lunedì 31 maggio 2021

FRIENDS - THE REUNION (E UN PIZZICO DI ATTUALITÀ)

 L'inizio di settimana non è dei migliori con la morte a soli 19 anni del giovane pilota di Moto3 Jason Dupasquier durante le prove e con tutte le polemiche sul fatto che poi la gara si è svolta comunque; per non parlare della tragedia del Mottarone dove, giorno dopo giorno, saltano fuori particolari sempre più agghiaccianti su come (per fortuna non è sempre così ) il rischio di perdere un guadagno possa far passare in secondo piano il valore delle vite umane. Ma non sono qui per fare la morale, anche perché non sarei proprio la persona più adatta, per cui preferisco cercare di alleggerire l'atmosfera parlando di cose più inerenti al blog che da un paio d'anni sto curando. Ed è la tv che torna protagonista oggi con una delle serie di maggior successo mai prodotte: Friends e la sua Reunion. É dovuto passare un anno da quando nel 2020 era saltata fuori la notizia che il cast della sitcom si sarebbe riunito per uno speciale. Per colpa del Covid però, tutto è stato spostato a questo 2021 sempre all'insegna del virus, ma con qualche speranza vaccinale in più.


Ed ecco i nostri Friends tornare sui set ricostruiti alla perfezione mostrando commozione, vera o recitata non si sa, ma è difficile fidarsi fino in fondo di un attore, cioè di uno che per lavoro finge emozioni. Joey, cioè Matt LeBlanc, in un episodio era protagonista di una divertente battuta proprio su questo tema. Ma, recitazione a parte o realtà che sia, è stato bello rivedere la squadra al completo davanti alla fontana che appare nella sigla, con James Corden a fare da presentatore/intervistatore e diversi ospiti ad arricchire la serata. Friends andava in onda in quella fascia preserale comoda da guardare all'ora di cena, e per me era un appuntamento fisso come X-Files la domenica sera su Italia 1 e Scrubs su MTV. Ecco, la mia tv degli anni 90 era composta così. Si, poi c'era qualche serie che capitava in maniera saltuaria tipo Dawson's Creek che però non ho mai amato come le tre citate. Con la reunion dei Friends mi sono accorto di quanto tempo sia passato soprattutto grazie alla chirurgia plastica sul viso di Courtney Cox/Monica e ai chili accumulati da Joey, mentre Matthew Perry/Chandler, sebbene abbia superato i problemi di dipendenza da alcool e medicinali, è quello che ho visto meno "presente". Per gli altri, ritocchini o no, il tempo sembra essere stato più clemente e tra aneddoti e ospitate "a sorpresa" si passa una serata piacevole. Ah... Il mio personaggio preferito? Non ho dubbi: da sempre Lisa Kudrow/Phoebe.

domenica 30 maggio 2021

ADDIO AL CAPITANO STUBING DI LOVE BOAT

 Il suo nome era Gavin McLeod, ma per tutti sarà sempre il Capitano Merrill Stubing di Love Boat,


ruolo che lo ha reso strafamoso, ma che ha anche segnato la sua carriera cinematografica in modo indelebile precludendogli parti drammatiche perché ormai il suo volto era legato indissolubilmente al sorriso rassicurante che sfoggiava sulla famosa nave da crociera. Questo ha paradossalmente portato a Gavin qualche problema di crisi psicologica e professionale, dalla quale si era risollevato seguendo la Chiesa Evangelica della quale divenne anche predicatore. E così a 90 anni ci lascia dopo una carriera segnata dalla marina come da un segno del destino, dato che il primo suo ruolo importante fu in Operazione Sottoveste

con Cary Grant e Tony Curtis sotto la direzione di Blake Edwards e ultimamente aveva girato alcuni spot per delle navi da crociera.

Mando allora un ultimo saluto al nostro caro Capitano con la SIGLA ITALIANA di quella fortunata serie tv, così ci ricordiamo anche di Little Tony. 


sabato 29 maggio 2021

BELLA POARCH - TO BUILD A B*TCH (QUANDO TIK TOK COMINCIA AD ANDARTI STRETTO...)

 Arriva da Tik Tok questa cantante/fenomeno mediatico filippinoamericana di 24 anni che è uscita a metà maggio con il suo primo vero disco sotto contratto con la Warner Bros. dopo aver pubblicato diversi video in lip-sync (chiamiamolo pure playback su canzoni di artisti celebri per capirci) sulla famosa piattaforma amata e odiata. Bella lo è senza alcun dubbio e sa porsi davanti ad una telecamera con fare da professionista anche nel VIDEOCLIP

dal sapore sci-fi pieno di ginoidi, cioè la versione femminile degli androidi, che sono maschili per antonomasia perché il greco dice così. Il video strapieno di effetti speciali sembra un film di Rodriguez e rimane solo il dubbio che anche il singolo non sia un abile effetto speciale (o lip-sync) sulla voce di qualcun'altra come Den Harrow e i Milli Vanilli ci han fatto vedere negli anni 80... Com'è, come non è, la filastrocca (perché poi tale è) mi è già rimasta in testa. Piccola curiosità finale: Bella ha prestato servizio nella Marina Militare Americana

prima di essere risucchiata da Tik Tok. Un cambio di abitudini mica da poco... 

venerdì 28 maggio 2021

ANCORA UN ADDIO: CARLA FRACCI

 Purtroppo son due giorni di seguito che il tema rimane lo stesso, ma non ci posso fare nulla; anche il momento dell'addio fa parte del cerchio della vita e stavolta è toccato a Carla Fracci concludere tale cerchio ad 84 anni a causa di un tumore del quale non sapevamo nulla, anche se era da tempo che l'etoile ne era affetta.


Da sempre è stata per tutti il simbolo, la figura di riferimento quando ti capita di parlare di danza classica. Un'icona é il caso di dire poiché è entrata a far parte dell'immaginario collettivo con quella sua grazia e gentilezza che l'ha sempre contraddistinta quasi come fosse "un angelo caduto dal cielo" come canta Nada in una famosa canzone (altro che certe docenti di Amici di cui non è necessario fare il nome). 
Per uno strano scherzo del destino, il giorno prima era mancata a 98 anni anche la sua scopritrice, Luciana Novaro anche lei affetta da un tumore, ed è da febbraio che è in lavorazione una fiction tv sulla vita di Carla interpretata da Alessandra Mastronardi che arriverà in autunno.

