giovedì 30 novembre 2023

TRA FAST & FURIOUS E UNA GALASSIA FARLOCCA FARLOCCA

 Il mondo del cinema horror, ma anche squisitamente fantatrash, perde Aldo Lado, regista del quale ho già parlato qui nel mio blog, in particolare per quel suo film trashissimo (appunto) e furbetto girato sotto lo pseudonimo di George B. Lewis, ovvero L'UMANOIDE,

sul quale trovate giusto qualche nota in più a questo LINK, e che, come TANTI fecero in quel periodo, riprendeva o diciamo pure copiava in tutto e per tutto costumi e ambienti di Guerre Stellari, fra astronavi giganti, droidi, panorami sabbiosi, luci al neon e divisa del villain quasi identica, anzi qui francamente un po' più ridicola 

ma tanto l'occhio alla fine ti cadeva sulle grazie messe in mostra come si può notare dalla mise di Barbara Bach esibita come fosse la protagonista principale nella locandina su in alto, quella per il mercato estero, mentre qui sotto c'è quella originale italiana. 

Film del 1979 realizzato mettendo nel cast, per dare la parvenza di un prodotto internazionale, oltre a Barbara, altri nomi prestigiosi che in quel periodo, grazie a vari film di James Bond (fra cui Corinne Clery e l'iconico Richard Kiel, ovvero Squalo) stavano sulla cresta dell'onda, e convinti a partecipare in chissà quale subdolo modo, con pure Ennio Morricone a comporre la (brutta, diciamolo pure) colonna sonora. 

Aldo aveva 88 anni e aveva diretto fra a gli altri, e con maggior dignità, anche La Corta Notte Delle Bambole Di Vetro e Sepolta Viva, cose sicuramente a lui più congeniali. 
Per quanto riguarda la musica invece diamo l'addio a Maurizio Majorana,

bassista e contrabbassista di estrazione jazz, che aveva lavorato con diversi nomi della musica italiana, in particolare con Fabrizio DeAndrè in Non Al Denaro Non All'Amore Nè Al Cielo, scritto così senza virgole e con l'accento errato sulla "e", e disco che, fra le altre canzoni, conteneva la celebre UN GIUDICE.

Di tale opera integrale ne ha fatto una sua fedele versione Morgan vincendoci anche il premio Tenco: sempre lui, il Marco Castoldi si, che adesso pare dovrebbe tornare per la finale di X-Factor, ma un attimo dopo invece no, a seconda di come gira la diatriba fra Sky e Fremantle. 
Di Maurizio invece fra le altre collaborazioni da ricordare c'è quella con il compositore Piero Umiliani per diverse colonne sonore. 
Maurizio aveva 85 anni. 
Altro nome nella musica è quello di Mars Williams,

sassofonista rock jazz che venne chiamato a sostituire Gary Windo in concerto causa malattia di quest'ultimo negli Psychedelic Furs durante i live del 1983, con il risultato poi di rimanere fisso nella band per suonare in pezzi come questa HEARTBEAT.

Mars, che è mancato a 68 anni per un tumore, suonerà poi anche con Billy Idol e Power Station. 
Da ricordare poi in chiusura che in questa data di 10 anni fa, ci lasciava Paul Walker, la star di Fast & Furious che moriva, ironia della sorte, in un terribile incidente automobilistico dove però non stava guidando lui, ma l'amico Roger Rodas, anche lui deceduto nello schianto, mentre tornavano da un evento di beneficenza.

Quindi addio ad Aldo, Maurizio, Mars e un affettuoso e commosso ricordo di Paul. 

mercoledì 29 novembre 2023

SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD - SPANDAU BALLET IL FILM (CHE NON TI DICE PROPRIO TUTTO)

 Ultimamente ho parlato spesso dei Duran Duran, così per contropartita, su Prime Video ho visto Soul Boys Of The Western Wolrd, un bel film documentario sugli Spandau Ballet, una delle band simbolo degli anni 80 che racconta la loro storia fin dagli inizi con loro ragazzini che si esibiscono in piccoli club, già con il giovane Tony Hadley che non puoi non notarlo alto com'è rispetto agli altri quattro.


Inizi che musicalmente erano parecchio synth pop marcatamente new wave con abiti di scena che sembravano presi a Peter Pan o Robin Hood (come si può vedere anche nella copertina del bluray qui sopra), ma poi vedi che con il tempo il loro sound (e look) si sposta verso una certa raffinatezza quasi soul ed estrema eleganza come forse i più se li ricordano con quel capolavoro che è stato THROUGH THE BARRICADES.

