venerdì 26 luglio 2024

THE BOYS 4: E TU CREDI ALLE PECORE CHE VOLANO?

 Se l'avete già vista questa nuova stagione dei supereroi bastardidentro avrete capito al volo il titolo,


mentre se ancora dovete vederla, tranquilli che non sto spoilerando granché, dato che in The boys 4 succedono tante, ma tante di quelle cose pazzesche che davvero più di una volta mi son chiesto come avessero passato i paletti della censura con pure una scena hard bdsm che poi, a conti fatti, è anche la meno disturbante.



Ma sono supereroi perciò possono fare un po' quello che gli pare, no? 
Perché ce l'hai il coraggio tu di andare davanti a Patriota e dirgli "oh, sta calmino eh"... 
Personalmente io no perché ogni volta che l'ho visto entrare in scena (Anthony Starr da Oscar) ho avuto davvero paura ed era giustificata visto quello che poi inevitabilmente lui combinava. 
E stavolta c'è da dire che agisce anche per vendetta verso coloro che lo hanno fatto diventare così. 
Vendetta che viene mostrata in una serie di scene particolarmente agghiaccianti. 
E lo dico io che di cose horror ne ho viste a bizzeffe, ma qui giuro che siamo oltre ogni limite immaginabile. 
Roba che al confronto Bryan Yuzna pare il creatore dei Teletubbies. 
Comunque si inizia benissimo già dal primo episodio che parte e finisce coi Sex Pistols e poi via via musica sempre alla grandissima.
Entra in gioco anche il crossover con GEN-V, la serie spinoff e probabilmente, se avete visto il GATTO GOOSE di Captain Marvel, un personaggio ve lo ricorderà abbastanza da vicino, ma in maniera molto più truculenta.

Ci sono pure un paio di nuove entrate nei 7, e sono Sage, donna di colore super intelligente (se ricordate Watchmen c'era anche lì tale personaggio però maschile) e Firecracker, della quale è stato mantenuto il nome originale perché tradotto sarebbe stato Petardo (abbastanza ridicolo) e che sfrutta le stesse tecniche religiose (e gli stessi colori) usate da Trump in occasione dell'attentato, il che può far alzare il sopracciglio pensando che la serie è stata girata tempo fa, per cui adesso i complottisti sono già li a macinare fantasie assurde. 
Scusate, ma adesso di più non posso dire, che se la Vought se ne accorge mi fa fare una brutta fine pure a me... 

giovedì 25 luglio 2024

LO SPAZIO È PER LE DONNE (PARTE SECONDA)

  Fino a poco tempo fa pensavo davvero che astronauta e cosmonauta fossero due parole con lo stesso significato usate a piacere a seconda di come capitassero nel discorso, mentre invece durante una puntata di Splendida Cornice, il simpatico talk show condotto da Geppi Cucciari su Rai3 che meriterebbe invece una maggior rilevanza


(ma le cose belle, si sa, passano in secondo piano rispetto a quelle che ti fanno macinare sponsor), ho scoperto che sono legate alla nazionalità dei viaggiatori dello spazio poiché cosmonauta infatti è riferito ai soli sovietici. 
Il motivo francamente non lo so, anche perché lo spazio è uguale visto dalla Russia o dall'America, però anche questa sembra una cosa fatta per alimentare quella rivalità nella corsa allo conquista dello spazio che c'è stata da sempre tra America e Russia, dove quest'ultima il 25 luglio del 1984, cioè quarant'anni fa esatti, mandava la sua Svetlana Evgen'evna Savickaja (che avevo già citato in un POST A TEMA poco più di un anno fa) a fare una bella passeggiata galleggiando per più di tre ore nello spazio infinito

