venerdì 26 aprile 2024

FREDDIE MERCURY E LE SUE ORIGINI NASCOSTE

 Aria di casa mia, direbbe Freddie Mercury se fosse ancora fra noi a leggere questo post, citando le parole di una CANZONE di Sammy Barbot sigla di un programma televisivo degli anni 80 e che, se non ve la ricordate, vi rinfresco la memoria in quattro e quattr'otto.


Si, perché il frontman dei Queen era nato a Zanzibar nel lontano 1946 e tale repubblica è legata in qualche modo alla giornata odierna di ponte tra il 25 aprile e il weekend, poiché 60 anni fa, ovvero il 26 aprile del 1964, venne unita alla Republica di Tanganica formando lo stato di Tanzania. 
Ma laggiù in Africa nessuno deve aver dimenticato quel ragazzino con i denti prominenti


che a scuola brillava nel disegno (le copertine di A Night At The Opera e A Day At The Races sono sue) e anche nello sport, tant'è che tuttora a Zanzibar è conservata la casa dove Freddie, quando ancora si chiamava Farrokh Bulsara, aveva vissuto prima di trasferirsi nel Regno Unito dove poi avrebbe fatto la storia (e che storia! direbbe Marco Della Noce).

Casa modesta che ora è un museo come si vede dalla foto. 
È pur vero che i giornalisti universalmente noti per non farsi mai gli affari propri, all'arrivo sulle scene di questa band molto ambigua e, secondo loro, pretenziosa, vennero presto a sapere delle vere origini del ragazzo e non si risparmiarono con le critiche verso di lui per essersi spacciato come britannico. 
Anche perché già avevano il dente avvelenato per il fatto che, sempre secondo loro, volevano essere i nuovi Led Zeppelin. 
In sua difesa Roger Taylor diceva invece che il nome d'arte scelto da Freddie era più adatto per il contesto rock musicale in cui si trovavano e, tra l'altro, capitava che fosse spesso già chiamato con quel nome alla scuola che frequentava a Zanzibar che era un collegio britannico scelto per dargli una migliore istruzione.

Certo il cognome Mercury, quello invece era stata una trovata di Freddie che, in occasione del debutto, decise di darsi un tono facendo la parte del messaggero greco degli dei che era Mercurio, il che non era certo un basso profilo, ma un frontman deve avere sempre qualcosa di speciale, no? 
E poi è vero o no che cantava da dio? 

giovedì 25 aprile 2024

25 APRILE: LIBERA NOS A MALO

 Oggi è il 25 aprile, ovvero l'anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo, che identifica anche la fine della Seconda Guerra Mondiale nel lontano 1945.

In tale occasione, musei e parchi archeologici saranno aperti gratuitamente su prenotazione, per un merendino alternativo magari però non proprio con il classico cestino da picnic e tovaglia. 
Certo è che termini come nazifascismo e guerra mondiale, identificati come il male, come regola dovrebbero essere seppelliti nel nostro passato e invece tornano sempre di attualità sia per una temuta terza guerra che pare bollire in pentola, che per certe riunioni dove si fa il saluto romano che cozzano un po' con quella che sarebbe la condotta suggerita dalla nostra Repubblica. 
Poi, vabbè, qualcuno avrà pensato che se vuoi fare una rievocazione storica delle guerre Napoleoniche con costumi e armi quello è concesso e quindi perché non fare anche altro? 
De gustibus... ok, certo però discutibili perché discuterne mette sul piatto le diverse idee di ognuno ed è sempre meglio che tenersi tutto dentro a rimuginare. 
Oggi comunque post breve che una bella uscita sulla due ruote muscolare non me la toglie nessuno, nemmeno il maltempo che sembra nuovamente terminato, e una canzone a tema che gli spagnoli ci hanno omaggiato in quella famosa serie tv, CANZONE che l'anno scorso avevo solo citato e di cui invece oggi posto anche il video.

Buon merendino!!! 

mercoledì 24 aprile 2024

DOC - NELLE TUE MANI E LA SECONDA STAGIONE

 Sempre grazie a Raiplay sono entrato nella modalità di recupero della seconda stagione di Doc - Nelle Tue Mani con Luca Argentero che prosegue il buon lavoro fatto durante LA PRIMA anche cambiando la regia.


Il dottor Fanti, profondamente cambiato in meglio dopo l'incidente subìto (ricordiamo che all'inizio della PRIMA STAGIONE era un perfetto str...., complice in questo anche la perdita del figlio), adesso rivuole il suo posto da primario più che altro per salvaguardare il suo reparto da mani avide e senza scrupoli, e viene perciò messo sotto duro esame per vedere se è idoneo dopo tutto quello che ha passato (ma in realtà ci sono dei sotterfugi anche stavolta), mentre la sua figliola che nella prima stagione abbiamo lasciato ragazzina, adesso si è fatta adulta e, fresca di laurea, ed è entrata pure lei a lavorare lì in quell'ospedale grazie alla situazione d'emergenza poiché nel primo episodio ci troviamo in piena era Covid, un po' come era accaduto per The Good Doctor che a tale evento aveva dedicato DUE PUNTATE
In questo caso la pandemia si porta via anche uno dei protagonisti precedenti e, come se Fanti non avesse già abbastanza grattacapi, la sua giovin virgulta si prende una cotta per Valenti, il primario di chirurgia che ha l'età di suo padre (se non di più) e francamente le scene in cui i due amoreggiano come piccioncini danno pure un po' fastidio a vederle;

tra l'altro il Valenti ha pure abitudini poco corrette (no... non bdsm), ma vabbè... non sono io lo sceneggiatore. 
Continua, nonostante tutto, compresa qualche piccola forzatura, ad essere un prodotto sopra la media standard delle brutte fiction tv.

martedì 23 aprile 2024

UN ALTRO "FRATELLO" ALLMAN CHE SE NE VA INSIEME AD UN QUASI TERENCE HILL

 Il southern country rock piange un altro elemento della The Allman Brothers Band poiché nei giorni scorsi è morto ad 80 anni Dickey Betts, chitarrista, voce e co-fondatore del gruppo con i veri fratelli Allman.