E a proposito di fiction, siccome danzare significa anche recitare una parte, non se l'è fatta mancare nemmeno lei una parte da attrice nella fiction televisiva Verdi degli anni 80 dove interpretava il soprano Giuseppina Strepponi,

seconda moglie del compositore di Va' Pensiero. 
E la musica? Ebbene si, Carla è stata pure ospite di Elio E Le Storie Tese nell'album STUDENTESSI

Per cui addio Carla, ora sei tornata a danzare con gli angeli... 

giovedì 27 maggio 2021

ADDIO A TARCISIO BURGNICH

 Ecco un nome che a qualcuno potrebbe anche non dire nulla, così desueto e insolito, eppure è stato un grande difensore dell'Inter dei tempi che furono, quando i calciatori non erano esattamente dei fotomodelli e forse erano pure un pochino meno "attori/stuntmen" di quelli attuali. 

Tarcisio è scomparso infatti alla quasi veneranda età di 82 anni dopo una lunga malattia e mi sembra il caso di ricordarlo anche qui dalle mie parti con una foto che sembra presa dalle Figurine Panini, perché anch'io ho fatto l'album dei calciatori, quando li spacciavano davanti alla scuola, anche se non seguo il calcio se non per i mondiali. Anzi, sulle figurine Panini sarebbe quasi il caso di aprire un post dedicato, poiché oltre a quello dei calciatori, avevo fatto anche l'album degli animali, delle regioni d'Italia e i miei preferiti, che conservo tuttora, U. F. O. e SPAZIO 1999. Ma come sempre sto partendo per la tangente e inizio a divagare, perciò ferma tutto e torno subito a capo. 

Addio Tarcisio. 

mercoledì 26 maggio 2021

NOTIZIE DAL MONDO - NEWS OF THE WORLD

  Personalmente io non avrei tradotto il titolo di questo film con Tom Hanks e diretto da Peter Greengrass,


ma è una considerazione mia, solo perché ha lo stesso titolo del famoso album dei Queen che contiene We Are The Champions, We Will Rock You, Spread Your Wings e bastano queste per farlo ricordare.

Ma in fondo va bene anche la versione italiana, dato che diffondere le notizie che arrivano dal mondo è proprio il lavoro del Capitano Kidd che fa sosta di paese in paese per informare la gente come un cantastorie medievale, anche se qui siamo nel Wild Wild West, tra bifolchi soggiogati e poco di buono dal grilletto facile. Tutto bene finché un giorno trova sulla sua strada una bambina di origini tedesche, ma rapita e cresciuta dai pellerossa, che stava per essere riunita ai suoi parenti più prossimi, ma il suo accompagnatore viene ucciso in un'imboscata. Il Capitano decide allora di portare a termine la "consegna", ma le cose prenderanno una piega molto diversa durante il viaggio. Road movie dal ritmo un po' lento ma che riesce a prenderti nella storia, e, nonostante molti non sopportino Hanks a priori, bisogna dire che Tom fa egregiamente la sua parte. La cosa bella è che i buoni sentimenti saltano fuori senza cadere sul melenso e anzi ci sta anche una certa quota di morti ammazzati che, parlando di un western dove tutto è selvaggio e chiunque può avere in mano un'arma (non molto diverso dall' America di oggi quindi), è una cosa che non può mancare. Ma non siamo sullo stile di Sergio Leone qui. Piuttosto si può trovare un bel po' di ispirazione a SOLDATO BLU, altro western molto lontano dagli "spaghetti" e che, se per caso vi manca, dovete assolutamente recuperare.

martedì 25 maggio 2021

JUPITER'S LEGACY: SEX & DRUGS & ROCK'N'ROLL

 Mi ritrovo per la seconda volta a parlare di qualcosa che, per certi versi, mi ha ricordato Gli Incredibili della Pixar, ma stavolta la "normale" famiglia di supereroi i poteri ce li ha (non come i MITCHELL che ne erano sprovvisiti) e pure le classiche divise d'ordinanza. Non solo grandi poteri, ma ovviamente anche grandi responsabilità (come fanno notare nei dialoghi) e in più anche problemi con una figlia "difficile" piuttosto outsider e tossicodipendente.


La serie su Netflix deriva da una graphic novel di Mark Millar, ma, non avendola mai letta, prendo il prodotto televisivo per quello che è, cioè una serie che narra una storia che, grazie a tutta una serie di flashback, parte dagli anni 20 fino ad oggi invecchiando i protagonisti con parrucconi e make-up, al punto che il capofamiglia

mi ha ricordato curiosamente Mauro Corona.

Ma niente... son io che sono strano e a volte faccio associazioni mentali bizzarre. 
Violenza e sesso non mancano, per cui se vi piace il film Kick Ass, sempre da un "lavoro in carta" (per parafrasare BLADE RUNNER) di Millar, sapete cosa aspettarvi, anche se ogni tanto qualche lungaggine c'è, e si poteva anche evitare, ma tanto sono solo otto episodi.

lunedì 24 maggio 2021

BUMBLEBEE, FINALMENTE UN FILM SUI TRANSFORMERS FATTO BENE

 Io con i film sui Transformers di Michael Bay ho un rapporto difficile, forse anche un po'perché li vedevo su un 28 pollici a tubo catodico e tutto quel muoversi di cose meccaniche mi appariva confuso. Finalmente ho visto questo Bumblebee


su una diagonale ben più grande qualche sera fa su Italia 1 e, soprattutto, con un altro regista alla guida, mentre Michael si occupa solo della produzione assicurandosi di disseminare un po' di esplosioni qua e là e far volare qualche elicottero, e il risultato è stato migliore di parecchissimo. Intanto mi parte già una colonna sonora con gli Smiths, Duran Duran, Simple Minds, cioè il top degli anni 80 (ed è quella l'ambientazione temporale); e poi la storia riprende in maniera rivisitata certi film che abbiamo amato come Corto Circuito ed E.T., per cui ti ci ritrovi dentro a meraviglia. Ah c'è pure John Cena, massiccio come sempre.

domenica 23 maggio 2021

EUROVISION SONG CONTEST: UNA "VICTORIA" PIÙ CHE ANNUNCIATA

 Ecco conclusa la kermesse musicale più pittoresca che ci sia, trionfo del kitsch e della bizzarria, tra look buffi e ammiccamenti sexy, in alcuni casi talmente trash che non posso certo farmela mancare.


