale, un po' come aveva fatto Orson Welles nel 1938 alla radio portando in scena l'invasione extraterrestre narrata nel romanzo di H.G. Wells come fosse una radiocronaca in diretta, e seminando il panico tra gli ascoltatori che si erano sintonizzati poi quando il programma era già cominciato e avevano preso tutto come fosse la realtà.

Le critiche verso il film sono state parecchio feroci definendolo addirittura "il peggior film dell'anno" (ma siamo solo a poco più della metà, dai), mentre per me il film ha funzionato poiché ho usato il metodo di valutazione che ultimamente utilizzo per valutare anche le serie tv, cioè i colpi di sonno che stavolta non mi hanno preso, perciò lo considero una cosa positiva, con solo quel piccolo tarlo che Amazon ci abbia giocato davvero a farsi lo spot, e se lo vedrete capirete. 
Poi, vabbè, senza nulla togliere al lavoro di Steven e Tom nel 2005 (ma anche quello aveva avuto le sue critiche negative all'epoca), il classico del 1953 rimane un grande film

anche per gli effetti speciali pazzeschi per l'epoca (ripeto... 1953!), e non ci sono storie... 

lunedì 28 luglio 2025

FASCISTI SV MARTE: IL CINEMA DI "FANTASCIENZA" DELLA PROPAGANDA FASCISTA

 Su Prime Video ho recuperato un film che avevo perduto quando era uscito nel 2006, cioè Fascisti Su Marte di e con Corrado Guzzanti.


Cioè una cosa da sbellicarsi dalle risate per come Corrado con gli altri comprimari, fra cui Lillo e Marco Marzocca, perculano più che ferocemente l'epopea del fascismo mostrandolo all'inizio come in uno di quei cinegiornali dell'Istituto Luce che mandavano al cinema prima del film con quella voce narrante stentorea (sempre di Guzzanti) che sottolinea le scene spesso con le didascalie come i film dell'epoca del muto. 
Per cui si ride di tutti quei cliché legati a quell'epoca dove DOVEVA regnare l'italianità assoluta dei nomi tipo il flashback che viene qui rinominato "retrolampo".
Il film è l'estensione di una serie di sketch televisivi sullo stesso tema dove un drappello di fascisti parte per conquistare Marte (i nazisti sulla luna di Iron Sky ancora non c'erano) dove ovviamente non c'è un'atmosfera respirabile, ma, se il gerarca Barbagli al comando dello sparuto gruppetto dà l'ordine di respirare ugualmente, lo si deve fare e lo si fa. 

Location, il nostro Marte, che è una cava alla periferia di Roma, resa marziana con la fotografia virata in rosso, e gerarca, che è ancora Corrado, che nei momenti di sconforto parla con il busto del Dvce, un po' come faceva Don Camillo con il crocifisso in chiesa, con la sola differenza che qui il busto non gli risponde.

Gli effetti speciali in chromakey sono spesso molto pezzenti, ma nel contesto fanno parte della comicità per cui vanno bene così. 
Marte, purtroppo per loro, appare disabitato, quindi senza nessuno a cui imporre il dominio fascista, così i nostri si inventano che certe pietre tondeggianti (fotografate veramente dalle sonde mandate sul pianeta) siano gli abitanti da loro definiti Mimimmi,

verso i quali i nostri disastrati dominatori si rivolgono come fossero vere entità viventi, finché l'arrivo di cinque belle aliene (un po' sullo stile delle amazzoni/valchirie del film animato Heavy Metal, se l'avete visto, e sennò dovete vederlo) non gli fa aprire gli occhi mettendoli davanti alla dura realtà sentendosi dire da loro che quelli sono in realtà solo dei semplici sassi inanimati (non sto spoilerando poiché è già tutto evidente).