stabilendo così il primato di prima donna che ha camminato "verso l'infinito e oltre", per dirla ironicamente come il suo avversario a stelle e strisce Buzz Lightyear, l'icona americana della Disney/Pixar. 
Gli USA infatti, l'anno prima avevano, si, mandato nello spazio Sally Ride come prima donna americana, ma senza attività extraveicolare e sicuramente la Svetlana ha fatto un po' rodere il fegato ai capoccioni della NASA sempre così affannati a cercare di dimostrare che loro sono meglio degli altri. 
Un po' come diceva Elio che "la donna volante è un pericolo costante"... si, per per gli americani di sicuro. 
Quello in cui i Russi sono sempre stati dei maestri però, bisogna dirlo, è stato il sapere nscondere gli insuccessi e, a volte, anche gli incidenti mortali, poiché all'epoca le informazioni che arrivavano da quel Paese erano solo quelle che loro volevano far sapere, che, se mai fosse trapelato un pelino di troppo, il responsabile della fuga di notizie spariva come se fosse passato di lì David Copperfield. 
Al contrario dell'americana Sally Ride, l'ex cosmonauta Svetlana è tuttora in vita, ha 75 anni, e si è dedicata alla politica facendo parte del Partito Comunista Della Federazione Russa diventando vagamente la sosia di Angela Merkel.

Sarà l'aria della politica... 

mercoledì 24 luglio 2024

AQUAMAN E IL REGNO PERDUTO (PER FINTA)

 Il secondo capitolo di Aquaman ha come titolo aggiuntivo Il Regno Perduto, cioè quella mitologica Atlantide che da sempre scatena le fantasie dei cineasti con tizi in posa sui troni intenti a non fare niente di niente e anche qui non si sfugge.


In questo caso il cineasta è James Wan che forse, lo dico da amico, si è fatto un po' prendere la mano dal digitale e ti riempie ogni inquadratura di colori sgargianti da trip lisergico e scenografie in CGI, ma così tanto che spesso sembra di vedere un cartone animato dove sono inserite pure male le facce degli attori. 
Forse la memoria mi inganna, ma il PRIMO CAPITOLO non lo ricordavo così finto. 
A salvare in parte la scena però arriva il gigantesco Jason Momoa che accoppiato a Patrick Wilson porta a tratti un po' di umorismo alla Spencer & Hill fra un bordello visivo e l'altro. 
Si, perché si fa anche fatica a seguire le scene così come sono sullo schermo dato che, nemmeno troppo inconsciamente, ci si sofferma inevitabilmente a pensare quanto sia finto quello che si vede. 
Vabbè che Aquaman non esiste mica per davvero, però un minimo, dai...

Si aggiunga poi che Amber Heard, dopo le vicende giudiziarie con Johnny Depp, si è vista tagliare via buona parte delle scene con mio grande dispiacere, dato che era una delle poche cose interessanti da vedere... 
Eccheccavolo! 

martedì 23 luglio 2024

QUANDO LO SCANDALO AIUTA LA CARRIERA

 Era il 1984 e veniva eletta Miss America una modella che si chiama Vanessa L.Williams (si, proprio come Samuel L.Jackson, ma non c'entra nulla).


Grande festa per la neo-reginetta incoronata senonché saltano subito fuori certe foto che la ragazza aveva fatto per Penthouse nell'outfit classico che usa avere una modella sulle pagine di tale rivista. 
Apriti cielo! 
L'america puritana (e bacchettona) non ci sta e ti tira su una bega che non ti dico. 
Tant'è che Vanessa allora esattamente il 23 luglio del 1984, cioè nella decade più bella del mondo, rinuncia con grande amarezza al titolo, evento mai verificatosi fino ad allora. 
Ma ancora la ragazza non sapeva che la fortuna sarebbe stata dalla sua parte poiché tale "scandalo" le porterà comunque una grande popolarità e Vanessa ce la ritroveremo come cantante nel 1988 con il suo primo album dove già mostrava ottime doti, successo bissato poi nel 1991 dal secondo lavoro che conteneva la famosa hit SAVE THE BEST FOR LAST,