I nostri MANESKIN
sono stati gufati fino all'ultimo con articoli e servizi tv che li davano per favoriti, addirittura per i più ascoltati nel mondo, ma alla fine (contro la consuetudine che il favorito non vince mai) hanno confermato ogni previsione ed hanno stravinto ed ecco la "Victoria"del titolo, cioè la bassista di cui purtroppo non ho sentito il commento al momento della proclamazione, ma di solito è una che non frena gli entusiasmi e sul palco dell'Ariston lo aveva dimostrato con un bel "porca puttana" buttato lì. 
Tra gli eliminati l'AUSTRALIA
che ha partecipato in smart working con un video a causa delle restrizioni per il Covid-19, ma la canzone alla fine non era granché, mentre Cipro si è ripresentata dopo il bel pezzo di due anni fa con EL DIABLO
(no niente i Litfiba non c'entrano), canzone che starebbe addosso bene anche a Lady Gaga e una coreografia completa di diavolesse zentai, CROAZIA
in outfit aderente di lustrini e paillettes che lascia poco all'immaginazione, AZERBAIJAN
con praticamente Ariana Grande in reggicalze, SERBIA ovvero "In Trio Col Vento",

San Marino sfrutta la bolognese Senhit in coppia con Flo-Rida, ALBANIAGRECIA

puntano sugli ammiccamenti a piene mani, mentre l'Islanda gioca il suo jolly con Daði Freyr e 10 YEARS,
pezzo in heavy rotation in tutte le radio, ma gli vale solo un piazzamento nelle zone alte, penalizzati anche loro dal fatto di essere in quarantena causa Covid-19, per cui è stato mandato il video delle prove. In mezzo a tutto il baraccone ci sono stati una manciata di cantanti che sembravano lì per caso con canzoni classiche quasi da pianobar, molto bravi tecnicamente, ma francamente un po' demodè. Ed ora l'Italia deve rimboccarsi le maniche per realizzare uno show che nel 1984 ha visto in gara anche il buon FRANCO BATTIATO in coppia con Alice (non posso non ricordarlo in questi giorni), e che sopratutto sia degno di quello visto ieri sera, senza tutti gli intoppi ed errori tecnici che hanno funestato l'ultima edizione del FESTIVALONE (Neffa ne sa qualcosa...)... urca se la vedo dura... Semifinali commentate da Ema Stockolma e Saverio Raimondo, mentre la finale è stata affidata a Gabriele Corsi e (oddio!) Cristiano Malgioglio che non ha perso l'occasione per farcire il tutto con i suoi "tesoro", capricci ed altre amenità che fanno parte del suo stile. Ma l'ho detto che la kermesse è il trionfo del kitsch & trash, per cui tutto sommato ci sta anche lui.

sabato 22 maggio 2021

GEOSTORM: FILM CATASTROFICO (MA PROPRIO)

 Strano il destino di certi attori che, dopo un botto come l'osannato 300 di Snyder, film che comunque personalmente non apprezzo e l'ho già detto, si ritrovano regolarmente in produzioni che ostentano effettoni specialoni, ma che, alla resa dei conti, sembrano i prodotti della Asylum. Gerard Butler è uno di questi attori e lo ritroviamo anche in Geostorm,


visto recentemente su Italia1, film catastrofico del 2017 non solo come genere, cioè con cambiamenti climatici apocalittici, ma letteralmente catastrofico da tutti i punti di vista, compresa una CGI da cartone animato e certe cose spiegate a "cazzo di cane" tipo "la frase di quando andavamo a pesca" che conteneva un MESSAGGIO CIFRATO:
beh, io ci ho capito davvero poco, e dal poco che ho capito, mi sembra molto improbabile riuscire a realizzare una cosa del genere. Ah, ma è fantascienza... beh allora... Ed Harris, che proviene anche lui da cose di livello (e dignità) molto superiore, finisce in questo pastrocchio pure lui. Ma si sa che per campare si accetta un po'tutto, vero Bruce? Eh si,... fai finta di niente cercando la wi-fi... "non prende"... "qui prende".

venerdì 21 maggio 2021

EXILE - KISS YOU ALL OVER (E LA SUA MEDIOCRE COVER ITALIANA)

 Salto nel tempo oggi per quanto riguarda la musica preferita dal sottoscritto, che si tratti di album interi o singole canzoni che mi hanno accompagnato per un po' alla radio o registrati sul vecchio Philips K7, finché non ho finalmente acquistato anch'io il mio primo impianto stereo dove far girare i padelloni in vinile e, per fare un esempio, quanto ho adorato questo pezzo degli EXILE

nelle notti buie e tempestose di fine anni 70 in cui passava su RADIO LUXEMBOURG, che arrivava in maniera pionieristica in onde medie dal Regno Unito, con i suoi suoni di synth che si mischiavano alle chitarre. 
Ho continuato ad amarlo quando il singolo è arrivato finalmente anche in Italia sulle nostre radio locali e nazionali, perché all'epoca i dischi d'importazione ci arrivavano qualche mese più tardi. 
L'ho amato tanto quanto ho odiato poi la versione italiana dei LATTE MIELE
(ed ora sono sicuro che qualcuno si incazza) considerandola trash, per il testo francamente orrendo anche se racconta fondamentalmente la stessa storia di quello originale (ma le parole sono importanti! diceva Nanni), e un po' anche per il gruppo che, nonostante la presenza di Alfio Vitanza che sostituirà alla batteria Gianni Belleno in futuro nei New Trolls, sembrava una formazione di livello amatoriale (il classico gruppetto da balera che fa le cover dei successi del momento) nonostante incidessero per il colosso RCA, dove "abitavano" anche Cocciante, Zero, De Gregori, Dalla, Conte, Baglioni (che proprio in questi giorni festeggia i 70 anni), eccetera... 
Musicalmente bisogna comunque ammettere che il disco, seppure i suoni siano solo un pelino meno grintosi di quelli degli Exile, suona bene anche nella versione italiana (basta non stare attento alle parole che dicono, anche se mi ritorna ancora Nanni a gridare che "le parole sono importanti!!!"), forse perché nella loro vita precedente i Latte E Miele (quando avevano ancora la E nel nome) avevano esplorato il mondo del progressive sulla scia dei vari Genesis, Yes, King Crimson (quindi per fare quelle cose devi saper suonare per forza e parecchio bene), per poi provare a puntare nel 1978, proprio come faranno i loro punti di riferimento negli anni 80, sul pop molto più leggero con questa cover dai risultati molto discutibili. 
Tutti questi ricordi in retrospettiva (mia) per scoprire solo anni e anni dopo grazie a Youtube che anche gli Exile avevano già la loro bella quota di trash, con quel loro cantante, uno solo dei due, per la precisione, quello dalla bella voce profonda e calda che fa la prima strofa, ma con delle movenze talmente ambigue ed eccessive al punto da essere terribilmente ridicolo. 
È proprio vero che a volte una voce dovrebbe restare una voce e basta per quello che ti sa far provare. 
La canzone tuttavia mi piace tuttora e non cambio idea. 
Fedele alla linea... più o meno come il titolo di un famoso disco che non era dei Latte Miele; ma conosco gente che gli Exile non sa nemmeno che esistano e invece adora la versione dei Latte Miele pensando anche che sia un pezzo originale del gruppo genovese. 
De gustibus...

giovedì 20 maggio 2021

WHIPLASH, OVVERO: COM'È DURA LA VITA DEL BATTERISTA JAZZ

 Cosa succederebbe se il temibile sergente Hartman di Full Metal Jacket, invece di aver intrapreso la carriera militare, fosse diventato l'insegnante di una scuola di musica Jazz? Succederebbe che nel 2014 Damien Chazelle ne farebbe un film con J.K. Simmons nella parte del serg... ehm dell' insegnante doppiato da un grande Luca Biagini al suo meglio.