Aliene la cui regina "capocciona" è Irene Ferri, mentre tra le altre una di loro è Caterina Guzzanti per la quale avevo un debole già ai tempi di Boris.
Il finale citazione di Kubrick conclude questo film che forse per alcuni risulta un po' tirato per le lunghe e quindi meno efficace dei brevi sketch in tv, ma da parte mia è stato un piacere tutto da gustare... sempre con l'opzione che deve essere preso nel verso giusto e deve piacere il modo di far ridere di Corrado Guzzanti. 

domenica 20 luglio 2025

THE ACCOUNTANT 2: BOTTE DA ORBI E MORTI AMMAZZATI, MA SI RIDE ANCHE

 Vedi alle volte il caso dato che pochi giorni fa abbiamo parlato dei 70 anni di DISNEYLAND ed oggi cade invece il mezzo secolo della fondazione di Gardaland, una delle tante realtà similari nate dopo il parco capostipite americano.


Ma non è di questo che si parla oggi, bensì di cinema dato che su Prime Video è disponibile The Accountant 2, l'ottimo sequel del primo film dove Ben Affleck interpreta un contabile affetto dalla sindrome di Asperger, ovvero una forma di autismo che gli consente di avere una notevole capacità di calcolo e di risoluzione dei problemi abbinata, grazie ad un fisico notevole, ad una grande esperienza nelle arti marziali e nelle tecniche di combattimento apprese insieme al fratello grazie agli insegnamenti del padre militare. 
Fratello che torna anche in questo episodio sempre con la faccia di Jon Bernthal a portare avanti a sorpresa la parte comica mentre nel film precedente invece non era per niente accentuata. 


E che qui funziona alla grande perché certe situazioni che ti fanno fare una sana risata arrivano così all'improvviso e non sei preparato, questo grazie ad una buona regia che rimane anche stavolta in mano a Gavin O'Connor. 
Sono concorde con l'idea della distribuzione di mantenere il titolo originale poiché Il Contabile forse non sarebbe stato così accattivante pur sapendo gli attori che ne facevano parte ed una locandina che già ti dice qualcosa.
Ho letto in giro alcune critiche sull'espressività completamente assente di Ben Affleck, ma probabilmente arrivano da gente che non ha capito la situazione del personaggio interpretato dall'ex Batman.


Anzi, quel sembrare così innocuo, bamboccio e apatico a prima vista, secondo me è un punto di forza perché quando poi la furia a sorpresa si scatena (eccome se si scatena) vedi che non ce n'è più per nessuno. 
E se non va bene, allora guardate un altro film che di roba scrausa dove si pestano duro (però male) ce n'è in giro quanta ne volete. 

martedì 1 luglio 2025

12 - 12 - 12: C'È QUALCOSA DI PEGGIO DELLA PROFEZIA DEI MAYA

 Oggi devo assolutamente parlare di un film che Prime Video mi ha permesso di vedere e che entra di diritto nella categoria delle pellicole trash sempre benvenute in questo blog.


Si tratta di 12 12 12, film italiano, anzi ligure, anzi girato a Bogliasco, da non confondere con un altro con lo stesso titolo uscito tempestivamente in orario due anni prima, ma horror.

Quello horror non l'ho mai visto mentre vediamo cosa non va in questo di oggi? Beh intanto che parte già malissimo con dei titoli di testa lunghissimi accompagnato poi da una musica che vorrebbe essere solenne, ma... boh, ci sta come i cavoli a merenda e comunque ormai sono anni che i titoli di testa vengono spostati praticamente alla fine del film (James Bond a parte) seguiti magari da una scena post credits per poi partire con tutta la pappardella dei nomi di attori e attrezzisti che vengono su sul fondo nero. 
Magari la scusante è che il film è del 2014, quindi ancora della (più o meno) vecchia leva alla quale sembra essersi ispirato il regista e sceneggiatore Massimo Morini (al centro nella foto sotto) che avrete visto a volte come direttore d'orchestra sul palco del Festival Di Sanremo, ma anche lui in persona ci mette la faccia e la voce come cantante leader dei Buio Pesto,