Di lui si ricorda in particolare RAMBLIN' MAN scritta e cantata con loro nel 1972, singolo di successo della Allman Brothers Band entrato nella top 10 e ultima canzone con il bassista Berry Oakley scomparso poco dopo nello stesso anno. 
La canzone ha avuto un ruolo importante nella loro discografia perché aveva segnato anche un cambio stilistico nella band che passava da un rock blues jazzato ad un country rock dal gusto pop che si offriva meglio ad un grande pubblico. 
Una curiosità su Ramblin' Man è che era stata scritta ed eseguita in Sol, ma durante il mastering, non si sa se volutamente o per qualche errore tecnico, la traccia è stata accelerata e siccome all'epoca il digitale non esisteva, anche la tonalità del brano si è alzata ed è diventata un La bemolle. 
Tale trucchetto in realtà veniva usato spesso da artisti (anche italiani, certo) per rendere più acute le proprie voci (certe canzoni dei Pooh, per quanto bravi siano, mi hanno sempre lasciato qualche dubbio), il che era efficace il sala di registrazione, ma anche abbastanza inutile perché poi alla resa dei conti live i nodi arrivavano al pettine. 
Nel caso di Dickey comunque il brano dal vivo veniva sempre eseguito nella tonalità di Sol come era stato scritto senza perdere nulla della sua bellezza, anche perché più comodo da suonare sulla chitarra piuttosto che farlo in La bemolle. 
Da ricordare che nella band aveva militato anche il talentuoso pianista Chuck Leavell che di recente avevamo visto al fianco di David Gilmour nel suo RITORNO A POMPEI
Anche il cinema perde un nome in quello di Antonio Cantafora, anche lui ottantenne, ma crotonese, e meglio conosciuto negli anni 70 con lo pseudonimo di Michael Coby in coppia con Paul Smith, e come tale possiamo ricordarlo intento a fare i film di Bud Spencer & Terence Hill TAROCCATI dove erano doppiati entrambi dalle stesse voci degli originali, ovvero Pino Locchi e Glauco Onorato.

Antonio era ovviamente il sosia di Terence Hill, ma in seguito si è dedicato al ruolo di caratterista per registi come F
ellini, Skolimowski, Barreto, Lattuada e Bolognini, e in tempi più recenti ha fatto parte del cast di diverse fiction tv tra cui Elisa di Rivombrosa nel 2003-2004. 
Addio Antonio (Michael) e Dickey. 

lunedì 22 aprile 2024

C'È QUALCOSA DI GRANDE FRA DI NOI... UN FUTURO KOLOSSAL

 60 anni fa, il 22 aprile del 1964, si stavano mettendo le basi della fantascienza, quella seria, non quella tamarra tipo quella all'italiana, perché Stanley Kubrick e Arthur C.Clarke si incontrano per la prima volta per parlare della sceneggiatura dello sbarco sulla luna... Haha, dai che scherzo (io si, ma molti non scherzano per niente).


Era 2001: Odissea Nello Spazio l'argomento del giorno fra i due (ma quanto era bello il poster originale, eh?), film che uscirà 4 anni dopo per la METRO-GOLDWIN-MAYER, casa di produzione che, come ho raccontato pochi giorni fa, ha appena compiuto un secolo, e pellicola ispirata al racconto breve del 1958 La Sentinella di Clarke, ma nel senso che è giusto un embrione, un'idea e tutto il resto è arrivato dopo. 
Lo stesso scrittore diceva a proposito che la proporzione fra il racconto e il film era la stessa che ci poteva essere fra una ghianda e una quercia.

Fatto sta che l'intesa fra i due aveva funzionato perfettamente e il risultato lo abbiamo visto poi anche con un seguito niente male (quello vero e non il FAKE che comunque di per sé era un bel film) non più diretto da Stanley e che era 2010 L'Anno Del Contatto dove tornava Keir Dullea (Bowman in 2001) e fra gli altri c'era anche una giovane Helen Mirren con capello corto sbarazzino.

Kubrick poi non sarebbe più tornato sullo stesso tema perché lui era fatto così, cioè amava ogni volta scoprire un percorso nuovo, un argomento per lui inedito e ogni volta è riuscito a sorprenderci fino alla fine con Eyes Wide Shut.
Così si fa.
P. S.
Comunque prima scherzavo, si, ma la faccenda del finto allunaggio ha ispirato il bellissimo Capricorn One che ho citato di recente per la scomparsa di O.J. SIMPSON, e il divertente MOONWALKERS dove c'è proprio un finissimo Stanley fasullo.

domenica 21 aprile 2024

LA LIBERTÀ NON È STAR SOPRA UN ALBERO A MAGNASSE ER GELATO

 Si, certo, il meteo è ancora un po' ballerino e a giorni roventi si alternano ancora altri che paiono autunnali (dicono anche che ciò sia dovuto a certi genialoni che in alcuni paesi manipolano gli eventi atmosferici per far piovere a comando e poi non riescono a tenere la situazione sotto controllo), ma pensando all'estate che sta arrivando, cosa c'è di più bello nelle calde notti afose di pensare ad un bel gelato?


Eh si lo sa bene anche Secco con il suo tormentone, peccato però che quest'anno a Milano, nella zona della movida, tale consuetudine rischi di essere bloccata da una regola tipo Gremlins, cioè che dopo mezzanotte non puoi farti beccare in giro a consumare nemmeno con una semplice bottiglietta d'acqua, e non perché sennò diventi un malefico mostriciattolo, ma perché fino a novembre un decreto vieterebbe tutto ciò, un po' come nel 2013 l'allora giunta comunale aveva provato a mettere in atto un provvedimento simile con scarso successo per contrastare il malcostume imperante in quelle zone. 
Adesso, invece di impiegare i tutori dell'ordine in un modo diverso e senz'altro più intelligente, questi ci riprovano e ovviamente i commercianti della zona insorgono dato che quelle ore sono in realtà quelle che fruttano di più, anche perché poi nei dintorni ci sono i supermercati aperti 24h su 24 e la gente andrebbe allora lì. 
Come dissimulare poi che stanno consumando generi alimentari e bevande? 
In America basta coprire con un sacchetto anche una bottiglia di whisky o vodka e per la legge sei a posto. 
Quindi, se questa bizzarria viene approvata, dopo la mezzanotte immagini come questa


non si vedranno più. 
Tutto ciò non è ancora definitivo eh, però son cose che fanno pensare alla libertà che non è star sopra un albero (forse nascosto tra le fronde il gelato riesci a mangiartelo in santa pace) e nemmeno un'opinione, come cantava un famoso milanese... 

sabato 20 aprile 2024

ROCKERS DELLA PORTA ACCANTO & CO.