E non è un mio vaneggiare, perché l' appellativo "palla di lardo" verso il giovane trombonista sovrappeso non può essere finito in quella scena così per caso, vista anche la somiglianza dell' attore con il giovane Vincent D'Onofrio del film di Kubrick. Detto ciò il film suo di Damien è anche bello, però se amate la musica nel modo come la amo io, vi farà arrabbiare un po', anzi incavolare parecchio, anzi incazzare di brutto perché se per suonare in una jazz band si deve essere maltrattati in quel modo, allora preferisco il death-metal. Dai... parliamoci chiaro... ci sta lo spettacolo che può dare al pubblico il maestro stronzo (funzionava per Stanley infatti) come anche nei film sulla danza classica (Il Cigno Nero... per dire un titolo, ma ce ne sono migliaia tipo anche la fiction italiana La Compagnia Del Cigno sempre sulla musica), e capita di vedere lo stesso stile in certi allenatori di piccole squadre di calcio locali che fanno di tutto per tirare fuori l'aggressività dei piccoli calciatori dimenticando o mettendo momentaneamente da parte il concetto di sportività che invece dovrebbe essere quello primario. Ecco... a tutto c'è un limite. Ed è il limite proprio di questo film che comunque ti porta a guardarlo fino alla fine per vedere fino a che punto può arrivare... "e quando sembra che sia finita... è proprio allora che comincia la salita" (cantava Venditti), no... nel senso che a un certo punto sembra tutto finito, e vissero tutti felici e contenti... e invece no!!! Sorprese fino alla fine... Chazelle, what a Joker.

mercoledì 19 maggio 2021

ADDIO A FRANCO BATTIATO, UN ESSERE SPECIALE CON CARISMA E SINTOMATICO MISTERO

 Che botta ragazzi!!! Non posso ancora crederci che il nostro amico Franco Battiato non sia più tra noi, eppure è così: ci ha lasciato a 76 anni dopo aver marchiato la musica in maniera indelebile con il suo stile e le sue produzioni, da Alice a Milva, da Giuni Russo ad Ombretta Colli fino a tutta la new wave italiana (accomunata ai cori russi, alla musica finto-rock, al free jazz, al punk inglese e persino alla nera africana) che lui si divertiva a prendere bonariamente in giro in CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE.

Perché era si, un grande musicista sperimentatore che all'inizio della carriera ha prodotto anche cose inascoltabili che piacevano solo a lui e nessuno ha acquistato, è vero, ma essendo dotato di un senso dell'umorismo e di un genio non comuni ha saputo convincere chissà come la EMI a pubblicargli il suo primo lavoro post-sperimentazione (forse perché la casa aveva in catalogo anche i PINK FLOYD che di robe strane ne avevano fatte parecchie specialmente con Barrett, ma pure Waters non scherza con i suoi urli strazianti) dimostrando di saper realizzare anche prodotti di grandissimo successo per le masse in cui riversare a piene mani tante di quelle cose che qualcuno, come MICHELA MURGIA, definisce supercazzole senza senso, senza capire la reale intenzione di Franco che era proprio quella di dimostrare, tramite certe canzoni, che si può fare ottima musica anche senza dire nulla, usando tuttavia un linguaggio forbito carico di citazioni colte. La sua scomparsa cade con la prima delle serate dell'Eurovision Song Contest al quale aveva partecipato nel 1984 in coppia con Alice cantando I TRENI DI TOZEUR
quando all'epoca la manifestazione si chiamava ancora Eurofestival. All' opposto della sua vena umoristica e pseudoleggera, invece nelle sue opere si trovano anche testi, curati da Manlio Sgalambro, e musiche tra i migliori mai scritti: LA CURA
su tutte, ma anche Povera Patria e Oceano Di Silenzio che portano ad una dimensione ancora differente. Ed è così che voglio ricordarlo, appunto come "un essere speciale" con un grande "carisma e sintomatico mistero".

Ciao carissimo amico Franco e grazie personalmente per avermi fatto passare degli splendidi anni 80 e per tutto quello che hai fatto per la musica italiana.

martedì 18 maggio 2021

NOMADLAND E MINARI: DUE PREMI OSCAR 2021 STRANAMENTE COLLEGATI DALLA MUSICA

 Eccomi qui dopo la visione dei due film che hanno portato a casa l'Oscar nell'edizione più recente della manifestazione: Nomadland di Chloé Zhao per il miglior film e Minari per la miglior attrice non protagonista a Yoon Yeo-jeong cioè la nonna che apre con i denti le castagne per il nipotino che le rifiuta un po' schifato.


Per Nomadland consiglierei di approcciarsi al film senza conoscere alcuna recensione (cosa ormai difficile, è vero) e assimilare la vicenda della protagonista piano piano con lo scorrere della storia, intanto che ascolti la soundtrack di Ludovico Einaudi (e non solo lui), perché in questo modo si entra meglio in empatia con il personaggio, si capisce per gradi il motivo che l'ha portata ad intraprendere una vita nomade non facile sotto ogni punto di vista. 
L'inizio che pare un documentario può spiazzare, e molte scene sono realizzate con gente che davvero ha scelto tale stile di vita, ma lentamente la storia di Fern viene fuori e ti ci affezioni, anche perché Frances McDormand è assolutamente brava e credibile come sempre nel suo ruolo. 
Diverso invece il mio parere su Minari, che non è certo un brutto film e non è nemmeno la biografia dell'ex bassista dei Nomadi:


non male, certo, ma per me il film soffre di una lentezza che lo rende pesante e (sicuramente solo per me che sono un tamarro inside) poco coinvolgente; ecco, forse se davvero fosse stato la biografia di Elisa Minari magari era più "nelle mie corde"😀. 
Non che Nomadland sia un film dal ritmo indiavolato, anzi tutt'altro; ma è realizzato furbescamente con intelligenza in modo da riuscire a prenderti dentro senza che nemmeno te ne accorgi perché è un misto di realtà e finzione ben amalgamato. 
E questa è una grande qualità per un film. Ma la cosa più importante e bizzarra è che stranamente mi ritrovo i due film che hanno un punto di contatto nella band emiliana dei Nomadi (Nomadland) che cantavano "Ioooo, vagabondo che son ioooo", negli anni 90 con la succitata Elisa Minari (ecco Minari appunto) al basso che sostituiva il compianto Dante Pergreffi. 
Una simpatica casualità che ancora una volta unisce musica e cinema.