Si racconta poi dello scioglimento causato da divergenze sulle royalties e certi attriti sulla parallela carriera da attori di Gary e Martin Kemp, con Tony che se ne parte per una sua altra personale carriera solista e infine il film si conclude con la reunion del 2007 fra abbracci e baci da volemose bbene come se non fosse mai successo nulla con il classico happy ending tutto sorrisi (e canzoni). 
E lì finisce il racconto in video. 
Peccato però che sto film non ti dica che poco tempo dopo Tony uscirà nuovamente dalla band (pare sempre per i soliti motivi economici) incazzato nero per non tornare "mai più"

(parole sue e di Antonio Zequila con il quale condivide la giacca), e con il resto della band che, per terminare il tour, ingaggia un giovanotto come cantante, bello, bravo, ma il pubblico ormai ha identificato gli Spandau con Tony Hadley (sebbene tutte le canzoni siano scritte da Gary Kemp) e quella sua voce pazzesca che con gli anni è persino migliorata, perciò il gioco dura poco e la band si scioglie definitivamente. 
Adesso Tony porta in giro quel repertorio nei suoi concerti, dove l'estate scorsa ha avuto anche un incidente ad un ginocchio (non sul palco, ma in camerino) per cui l'ultimo show l'ha fatto così


in giacca, braghette, tutore e infradito, dopo aver ricevuto le cure mediche, pur di non mancare all'appuntamento col pubblico. 

martedì 28 novembre 2023

FROZEN: QUANDO LA MAGIA DISNEY FUNZIONA

 Il 28 novembre del 2013 usciva nelle sale americane Frozen, grande successo animato della Disney più recente che in Italia, dove uscirà poco meno di un mese dopo, aveva avuto l'aggiunta nel titolo di Il Regno Di Ghiaccio,


che metti che non tutti sapessero il significato di Frozen oppure te lo confondevano con quella canzone di MADONNA nel suo momento dark-goth, cioè una versione insolita per la regina del pop, ma (sfido chiunque a dire il contrario) comunque splendida anche coi capelli corvini.

Sempre la versione italiana del film si fregiava della voce di Serena Autieri, attrice cantante che ha consacrato LET IT GO, che in italiano diventa puccinianamente All'Alba Sorgerò, fra le canzoni classiche della Disney

con anche l'apporto di Serena Rossi, altra attrice cantante dalla voce stupenda, a doppiare Anna, e compresa anche l'entrata del personaggio di Elsa nell'olimpo delle principesse famose che ritrovi anche nei raduni di cosplayers, cosa che ormai accade veramente di rado fra brutti remake e novità discutibili che arrivano dalla casa di Topolino. 
Uno spinoff sul pupazzo di neve Olaf (che è doppiato da Enrico Brignano) e un seguito nel 2019 hanno portato anche ad un terzo film che dovrebbe arrivare non prima del 2025, con pure un quarto girato in contemporanea. 
E quindi, come disse Orietta Berti, finché la barca va... Let it go... Finché dura... 

lunedì 27 novembre 2023

SCORDATO: ROCCO & GIORGIA COAST TO COAST

 Ormai è assodato che Rocco Papaleo adora i road movie e anni fa lo aveva dimostrato con Basilicata Coast To Coast, delizioso film che ti porta in giro per quella regione con un gruppo di amici fra cui c'erano anche Alessandro Gassman e Max Gazzè, e che ha avuto persino un remake sudcoreano nel 2017.


Adesso Rocco interpreta e dirige Scordato, storia di un accordatore di pianoforti tormentato dal continuo mal di schiena che conosce una fisioterapista canterina che poi è Giorgia, la quale lo esorta a farsi rimettere in bolla da lei, ma per farlo dovrebbe prima vedere una foto di lui quando era ragazzo.

Così con tale input si parte per andare a recuperare questa foto nella casa natale a Lauria mentre nel frattempo succedono cose, si vede gente, eccetera eccetera. 
Strana la scelta di mostrare i tanti flashback durante il film marcati da una fotografia colorata, mentre le scene nel presente sono leggermente desaturate. 
Boh io in un mondo alternativo dove faccio il regista avrei scelto il contrario, ma il film è molto carino lo stesso. 

domenica 26 novembre 2023

MORGAN: SANTO O PECCATORE?

 Morgan qui, Morgan là, Morgan cattivo, Morgan maleducato...


Insomma l'argomento della settimana sui social è stata la cacciata di Morgan da X-Factor a causa di un comportamento irrispettoso, arrogante ed offensivo che sarebbe anche documentato con degli audio presi dai microfoni mentre non erano in diretta, ma che, contrariamente a quanto affermato inizialmente, non sono stati mandati in onda. 
Perlomeno questo è quanto dicono le "alte sfere" di Sky che avevano invitato lo stesso cantante come giudice proprio confidando nella sua capacità di mettere un po' di pepe in una competizione dove già la mancanza di Alessandro Cattelan alla conduzione si faceva sentire da qualche anno passando il testimone (con pure in mezzo quel disastro di LUDOVICO TERSIGNI) a Francesca Michielin che si arrabatta a tenere su il ritmo con la sua espressione più ricorrente, cioè UAU, e gaffes prontamente tamponate dall'ospite di turno. E Morgan lo sanno tutti com'è, cioè è uno che se lo lasci lavorare come desidera ti tira fuori un programma interessante come STRAMORGAN, ma se lo tarpi in qualche modo lui si risente subito e te lo dice in faccia come è successo la scorsa settimana, dove ha rivelato favoritismi e boicottaggi che in poche parole andavano contro di lui e i suoi cantanti. 
Lui, che agli Astromare, cioè dei ragazzini, assegna Anyway dei Genesis e viene fuori anche bene, invece delle canzoni leggere che gli altri giudici scelgono per le proprie squadre. 
Lui che però si permette anche di criticare Bellissima di Annalisa definendola in diretta una canzone brutta e banale, tirandosi già il primo colpo di zappa sui piedi dato che Annalisa tutta l'estate ha ballato e cantato nella Disco Paradise con Fedez e Articolo 31.