che ricordo bene perché la mandava spesso Massimo Oldani su Radio Milano International durante le ore notturne in cui mi capitava di girare in macchina e io, forse l'ho già detto, adoro ascoltare musica in macchina. 
Ma Vanessa non si ferma lì e diventa anche attrice, magari non da Oscar, però sono diverse le pellicole dove possiamo trovarla, alcune anche da vera protagonista, e quando arriva sullo schermo non si può certo discutere sua sua bellezza. 
Anche nelle serie tv di successo Vanessa si è ritagliata il suo posto e sto parlando di Ugly Betty dove la troviamo in 85 episodi

con il personaggio di Wilhelmina Slater, e in Desperate Housewives con 45 presenze, senza contare molte altre produzioni dove ha fatto la classica guest tipo in Love Boat. 
Quindi vedi che non tutto il male viene per nuocere... 

lunedì 22 luglio 2024

NEMICO PUBBLICO - PUBLIC ENEMIES: UN JOHNNY DEPP MOLTO MENO SPARROW

 Nemico Pubblico - Public Enemies, film del 2009 con Johnny Depp, era uscito con questo doppio titolo forse per non essere confuso con l'iper adrenalinico altro film del 1998 dove Will Smith corre corre e ancora corre spiato in tutti i moderni modi tecnologici possibili sotto la regia di Tony Scott e le musiche di Trevor Rabin (uno che si è fatto un giro negli Yes durante gli anni 80).


Questo con Depp invece è ambientato negli anni 30 e racconta di John Dillinger, il più pericoloso gangster di quel periodo che verrà ucciso in uno scontro a fuoco proprio il 22 luglio del 1934. 
Tale personaggio aveva già avuto l'onore di essere raccontato su pellicola nel 1973 nel film americano Dillinger, e un un'altro film dal titolo The Lady In Red, ma non quello con Kelly LeBrock, bensì un film del 1979 prodotto da quel mito di ROGER CORMAN e diretto da Lewis Teague, cioè colui che aveva messo David Bowie nei panni dell'alieno caduto sulla terra in quel film lentissimo, ma che io considero tuttora uno dei migliori mai visti in vita mia proprio per la presenza del Duca Bianco (all'epoca rosso come Iannick Sinner). The Lady In Red, inedito in Italia, vede come protagonista Polly Franklin che si ritrova fidanzata proprio con il gangster. 
Anche Marco Ferreri citava il famoso gangster in Dillinger È Morto, ma la pellicola (molto sgangherata in verità) non c'entrava nulla con la vicenda degli anni 30.
Tornando invece al film con Johnny Depp, dove l'agente che cerca di catturarlo è interpretato da Cristian Bale, abbiamo a dirigere nientemeno che Michael Mann, uno che zitto zitto ha fatto la storia pure lui negli anni 80 con le serie tv Miami Vice, collezionando in seguito tutta una serie di film pazzeschi, tranne solo quella volta che ha provato a rimettere le mani sul suo gioiello televisivo e ne ha fatto un film che non sapeva più di nulla perché mancava tutto lo spirito fashion del decennio segnato dai Duran Duran e dagli Spandau Ballet, nonostante avesse in scena due attori come Colin Farrell e Jamie Foxx a dare il volto ai due protagonisti Crockett & Tubbs.

Può succedere se vai a toccare certi miti e ce l'hanno dimostrato bene anche altri film nati da serie tv come Starsky & Hutch, A-Team e THUNDERBIRDS, mentre proprio di quest'ultima era molto carina la NUOVA SERIE uscita qualche anno fa che riproponeva lo spirito originale con le nuove tecnologie di animazione. 
Ma purtroppo il più delle volte questi remake non sono così necessari... 

domenica 21 luglio 2024

DOCTOR WHO: SEMPRE AVANTI NEL FUTURO E INDIETRO NEL PASSATO

 La nuova rigenerazione di Doctor Who (perché se siete dei whovians non si parla di semplice serie, ma appunto rigenerazione) mi ha confermato la caratteristica peculiare del nuovo Dottore che negli anni 80 ai tempi di Tom Baker era un cappello floscio e una sciarpa multicolore, mentre con David Tennant c'erano gli occhiali sul naso e le Converse ai piedi, con Matt Smith il fez e il papillon, con Peter Capaldi i Rayban Wayfarer e la chitarra elettrica, come per JODIE WHITTAKER era l'essere per la prima volta donna e vestita da Sbirulino.