lunedì 17 maggio 2021

I MITCHELL CONTRO LE MACCHINE, OVVERO UNA NORMALE FAMIGLIA DI "NON" SUPEREROI

 Occhio con queste intelligenze artificiali sempre più intelligenti, che poi succede come in questo film, surreale, fantasioso, ma sotto sotto, se preso con la dovuta metafora che ogni cinefilo che si rispetti (cioè quello che non sono io) ci può trovare, persino realistico. Ma per dire... la cosa che più ci ho visto io in questo I Mitchell Contro Le Macchine,


è una rilettura de Gli Incredibili della Pixar, senza però alcun superpotere e tutina. E persino alcuni tratti somatici dei personaggi ricordano quelli della famiglia Parr. La storia è in pratica un road movie dove succede di tutto e di più a causa di una rivolta delle apparecchiature smart, ma, anche se non voglio spoilerare, credo che sui vari blog sia già stato raccontato parecchio. L'altra cosa che posso dire io è che il film non ti molla un attimo e battute e situazioni si susseguono talmente a raffica che per cogliere davvero tutto dovresti mettere in pausa ogni dieci secondi per pensare un attimo, oppure dargli una seconda visione, che mi sembra più plausibile, quasi come fossi davanti ad un film di Nolan, ma senza cameo di Michael Caine e con uno spirito decisamente diverso. Concludo con un messaggio in codice strettamente riservato: cane-maiale-cacacane-maiale-canecane-maiale-pane in cassetta...

domenica 16 maggio 2021

UN ALTRO CONNERY CHE SE NE VA

  Dopo la scomparsa del Bond per eccellenza, Sean Connery, poco più di sei mesi dopo se ne va anche suo fratello minore Neil ad 82 anni, già malato da tempo.


Molto somigliante al fratello maggiore, ma con decisamente meno fascino sornione, è stato minore anche nella carriera cinematografica poiché lo si ricorda per una mediocre roba spionistica all'italiana dal titolo Ok Connery

e diretta da Alberto De Martino con una manciata di attori provenienti proprio dai set bondiani come Daniela Bianchi, Adolfo Celi , Lois Maxwell e Bernard Lee, segno di un budget più sostanzioso del solito. Nel film, disponibile incredibilmente su RaiPlay, Neil Connery interpreta un personaggio con il suo stesso nome che viene ingaggiato dai servizi segreti perché sarebbe il fratello di un agente con il doppio zero, quindi, giocando con la realtà, non Bond ma... quasi😀. Erano gli anni 60 in cui questi film venivano sfornati a raffica sfruttando il successo di quelli "veri" e ALCUNI erano anche piuttosto ben realizzati. In questo caso il film si prende troppo sul serio e sarebbe stato più adatto per essere una parodia (come si narra fosse l'intenzione iniziale). Neil Connery, al contrario del fratello, non ha proseguito la carriera cinematografica, costituita da pochissimi titoli perlopiù di serie B, ma si è dedicato alla professione di stuccatore per poi restare defilato fino alla sua scomparsa. 

Goodbye Neil.

sabato 15 maggio 2021

DOJA CAT & SZA - KISS ME MORE (SENSUALITÀ E FANTASCIENZA DA B-MOVIE)

 Non ce la posso fare... no... cioè dico... se mi metti insieme due come Doja Cat e Sza


di cui ho già parlato abbondantemente in questo blog, vuol dire che il mio SELF CONTROL (si, quello di cui cantava Raf tanto tempo fa) viene messo a dura... durissima prova. Nel videoclip di KISS ME MORE,

titolo curiosamente simile al Baciami Ancora di Jovanotti per Muccino, ci trovi sensualità a iosa, ammiccamenti a bizzeffe e tanto rosa (colore preferito di Doja Cat), e con tutto sto impianto scenico probabilmente la canzone passa un po'in secondo piano. Non che sia brutta, ma non è nemmeno quel pezzo memorabile che ti rimane in testa e che si canticchia così in scioltezza. La cosa che lo fa riconoscere è che mi sembra che assomigli un po'a SAY SO sempre di Doja Cat, ma un po'meno Nile Rodgers Style, con dentro la chiara citazione di Physical di Olivia Newton John (e su quel periodo di Olivia sarebbe il caso di aprire un capitolo dedicato). Poi però vedi il videoclip e... paff, bum! (disse LUCIO DALLA come la prima volta in cui ho parlato di Doja Cat)... È finita, sei fregato. Non senti più la canzone e ti ritrovi col cervello in pappa a guardare loro due come un cretino mentre ti viene l'espressione ebete della mucca che osserva passare il treno. Esagero? Un po' si, ma in effetti è così: cioè se mi arrivano una alla volta ci sta ancora e riesco (a fatica) a controllarmi, ma con tutte e due all'attacco come le gigantesse di quei vecchi b-movie sci-fi (citati nel video)

non posso fare altro che arrendermi e fare anch'io la fine del povero astronauta.

venerdì 14 maggio 2021

LA RICETTA DEL GIORNO: PATATE IN PADELLA ALLA JOKER

  Ritornano i miei sogni sgangherati che ogni tanto mi capita di raccontare qui. Dopo l'incontro con i QUEEN e il film degli E.L.&P. che non riuscivo a vedere per tutta una serie di imprevisti, tocca a qualcosa di ancora più surreale: l'incontro con il Joker. Ero tranquillo al lavoro quando ti vedo arrivare una ghenga di personaggi tra i quali Catwoman e Harley Quinn che si fermano per lasciare il passo al villain per eccellenza, cioè il Joker che mi si avvicina sorridente (e come sennò?), ma non in carne ed ossa tipo Romero, Nicholson, Ledger o Leto: quello che ho davanti è proprio il personaggio della serie animata, quella in cui Mark Hamill gli dà la voce e la risata.


Ma aldilà della forma con cui egli mi si palesa, la cosa ancora più particolare è la domanda che mi fa: mi chiede un consiglio su come cucinare le patate in padella!!! Allorché io cerco di far bella figura e mi atteggio a Carlo Cracco sfoderando tutte le mie conoscenze in cucina (beh un po' di abilità ci vuole perché in fondo è anche facile farle carbonizzare, no?). Dopodiché una specie di hostess da fiera mi invita a seguirla per un meeting di lavoro con dei colleghi, uno dei quali indossa con estrema disinvoltura una parrucca tipo Carrà con un effetto del genere:

Evabè il Joker e le patate ancora ancora li reggo, ma a quel punto mi sono svegliato perché il troppo è troppo anche nei sogni eh...

giovedì 13 maggio 2021

YATTAMAN - IL FILM (LIVE ACTION)

 Parlavo un bel po' di tempo fa di come le versioni live action degli anime giapponesi diventino tremendamente trash.