Sono piccole, ma fondamentali, regole che già c'erano ai tempi in cui lavoravo nelle radio private, e ci sono tuttora, cioè che se devi mandare in onda un disco che ti fa schifo, non devi assolutamente parlarne male, ma piuttosto glissi parlando d'altro con nonchalance. 
Figuriamoci in tv dove, oltre a sentirti, ti vedono anche e in quel momento tu sei un testimonial che viene pagato dal capo, il quale nelle puntate a venire avrà ospite proprio Annalisa, pensa te che figura di palta. 
Per cui non mi stupisce nemmeno che Morgan abbia parlato di una Lobby musicale che Fedez gestisce avendo anche Dargen come suo stretto collaboratore: a proposito, sopporto sempre meno i discorsi che quest'ultimo fa sempre più spesso, discorsi che sembra non sappia nemmeno lui dove vadano a parare ad un certo punto (giuro mi son preso dei colpi di sonno nei suoi infiniti monologhi).

Ma sulle cose da non dire (che però si immaginano), già in qualche EDIZIONE PASSATA c'era stato Samuel dei Subsonica che in diretta aveva rivelato che, per il contratto firmato con la major discografica, i cantautori di successo, quelli in vetta alle classifiche, sono obbligati a scrivere alcune canzoni che rimarranno inedite e poi saranno utilizzate dalla casa stessa come meglio crede. 
Urca! Apriti cielo! 
E difatti nella replica editata, questo discorso era stato abilmente cancellato. 
Cioè se sei in tv devi pensare attentamente a quello che ti viene da dire, perché in quel momento sei come un elefante in una cristalleria e Morgan, a quanto pare in quella cristalleria chissà come ci finisce sempre. 
E forse non sarà che quegli audio non mandati in onda da Sky avrebbero girato la cosa a favore dell'ex Bluvertigo che intanto si è affrettato a far uscire il suo nuovo singolo scritto con Pasquale Panella, giusto per cavalcare l'onda del momento? 
Non lo sapremo mai... Forse. 

sabato 25 novembre 2023

MUSICA AL FEMMINILE PER LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 Giorno in cui su Disney + arrivo il nuovo episodio di Doctor Who, ma soprattutto giornata contro la violenza sulle donne oggi, che capita vicino all'ennesima brutta storia, quella di Giulia (ma non è che tutti gli altri giorni dell'anno puoi fare quello che ti pare, eh...), quindi ecco un post musicale al femminile che inizia con Selena Gomez e la sua SINGLE SOON 


come dire, meglio sola che male accompagnata. 
Si, lo so che qualcuno potrà dire che Selena ammicca un po' tanto nel video, ma ferma un attimo e ascoltiamo anche Rose Villain con la sua IO, ME E ALTRI GUAI, dove, su una base che riprende Tainted Love versione Soft Cell, Rose lancia un vero e proprio messaggio contro l'idea maschilista di donna che troppo spesso sovrasta il semplice gusto di apparire bella.

Guardiamo appunto la cosa dal punto di vista della bellezza, e anche se qui nelle due canzoni ne abbiamo parecchia, non è per questo che ci si deve per forza comportare da bestie in presenza di tale bellezza, ma piuttosto esorto ad ammirarla per quello che una donna offre, cioè armonia e delicatezza in contrasto a quello che spesso siamo noi uomini, cioè un po' grezzi, sfatti e anche disordinati, ma grazie alle nostre donne (mamme o mogli/fidanzate) che ci tengono a posto riusciamo anche a fare una bella figura in giro e non passare da scappati di casa. 
D'altronde anche quel FILM campione d'incassi veicolava un messaggio per ridicolizzare il maschio nella malaugurata idea che esso si fosse voluto ergere ad esempio di bellezza in contrasto con la donna. 
Per questo e tanto altro dobbiamo portare rispetto e se, come qualcuno mi aveva fatto notare, posto spesso videoclip un po' tendenti al sexy, è perché quella è comunque bellezza da ammirare, rispettare, perciò, ragazzi miei mi spiace e non voglio certo mandare un messaggio omofobo, ma dal mio punto di vista nessun maschio sarebbe capace di essere al pari di tale bellezza e delicatezza come quella femminile, nemmeno in Drag Race.
Per tutto questo, un grazie di esistere a tutte, e concludo con questa canzone di GIANNI TOGNI

senza spiegare il perché, dato che, ascoltando bene le parole, ho provato un brivido lungo la schiena. 