Qui con Ncuti Gatwa la caratteristica è che si tratta del primo Dottore di colore e che inoltre cambia outfit in ogni episodio, spesso anche più volte, mentre tutti i predecessori avevano un guardaroba piuttosto limitato. 
La cosa di cambiare abito invece era spesso compito riservato alle companion come Clara Oswald vista anche in outfit vittoriano (splendida, ma molti non l'hanno amata granché). 
Insomma c'è aria di rinnovamento ma anche di rimandi al passato perché il Giocattolaio che viene nominato e apparso negli speciali con Tennant, era stato un villain delle epoche passate, per la precisione nella terza stagione inedita in Italia, e anche il Maestro visto nell'episodio con i Beatles senza talento (dai, non ditemi che non avete pensato a YESTERDAY di Danny Boyle) ha qualche legame con quel cattivo.

Attore quello che fa il Maestro che è il vincitore del Ru Paul's Drag Race, e ottenere una parte di villain in una serie così importante direi che è davvero un premio di valore. 
Ma non è tutto oro quello che luccica perché sono state tante anche le critiche verso questa nuova gestione tornata in mano a Russell T. Davies, perché qualcuno ci ha visto dentro troppa mano disneyana. 
Certo rispetto alle trame confuse e cervellotiche di Chibnall, qui quasi sempre si svolge tutto in maniera abbastanza lineare, forse troppo per i detrattori. 
Ci sono, disseminati per gli episodi, anche degli indizi buttati lì come la misteriosa signora che ogni volta fa un cameo o anche una parte abbastanza fondamentale, o anche la TRASFORMAZIONE momentanea in aliena di Ruby Sunday, la nuova companion, all'inizio del primo episodio per aver modificato leggermente una linea temporale, 


il che fa pensare che la ragazza, adottata da neonata, possa non essere così come sembra. 
Ma forse questi detrattori di cui sopra speravano di vedere una nuova AMERICAN HORROR STORIES
Diciamo che la tensione e il mistero ci sono anche qui in uno splendido episodio dove il Dottore scompare e tutto rimane in mano a Ruby alle prese con una davvero inquietante presenza che l'accompagnerà per tutta la vita (grande, grandissimo episodio!!!).

E poi si cerca di far capire che per non lasciarci le penne è meglio staccare un po' dai social, quindi si fa un giro furbetto persino in BRIDGERTON (o così sembra) dove parte anche un bacio malandrino, ma non posso dire fra chi. 
La stagione è formata da soli otto episodi e il suo finale è la sola cosa che mi ha lasciato perplesso (perché tutte le cose buttate lì su Ruby, se poi i due si dovranno separare senza risposte?) e anche un pochino annoiato con tutti i pensieri del Dottore sul fatto che dove passa lui porta solo dei danni, manco fosse Frank Drebin, e inoltre, non so voi, ma io ci ho visto anche un po' troppo di Avengers: Infinity War e ENDGAME e la faccenda del "blip" dentro.

Si, un po' di brivido capita anche, ma nelle giuste dosi perché bisogna pensare che Doctor Who ai suoi albori era una serie nata proprio per i bambini come ci piace essere a noi che lo guardiamo, e non necessariamente Space Babies (citazione del primo episodio dove, fateci caso, l'ho già detto in un altro post, già c'è qualcuno di Bridgerton), cioè un format ideato per spiegare ai teneri virgulti, in un modo divertente, certi argomenti scientifici e storici senza andare sul "pesante". 
Eh già, perché poi magari l'altro famoso Doc (attenzione che al nostro Dottore del tempo non piace essere chiamato così), cioè Emmett Brown avrebbe pensato che noi del futuro potremmo avere dei problemi con la gravità... 

sabato 20 luglio 2024

MISSION IMPOSSIBLE... FAILED!