In effetti pure questo Yattaman non sfugge alla regola, tuttavia l'accuratezza nel ricreare i personaggi qui sta su un livello un pochino superiore e gli sforzi portano ad un risultato perlomeno decente. Anzi, nel caso di Miss Dronio, interpretata da Kyoko Fukada che ho ritrovato dopo averla vista nei panni rococò della lolita di KAMIKAZE GIRLS, il personaggio qui ha un gusto da cosplay fetish

come le OCCHI DI GATTO DEL FILM, che ricalca in maniera aggiornata quello dei cartoni e non guasta assolutamente. Si vede anche il trio fare IL BALLETTO CON CANZONE INCLUSA
e in fuga sul tandem triplo dopo l'ennesimo malefico piano andato in fumo, per cui direi che non manca proprio niente. Anzi, anche il doppiaggio italiano è stato curato e supervisonato dal fanclub ufficiale inserendo appositamente frasi e citazioni non presenti nell' originale, ma che rendono il tutto più simpatico e nostrano per chi seguiva i cartoni in tv. Ovviamente siete avvisati che se prodotti di questo genere non vi interessano è meglio starne alla larga e guardarvi un bel film premio Oscar, più serio e dignitoso... ma meno divertente😀.

mercoledì 12 maggio 2021

MARVEL STORIES (PER SAPERNE DI PIÙ SU QUELLO CHE C'È DIETRO A MASCHERE E CALZAMAGLIE)

  Ecco su Prime un interessante dietro le quinte della Marvel, decisamente diverso dalla NUOVA SERIE di Disney+, e composto da tre blocchi fondamentali.


Nel primo si parla di quando la casa dei supereroi era quasi in bancarotta e veniva svenduta a magnati della finanza che manco sapevano cosa avevano per le mani: basti dire che parecchi erano convinti che fosse la casa editrice di Superman... Con il secondo si racconta della nascita del fanatismo collezionistico verso i fumetti, con numeri uno editoriali venduti a cifre pazzesche e naturalmente mai toccati da mani umane, per cui accuratamente conservati intonsi dentro a custodie plastiche da esposizione. Cosa che ha portato alla nascita del famoso Comic-Con dove oltre ai fumetti sono diventati di casa anche i cosplayers ed ha notevolmente risollevato le finanze in casa Marvel. Del terzo atto è protagonista il Marvel Cinematic Universe che è nato un po' come una sfida con il primo film di IronMan in cui pochi credevano, essendo Tony Stark un personaggio che non godeva della stessa fama di quelli già di proprietà della Sony e della 20th Century Fox come Spiderman, gli X-Men o i Fantastici 4, questi ultimi bollati però da una maledizione cinematografica mica da poco, visti i risultati nel corso degli anni e ne avevo parlato tempo fa in QUESTO POST. Scommessa vinta però perché i risultati hanno portato a quella caterva di film (un popo'tanti in verità) che hanno composto la saga degli Avengers, mentre dall'altra parte la DC tentava lo stesso gioco malamente con la Suicide Squad e la Justice League (ora rivisitata in versione EXTENDED). Quindi se siete nerd apprezzerete al massimo questo documentario doppiato in italiano per i pigri come me, mentre se siete solo spettatori occasionali degli eroi in tutina colorata potreste scoprire comunque dei retroscena interessanti su quel pazzo pazzo supermondo.

martedì 11 maggio 2021

BEFORE PINTUS: COME TUTTO EBBE INIZIO

 Premetto che Pintus mi sta simpatico quei dieci, quindici minuti in cui fa un monologo, ma poi dopo un po'... Dopo il successo di L.O.L., su Prime Video sono apparsi svariati spettacoli di Angelo registrati qualche anno fa in cui lui se la ride delle sue stesse battute davanti ad un pubblico che, siccome il biglietto l'ha pagato, ride per conseguenza, e che non fanno altro che confermare quanto detto prima. Ma nel mucchio è uscita anche una serie nuova di zecca che è una sitcom in stile Camera Cafè, ma non confinata davanti al distributore come la serie di Luca e Paolo, bensì con diverse locations anche in esterni, e racconta in maniera molto fantasiosa, gli esordi di Pintus nel mondo milanese dello spettacolo.


A sorpresa mi ha divertito un sacco; beh onestamente alcuni episodi sono forti, mentre altri non sono proprio riuscitissimi, due in particolare, cioè quello del camaleonte e l'altro del provino. Tutto sommato l'impianto scenico si regge anche perché non è solo Pintus in scena, ma ci sono, tra gli altri, Maurizio Casagrande, i Pampers, Rita Peluso e guest stars in ogni episodio, tra cui una sempre splendida Gloria Guida.
No... Gloria non è nella foto forse perché lei è più una guest star (anche se appare in più episodi) e questo invece è il cast fisso... Eh buongustai😀... allora dai, ecco una foto solo per lei:

Che dire? Splendida... 
Episodi di mezzoretta alla volta spartiti fra di loro così ci sta anche...

lunedì 10 maggio 2021

SENZA RIMORSO: SEMPRE MEGLIO DI UN FILM SCRAUSO CON BRUCE WILLIS

 Come la Marvel sta inventando saghe sui suoi supereroi minori, tipo falchi e soldati, qualcuno ha pensato che anche altri spunti letterari possono tornare buoni. Per cui un personaggio comprimario della saga di Jack Ryan scritta da Tom Clancy può meritarsi un film sulle sue origini (un po'come appunto la Marvel ha fatto con Wolverine con un film che a me piace moltissimo). Il personaggio in questione è John Clark, portato al cinema per primo da Wilhem Dafoe al fianco di Harrison Ford.