 Grande disco Ohio Players, disco che avrò già ascoltato una decina di volte il nuovo dei Black Keys, il duo nerd di Akron,


quella località dell'Ohio appunto con un nome che pare uno di quei pianeti inventati per la fantascienza degli anni 60, il che potrebbe anche essere poiché è da lì che arrivavano anche i bizzarri Devo e già all'epoca il tutto mi faceva quell'effetto interstellare. 
Dicevo che i due, Dan Auerback e Patrick Carney, principalmente chitarra e batteria, hanno un aspetto da nerd nel senso che niente hanno di patinato come invece certe rockstar tutte curate nel look, specie quelle degli anni 80. 
No, i due li potresti incontrare per la strada e manco sai che sono quelli che in passato hanno scritto Lonely Boy oppure Gold On The Ceiling ed ora escono con un nuovo disco bellissimo che oltre a dare un sequel al video della succitata Lonely Boy con ON THE GAME,

dove nel nuovo videoclip torna il ballerino per caso di allora, ti fanno sentire pure certe atmosfere alla Tarantino di Le Iene e Pulp Fictition con READ EM AND WEEP, canzone con casualmente lo stesso titolo di un brano di Meat Loaf (scritto da Jim Steinman) e cantato anche da Barry Manilow un una versione leggermente modificata, ma comunque questa dei Black Keys non ne è assolutamente un'altra cover,

oppure Dan sfodera una voce soul in I FORGOT TO BE YOUR LOVER che è una cover, questa invece si, di una canzone del 1968 di William Bell, mettendo qui e là anche armonie alla Beatles in un album pieno di ospiti (ci sono anche Beck e Noel Gallagher), molto diverso dai primi lavori da garage band dei due dove Dan suonava tutto lui sovraincidendo ogni strumento eccetto la batteria.

Tutto diverso invece il mondo dei Vampire Weekend la cui A-PUNK era nota per uno spot pubblicitario, e se ci cliccate sopra a quel link ve lo ricordate di sicuro, ed ora escono con Only God Was Above Us dove spaziano dalle semplici ballad da birreria agli arrangiamenti orchestrali super curati passando per certe cose quasi oniriche come il singolo CAPRICORN.

Essendo comunque una band alternativa il cui nome deriva da un cortometraggio ideato, ma mai girato dal leader cantante chitarrista Ezra Koenig (un COGNOME illustre per la fantascienza in tv), e dalla formazione a quattro ora ridotta a trio dal 2016, non manca anche quello che più si avvicina al vecchio stile del primo album del 2008 che ritroviamo in GEN-X COPS.

Sorpresa nella musica italiana invece con Francesco DeGregori che dopo Dalla e Venditti, trova un nuovo partner musicale in Checco Zalone che fondamentalmente qui suona il piano e occasionalmente canta in alcune canzoni di Pastiche, il loro album realizzato in coppia. 
Il Principe pare molto a suo agio anche nel cantare le canzoni firmate da Checco dando quel giusto contrasto fra il suo essere abbastanza austero e la dissacrante ironia del comico.

Di non buono c'è solo che dopo una buona partenza con GIUSTO O SBAGLIATO, brano inedito che prende una chiara ispirazione da My Way che però ti fa le chiuse alla Jannacci, e che presenta un arrangiamento molto carico con fiati, Hammond, basso, chitarra e batteria, poi si finisce subito sul minimalismo voce e pianoforte (infatti è quello che c'è scritto sul disco) che se su Pezzi Di Vetro rende bene perché già il brano di Francesco nasce scarno di suo, su canzoni come RIMMEL invece senti tanto la mancanza dell'originale anche per come Francesco la canta che pare tanto svogliato (saranno anche 50 anni che puntualmente deve farla nei concerti, sennò non lo fanno uscire vivo, ok, però...).

Eppure il cantautore ha detto che con Checco si è divertito molto. 
Cover varie completano il disco, fra Pino Daniele, Paolo Conte e persino Nino Manfredi con la deliziosa la Ballata Di Pinocchio che ti fa fare un salto indietro nel tempo all'epoca dello sceneggiato tv di Comencini. 
Magari non è un disco fondamentale per la storia della musica, ma meno peggio di quello che si poteva pensare. 
Chiudo per oggi con Doja Cat che per me è stata un colpo di fulmine all'epoca di HOT PINK e anche ogni videoclip suo era per me uno spettacolo da vedere. 
Peccato che con il nuovo disco, Scarlet, anticipato alcuni mesi fa dal singolo PAINT THE TOWN RED dove gira in loop un campione di Walk On By di BURT BACHARACH con la voce di Dionne Warwick,

non ci sia più traccia di quel funky e quella sensualità che c'era in Say So e company, e infatti il videoclip della canzone è decisamente horror seppure sexy, puntando invece ad essere una specie di novella Nicki Minaj tutta rime piene di "bitch" che da un po' di tempo nello slang non è più un'accezione negativa, ma quasi un complimento per quanto una sia sexy da infarto e anzi se lo appendono scritto anche al collo come ciondolo o ne fanno una fibbia per i cinturoni.

Testi e titoli explicit come WET VAGINA, che appena ascoltata da anima candida mi sembrava dicesse invece Wait For China, fanno capire che non è un disco da Zecchino D'oro, ma a volte il troppo stroppia. 
Per fortuna la ragazza è giovane e può sempre recuperare come ha fatto BEYONCÉ

venerdì 19 aprile 2024

OGGI È LA FESTA DI UN VILLAIN DI 007

 Spulciando in giro, scopro che oggi, venerdì 19 aprile, è il giorno in cui cade la festa vudú (o voodoo) del Baron Samedi, cioè il Loa che attende le anime dei defunti per accompagnarle nell'aldilà.


Adesso, mettendo da parte le credenze legate alle varie religioni, per noi che bazzichiamo nel cinema, questo nome non ci è nuovo, anzi ci riporta al 1973, quando Roger Moore entrava a far parte del mondo di 007 in Vivi E Lascia Morire (ma era già da un po' che in casa Broccoli lo stavano corteggiando) subentrando ad un Sean Connery che aveva accettato di tornare giusto solo per quel Una Cascata Di Diamanti fortemente voluto dalla produzione come protagonista dopo il mezzo fiasco di George Lazenby. 
Ma era un Connery ormai poco convinto e già un po' ingrigito quello che avevamo visto in quell'ultimo film dalla locandina pazzesca (quella originale, non le RIEDIZIONI per DVD e Blu-ray) che ti fa immaginare chissà cosa,

mentre poi alla visione fatta in dvd nei primi anni 2000 ho constatato che non era davvero così, anzi molto molto meno spettacolare, e 007 che poi per dirla tutta non sarà effettivamente l'ultimo per Connery perché... mai dire mai... 
Si dice così no? 
Scherzi a parte, l'esordio di Moore si portava dietro una delle più belle canzoni della saga firmata da Paul McCartney & Wings, ovvero LIVE AND LET DIE,

(e anche i Guns'n'Roses ringraziano), ma anche qui se devo dirla tutta Roger non mi aveva divertito come in passato con Attenti A Quei Due, forse perché essendo "novizio" del bondverse, si era attenuto alle istruzioni ricevute senza metterci granché del suo come invece farà in seguito, scontentando a quel punto magari i fans puri di Sean e Ian Fleming. 
Comprendo perfettamente, ma ricordo che per me Moore è stato il primo 007 che ho visto con La Spia Che Mi Amava, perciò per me c'è stato un impatto, un imprinting e tuttora considero quel film come uno dei migliori. 
Certo paragonato al Bond di Craig massiccio e pestaduro