venerdì 24 novembre 2023

LUTTO NEI DREAM THEATER E DINTORNI

 La nota band rock progressive da diversi anni ha come frontman James LaBrie, ma agli inizi il suo posto era occupato da Charlie Dominici, e anzi, per essere più precisi, quando ancora si chiamavano Majesty, il cantante era Chris Collins, il quale però non durò molto a causa di una scarsa resa dal vivo.


Con l'arrivo di Charlie invece le cose cambiarono in meglio anche sui palchi e cambiò anche il nome della band in quello che conosciamo. 
Purtroppo Charlie è mancato nei giorni scorsi a 72 anni e sono stati molti i messaggi degli ex compagni di band con i quali era tornato nel 2004 come ospite IN CONCERTO per l'anniversario del loro album d'esordio. 
Anche televisione e cinema perdono due nomi magari non famosissimi, ma Suzanne Shepherd, se avete seguito I Soprano, l'avete conosciuta nei panni di Mary DeAngelis

(la mamma di Carmela) ed era, sempre nel ruolo di madre, anche in QUEI BRAVI RAGAZZI di Scorsese, film del quale sono già passati a miglior vita diversi nomi del cast, mentre Joss Ackland personalmente lo posso ricordare con piacere in Arma Letale 2, anche se il suo personaggio era veramente odioso, ma in fin dei conti realistico perché purtroppo quante persone in politica commettono nefandezze grazie all'immunità di cui godono (e comunque si sa che sono i villain azzeccati che fanno bello un film),

e in Caccia A Ottobre Rosso. 
Suzanne aveva 89 anni mentre Joss 95.
Lutto più celebre invece nel cinema italiano per la morte di Anna Kanakis, ex miss Italia di padre greco e abbonata nei primi anni di carriera come attrice ai soliti film commedia sexy da cassetta, per poi invece, grazie a Luigi Magni, approdare a ruoli molto meno grossolani, passando poi anche per la politica e la letteratura. 

Anna, malata da tempo, aveva 61 anni. 
Addio Anna, Charlie, Suzanne e Joss. 

giovedì 23 novembre 2023

DOCTOR WHO COMPIE OGGI 60 ANNI

 Cari lettori, che siate whovians o non lo siate, mi preme informarvi comunque che il prossimo sabato, cioè dopodomani, esce su Disney + il primo dei tre speciali di Doctor Who che segnano il ritorno di David Tennant e Catherine Tate come interpreti e Russell T. Davies come showrunner, ovvero coloro che sono stati decretati i fautori delle migliori stagioni del reboot avvenuto nel 2005, senza nulla togliere a Matt Smith e Peter Capaldi che hanno pure loro portato una versione molto amata, mentre con Cristopher Eccleston, che aveva inaugurato il nuovo corso, c'era ancora da aggiustare un pochino qualcosa e lo farà appunto David. 


Tutto questo mentre invece proprio oggi cade il sessantesimo anniversario della messa in onda del primo episodio della serie sulla BBC, che avvenne esattamente alle 17 e 16 minuti del 1963. 
A tale proposito voglio ricordare uno splendido film tv che racconta quella vicenda e di cui ho già parlato qui, ovvero UN'AVVENTURA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO, dove William Hartnell, il primo Dottore della storia, viene interpretato da un David Bradley davvero molto somigliante. 
L'età già avanzata di William e alcuni suoi gravi problemi di salute fecero escogitare agli autori la trovata che il Dottore potesse rigenerarsi in un nuovo corpo, facendo così nascere la lunga lista di attori che da allora hanno ricoperto questo ruolo. 
Quindi, lo ripeto che dal prossimo sabato ci saranno tre appuntamenti speciali che ci porteranno all'ennesima rigenerazione, che, lo si sa, stavolta toccherà a Ncuti Gatwa, visto anche in BARBIE,

ovvero il primo Dottore di colore. 

mercoledì 22 novembre 2023

UN PRESIDENTE, I BEATLES E I DURAN DURAN

 Giorno storico il 22 novembre di sessant'anni fa, poiché a Dallas il presidente John Fitzgerald Kennedy viene assassinato come ci racconta anche Stephen King nel suo ROMANZO dal quale è stata tratta la serie tv con lo stesso titolo, cioè 22.11.63.