Ma in questo Senza Rimorso, come nel romanzo da cui è tratto, si chiama ancora John Kelly ed ha anche una diversa etnia (come si usa tanto fare nei nuovi prodotti) dato che gli dà il volto Michael B.Jordan, ovvero il Creed del film sul figlio di Apollo, che però non è quello che fece una palla di pelle di pollo... Oddio!!! Se cominciamo così... No, beh cercherò di essere serio... Dai trailer mi dava l'impressione del solito film alla Liam Neeson, dove l'uomo tranquillo offeso negli affetti diventa vendicatore, e in effetti la storia del libro è più attinente a quest'idea. Invece il film è stato sceneggiato in modo molto diverso, anzi per la maggiore è un film su una missione di squadra, anche se prende poi risvolti differenti ed entra in gioco la succitata vendetta. Stefano Sollima, consacrato ormai regista di film dove si spara tanto ed esplodono cose, dirige la pellicola, ma qualcosa non funziona come si deve perché troppo spesso quella che dovrebbe essere azione risulta un po' statica. Forse non sono problemi di regia ma piuttosto sospetto che ci siano stati problemi di montaggio, perché qualcosa non funziona, e in particolare nella scena in cui Kelly e la squadra sperano di essere salvati dopo un disastro aereo e tuttendentratto si ritrovano nel nascondiglio del superiore senza che si capisca come ci sono arrivati, se con l'aiuto di Albus Silente o Scotty di Star Trek (WTF???). Finalino post credits che butta le basi sia per un eventuale sequel che per stabilire un collegamento con le avventure successive che abbiamo già visto al cinema con Baldwin, Ford, Affleck e Pine, tutti nello stesso ruolo di Jack Ryan, anche se John (l'ho già detto) era un attimo differente. Anche se per me la presenza di Guy Pearce nel cast mi fa sempre sospettare la "sóla", il film non è male, molto meglio di certe cose pubblicizzate sempre su Prime con Bruce Willis che lavora per pagare le bollette: lo spettacolo c'è, e alcune trovate sceniche sono geniali (la torcia elettrica sul pavimento), ma da Sollima, dopo i suoi precedenti, speravo meglio.

domenica 9 maggio 2021

FESTA DELLA MAMMA

 Oggi è la festa della mamma


e mi voglio mettere su una canzone che si chiama proprio così, madre, cioè MOTHER

dei PINK FLOYD, anche se la mamma di cui si parla qui non la consiglierei a nessuno poiché è un tantino oppressiva e il piccolo Pink, protagonista di quel film diretto da Alan Parker, si ritroverà in un vero e proprio processo, ma organizzato dentro alla sua testa, a fare i conti con lei; questo quando diventerà adulto e diventerà una rockstar con tutti i problemi delle rockstar più uno... appunto sua madre. Lo so, aldilà della dolcezza della musica, il messaggio che arriva vedendo il film non è dei più edificanti. Ma allora?... non potevo mettere su Mamma di Beniamino Gigli? Potevo, si, ma dato che posso scegliere, ho scelto uno dei miei gruppi del cuore, che tra l'altro, in quei famosi tour italiani che ho visto, questa canzone non la avevano nemmeno in scaletta; ma erano quei Pink Floyd orfani di Roger Waters, bisogna precisarlo, e la canzone è interamente scritta da lui; eh si, era un periodo in cui il Roger era un po' despota e sia Rick Wright che Nick Mason in realtà suonarono in pochi brani perché continuavano a litigare con il "capo" e questo infatti non è uno di quelli: forse non tutti sanno (e nemmeno io quando acquistai il doppio album) che alle tastiere in questa canzone c'era Bob Ezrin, mentre alla batteria riprendeva il suo ruolo da turnista Jeff Porcaro dei Toto. Forse anche per questo motivo David (Gilmour), che aveva in tour con sé sia Rick che Nick, potendo scegliere come ho fatto io con Mamma, aveva preferito non prenderla in considerazione. A parte tutto è una canzone stupenda da The Wall che resta uno dei capolavori della musica mondiale. Ma adesso, giusto in coda, ecco anche The Other Side Of The Moon con (perché no?) MAMMA di Beniamino Gigli.

sabato 8 maggio 2021

TENEBRE E OSSA (E MIEI DUBBI)

 Serie tv di cui avevo sentito parlare in toni entusiasti, ma che invece non mi ha detto granché, vuoi perché tra maghi e superpoteri ormai sono in overdose, vuoi perché l'ambientazione russa non mi solletica più di tanto, vuoi perché magari ero mal disposto (o indisposto) quella sera di un venerdì passato (detto così sa un po'di Dickens, ma mancano il venerdì presente e quello futuro) in cui mi sono approcciato io alla visione.


Fatto sta che ad un certo punto ho mollato l'episodio su Netflix e mi sono messo a guardare il programma di Carlo Conti su Rai1 che perlomeno c'erano Pieraccioni, Papaleo e Ceccherini e due risate me le han fatte fare. Forse non era la serie che non andava bene. Forse era il momento sbagliato... forse non sei tu... forse sono io... perdonami Tenebre E Ossa... Prendiamoci una pausa per riflettere.

venerdì 7 maggio 2021

ADDIO AD UN MITO (SEPPURE EFFIMERO) DEGLI ANNI 80: NICK KAMEN

 Ricordiamo tutti, nella seconda metà degli anni 80, lo spot della Levi's in cui un bel ragazzo palestrato entra in lavanderia e mette in lavatrice i suoi indumenti restando tranquillamente in boxer davanti agli altri clienti. Quel ragazzo che poteva permettersi una tale mossa era Nick Kamen,


di professione modello, che non sfugge all'occhio clinico dell'allora regina del pop, nonché buongustaia e non ancora MILF, Madonna che vede in lui un grande potenziale (nonché una gran carica erotica) e lo ingaggia per incidere un disco scritto da lei in collaborazione con Stephen Bray, membro dei Breakfast Club e suo musicista di quel periodo d'oro. Nasce così EACH TIME YOU BREAK MY HEART

canzone in puro stile Ciccone che diventa un successo planetario, con successivo album perlopiù di cover di pezzi anni 50. Spremuto fino all'inverosimile dall'ingranaggio in cui lo ha incastrato la sua scopritrice, il mito Nick Kamen si ritira dalle scene agli inizi degli anni 90 concludendo la sua parabola discendente proprio con la sua scomparsa in questi giorni a 59 anni dopo una lunga lotta contro un tumore al midollo osseo. Ovviamente non poteva mancare un saluto da questa galassia con una sua foto autografata che ce lo ricorda così come era in quella manciata di anni in cui ha cavalcato il successo e noi paninari "wild boys", equipaggiati con lo Schott come Maverick, rosicavamo un po' perché le "sfitinzie" avevano occhi (e poster) solo per lui.

Goodbye Nick.

giovedì 6 maggio 2021

LO SCHERZONE DI PRIME VIDEO

 La piattaforma Prime Video, come tutte, offre la possibilità di mettere in una propria lista personale alcuni titoli che ti capita di vedere scorrendo il menù, così poi te li guardi con comodo quando ti pare.


Ecco... da un po'di tempo quel "quando ti pare" non è più effettivamente così, dato che parecchi film che avevo in lista per una visione compresa nell'abbonamento, me li sono ritrovati da un giorno all'altro a pagamento, come Mission Impossible Fallout, Bumblebee, ma anche cose più datate tipo Il Grinch, per dire... eh no... dai... non si fa così... Birbantelli... Ma comunque Prime continuo a tenerlo per le spedizioni perché lo trovo utilissimo.

mercoledì 5 maggio 2021

LE BASI NEI CONCERTI - SI O NO? ...E FEDEZ?