(ma anche pestato) siamo da tutt'altra parte, ma è anche vero che sono passati un po' di anni da quel 1977 in cui vedevamo una Lotus Esprit diventare un sottomarino e un gigante con i denti d'acciaio che sembrava invincibile. 
Detto ciò, in quel primo 007 versione Moore, tra i villain c'era proprio, come scagnozzo del Dr.Kananga, il fighissimo e inquietante Baron Samedi nella sua divisa ufficiale con cappello a cilindro interpretato magistralmente da quei due metri di Geoffrey Holder, personaggio tanto legato al mondo esoterico che per tutto il film non è ben chiaro se sia reale oppure soprannaturale, ma ciò che conta è che è rimasto iconico ed ho pensato così di ricordarlo oggi perché al centro dei festeggiamenti in quella religione basata su un culto dell'aldilà un po' diverso dal nostro dove in questo caso non è raro che i morti siano anche viventi. 
E su tale eventualità ne è zeppo il cinema. 

giovedì 18 aprile 2024

STAI CON ME OGGI? GLIELO DÒ IO L'OSCAR A BILLY CRYSTAL

 Billy Crystal nella sua lunga carriera non ha mai preso un Oscar, ma solo un EMA per TERAPIA E PALLOTTOLE diviso con Robert DeNiro come coppia comica, eppure nonostante ciò è un attore molto legato alla mitica statuetta perché al contrario ne ha presentati parecchi di quegli eventi, e mentre mi viene spontaneo domandarmi se ha mai rosicato per tale situazione, stavolta me lo trovo protagonista e regista di Stai Con Me Oggi?, una commedia romantica su una strana coppia che ha anche un risvolto drammatico perché parla di demenza senile, ovvero quelle malattie subdole come l'Alzheimer ed io ho avuto un padre con quel grave problema.


Ma per fortuna lo fa con sempre un tono leggero tipico di Billy seppure sul finale qualche fazzoletto sia bene averlo lì a portata di mano, dai. 
E se un film riesce a smuovere anche una granitica canaglia come il sottoscritto... beh un premio virtuale glielo darei io a Billy. 
Comunque tranquilli che si ride, specialmente nella scena top della sfuriata contro colui che legge male i testi che Billy scrive, poiché il suo personaggio Charlie è appunto un autore televisivo, uno di quelli che fanno la fortuna di tanti frontmen di successo con un'immagine accattivante, come anche Fiorello, bisogna dirlo, ma che lavorano nell'ombra. 
Qualcuno sul web ha lamentato che è un film che la tira troppo per le lunghe, ma probabilmente non conosce gente come MARTIN SCORSESE... 
Ehm...

mercoledì 17 aprile 2024

METRO-GOLDWIN-MAYER: AND YOU'RE GONNA HEAR ME ROAR

 Pochi giorni fa parlavo del PRECURSORE del moderno cinema ed oggi compie un secolo esatto la Metro-Goldwin-Mayer, la storica casa di produzione statunitense nata dalla fusione di altre tre (i tre nomi appunto) con il famoso leone che ruggisce nel cerchio.


Leone che, senza contare le mille parodie con gattini e quant'altro, nel corso degli anni ha cambiato faccia ben sei volte perché tanti sono gli animali che si sono succeduti in quel ruolo, con anche un logo stilizzato voluto da Kubrick per aprire 2001 Odissea Nello Spazio (ma era già apparso in apertura di altri due film) dato che a lui piacevano molto i titoli essenziali su fondo colorato come ricorderete anche in ARANCIA MECCANICA
Da notare che il nostro leone all'inizio era muto e solo quattro anni dopo faceva sentire il suo ROAR,

come la canzone di Katy Perry appunto, grazie all'arrivo del sonoro, avvento che turbava non poco Brad Pitt in BABYLON
Tale casa è stata comunque una garanzia di film di un certo livello, tipo come in Italia lo era la Titanus con il suo scudo, seppure qualche baggianata sia uscita sporadicamente anche da lì per la verità. 
Bondiani senza dubbio in esultanza perché è stato grazie alla MGM se abbiamo visto iniziare le avventure di 007 sul grande schermo, ma anche i Pink Floyd di The Wall, Rocky e Thelma & Louise (fra i tanti) si sono fregiati di tale marchio prestigioso. 
Tuttavia il più grande successo mondiale e commerciale la MGM lo ha avuto producendo i cartoons di Tom & Jerry, ovvero lo show più violento del mondo che vanta anche un merchandising di portata incalcolabile.

Ultimamente la casa, dopo varie vicissitudini fra le quali anche un rischio di fallimento, è passata di proprietà del gruppo Amazon. 
Quindi è finita nel giro delle piattaforme pure lei con gli algoritmi che producono i film a getto continuo? 
Non lo so questo, ma di sicuro i tempi cambiano per tutti. 

martedì 16 aprile 2024

È STATA UNA DURA GIORNATA... EHM, ANZI NO, NOTTE

 Sono passati 60 anni spaccati da quando quel 16 aprile del 1964 i Beatles (si, sempre loro) registravano in un solo giorno A HARD DAY'S NIGHT, la loro hit da numero uno in classifica (infatti inclusa in quell'album rosso che le raccoglieva tutte) con il titolo derivato da una battuta di Ringo dopo una giornata intera passata in studio senza vedere la luce del sole.


Canzone che uscirà nel luglio seguente come colonna sonora dell'omonimo film, e che parte con quel famoso accordo misterioso suonato dalla Rickenbacker a 12 corde di George Harrison con sovrapposti altri strumenti a confondere il risultato finale. 
Per la precisione, da attente analisi risulta che George suona un Sol e un Do, Paul un Re sul basso e John un Re sus 4 sulla chitarra ritimca. 
Stavolta al piano c'era anche il produttore George Martin mentre in seguito farà da ospite in altre registrazioni Billy Preston. 
Casualmente oggi è anche la giornata mondiale della voce, e anch'essa gioca un ruolo molto importante nella registrazione perché nella canzone le due voci di Paul e John suonano sdoppiate come se fossero tutti e quattro a cantare, mentre invece si tratta di una sovraincisione dei due leader per cui si può dire che già allora i quattro cominciavano a sperimentare effetti nuovi nella loro musica (accordo iniziale incluso) che in questo caso era ispirata agli Everly Brothers, ma con quel qualcosa in più che poteva avere solo una canzone dei Beatles. 
E nel frattempo i TG fra una notizia di conflitti e l'altra ritirano fuori quella vecchia storia del "se i figli dei 4 di Liverpool si mettessero tutti insieme per fare un disco"

dato che è appena uscito su Spotify PRIMROSE HILL, brano che vede la collaborazione di James McCartney e Sean Ono Lennon con un risultato francamente lontano anni luce da quelli raggiunti dai genitori. 
Cioè canzone carina, romantica, ma niente di così eclatante da far sperare in una generazione Beatles 2.0, anche perché degli altri due, cioè Harrison & Starkey junior, non se ne parla.