E ieri, giorno in cui è stato decretato anche il licenziamento di Morgan da X-Factor (un vero peccato perché con i suoi deliri era forse l'unica fonte di divertimento) su RaiMovie è anche andato in onda JFK - Un Caso Ancora Aperto di Oliver Stone dove, oltre a Kevin Costner, Gary Oldman e Tommy Lee Jones, c'è anche il buon Tomas Milian, ma non è facile riconoscerlo subito. 
Per fortuna non solo vicende drammatiche ci ricorda questo giorno, dato che nel Regno Unito appunto contemporaneamente veniva anche pubblicato l'album With The Beatles (mentre in Italia arriverà l'anno successivo), il secondo loro LP, quello con la copertina in bianco e nero che non piaceva ai discografici che la consideravano funebre, mentre i Beatles l'adoravano e alla fine l'ebbero vinta per farlo uscire così.

Conteneva 8 brani dei quali molte erano cover, mentre fra gli originali c'era la hit ALL MY LOVING
20 anni dopo, ma per la precisione un giorno prima, cioè il 21 novembre, usciva invece il terzo album dei Duran Duran dal titolo Seven And The Ragged Tiger,

il quale, nonostante si presentasse come un progetto piuttosto ambizioso, non si dimostrò al livello del precedente Rio, ma era comunque un ottimo lavoro supercurato verso il quale si deve fare una particolare attenzione sui simboli esoterici che appaiono sulla copertina e che sono riferiti alle canzoni.

Il disco era stato anticipato dal singolo UNION OF THE SNAKE che aveva avuto un certo periodo di passaggio anche nelle discoteche e con il Videoclip in mezzo al deserto con uomini-iguana, mentre poi nell'album troviamo anche THE REFLEX

che Nile Rodgers remixerà extended proprio ad uso dei dj, ma il risultato a mio parere ad un certo punto giocava un un po' troppo sui campionamenti... lascio a voi il giudizio, comunque era molto meglio la versione editata per il 45 giri e relativo VIDEOCLIP.

martedì 21 novembre 2023

UPLOAD 3: FORSE A STO PUNTO URGE ANCHE UN RECAP

 È arrivata su Prime Video la terza stagione di Upload, dopo una seconda un po' noiosetta durante la quale si puntava un po' troppo sul risvolto complottistico.


Ricordiamo infatti che la prima stagione era stata infatti accolta come una specie di Black Mirror comico e qui per fortuna si aggiusta di nuovo il tiro continuando la storia sempre dividendosi fra i buoni da una parte, e dall'altra i cattivi che lucrano sulla morte altrui, ma l'accento per fortuna è tornato sulle gag e le situazioni bizzarre che una realtà virtuale può creare.

C'è solo un problema gravissimo cioè che se non si sono viste le stagioni precedenti non si capisce assolutamente nulla, giuro, fra clonazione (abbiamo un doppio Robbie Amell con due relazioni diverse), realtà virtuale e cospirazioni.

Ma il recupero è veloce perché, com'è nello stile di Greg Daniels, sono tutti episodi da 30 minuti e passano via rapidissimi. 

lunedì 20 novembre 2023

THE DAY AFTER: QUEL FILM CHE LASCIÒ IL SEGNO

 Era il 20 novembre del 1983 quando la rete statunitense ABC mandò in onda The Day After, film per la tv apocalittico che inchiodó davanti allo schermo 100 milioni di americani.


In Italia lo vedremo al cinema nel febbraio dall'anno successivo dopo un notevole battage pubblicitario basato sul riscontro avuto in patria, mentre alla Rai sarà trasmesso dopo nove mesi dall'uscita nelle sale. 
Film che, tramite i servizi dei telegiornali e delle radio, racconta di una ipotetica terza guerra mondiale che sta iniziando senza esclusione di colpi e bombe atomiche fatte esplodere senza tanto stare a pensare alle conseguenze. 
Le conseguenze spesso fan soffrire... cantava Lucio Battisti, e saranno trattate invece nella seconda parte della pellicola che ha fra gli interpreti Jason Robards, John Lithgow, JoBeth Williams e uno Steve Guttenberg che ancora doveva entrare alla Scuola Di Polizia (lo farà l'anno successivo). 
Secondo il Mereghetti il film è un B-movie scadente, ma almeno due Emmy se li era portati a casa e comunque la risposta del pubblico aveva dimostrato il contrario, anche perché in seguito arriveranno un sacco di altri film che ti raccontano di apocalissi simili oppure ti citano solo il titolo per raccontare una storia totalmente diversa come ha fatto Emmerich. 
Certo, il film è tutta fantasia ed ha anche effetti speciali quasi artigianali, ma efficaci

(il fungo atomico era ottenuto con inchiostro iniettato in una vasca trasparente piena d'acqua e ripreso sottosopra virando poi i colori in post produzione), però intanto la guerra (non atomica... per ora...) c'è per davvero e purtroppo, come ci cantava Gerardina Trovato, NON È UN FILM.

E non è purtroppo un film anche la tragica vicenda di Giulia, ennesima vittima di femminicidio e che credo di poter salutare anche da queste pagine web, spesso leggere e anche cretine magari, perché è il mio modo di divertirmi ad essere canaglia, ma non per questo chiudo gli occhi a quello che mi succede in giro.