band di Bogliasco come il film, specializzata in concerti di beneficenza dove raccolgono fondi per istituti come l'Ospedale Gaslini, per esempio, e questa è una cosa che gli fa onore. 
Purtroppo Massimo ha anche questa passione per il cinema e per la fantascienza e le ha già estrapolate entrambe con film comico-goliardici come Capitan Basilico 1 e 2 e Invaxon - Alieni In Liguria, seguito anche da una serie su Jimmy, dove però il tono rimaneva da commedia e ci stava. 
Qui invece il problema grosso è che stavolta il film è tutto girato con un registro serio per raccontare di un attacco alieno a Bogliasco dove  questi extraterrestri vogliono conquistare il pianeta partendo da questa piccola località ligure (scelta bizzarra, ma sicuramente intelligente dato che se avessero attaccato l'america sarebbero stati immediatamente bastonati come abbiamo visto in molti film)

e, dopo essersi sostituiti ad alcuni degli abitanti prendendone l'aspetto (notare poi tutti i nomi inglesizzati), polverizzano una per una le persone quindi con tutta una serie di scene identiche ripetute non so quante volte con persone diverse. 
E anche qui non ci siamo. 
Come anche negli altri film di Morini capita di vedere anche facce molto note dell'attualità e dello spettacolo come anche comici di Zelig, e in questo caso c'è anche Max Gazzé

che si presta al gioco in una breve scena. 
Ma non per questo il livello del film si alza eh... Per non parlare del finale che non finisce mai tipo "era un sogno", ma poi non lo era, e poi è di nuovo un sogno, e poi no è via così ancora ripetuto fino allo sfinimento. 
Anzi per via di tale finale temo che nella testa di Massimo ci sia pure un sequel. 
E finale che presenta la RASSEGNA completa dei protagonisti con i nomi dei personaggi all'inglese come dicevo prima.

Comunque, se ve la sentite di guardarlo con lo spirito giusto, lo consiglio, ma esclusivamente per chi ama le trashate tipo ANATAR e CREATORS - THE PAST
Tutto questo non toglie che le intenzioni benefiche dei Buio Pesto rimangono comunque una lodevole iniziativa da supportare sempre. 

venerdì 27 giugno 2025

CRIMES OF THE FUTURE (MA IL TITOLO ARRIVA DAL PASSATO)

 Lo so che oggi si sposa Jeff Bezos, ma il marrano non mi ha invitato e sono leggermente offeso, perciò non ne parlerò, tié.


Parlerò invece di cinema che non sta nemmeno su Prime Video, ma su Raiplay (ancora tié Jeff) e a tal proposito premetto che ho adorato David Cronenberg con LA MOSCA e altri suoi lavori, ma stavolta con Crimes Of The Future, film con Viggo Mortensen, Lea Seydoux e Kristen Stewart, che ha lo stesso titolo di un suo corto del 1970, non mi trova molto dalla sua parte.
Cioè, sapevo di cosa parlava e quindi ero curioso, ma quelle mutazioni me le immaginavo più sullo stile della Brundlefly. 
Poi non so se la versione che ho visto su Raiplay sia stata mozzata di qualche scena magari davvero troppo forte per essere mandata in tv, ma sembra che a volte manchi qualcosa tra una situazione e l'altra come risulta anche da un confronto tra i minutaggi dove su quello Rai mancano circa tre minuti rispetto alla durata ufficiale dichiarata. 
A tal proposito ricordo con vero "orrore" le versioni scandalosamente eppurate che Italia 1 mandava in onda di classici come NIGHTMARE, LA COSALE IENEL'ESORCISTA togliendo via a muzzo il meglio delle scene splatter.

Operazione talmente invasiva che alcuni registi hanno poi diffidato le emittenti dal modificare in alcun modo la loro opera. 
E quindi forse qui è proprio David che invece si diverte a metterci alla prova per vedere se il nostro cervello viaggia alla velocità del suo? 
Velocità che però non viene tradotta in ritmo nel film dato che più di una volta ho rischiato il colpo di sonno, vuoi anche per la continua ripetizione di certe situazioni, eppure lo stavo guardando su un maxischermo quasi da cinema (un regalino che mi è arrivato da qualche mesetto) e un sonoro di tutto rispetto.


