Il dodicesimo film di Hayao Miyazaki, Il Ragazzo E L'Airone, è difficile, molto difficile, per questo, facendo anche una doppia rima (non me ne voglia Madame), nel titolo del post ho citato una certa canzone di Lucio Battisti che forse conoscete.
Nel senso che, dopo che l'hai visto, ti pare di esserti svegliato da uno di quei sogni tutti incasinati tipo se mangi troppa peperonata alla sera, perché alla bellezza delle immagini, che per ogni frame sembra di vedere un quadro specialmente nei paesaggi esterni con tanto verde, si contrappone una cripticità che finora nei suoi film c'era, ma in maniera molto meno preponderante.
Invece qui c'è molto della tradizione giapponese (e anche autoriferimenti al cinema dello stesso Miyazaki) già in quell'airone che fa visita al ragazzo, che lì per lì pensi, come logica, alla madre morta poco tempo prima e invece c'è tutta un'altra faccenda dietro.
Una faccenda in cui c'è un percorso che il protagonista Mahito deve fare, durante il quale succede veramente l'impossibile come succede in quei succitati sogni, e personaggio il suo che sembra ispirato proprio a Miyazaki dato che il padre del regista era un ingegnere aeronautico come quello del ragazzo del suo film con sullo sfondo la vicenda della guerra (ma solo sullo sfondo) come quella vissuta dal giovane Hayao.
Ecco, la bellezza delle immagini e delle animazioni forse è l'unica cosa che ti spinge ad andare avanti nelle due ore del film che, molto sinceramente, ti spiazza più di una volta e ti fa dire "macchecc...?".
Uscito al cinema senza nemmeno tanta pubblicità, il suo doppiaggio internazionale si fregia di voci come Cristian Bale, Willem Dafoe, Dave Bautista, Florence Pugh, Mark Hamill (si, proprio Luke Skywalker) mentre in Italia è stato affidato ai classici doppiatori come Federica DeBortoli e Alessandro Rossi.
E su questo punto apro una parentesi sul doppiaggio dato che anche Striscia La Notizia ha rigirato il coltello nella piaga di Elodie
dopo che è stata presa di mira da Lilli Manzini, doppiatrice di professione, per il suo lavoro svolto per dare la voce a Sarabi, la madre di Simba nell'ultimo film Disney prequel di Il Re Leone dal titolo Mufasa.
Non è la prima volta che Lilli su Tik Tok accusa i personaggi dello spettacolo quando vengono inseriti per marketing nei lavori di doppiaggio.
E molto spesso ha ragione dicendo che il risultato poi è mediocre.
Nel caso di Elodie l'ha definita monocorde e inespressiva aggiungendo nella lista dei complimenti pure ciofeca parlando del risultato, mentre la cantante aveva cercato di dare del suo meglio sotto la direzione di Fiamma Izzo, da lei definita severissima, ma comprensiva per il fatto che non fosse una doppiatrice professionista.
Elodie, che comunque ha anche già recitato in Ti Mangio Il Cuore (e chi l'ha visto dice pure che è un gran bel film), per la cronaca, poi è stata difesa da Simona Izzo,
attrice e sorella di Fiamma ed io, come d'altronde si suppone anche la Manzini, non ho ancora visto il film, perciò non posso giudicare.
Il fatto però è che all'estero invece parecchi film animati vengono doppiati da attori di grosso nome e di recente ho citato anche
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL, come accade appunto anche in questo ultimo film di Miyazaki.
Si parla però comunque di attori e non di cantanti, e tantomeno di vip improvvisati.
Anch'io comunque a sostegno dei cantanti ci metto David Bowie
che aveva dato divinamente la voce a Maltazard in Arthur E Il Popolo Dei Minimei, fermo restando che David è stato pure attore in film tutt'altro che disprezzabili.
Ma torniamo al nostro di film che, tirando le somme, non è male, ma se pensate a Il Castello Errante Di Howl o Il Mio Amico Totoro, è tutta un'altra storia... o un'altro sogno.