sabato 28 giugno 2025

CHI CERCA TROVA (LO STEREO NEL 1980)

 Oggi spero di sbloccare qualche ricordo con un po' di musica vintage qui perché torno con la mente all'inizio degli anni 80, quando stavo girando per negozi per acquistare il mio primo impianto stereo di un certo livello (quelli che adesso rivogliono anche i nostalgici del vinile),  dato che fino ad allora, oltre alla radiolina, avevo posseduto un piccolo registratore Philips K7 che, pur essendo un fedele compagno musicale che mi permetteva di catturare dalla radio le mie canzoni preferite, più di tanto non poteva offrire, così nel frattempo l'avevo anche collegato ad una cassa acustica un po' più grande per fargli uscire un suono un po' più corposo.


Ad un certo punto delle mie ricerche vedo esposto uno di quei rack coordinati con tutto incluso e due belle casse alte quasi un metro con il negoziante molto gentile (tanto non c'era nessuno) che mi fa ascoltare sul giradischi un po' di dischi che aveva lì disponibili. 
Il rack era della ditta Europhon (ormai scomparsa), cioè non Pioneer o Technics, ma un prodotto italiano che comunque, per il mio gusto, suonava bene però secondo gli amici "esperti" uno stereo italiano era "trooooppo italiano" (Stanis LaRochelle cit).

Ricordo che uno dei 45 giri era SKYDIVER di Ben Richardson, quello con l'effetto surround del film TERREMOTO (nota tecnica sull'effetto che era più dinamico sulla versione maxisingolo della canzone poiché il solco era più profondo), mentre l'altro era QUELL'ATTIMO IN PIÙ dei Camaleonti, brano presentato al Festival Di Sanremo del 79 e che già aveva dentro un sound anni 80 come anche la sua copertina,

un anticipo di quel decennio pop che si era aperto appunto alla fine dei 70 con i Buggles di VIDEO KILLED THE RADIO STAR perché ricordiamoci che la canzone dell'AUA AUA, primo video mandato in onda su MTV, era uscita nel 1979 anche se è diventata un manifesto degli anni 80.

Scritta invece, quella dei Camaleonti, da Lavezzi, Avogadro e Pace (il Daniele degli Squallor) rimane una canzone molto diversa dal classico stile della band italiana (stile un po' da balera, ecco) cantata da Livio e non da Tonino (perché qui non serviva il suo vibrato), forse più sul genere New Trolls anche per il modo come l'avevano presentata nel video di Discoring tutti messi in fila,

e brano a cui mi sento molto legato, ma che purtroppo non ho mai acquistato. Per fortuna adesso la si trova sulle piattaforme e così capita anche di farla girare in macchina.
Ancora un singolo ho ascoltato su quel rack ed era GOTTA HAVE MORE LOVE

della Climax Blues Band, dal nome eroticamente allusivo. 
Ah... Poi il rack, che se ricordo bene costava sulle 800mila lire, non l'ho comprato perché le mie finanze di allora non me lo permettevano, ma ringrazio ancora il negiziante per la disponibilità. 
Ho quindi ripiegato su di un compatto National Panasonic,

certamente meno hifi, ma più economico dato che stava sotto le 200mila lire... 

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