Comunque seppure siano più convincenti i molti effetti "veri" rispetto a quelli in CGI, mi cade tutto verso la fine con quella poverata di scena del cranio trapanato dove si vede benissimo che quello è un manichino quasi come fosse stato preso direttamente dalla vetrina di un negozio lì vicino. 
Era finito il budget? 

martedì 27 maggio 2025

IL MAGICO MONDO DI HAROLD: SEVERAMENTE VIETATO AGLI ADULTI

 Harold è un personaggio di un libro per l'infanzia che con il suo pennarello magico disegna cose che diventano reali.


Fin qui tutto bene, ma le cose diventeranno invece complicate quando Harold uscirà dal libro insieme ai suoi due amici Porcospino e Alce che, nel mondo reale, prenderanno un aspetto umano. 
Non è la prima volta che un libro, un cartone, una favola vengono tradotti in film, per cui ero ben disposto verso questa pellicola dove Harold è interpretato da Zachary Levi,

l'ex Chuck della serie tv e ultimamente abbonato al ruolo di SHAZAM
Ecco, Zachary rifà praticamente Shazam con quel suo modo di fare bambinesco portato qui fin troppo sopra le righe tanto da risultare irritante. 
E meno male che nel film c'è anche Zooey Deschanel che adooooro,

così sono riuscito ad arrivare alla fine altrimenti avrei mollato tutto dopo nemmeno la metà del minutaggio. 
Cioè non è un film bruttissimo, però non me lo aspettavo così tanto per bambini, ecco, in un mondo dove anche certi film per l'infanzia sono fatti in modo da piacere anche agli adulti. 
Così, se capitate su Prime Video, adesso perlomeno sapete di cosa si tratta. 

venerdì 23 maggio 2025

G20: BELL'IDEA, MA...

 Ecco il post slittato di una settimana per lasciare spazio alla kermesse canora più pazza del mondo, ed è quello che riguarda Prime Video, la quale va sicuramente orgogliosa di questo nuovo film realizzato in tandem con la Metro Goldwin Mayer dal titolo G20,


film con protagonista il premio Oscar Viola Davis che ci crede moltissimo e infatti partecipa personalmente alla produzione. 
Viola qui fa la parte di una presidentessa americana donna con marito e figli, un po' come se le elezioni le avesse vinte Kamala Harris, che forse dalle parti di Amazon un po' ci avevano creduto, ma tant'è... 
Fatto sta che alla classica riunione dei grandi potenti della terra, cioè il G20 del titolo dove stavolta, per far vedere che è un film attuale, che sta sul pezzo ed è "gggiovane", si parla di cryptovalute, succede che un tizio che in pratica è Patriota dei Seven, perché è interpretato da Antony Starr,

psicopatico uguale, ma con la barba che sennò era troppo una fotocopia, ti organizza bello bello un attentato/rivolta contro questi grandi. 
Ma la presidentessa ha dalla sua un passato militare che Soldato Jane levati e non sarà facile domarla. 
Bene, le premesse c'erano e magari se il progetto lo prendeva in mano la Marvel poteva uscirci anche un film discreto. 
Ho citato la Marvel non a caso poiché nel film oltre a venire nominata esplicitamente Wakanda, c'è anche Clark Gregg,

ovvero l'agente Coulson dello S.H.I.E.L.D. 
Tuttavia il problema più grosso sono proprio le scene action perché non ci si capisce letteralmente un tubo e capirai che in un film così la parte action deve valere almeno il 50 per cento. 
Così, durante ste benedette scene, ti devi solo mettere l'animo in pace e pensare che sta succedendo qualcosa aspettando che la finiscano di randellarsi. 
E tutto sommato sui dialoghi al limite del luogo comune si può anche sorvolare, dato che non è quello il problema più grosso in film come questi come anche The Rock sa bene (difatti si parla di famiglia anche qui come con Dwayne Johnson e Vin Diesel). 
Ah... infine, come sempre quando fa capolino, Hal Yamanouchi