Anzi, direi che adesso ci son grane più grandi come Amadeus che lascia la Rai... 

lunedì 15 aprile 2024

SPIDER-MAN NO WAY HOME: NIENTE PAURA... C'È IL MULTIVERSO

 Stranamente ho visto un film con un eroe Marvel che stava su Prime Video e non su Disney+, ed è Spider-Man No Way Home, ma la spiegazione è semplice perché è un prodotto Sony e non Fox l'ultimo più recente della saga con Tom Holland nei panni di Peter Parker.


Ma non solo, poiché, come per dare una spiegazione al fatto che Spidey nel corso degli anni ha cambiato faccia più volte, qui torna la faccenda del Multiverso ormai un Deus Ex Machina quando vuoi risolvere una situazione un po' complicata, e tema trattato anche nel SECONDO FILM ANIMATO con Miles Morales che mi ha lasciato lì in sospeso fino al prossimo episodio. 
Tutto nasce dal fatto che Peter ha dei problemi per il fatto che la sua identità è stata rivelata nel film precedente, per cui chiede a Dr. Strange se con i suoi poteri può rimettere a posto le cose come stavano prima. 
E qui il nostro mago del Multiverso si adopera per accontentare il ragazzo, senonchè lo stesso Peter combina un pasticcio che pregiudica la buona riuscita del l'incantesimo e dal Multiverso arrivano i vecchi nemici delle incarnazioni precedenti come Doc Ock, Goblin, Lizard e Sandman, ma pure gli altri Spiderman con le fattezze di Andrew Garfield e Tobey Maguire, quest'ultimo parecchio invecchiato, ma tanto con la maschera sul viso e la CGI nessuno se ne accorge.

A proposito, si racconta che nelle sale all'arrivo in scena di Tobey ci sia stata all'epoca un'ovazione del pubblico a conferma che Raimi almeno due ottimi film li aveva messi insieme. 
Insomma noi spettatori finiamo insieme ai protagonisti in una Sarabanda di eventi che nonostante le due ore e mezza reggono l'attenzione, con forse l'avvio del film solo un pochino lento. 
Adesso mi sorge un atroce dubbio: non sarà che anche per James Bond e le sue diverse incarnazioni, a qualcuno potrebbe venire in mente di buttare lì un Multiverso? 
Sai com'è... 

domenica 14 aprile 2024

LA MISSIONE QUINQUENNALE DI UNA (SPERO) SIMPATICA CANAGLIA

 Sono già passati 5 anni di blog durante i quali ho svolto la mia missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima...


Ferma un attimo... non so, cioè non è che mi ci veda molto bene dentro al pigiamino del capitano Kirk o con le orecchie a punta di Spock e tanto meno nella mise stivalata di Uhura (oddio che brutta immagine...), anche perché non sono così fan di quella serie da andare così conciato a qualche convention a fare magari pure il saluto vulcaniano... 
No, certo che no, anzi avevo già scritto TEMPO FA che piuttosto faccio Na-No-Na-No, però la mia prima missione quinquennale l'ho appena conclusa davvero perché oggi appunto sono esattamente cinque anni che scrivo su questo blog che iniziava esattamente UNA DOMENICA e, posso dire, anche con una certa soddisfazione personale. 
Fra quelli che seguono i miei scritti ho trovato persone splendide con le quali si scherza amabilmente anche se ci si trova spesso pure in disaccordo su alcuni argomenti, ma è giusto che sia così, anzi, non ho mai messo nessuna moderazione ai commenti proprio per permettere una libera fruizione dei post e la possibilità di esprimere immediatamente la propria opinione perche è sempre meglio sentire diverse campane su qualsiasi argomento. 
Nei cinque anni trascorsi ho visto anche sparire dei blogger, temo alcuni anche per gravi problemi di salute e verso di loro mando un saluto se casomai potessero leggere, ma per un nome in particolare temo il peggio conoscendo anche le condizioni di salute in cui versava. 
Altri blog invece sono stati cancellati per dei malintesi su quello che si pubblica poiché ormai basta un niente che ti bollano come pirata che manco Jack Sparrow.

Se poi ci sono consigli da gente più veterana nella blogosfera, sono pronto anche ad accogliere anche quelli poiché cinque anni in effetti non sono niente e non posso quindi millantare un'esperienza enorme, ma per me questo, seppure piccolo, può essere considerato già un vero e proprio traguardo. 
E per questo risultato devo anche ringraziare Thomas Alva Edison che nel lontano 1894 aveva fatto la prima dimostrazione pubblica del cinetoscopio al quale stava lavorando da qualche anno. 


Si trattava di un precursore del proiettore cinematografico che non mostrava ancora l'immagine su un grande schermo, ma solo dentro ad un visore destinato ad un solo spettatore. 
Certo non si poteva ancora chiamare cinema, ma comunque senza tale invenzione che buttava le basi per tale arte, tanti post di questo blog non potrebbero esistere. 
E in coda aggiungo anche un ultimo saluto allo stilista fiorentino Roberto Cavalli che ci ha lasciati ad 83 anni.

Addio Roberto e buona domenica a tutti. 

sabato 13 aprile 2024

ATTO SECONDO PER BEYONCÉ, E ALTRE NUOVE USCITE DISCOGRAFICHE

  Ecco... suppongo in tutta modestia che Beyoncé probabilmente abbia letto (si, credici) la mia CRITICA NEGATIVA sul suo precedente Renaissance, ed ha ora ha prontamente recuperato sfornando Cowboy Carter, ovvero un disco completamente diverso,


seppure lei lo consideri come un secondo capitolo di una trilogia della sua rinascita sottolineato dai "II" disseminati nei vari titoli delle canzoni come AMERICAN REQUIEM che diventa AmerIIcan,

o la cover dei Beatles BLACKBIRD rinominata BlackbIIrd, il che, specie se ami i 4 di Liverpool, suscita un po' di fastidio quando lo si legge, ma dato che Paul McCartney (autore del brano anche se per convenzione era firmato anche da Lennon) si è complimentato con la cantante per la sua versione direi che è tutto a posto e perlomeno all'ascolto stavolta le canzoni sono una vera delizia per le orecchie.

Beyoncé infatti stavolta si è affidata al country, anzi al country-soul, che magari in Italia non è molto popolare, mentre in America va tuttora di brutto, e per farlo ha chiamato anche una manciata di ospiti, ma sono pochi i veri duetti fra i quali quelli con Miley Cyrus e Post Malone, mentre i super veterani Willie Nelson, Linda Martell e Dolly Parton, come se fossero dei dj di una radio texana, introducono semplicemente delle canzoni di cui una è la famosa Jolene della country-lady per eccellenza che tra le altre cose aveva dichiarato da tempo che le sarebbe piaciuto molto se anche Beyoncé ne avesse fatto una COVER.