Addio Giulia. 

domenica 19 novembre 2023

AMAZING FABIO DE LUIGI

 Questo è uno show su Prime Video (Amazing... Amazon... Hehe) fatto a forma di fiction con vari ospiti ad interagire col protagonista che è, appunto, Fabio DeLuigi.


Ci sono Virginia Raffaele, Elio (delle Storie Tese), Carlo Cracco, la Gialappa's), per cui i numeri per essere una bella trovata ci sarebbero stati, e Fabio, che qui fa anche alcuni dei suoi personaggi famosi, era passato pure da Cattelan a fare la sua bella promozione.

L'unico problema è che con quelle che dovrebbero essere scenette esilaranti sorridi davvero di rado, e dico solo che la cosa più divertente forse è stato il momento con Diego Abatantuono che parlava con l'elio (il gas, non quello delle Storie Tese).

Al che ora mi viene da pensare che passare da Cattelan sia purtroppo diventato un po' come passare da Fazio, dato che anche là il più delle volte ho visto promuovere cose mediocri.

Devo per caso fare una lista? 

sabato 18 novembre 2023

THE RAH BAND - CLOUDS ACROSS THE MOON: FANTASCIENZA IN MUSICA

 Una donna telefona al marito che è il comandate di una base spaziale su Marte, dove è in corso una guerra, per dirgli quanto le manca e raccontargli dei figli, ma purtroppo ad un certo punto la comunicazione si interrompe e l'operatore dalla voce robotica si intromette per chiudere il collegamento.


La cosa triste è che tale collegamento Terra-Marte è possibile solo una volta all'anno, per cui la protagonista dovrà attendere 365 giorni prima di poter sentire di nuovo il coniuge. 
Film Fanta-romantico da fazzoletti? 
Assolutamente no, perché invece si tratta di Clouds Across The Moon, singolo di grande successo della Rah Band del 1985. 
Pochi anni prima la Rah Band aveva pubblicato un'altro 45 giri solo strumentale che era FALCON,

carino, ma questo con il tema della fantascienza aveva catturato più facilmente la mia attenzione. 
La cosa più sorprendente però era che la Rah Band non esisteva, in quanto RAH, che non c'entrava nulla con gli dei egizi come invece molti avevano pensato (infatti si scriverebbe Rà), erano le iniziali di Richard Anthony Hewson, musicista, produttore, arrangiatore britannico che aveva lavorato con un'infinità di artisti, fra i quali anche i Beatles, e che, dopo il primo disco del 1977 registrato tutto da solo dal titolo The Crush, ogni volta che si metteva a realizzare un album a suo nome (o meglio, pseudonimo) radunava intorno a sé un gruppo di session men sempre diverso, con l'aiuto della moglie Liz che, per esempio, nel videoclip cantava proprio questa canzone parruccata e vestita d'argento. 
Per tale caratteristica di band inesistente, non ci furono mai dei concerti live, ma, visto il grande successo del brano, solo delle apparizioni in tv nei programmi tipo TOP OF THE POPS

dove oltre a Liz c'erano altri figuranti che mimavano un playback sugli strumenti per fingere di essere un vero gruppo.
E, come accadeva spesso, la canzone aveva anche due diversi videoclip, uno per il mercato europeo e l'altro per quello AMERICANO, poiché negli Stati Uniti all'epoca preferivano un video dove si vede il musicista che suona (anche per finta) invece di minifilm dove recitano una storia.

Quella storia che ho raccontato all'inizio del post, appunto.

venerdì 17 novembre 2023

CHE JELLA! È VENERDÌ 17

 Oggi è Venerdì 17, ma non stiamo mica a parlare di giorno sfortunato che la jella non esiste dai.


Piuttosto se ne potrebbe parlare per i disagi portati dallo strombazzato e discusso sciopero generale che, interessando i trasporti, potrebbe creare quello davvero qualche problema a chi usa muoversi con i mezzi pubblici, ma di certo non la si può chiamare jella perché comunque ci si organizza in altro modo.

Il nostro venerdì invece, seppure sotto un'altra data, è stato una ben nota saga di film horror, cioè quella di Venerdì 13 con quel tipo matto matto di Jason Voorhees, ma anche un paio di film disneyani hanno messo tale giorno come protagonista già nel titolo, e mi riferisco ai due Freaky Friday,

il primo del 1977 (Tutto Accadde Un Venerdì) con una giovane Jodie Foster e l'altro degli anni 90 (Quel Pazzo Venerdì) con Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, dove in entrambi madre e figlia si scambiavano i corpi per un giorno intero, sebbene le due storie fossero molto differenti fra loro.