mi fa scappare la risata poiché anche qui presta la sua voce da spot Suzuki al personaggio orientale di turno, cioè il presidente sudcoreano.
Altra chicca di doppiaggio (pessimo) è quello della nostra Sabrina Impacciatore su sé stessa. 
Insomma, l'idea era buona, ma poteva essere sviluppata molto meglio. 

venerdì 9 maggio 2025

THE NOT VERY GRAND TOUR: SIAMO RIMASTI IN DUE...

 Dopo aver passato il conclave più veloce del mondo che ha disilluso ancora una volta le aspettative dei Pitura Freska, ed è stato anche movimentato dall'apparizione di quella foto di Trump in veste papale, lasciamo per ora gli argomenti in odore di santità (ma che razza di odore avrà sta benedetta santità?) perché si torna a parlare invece dei nostri argomenti preferiti che sono molto meno santificabili, dato che, come già si sentiva in giro da un po', i nostri amici inglesi appassionati di auto sono tornati su Prime Video, ma solo James May e Richard Hammond, poiché Jeremy Clarkson ha avuto qualche problema con la produzione.


Nonostante ciò, in quattro puntate chiamate The Not Very Grand Tour e che saranno pubblicate dilazionate entro l'anno prossimo, appare anche Jeremy in alcuni video tratti dalle precedenti edizioni introdotti da James e Richard che discutono a modo loro sui contenuti che sono, come sempre, a favore dei motori endotermici. 
Purtroppo niente di davvero nuovo quindi. 
Almeno per ora. 
Ah... Comunque quella foto di cui parlavo prima

forse non sarà stata in un certo suo modo premonitrice, dato che Robert Francis Prevost, il nuovo Papa che ha preso il nome di Leone XIV (csiv per gli amici) viene dall'America di Trump?
Ed è la prima volta che sale al soglio pontificio un americano

che tra l'altro con il nome di Leone si riferisce al noto storico Papa Leone Magno che fermó appunto gli Unni di Attila invasori come si vedeva in quel vecchio FILM con Anthony Quinn.

Oddio forse questo non era esattamente Anthony Quinn... eppure diceva pure lui di chiamarsi Attila cioè A come atrocità,
doppia T come terremoto e traggedia,
I come ira di Dio,
L come lago di sancue
e A come "adesso vengo e ti sfascio le corna"!
Comunque Papa Leone Magno respinse appunto gli ospiti indesiderati un po' come è nelle intenzioni di Donald di fare "pulizia" nella sua America per farla "great again".
Certo sono solo coincidenze, però fanno pensare... 

giovedì 8 maggio 2025

IL CONCLAVE E CAPITAN AMERICA NELLO STESSO POST?

 Casomai non ve ne foste accorti, siamo nel periodo del Conclave, come preannunciato profeticamente da quel FILM candidato agli Oscar, e Bruno Vespa non ha perso l'occasione per mettere in mostra il suo classico plastico con fumaiolo che chissà se al momento giusto farà anche la fumata bianca (che per ora la prima è stata nera)? 


Scherzi a parte, la lista dei papabili (termine usato spesso anche a sproposito, ma solo stavolta è perfettamente calzante) è molto lunga dato che molti sono i nuovi cardinali che aveva ordinato (non su Temu e nemmeno su Amazon) Papa Francesco, con un occhio puntato sull'arcivescovo di Costantinopoli...

ehm, no, di Kinshasa, Fridolin Ambongo Besungu, il quale si porta dietro un nome che sembra una gag del Gabibbo ed è, essendo africano, di colore come molti anni fa ipotizzavano i Pitura Freska sul palco di Sanremo cantando del PAPA NERO.