Ed eccola accontentata la Dolly con anche una personalizzazione/aggiornamento del testo per mano della cantante. 
C'è qualcosa che a tratti va un po' fuori tema, se proprio vogliamo cercare un filo conduttore e un pelo nell'uovo, ma perlomeno stavolta c'è tanta melodia e passione, cosa che secondo me mancava totalmente nel disco precedente tutto tecnica e basta. 
Anche la copertina che ho postato lassù in alto, riprende quella di Renaissance, ma con un po' più di vestiti addosso, anche qui una chioma alla Lady Godiva, ma platinata, ed un chiaro riferimento nei colori alla cultura a stelle e strisce come sottolineato anche dal singolo (il terzo estratto) attualmente in rotazione radiofonica TEXAS HOLD 'EM.

Adesso sono curioso di scoprire come sarà il terzo capitolo e su quali territori si muoverà in futuro Beyoncé. 
Altra star con all'attivo un nuovo album fresco fresco dal titolo Eternal Sunshine è Ariana Grande, molto più giovane di Beyoncé, ma con le idee chiare su come fare un disco pieno di sussurri sexy tipo Mariah Carey e un paio di pezzi dance di cui uno già uscito mesi fa che pare una vera e propria citazione/cover/omaggio di Vogue di Madonna e sto parlando di YES, AND?

Non si tratta certo di plagio perché sarebbe troppo sporca la cosa e poi Madonna e Ariana sono molto amiche intime. 
Bello il disco, ben confezionato, ma se devo scegliere fra le due stavolta vince Beyoncé. 
E vince anche su Il Volo che nel loro nuovo Ad Astra cercano di darsi un'immagine più pop (era nata da questa dichiarazione quella famosa lite in diretta radiofonica che minacciava lo scioglimento) chiamando come ospite in SATURNO E VENERE persino Irama che canta a modo suo tutto stretto nella mascella (anzi forse più del solito)

mentre i tre tenoretti in netto contrasto come per fargli vedere come si canta e percularlo, spalancano le ugole senza ritegno alcuno con grande tecnica, ma ancora con poca simpatia. 
Eh... c'è da lavorarci su come ha fatto Marco Mengoni che da artista sussiegoso e distaccato adesso è diventato un mattacchione che non ti dico.
Tuttavia fra le altre canzoni contenute nel disco ho apprezzato molto OPERA.

C'è anche roba molto cattiva fra le nuove uscite ed uno che mi ha davvero colpito, anche se non è proprio per niente il mio genere, è Kid Yugi con un disco dal titolo esplicativo perché si chiama I Nomi Del Diavolo ed è un concept album pieno zeppo di featuring tutto giocato su Satana e omonimi tipo il brano che apre il lavoro che si chiama L'ANTICRISTO.

Da prendere con le pinze perché explicit nel linguaggio come avvisato sulla copertina, e anche molto trap-rap-hip hop, tanto che di primo acchito viene d'istinto evitarlo, ma ad un secondo ascolto, analizzando meglio i testi, e cercando di superare il modo arrogante di parlare del rapper tarantino, appunto da rapper, lo trovi persino geniale, perlomeno nel suo genere. 
Non andrei di sicuro ad un suo concerto, ma è meno peggio di tanta roba. 



venerdì 12 aprile 2024

LUTTO IN CASA GASSMAN E NON SOLO

 A 78 anni se n'è andata Paola Gassman, figlia di Vittorio, ma non direttamente sorella di Alessandro poiché i due hanno avuto madri diverse.


Paola era nata infatti dalla relazione di Vittorio con Nora Ricci, sua prima moglie, mentre Alessandro è figlio di JULIETTE MAYNIEL, una delle interpreti della storica Odissea televisiva (era la Maga Circe) e della quale avevo parlato tempo fa perché anche lei scomparsa. 
Paola, al contrario del padre e del fratellastro, non aveva avuto mai interesse nel cinema, dedicandosi invece al teatro con il marito Ugo Pagliai, con lei nella foto in alto.
Anche O.J. Simpson, ex giocatore di football americano poi dedicatosi al cinema, è mancato proprio ieri all'età di 76 anni per un male incurabile. 
Oltre alle brutte vicende giudiziarie che lo hanno riguardato, lo ricordiamo per fortuna anche nello splendido CAPRICORN ONE e nella micidiale saga della PALLOTTOLA SPUNTATA

Addio Paola e O.J.

giovedì 11 aprile 2024

30 ANNI DI OASIS

 Sono passati esattamente 30 anni da quando sulle radio arrivava il primo singolo di una nuova e giovane band irlandese chiamata Oasis.


Si, perché era l'11 aprile del 1994 quando veniva pubblicato SUPERSONIC, brano che finirà poi nell'album Definitely Maybe che uscirà ad agosto, ma per il vero grande successo si dovrà aspettare l'anno successivo quando uscirà (What's The Story) Morning Glory? ovvero il lavoro che farà sentire a tutti quanto i Beatles abbiano influenzato i due fratelli Gallagher nella composizione delle loro canzoni, arrivando persino a citare l'intro di piano di Imagine in DON'T LOOK BACK IN ANGER, al punto che per un bel po' ero stato fermamente convinto che se i Beatles fossero stati ancora insieme potrebbero avere avuto il sound della band irlandese.

Tornando invece a Supersonic, che dà anche il titolo ad un documentario su di loro, la canzone diventò tale quasi per caso poiché la band era in sala per registrare e in un momento di pausa partì un'improvvisazione che piacque molto al cantante Tony Griffiths, amico di Noel e proprietario dello studio. 
Tony aveva registrato tutto e spinse Liam a scriverci sopra un testo il più presto possibile. 
Quello che ne uscì in meno di mezz'ora era appunto il testo di Supersonic, ovvero una serie di frasi nonsense che però funzionavano alla grande (d'altronde secondo alcuni anche Battiato scriveva testi nonsense) e la canzone venne registrata così com'era alla prima take. 
A proposito del testo che parlava di una certa Elsa, qualcuno ci aveva letto dei riferimenti alla prostituzione minorile, mentre invece, secondo Liam, Elsa era un rottweiler di nove anni che era presente in studio e aveva dei problemi di flatulenza. 
Ospiti a parte, anche il videoclip prendeva spunto dai Beatles mostrando gli Oasis che suonavano su un tetto come i Fab Four nella loro ultima apparizione live. 
In questo caso era il tetto di un Hotel ad ospitare la band nell'edizione inglese del video, mentre per gli USA venne fatta una versione diversa, cosa di cui ne abbiamo già parlato di come fosse una consuetudine che capitava spesso negli anni 80, anche se con gli Oasis siamo "Definitely" nei 90. 
Il resto è storia, pure turbolenta. 

mercoledì 10 aprile 2024

LOL TALENT E I TEMPI COMICI PERDUTI

 È tornato LOL Chi Ride È Fuori su Prime Video con una novità, cioè un prequel ovvero LOL Talent Show: Chi Fa Ridere È Dentro, dove fra tanti aspiranti è stato selezionato il decimo concorrente per formare il cast della nuova edizione.