Anzi, del secondo si è parlato in casa Disney di un possibile sequel, sempre con le due attrici e con tutti i dubbi del caso poiché a fare sequel inutili pare che la "magica" Disney ci abbia preso gusto da mó. 
Altro film dove conta il giorno della settimana è La signora Del Venerdì con Cary Grant e Rosalind Russell per la regia di Howard Hawks, facendoci fare un salto indietro nel tempo fino al 1940 e con una locandina di quelle originali dipinte che mantengono tutto il fascino dell'epoca.

Da non dimenticare poi il Venerdì di Robinson Crusoe, sia letterario che più volte cinematografico e pure in una serie tv degli anni 70 trasmessa dalla Rai di allora durante La Tv Dei Ragazzi. 
Quindi non c'è da preoccuparsi per la jella del venerdì 13 o 17, poiché quella arriva da antiche mitologie tipo che il 17 scritto in numeri romani è XVII, e anagrammato può essere letto come VIXI, cioè vissi e ora sono morto... 
Piuttosto forzata come spiegazione al punto che pare più plausibile quella sul numero 13 che lo riporta alla mitologia vichinga dove tale numero era associato a Loki, il dio traditore e portatore di scompiglio.

Oh, a proposito, quel Loki lì, con il finale di stagione ha messo a dura prova anche il sottoscritto che si è trovato davanti una specie di Edge Of Tomorrow senza Tom Cruise, e tutto ciò al nostro amico gli è valso l'acquisizione di poteri pazzeschi, tanto che a sto punto, fosse per me (e per molti altri), finirei qui la storia, ma vedremo. 
Per ora, e per oggi, è tutto. 

giovedì 16 novembre 2023

OGGI LEZIONE DI GRECO, MA AL CINEMA E NON DA STUDIARE

 Nel cinema degli anni 70 c'era un nome ricorrente che si leggeva fra quelli degli attori, ed era quello di Spyros Focas, dalle chiare origini greche e molto somigliante ad Omar Sharif.

Spyros, che è mancato di recente ad 87 anni, si era ritagliato un posto di riguardo nel cinema italiano, in particolare quello poliziottesco, e infatti appare in quel MARK IL POLIZIOTTO SPARA PER PRIMO del quale all'epoca avevo supervisionato le riprese, nel senso che ero stato sul set a curiosare mentre lo giravano perché abitavo lì nei dintorni, ma detto così fa decisamente più figo. 
Aveva iniziato nel 1959, ma grazie a Luchino Visconti l'anno dopo si fece notare con Rocco E I Suoi Fratelli, e ce lo ritroveremo anche molti anni ancora più avanti come capo dei Mujahiddin in Rambo III,

mentre nel frattempo si era premurato di mettere la sua faccia in circa 200 pellicole spaziando dal peplum, alla commedia, all'avventura. 
Altro nome che se ne va è quello di Johnny Ruffo, cantante e attore 35enne sconosciuto in Italia, ma che aveva vinto nel 2011 X-Factor e l'anno successivo Ballando Con Le Stelle, entrambi nelle versioni australiane dei due format.

La popolarità gli aveva valso anche l'apertura dei concerti degli One Direction e la partecipazione ad una soap opera con tutto che sembrava andare per il meglio, ma, fato malefico, nel 2017 gli era stato diagnosticato un tumore al cervello che alla fine ha avuto il sopravvento. 
Goodbye Spyros and Johnny. 

mercoledì 15 novembre 2023

GEN-V: SPINOFF DI THE BOYS DA STANDING OVATION

 Dopo la rilettura bastardadentro delle supertutine avvenuta con le tre stagioni di THE BOYS (e pure una SERIE ANIMATA),  arriva lo spinoff Gen-V che va a prendere in considerazione i "giovani superdotati" come accade nell'istituto del professor Xavier degli X-Men.


Qui il capo e preside invece è un barbuto Clancy Brown, molto diverso da come lo ricordavamo in Highlander, e mi fa piacere rivederlo ancora (seppure per poco) dopo averlo già riincontrato tempo fa in quel grandioso film che è PROMISING YOUNG WOMAN
A differenza degli Uomini X della Marvel, però, qui i ragazzi hanno poteri ben più esagerati, che ti vengono messi in mostra già dal primo episodio senza girarci troppo intorno con anche contenuti sessuali espliciti e molto spesso disturbanti. 
Anche il modo come funzionano certi superpoteri può essere un po' schifoso, cioè come fa una ragazza a rimpicciolirsi? 
Semplice come un disturbo alimentare, cioè vomitando se stessa fino a raggiungere la dimensione voluta. 
Tra i giovani interpreti c'è anche il figlio di un famoso Arnold... 


ma nooo... non quello, l'altro Arnold, quello un po' più grosso. 
Ma nella faccenda di essere super c'è anche un rovescio della medaglia, cioè che se usi quei poteri hai degli effetti collaterali anche gravi (come nelle medicine, si). 
Tutto questo è weird, senza dubbio, ma in effetti non fa una piega e ti dà una spiegazione plausibile su come funzionano i superpoteri, seppure sia una spiegazione un po' forte. 
Ma se non fosse così non sarebbe un vero spinoff di The Boys, no? 
E infatti è quasi meglio della serie madre... 
Anche senza il "quasi"... 
E occhio all'ultimo episodio con cameo durante i credits che fa pensare ad un prossimo crossover con la serie madre, oltre naturalmente a quello del Deus Ex Machina sul finale. 