 In questo mondo che ieri è stato bloccato da un blackout globale tipo come nel film YESTERDAY (ma tranquilli che i Beatles e la Coca Cola esistono ancora), di solito il post del sabato è prettamente musicale, ma dato che questa settimana è già stata di suo piena di musica negli ultimi giorni (e aggiungo, che musica!), oggi cambio le regole (se mai ce ne fossero state) e mi rifaccio ad un evento di ottant'anni fa narrato in un famoso film di Bryan Singer dove Tom Cruise per la prima volta fallisce la sua missione impossibile che sarebbe stata quella di uccidere Adolf Hitler in arte Fuhrer.


Eh dai mica sto spoilerando dato che è un fatto storico conosciuto. 
Infatti non è che quella volta Ethan Hunt e la sua squadra fossero andati nel passato per cercare di cambiare la storia, assolutamente no. 
Qui Tom nel film Operazione Valchiria interpretava l'ufficiale tedesco Claus Schenk Von Stauffenberg menomato per la mancanza di un occhio e una mano, e che si prendeva quella bella gatta da pelare di far fuori quel tizio col baffetto alla Charlie Chaplin, ma che faceva molto meno ridere. 
Film bello dal punto di vista scenico, ma a mio parere non uno dei migliori di Singer che avevo preferito alcuni anni prima alle prese con gli X-Men e I Soliti Sospetti. 
Ma la cosa che non sapevo riguardo a quella vicenda, perdonate la mia ignoranza, è che era stata già raccontata in precedenza in altre sette produzioni di cui due del 1955 cioè Accadde Il 20 Luglio e Operazione Walkiria, due del 1967 che sono La Notte Dei Generali e Il Complotto Di Luglio dove quest'ultimo era un film per la tv italiano dove Stauffenberg era interpretato da Paolo Graziosi, nel 1971 in Operation Walküre, altro film tv, ma inedito in Italia, nel 1990 con la serie tv The Plot To Kill Hitler, anche questa inedita da noi, e ancora nel 1990 con Stauffenberg - Attentato A Hitler, ennesimo film per la tv. 
Quindi, se lo si desidera, si può anche vedere la stessa vicenda raccontata in modi differenti, ma solo Tarantino aveva osato modificare la storia in Bastardi Senza Gloria (lo farà anche in Django Unchained e in C'Era Una Volta A Hollywood) mettendo insieme una squadra di balordi tutta inventata che aveva lo stesso scopo di Stauffenberg, solo un po' più in grande.

Scopo che viene attuato in quella splendida SCENA sottolineata da Cat People (Putting Out On Fire) di David Bowie nella bellissima versione originale scritta con Giorgio Moroder e arrangiata dal produttore altoatesino per il film del 1982 Il Bacio Della Pantera con Nastassia Kinsky, versione millemila volte migliore di quella che troverò L'ANNO DOPO nel disco del Duca Bianco Let's Dance dove ci metterà le mani Nile Rodgers e, per quanto ammiri le produzioni dell'ex Chic, stavolta le mani doveva tenerle in tasca che sarebbe stato meglio

(e vedi che un po' di musica alla fine c'è anche oggi). 
Per la cronaca però, Hitler non morì in nessun fantasioso attentato, ma per suicidio quando ormai non c'era più nulla da fare. 
Ok, ragazzi, potete andare, la lezione di storia è terminata... 

THE BOYS 4: E TU CREDI ALLE PECORE CHE VOLANO?

 Se l'avete già vista questa nuova stagione dei supereroi bastardidentro avrete capito al volo il titolo, mentre se ancora dovete vederl...