Vedendo però queste audizioni, nella prima puntata francamente non capivo cosa ci fosse di così comico in certe esibizioni che invece facevano scompisciare i quattro giudici che erano Elio, Katia Follesa, Pintus e un quarto che ogni puntata cambiava. 
Poi ho capito cosa non funzionava ed erano i tagli fatti nel montaggio che massacravano quelli che si chiamano "tempi comici" e che sono fondamentali per far funzionare una battuta o uno sketch. 
Le classiche coppie comiche come Gianni & Pinotto, Ric & Gian, Cochi & Renato, Stanlio & Ollio, questi tempi li sapevano gestire perfettamente e i risultati li conosciamo tutti. 
Anche i solisti come Jim Carrey, Eddie Murphy, Ellen DeGeneres (che sono stati degli stand-up comedians) devono rispettare tale regola, sennò una battuta perde la sua efficacia se detta troppo in fretta o in ritardo anche di pochi secondi. 
Con quel lavoro malfatto di taglia e cuci infatti le audizioni di LOL Talent perdevano efficacia, ma nelle puntate successive alla prima è stato corretto il tiro e difatti quando è arrivato il comico che sarebbe poi stato il vincitore avevo già le idee chiare perché la sua esibizione è stata un vero show curato nei minimi dettagli. 
Non dico chi è, perché preferisco che sia la visione a fare l'effetto che ha fatto al sottoscritto, ma chiaramente se state già guardando la nuova edizione di LOL, sapete di chi sto parlando. 

martedì 9 aprile 2024

BLACK MIRROR O NO, BEN VENGA

 Fans di Black Mirror all'erta perché arriverà la settima stagione nel 2025 e la notizia più allettante è che tra i nuovi episodi ci sarà anche il sequel di U.S.S. Callister,


ovvero quello palesemente ispirato a Star Trek e che considero, insieme a San Junipero, uno dei migliori di tutte le stagioni.
Confermati nel cast Jesse Plemons e Cristin Milioti che adoro entrambi, ma propendo decisamente verso la seconda che avevo visto anche nella prima stagione di MODERN LOVE, decisamente la migliore. 
A questo punto però perché non dare un seguito anche a San Junipero? 
Sarebbe opportuno? 
Fuori luogo? 
Mancherebbe l'effetto sorpresa avuto con la visione della prima volta? Vedremo, ma nel frattempo tale località è stata nominata almeno altre due volte nel corso degli episodi e delle stagioni, come tanti altri Easter Egg sparsi qui e là che lanciano riferimenti ad altri episodi passati, cosa che però funziona se hai visto tutta la serie fin dalla prima stagione. 
Personalmente, nonostante le varie lamentele che circolano in rete su Black Mirror che "non è più come prima", per me rimane ancora un ottimo prodotto e la STAGIONE 6 passata lo scorso anno me l'ha confermato in pieno. 
Ma alla fine è solo questione di gusti ed è normale che ad ognuno di noi una serie tv o un film o una canzone possano fare un effetto completamente diverso.
Con il massimo rispetto per tutti. 

lunedì 8 aprile 2024

KILLERS OF THE FLOWER MOON: PROVACI ANCORA MARTIN

 Luca Carboni cantava che Dustin Hoffman non sbagliava un film, e tale assunto avrebbe potuto valere pure per Robert DeNiro e Martin Scorsese, nonché per l'ultimo arrivato dell'allegra brigata cioè Leo DiCaprio.


Avrebbe potuto, ma forse solo fino a qualche anno fa, dato che stavolta Killers Of The Flower Moon non mi ha trovato così ben disposto verso il dinamico trio e forse il motivo maggiore è per la lunghezza del film che, anzi pensa te, sembra in alcuni momenti già montato selvaggiamente togliendo metri e metri di girato per il modo come si susseguono certi eventi. 
La storia vera è quella degli Osage, nativi americani che nel loro territorio trovano il petrolio e grazie a quello si arricchiscono, ma qualcuno senza scrupoli cerca di farli fuori per prendersi tale ricchezza. 
DeNiro porta in scena uno dei suoi personaggi bastardidentro ma celati da un'apparenza benevola, mentre Leo pare imitare la smorfia di Robert ottenendo un'espressione da babbeo lontana anni luce dai personaggi in cui l'abbiamo visto recitare finora. 
Il trio si trasforma nei Fantastici 4 quando si aggiunge a loro la Monna Lisa della situazione

ovvero Lily Gladstone, in un western dove i motori sono entrati nella quotidianità e difatti sembra come essere un sequel di LA BALLATA DI CABLE HOGUE dove proprio il progresso decretava la fine del protagonista. 
Progresso che anche qui con il petrolio porta ricchezza ma anche dolore e morte.
Cose che non cambiano ormai da secoli, a quanto pare. 

domenica 7 aprile 2024

QUANDO STAR WARS E LA MUMMIA SI INCONTRANO

 Cinquant'anni fa e un pezzettino, perché precisamente era il 29 marzo, un contadino cinese che stava scavando nel suo terreno insieme ai suoi sei fratelli per costruire un pozzo, invece dell'acqua trovò una serie di fosse sepolcrali che contenevano delle statue di terracotta di soldati in tenuta da combattimento.


Eeee niente... "Mi sa che il pozzo ce lo siamo giocato" avranno pensato, ma il fatto è che tali statue facevano parte del mausoleo di Shi Huangdi che si credeva scomparso. 
Nel giro di un intero anno abbondante, tale scoperta venne riportata completamente alla luce e in tempi più recenti quelle statue sono finite persino a riprendere vita nel terzo film della serie LA MUMMIA, bruttino forte, anche perché la faccenda mummia vera e propria non c'entrava più nulla, ma mai pessimo come quello che vedrà protagonista poi Tom Cruise. 
Della faccenda Mummia infatti ne avevo parlato in un post dedicato, ma secondo me, anche se nessuna fonte lo dice, già George Lucas aveva tratto ispirazione da quella schiera di soldati tutti uguali per Star Wars Episodio II - L'Attacco Dei Cloni,

certo, riveduti e corretti come saga comanda, però non si può dire che non ci siano delle affinità. 
Eh si, il mondo (del cinema) è piccolo... 