Mi capita a volte di sentire commenti su gruppi che suonano, professionisti o dilettanti che siano; commenti del tipo: "Bravi si, ma usano le basi".


Beh, personalmente non ci trovo nulla di male in questo se fai del pop, anche perché persino nelle produzioni faraoniche dei PINK FLOYD

che ho avuto modo di vedere dal vivo (l'ho raccontato QUI), e pure da molto vicino, alcune parti dei suoni che sentivamo erano registrate nonostante sul palco ci fossero ben 11 elementi tra musicisti e coriste ed ognuno faceva egregiamente il suo.
Stessa cosa per i Duran Duran, Depeche Mode

e un po' tutta la nuova generazione pop arrivata dagli anni 80 come Howard Jones che agli inizi della carriera stava sul palco da solo con i suoi sequencers,

e pure anni 90, come i Muse che sono solo in tre e producono un muro sonoro da paura.

Persino i nostrani Pooh (dei quali non possiamo non ricordare STEFANO, ma anche Valerio) sono ricorsi più volte alle aggiunte tecnologiche per potersi presentarsi sul palco in quattro come sempre (tranne che nell' ultimo tour di addio dove è tornato pure Riccardo Fogli), ma con una resa tale da non deludere i fans.

Questo non vuol dire che alcuni di loro stiano mimando un playback, ma solo che a tutto l' insieme vengono aggiunti dei suoni ed effetti per rendere il tutto più simile al disco, per migliorare il risultato finale senza intenzione alcuna di fregare il pubblico, ma solo per fargli fruire un prodotto come si aspettano. Ovviamente non vale se l'artista se ne approfitta un po' troppo e magari basa tutta la performance sul playback (succede, signora mia... succede)... Discorso a parte invece per la corrente trap e rap che utilizza campionamenti e loop, per cui, salvo in rari casi come Caparezza, non si suona praticamente nulla dal vivo. 
Il discorso sui suoni campionati ovviamente non vale se invece si fa musica jazz, blues, country, dove, per quanto ne so, nulla viene aggiunto artificialmente a quanto i musicisti producono suonando, ma quello è un mondo completamente diverso, anche perché specialmente nel jazz vige l' improvvisazione e la variazione sul tema di partenza, per cui non puoi essere ancorato ad una sequenza di suoni programmata.
E il fatto che ci siano dischi dal vivo degli anni 70 (quando non si usava ancora alcun suono aggiunto sul palco) in cui tutto è stato però riveduto e corretto in sala di registrazione come nel caso dei Queen e altre band di cui ho parlato QUI, sembra una premonizione al futuro arrivo delle basi usate in tempo reale on stage. Certo è che, basi o no, come ha ben fatto notare Fedez (insieme a tante altre cose che hanno smosso un po'po' di polverone) durante il suo caustico intervento al Concertone Del Primo Maggio, sembra che musica e spettacolo, dai nostri governanti siano considerati cose di minore importanza rispetto al calcio, mentre invece dal punto di vista occupazionale impiegano lo stesso numero di persone, e queste persone al momento non possono lavorare, esibirsi, allestire un palco, curare le luci e i suoni, eccetera...
Ma alla fine del discorso rimane lampante che se sul palco sei una "pippa" (Mara Maionchi dixit) puoi usare tutti i marchingegni che vuoi, ma il pubblico ormai sa come sgamarti, stanne certo che non scappi...


martedì 4 maggio 2021

4 MAGGIO STAR WARS DAY

 Il 4 maggio è un giorno speciale? Per alcuni si, perché viene considerato tale dai fans di Guerre Stellari a causa dell' assonanza che la frase May The 4th Be With You


ha con il tormentone che viene ripetuto spesso nella serie, cioè May The Force Be With You, ovvero Che La Forza Sia Con Te. Ok, tutto bene, il giochino è simpatico e circolano meme a iosa su questa ricorrenza. Però, ad onor del vero, bisogna precisare che il vero anniversario ufficiale della prima proiezione di Star Wars (che solo in seguito alla pubblicazione in homevideo sarà completato nel titolo da A New Hope), è stato verificato che cade solo qualche giorno dopo dato che il film era uscito il 25 maggio del 1977. Per cui sono due le date che i fans festeggiano. Noi quel 1977 in Italia invece dovremo aspettare fino all'autunno per vedere il primo di una lunga serie di film su quella galassia lontana lontana...

lunedì 3 maggio 2021

LOVE AND MONSTERS (E TANTE CITAZIONI ILLUSTRI)

 Come fare un film su misura per il pubblico di Netflix? Prendi un po'qua, un po'là e metti tutto in un road movie con la motivazione dell'ammooreee.


In breve, questo è Love And Monsters, ma non è un difetto, anzi personalmente ritrovare tutte queste citazioni e ispirazioni per me è stato il suo punto di forza. Prima di tutto ci sono gli insetti e gli anfibi giganti

come in ogni b-movie degli anni 50 e 60 che si rispetti (quei film che venivano fatti su misura per i Drive-in), poi c'è Joel, interpretato da Dylan O'Brien di Maze Runner, che parte per un viaggio pieno di insidie solo per ritrovare la ragazza che ama, e anche questo è lo spunto di chissà quante pellicole.

Poi c'è Zombieland, così simile, così palese che Michael Rooker pare proprio Woody Harrelson, ma senza la passione per i Twinky.

E tutto ciò che succede lungo il cammino contribuisce a rendere il nostro Joel sempre più sicuro di se, facendo tesoro di ogni esperienza vissuta lungo la strada. Insomma si salta sulla sedia, si ride, e ci si arriva a commuovere persino per un androide malandato. Beh devo ammetterlo: era da un po'che non apprezzavo così un film, anche perché gli effetti speciali, seppure per la maggiore in CGI, sono realizzati davvero bene. E non mi interessa se qualcuno può insinuare che sia stato scritto tutto a tavolino come una bieca operazione per farlo piacere al pubblico solo perché non è tratto né da un romanzo né da un fumetto; d'altronde dovrebbe essere meglio lavorare così per poter sfornare dei film che sappiano risollevare le sorti delle nostre sale in crisi, invece di certe cose imbarazzanti di cui ho già parlato in questo blog, nemmeno tanto tempo fa...

X-FACTOR E FENOMENI DI COSTUME (E ANCHE NO)

 Giovedì scorso si è svolta la serata finale di X-Factor tenuta per la prima volta in Piazza Del Plebiscito a Napoli con un allestimento a d...