Che poi, se l'eletto fosse davvero lui, sarebbe anche un allinearsi alle nuove tendenze inclusive come Doctor Who che adesso nella nuova rigenerazione, finalmente fatta come RTDio comanda, ha il volto di Ncuti Gatwa, la Sirenetta live action Disney, e il nuovo Capitan America che, forse l'avrete notato, è in realtà A-Train dei Seven della serie The Boys

infiltrato nelle fila della Marvel, perchè li avete mai visti contemporaneamente nella stessa stanza?
Io no, appunto. 
Ma torniamo all'evento che sta monopolizzando l'attenzione e sul quale spiritosaggini a tema nel frattempo ne sono uscite quante ne volete, come, per esempio, questo video che mostra un immaginario backstage di quello che (forse) succede dietro quel portone chiuso con la chiave, cioè con-clave. 


A.i. come se piovesse, ovviamente, ci tengo a precisarlo, ma divertente... 

martedì 29 aprile 2025

ETOILE: BALLO BALLO BALLO DA CAPOGIRO...

 Oggi è la giornata mondiale della danza e seppure come ballerino io sia totalmente negato, non disdegno i musical dove si canta e si balla, e non per niente mi è piaciuto anche BETTER MAN che musical non è, ma lo spirito ce l'ha tutto dentro.


Di recente invece su Prime Video è arrivata Etoile, nuova serie tv di 8 episodi prodotta dalle menti che stavano dietro ad Una Mamma Per Amica e La Fantastica Signora Maisel, per cui se conoscete le due serie saprete già che tipo di mood può esserci qui. 
Dialoghi serratissimi, molta ironia e anche sentimento. 
Ma forse fra le tre serie questa è la meno incisiva nel senso che c'è molta carne al fuoco con moltissimi personaggi che intrecciano le loro vicende, ma, almeno per ora, la situazione non viene focalizzata su qualche vero protagonista assoluto. 
Ecco, diciamo che Robert Altman su cose del genere ci ha fatto la sua carriera di regista, il che, se andiamo a vedere, non è esattamente un male, dato che gestire un film corale (una serie in questo caso) non è una cosa semplicissima e qui si sta facendo appunto la conoscenza di tutti questi personaggi. 
Tutto nasce da due scuole di danza in crisi, una in Francia e l'altra negli States, che per rivitalizzarsi decidono di fare uno scambio di ballerini, il che mi ha anche ricordato per certi versi Emily In Paris, e anche questo non è per niente male dato che quella con Lily Collins rimane una delle mie serie preferite. 
Inoltre, se conoscete gli altri due prodotti di cui ho parlato prima, troverete anche molte facce note che arrivano da entrambe le serie, mentre Charlotte Gainsbourg

dovreste già conoscerla per quel bel film di Crialese che è Nuovomondo del 2006 e, tra l'altro, nonostante abbia i suoi bei 53 anni, pare che da allora non sia memmeno passato troppo tempo (magia dell'avere certi genitori terribilmente fighi?). 
Qualcuno che di mestiere fa il critico vero, si è lamentato che qui non c'è un villain vero e proprio sostenendo che il villain è quello che fa la differenza in un film (molto spesso è assolutamente vero), ma se ricordiamo bene nemmeno in Una Mamma Per Amica c'era un villain eppure quello è stato un successo stratosferico. 
Ah, beh, è vero...,, erano altri tempi, quelli in cui Italia 1 mandava in onda quei bei prodotti positivi da guardare con tutta la famiglia, bambini compresi, mentre si cenava, e invece adesso la stessa rete in quell'orario (l'ho già detto tempo fa) manda in onda morti ammazzati male, autopsie e quant'altro, compresi villain, assassini e malati di mente. 
Ma ci mette il bollino rosso così ha la coscienza a posto... 

venerdì 25 aprile 2025

SCONFORT ZONE: MA CHE TI RIDI?