sabato 6 aprile 2024

50 ANNI FA GLI ABBA E GIGLIOLA CINQUETTI INSIEME SUL PODIO

 Anche oggi facciamo un salto indietro di 50 anni e torniamo a quel 1974, che ieri era importante per la letteratura, mentre oggi tocca alla musica poiché l'Eurovision Song Contest di quell'anno, che già si chiamava così, ma noi lo ribatezzavamo Eurofestival e non era nemmeno così seguito in tv, si teneva a Brighton nel Regno Unito e venne vinto giustamente dagli ABBA con la loro WATERLOO,


successo planetario che lanciò definitivamente il quartetto svedese (non poteva andare diversamente perché allora erano davvero bellissimi e bravissimi) adesso digitalizzato con i suoi avatar. 
Fra gli altri partecipanti alla kermesse, c'era (pensa te) Olivia Newton John piazzatasi quarta per la Gran Bretagna anche se lei era australiana, al terzo posto Mouth & McNeal (seppure olandesi, erano stati a Sanremo lo stesso anno), e Gigliola Cinquetti al secondo posto per l'Italia, quest'ultima con la canzone SI, che fu più o meno il motivo per cui da noi la trasmissione fu mandata in differita solo un mese dopo; già perché quel titolo si temeva potesse influenzare i votanti del referendum sul divorzio che si teneva proprio in quei giorni.

Non ridete perché giuro che è veramente andata così, ma tanto i più fortunati avevano seguito già lo spettacolo sulla tv Svizzera e su Tele Capodistria. 
Quest'anno toccherà ad Angelina Mango a rappresentare l'Italia nella manifestazione che, edizione dopo edizione, diventa sempre più kitsch, ma anche sempre più divertente, e per l'occasione la nostra cantante ha dovuto accorciare leggermente la sua La Noia per restare entro il tempo assegnato che non può essere sforato in maniera categorica. 
Pratica che fanno un po' tutti gli artisti in gara anche al Festival di Sanremo dove il tempo disponibile è un pochino di più, ma non sempre "contiene" il brano. In alcuni casi era bastato eseguire la canzone leggermente accelerata sui BPM per renderla più breve come aveva fatto Roberto Vecchioni quando ha vinto con Chiamami Ancora Amore. 
E a proposito del Festivalone, ringrazio Ema Stokholma e Gino Castaldo che durante Back2Back su Radio 2 mi hanno fatto notare che Vai! di Alfa è IDENTICA a Run dei One Republic (anche il titolo in effetti pare una traduzione perché Il senso è quello)


al punto da sembrarne una cover, cosa che non sarebbe ammessa dalla manifestazione. 
Ma vabbè... stavolta è andata così... e, anzi, non è la prima volta. 
Devo forse fare una lista di canzoni plagio presentate al festival? 

venerdì 5 aprile 2024

CARRIE HA 50 ANNI E GLI EUROPE NON C'ENTRANO

 Oggi compie 50 anni Carrie, non certo la canzone strappamutande degli EUROPE, ma il primo libro di Stephen King, uscito il 5 aprile del 1974 e che venne tradotto in film poco dopo con una giovane Sissy Spacek nei panni insanguinati della protagonista.


Film che in italiano aveva la solita aggiunta perché se non ci metti qualcosa di diabolico nel titolo secondo alcuni non funziona, perciò da noi era diventato Carrie Lo Sguardo Di Satana, e che aveva anche segnato il quasi debutto di John Travolta (aveva solo una piccolissima apparizone all'inizio di un altro film, Il Maligno, all'attivo prima di questo) e anche gli altri attori avrebbero poi avuto una buona carriera come William Katt che sarà Ralph Supermaxieroe, o Piper Laurie che ritroveremo in Twin Peaks e ancora Amy Irving e Nancy Allen. 
Ci saranno anche un sequel e ben due remake. 
Purtroppo la stessa data del 5 aprile, ma del 1994, è anche una data tragica perché quel giorno Kurt Cobain,

leader dei Nirvana, si sparó con un fucile a pompa per motivi mai chiariti del tutto, entrando così in quel famigerato Club 27 poiché quella era l'età che aveva quando accadde il fatto, età in comune con Jimi, Janis, Amy, Jim, Brian e Jean-Michel. 

giovedì 4 aprile 2024

BEATLES PIGLIATUTTO

 Non lo faccio apposta se spesso torno a parlare dei Beatles, schifando James Bond che li odia, ok lo so, ma se lo faccio oggi è perché il 4 aprile del 1964, i 4 ragazzi furono protagonisti di un evento unico nella storia della musica dato che quella volta monopolizzarono letteralmente la classifica settimanale dei 45 giri di Billboard occupando con i loro singoli i primi 5 posti dove al primo c'era Can't Buy Me Love, al secondo Twist & Shout, al terzo She Loves You, al quarto I Wanna Hold Your Hand e al quinto Please Please Me.


Ma, come si può vedere dalle righe evidenziate, i Beatles non stavano solo nelle posizioni più alte perché al 41esimo posto trovavamo anche From Me To You, al 46esimo Do You Want To Know A Secret, al 58esimo All My Loving, al 64esimo You Can't Do That, al 68esimo Roll Over Beethoven e al 79esimo Thank You Girl. 
Ora chiedo a chi sta leggendo un attimo di attenzione particolare perché esaminando in particolare i titoli di tutte queste canzoni, se escludiamo le due cover, tutte le altre originali dei Beatles contengono pronomi e aggettivi possessivi, e questo infatti era stato un trucchetto del duo Lennon & McCartney, grazie al quale riuscivano a creare una speciale empatia con gli ascoltatori. 
Un trucchetto semplice, ma geniale che ha funzionato perfettamente. 
Da tutt'altra parte invece un'altro 4 aprile che ci porta nella letteratura dato che è il giorno in cui Winston Smith, il protagonista di 1984 di George Orwell, inizia a scrivere il suo diario segreto. 
Quello era un 1984 del futuro ancora da arrivare, il 1984 del Grande Fratello, ma quello serio, drammatico, non quello trash condotto da Alfonso Signorini e predecessori (ma davvero c'è ancora gente che lo segue?), perché il romanzo era stato pubblicato nel 1949, mentre nel 1984 vero uscirà il film Orwell 1984

(ultima apparizione di Richard Burton) tratto dal libro, dove la soundtrack sarà curata anche dagli Eurythmics messi in mezzo un po' a forza dalla Virgin Records, ovvero quel Richard Branson che metteva il suo marchio sia sulla band che sul film e che negli anni 80 aveva le mani in pasta ovunque portandoci la migliore new wave del periodo, che, lo posso dire con grande gioia proprio come quelli di un'altra generazione che magari hanno invece nel cuore Woodstock, ho vissuto pienamente in tutte le sue forme, ovvero musica, cinema e moda. 


FREDDIE MERCURY E LE SUE ORIGINI NASCOSTE

 Aria di casa mia, direbbe Freddie Mercury se fosse ancora fra noi a leggere questo post, citando le parole di una  CANZONE di Sammy Barbot...