martedì 14 novembre 2023

LOVE ACTUALLY - L'AMORE DAVVERO, OVVERO UN NATALE SENZA ELFI, RENNE E HOO HOO HOO

 20 anni fa usciva in questo giorno Love Actually, opera prima di Richard Curtis e film che definire corale sarebbe riduttivo, vista la quantità di nomi presenti nel cast, la maggior parte già strafamosi come Bill Nighy, Emma Thompson e Hugh Grant, mentre altri muovevano letteralmente i primi passi come Thomas Brodie-Sangster che ritroveremo in tempi recenti in LA REGINA DEGLI SCACCHI e PISTOL, oppure Andrew Lincoln che ancora non aveva incontrato i "vaganti" di The Walking Dead.


Non l'avevo visto all'epoca, ma l'ho recuperato di recente grazie a Prime Video e mi ha portato sentimenti contrastanti. 
Da una parte è carino e alcune delle storie, che hanno tutte un piccolo collegamento fra loro, sono interessanti mentre altre lo sono un po' meno, e altre ancora invece sono veramente assurde come il ragazzo che va nel Michigan perché "lì le ragazze impazziscono per gli inglesi"; dall'altra ho notato che più che di amore nel senso romantico del termine, si parla di sesso schietto, di seduzioni clandestine e tradimenti, con anche una certa volgarità nel linguaggio che mi ha un po' spiazzato essendo un film di Natale (eh si, sta arrivando) che viene anche citato in altri film quando si parla di tale argomento.

Anche se improbabile come Primo Ministro Britannico, rimane buona la parte di Hugh Grant che più di una volta strappa il sorriso specie quando balla Jump delle Pointer Sisters in una gag rivista in parecchie altre situazioni, pure nei promo dello scorso Festival di Sanremo con al suo posto Amadeus. 

lunedì 13 novembre 2023

GRAN TURISMO - LA STORIA DI UN SOGNO IMPOSSIBILE (NON IL SOLITO VIDEOGAME)

 Gran Turismo è uno dei migliori giochi per Playstation, anzi, per la verità è un vero e proprio simulatore di guida, e infatti il film che ne è stato tratto esce sotto il marchio Sony.


Film che si basa sulla storia vera di Jann Mardenborough (Archie Madekwe), appassionato e bravissimo videogamer che nel 2011, vincendo la GT Academy, un concorso le cui selezioni vengono effettuate con il gioco della Sony organizzato dalla Nissan, ti diventa un vero pilota di auto da corsa non prima di un duro addestramento dove piano piano verranno scremati tutti gli aspiranti piloti fino a rimanerne uno solo, come in quel famoso film dove un tizio capellone teneva uno spadone sotto allo spolverino. 

Ma in questa sceneggiatura, dato che stiamo parlando anche qui di un film, gli eventi sono un po' modificati, con la 24 Ore di LeMans che arriva come traguardo finale, mentre invece nella realtà era stato il premio con cui Jann ha fatto il suo primo ingresso in una pista vera.

Ribaltamenti temporali a parte, ho visto una gran bella storia con David Harbour che quando non lavora alle Strane Cose sa barcamenarsi in tutt'altro genere, e Orlando Bloom molto meno in costume di come me lo ricordavo fra anelli e pirati,

e c'è pure Geri Halliwell che ho capito fosse lei solo durante i titoli di coda, ma per tutto il tempo pensavo che bella mamma avesse il protagonista, e constatando infine che ormai non è più una Spice Girl, ma una splendida Mature Lady, il che rimane sempre una cosa positiva, vero BUTCHER?

Un bel film quindi, dove, com'è ovvio, c'è il protagonista che si ritrova davanti gli antagonisti che gli danno contro come succede sempre in ogni storia che si rispetti, con primo fra tutti il padre che lo vorrebbe sui campi da calcio come lo era stato lui in gioventù e invece lo vede sempre lì davanti al video a "giocare" (situazione comune in millemila famiglie), con scene in pista e stunt spettacolari ben realizzati, com'è geniale anche l'idea della sovrimpressione che ti fa riconoscere l'auto di Jann fra le altre in corsa ed altri effetti grafici che non ti distolgono dalla tensione della gara,

con una piccola curiosità, cioè che il vero Jann ascolta veramente Kenny G ed Enya prima delle gare. 

FREDDIE MERCURY E LE SUE ORIGINI NASCOSTE

 Aria di casa mia, direbbe Freddie Mercury se fosse ancora fra noi a leggere questo post, citando le parole di una  CANZONE di Sammy Barbot...