 Continua il super maxi ponte, maxi tipo come quello che vorrebbe Salvini e che invece da Pasqua ci porta fino al Primo Maggio passando per il Giorno Della Liberazione del 25 aprile dove oggi butto lì Sconfort Zone, nuova serie su Prime Video con Maccio Capatonda, che fa quello che dice, cioè mette in una zona opposta alla classica comfort zone, ma il fatto è che ci mette lo spettatore stesso.


E forse questo non è esattamente un bene poiché si parte scherzando su un hospice dove vengono ricoverati i malati terminali e sul quale in effetti ci trovo poco da ridere.
Se non ho smesso la visione è solo perché da Maccio (che francamente non è il mio comico preferito, ma tutti ne parlano così bene...) mi aspettavo dell'altro che forse doveva arrivare, ma anche quando più avanti arriva non è che siamo al meglio della forma con una comicità che arranca a fatica cercando di farti sorridere sullo sgradevole. 
Ma nel mio caso non è accaduto. 
Cioè, anche Fantozzi, di cui ho parlato DI RECENTE per i 50 anni dell'uscita del primo film, era comicità sgradevole perché perculava un perdente e la sua famiglia, ma faceva ridere anche se con un po' di tristezza dentro. 
Qui l'atto del ridere invece per me qui viene forzato, non naturale e liberatorio come invece dovrebbe essere. 
Boh, saranno questi maledetti tempi che cambiano, ma secondo me stavolta non ci siamo. 

martedì 15 aprile 2025

IO E TE DOBBIAMO PARLARE VS. L.O.L. CHI RIDE È FUORI: IL MALE E IL BENE

 Oggi è la Giornata Del Made In Italy, e cosa che adesso pare sia fuori pericolo dalle minacce di Donald & I Suoi Dazi, che pare il nome di una band (giustamente) demenziale.


Made In Italy che oggi viene rappresentato qui da Io E Te Dobbiamo Parlare, cioè un film dove troviamo Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani a fare la coppia "comica", e al quale mi sono approcciato, nonostante sulla locandina ci stia scritto, convinto che la regia fosse del comico toscano che da Il Ciclone in poi non è più riuscito a bissare il clamoroso successo, ma più o meno fa ancora divertire. 
Invece il film è tutto dell'attore napoletano e l'ho capito solo dopo un po' che lo stavo guardando, un po' perché il minutaggio di Alessandro è maggiore di quello dedicato a Leonardo con poi tantissime scene in dialetto stretto, ma soprattutto perché non riuscivo a trovarci nulla di divertente in una sequela di gag malfatte tipo quella del laghetto delle oche (son anatre!) o la serata trasgressiva di Leonardo e Brenda Lodigiani nell'albergo infimo.

Arrivati poi all'Eyes Wide Shut di casa nostra (si, ma è evidente che come frame ho messo quello originale di Stanley) penso che lì si sia toccato il fondo di un film completamente inutile che prova a far ridere su argomenti di attualità tipo gli ambientalisti che protestano imbrattando i quadri nei musei e le forze dell'ordine che lavorano per catturare pezzi grossi della criminalità (la scena del venditore di ombrelli... Mioddio!!!). 
E su quanto NON apprezzi Alessandro Siani, eccetto che per Benvenuti Al Sud, dove era solo attore, devo averne GIÀ PARLATO in passato.

Va meglio però nella co-conduzione dell'ultima edizione di L.O.L. Chi Ride È Fuori dove Siani sta al fianco di Pintus in sala controllo (non fa ridere nemmeno lì, ma almeno non fa danni) ed edizione che ho trovato davvero esilarante per il cast di molto migliore delle ultime che invece raschiavano il fondo del barile. 
Questo è naturalmente su Prime Video. 

PER VIVERE INSIEME FELICI E CONTENTI, COME NELLE FAVOLE

 Chi non conosce  HAPPY TOGETHER dei The Turtles, magari nella versione italiana dal titolo  PER VIVERE INSIEME cantata dai Quelli, ma an...